Istria incantevole… Cherso selvaggia, Lussino turistica

L'istria e la sua storia a noi vicina, il mare blu, l'interno verde e boscoso, i paesi veneziani... Le isole di Cherso e Lussino, un paradiso davanti la porta di casa
Scritto da: Marco_D
istria incantevole... cherso selvaggia, lussino turistica
Partenza il: 22/06/2012
Ritorno il: 30/06/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
Dopo otto anni decidiamo di tornare in Croazia, anzi in Istria per la precisione, infatti prima di partire decido di documentarmi sul luogo leggendo alcuni libri che parlano della storia di questo angolo di Adriatico incantevole e poco documentato sulla sua Italianità. Dopo aver letto “La mia Istria “ di A. Mori, “ L’esodo“ di A.Petacco e “Foibe “ di G.Oliva, nonché dopo aver visitato ad Ancona una mostra sugli Italiani esuli dall’Istria, Fiume e Dalmazia decidiamo di andare a “vedere” come sono messi di là.

Il viaggio.

22 giugno, venerdì

Partiamo alle sei e dopo 9 ore –soste comprese- siamo a Medolino, vicino Pola, dove abbiamo prenotato un ‘appartamento a 5km dal mare, in aperta campagna, la casa è di recente costruzione, aria condizionata, connessione wi-fi e piccola piscina al modico prezzo di 46 € al giorno per quattro persone (www.appartamentipiscina.it ). La sera facciamo un giro sul lungomare di Medolino, una località piena di vita e di svaghi per tutte le età, c’è anche una spiaggia di sabbia- una rarità da queste parti- poi a cena su uno dei tanti ristoranti dove con nemmeno 40€ mangiamo in quattro, in barba all’Italia e ai nostri prezzi assurdi.

23 giugno, sabato

La mattina la dedichiamo alla visita dell’acquario di Pola, poco pubblicizzato, ma veramente interessante, soprattutto per i ragazzi. E’ situato sulla penisola di Verudela, all’interno di un vecchio fortino austriaco ristrutturato, appena fuori città. Proseguiamo con la visita del centro città, in poco tempo ci troviamo di fronte al famoso anfiteatro romano, molto ben conservato, proprio sul lungomare. Pranziamo in un ristorante li vicino, ovviamente con connessione wi-fi gratuita come dappertutto qui. Ci inoltriamo quindi nel centro storico di Pola, dove i resti romani sono ben tenuti e dove è marcata l’influenza veneziana nello stile architettonico. Sembra di essere in Italia, come è stato nei fatti fino a 65 anni fa d’altronde, infatti le indicazioni stradali sono quasi tutte bilingue e moltissimi croati parlano bene l’italiano, senza dimenticare la minoranza italiana che ha continuato a vivere qui anche dopo il 1947, quando la città fu “regalata” alla Jugoslavia, provocando un esodo di dimensioni incredibili. Nel pomeriggio torniamo alla spiaggia di Medolino e ce ne restiamo li fino a sera.

24 giugno, domenica

Oggi passiamo la giornata alla penisola di Kamenijak, il punto piu a sud dell’Istria, l’ingresso è di soli 3,50€ con l’auto, essendo un parco protetto. All’interno è macchia mediterranea e strade bianche che portano nelle numerose calette. Ce ne andiamo proprio sulla punta, alla caletta di D……, sul lato orientale, acqua limpida e freddina (meno fredda rispetto alla Sardegna ). La spiaggia è di roccia , meravigliosa, da qualche parte spunta anche qualche naturista. Mangiamo al Safaribar, un locale mimetizzato nel verde con rami di palme e vista mare, stupendo.

25 giugno, lunedì

Oggi ce ne andiamo a fare un tour alle Isole Brioni, un arcipelago che è anche parco nazionale poco al largo di Pola, con un barcone per turisti ancorato al porto della città. Il pranzo è compreso nel prezzo e alla fine del pranzo lanciamo le lische di pesce ai gabbiani che ci volano dietro. Nel pomeriggio sosta all’isola di San Jerolim con bagno ristoratore nel blu delle sue acque.

26 giugno, martedì

La mattina partiamo per il canale di Leme, una quarantina di km verso nord, è un fiordo dove l’acqua del mare si insinua nell’entroterra per 14 km tra boschi rigogliosi e un’aria frizzante di montagna, anche se siamo sul mare. Poi ce ne andiamo a Rovigno, da lontano si vede il caratteristico campanile a punta, che ricorda quello di San Marco a Venezia. La cittadina è arroccata su una penisola e le case piu esterne sono lambite dal mare in una atmosfera tipica veneziana. Arriviamo davanti alla chiesa e da qui è possibile ammirare la vista su un mare azzurro pieno di vele bianche. Le stradine del centro storico sono piene di negozi di souvenir e le case sono colorate. Nel pomeriggio ritorniamo al mare a Kamenijak dove ci godiamo un bel tramonto e sullo sfondo si vedono le isole di Cherso e Lussino, prossima meta della nostra vacanza.

27 giugno, mercoledì

Lasciamo l’Istria alla volta dell’isola di Cherso, dopo un’ora di viaggio arrivamo a Brestova dove ci imbarchiamo sul traghetto Jadrolinija delle 09,30 e dopo 20 minuti siamo a Porozina. La strada sale su fino al punto piu’ alto dell’isola , da dove si puo’ ammirare la vista sulle isole del golfo del Quarnaro, un quadro da sogmo. Ci dirigiamo al paese di Cherso/Cres e ci mettiamo alla ricerca di un appartamento. Troviamo subito una mansarda con veranda in posizione centrale, +385 (0) 51571325. Il proprietario è un simpatico signore italiano che non è scappato dopo la guerra e ha deciso di rimanere a Cherso, sull’isola ci sono 300 italiani su 1800 abitanti. Riusciamo a stirare un buon prezzo, 60 €/giorno invece di 70, posto auto compreso che qui è quasi una rarità. Ci sistemiamo e andiamo a visitare il centro, il paese è adagiato sul fondo di una baia e il porticciolo con le sue barchette arriva a incunearsi fino al cuore del centro storico, tutto questo in un’atmosfera di relax , lontano dalla vita frenetica a cui siamo abituati. La parte vecchia è formata da un’intreccio di viuzze strette e rigorosamente pedonali. Si mangia bene e con poco in qualsiasi ristorante si voglia andare e ne abbiamo provati diversi. L’isola è ancora in mano alla natura, la mano dell’uomo quasi non si vede, selvaggia e attraente.

28 giugno, giovedì

All’alba mi sveglia il canto di un gallo, poi il belare di una capra, il ragliare di un asinello e infine il rintocco del vecchio campanile, mentre il sole si leva all’orizzonte. Si parte verso le 8 per la più famosa isola di Lussino, dove si accede con un piccolo ponte dal paese di Osor, dopo 60 km siamo alla famosa spiaggia di Cikat. Come in altre zone della Croazia ci sono delle piattaforme di cemento, perfettamente integrate col paesaggio, infatti i pini finiscono a pelo sull’acqua e l’ombra è gratis per tutti. L’acqua è limpida e il fondale pieno di pesci. Le doccie sono a disposizione di tutti e ci sono anche i gradini per entrare in acqua, come fosse una piscina. Nel tardo pomeriggio andiamo a Lussinpiccolo, veramente bello, ma molto piu’ turistico rispetto a Cherso. Si rientra a casa e durante il tragitto c’è un panorama mozzafiato verso est, col sole alle spalle si vedono le isole di Pag, Rab, Krk e la costa Dalmata, semra quasi di toccarle, un “ quadro “. La sera cena al ristorante dove guardiamo la partita Italia-Germania in compagnia di tifosi italiani e tedeschi, 2-0 e … muti.

29 giugno, venerdì

Giornata dedicata totalmente al mare e al relax.

30 giugno, sabato

è arrivato il giorno del rientro, purtroppo, prendiamo il traghetto delle 06,30 per l’isola di Krk, alle 08,30 siamo a Fiume, la “nostra “ bella Fiume. Andiamo a visitare il vecchio confine tra Italia e Jugoslavia sul fiume Eneo, che divide la città dal quartiere di Susak, all’epoca jugoslavo. Poi siamo saliti sulla collina di Tersatto/Trsat, a visitare il famoso Santuario Mariano e da dove si gode una bella vista sul Golfo del Quarnaro. Alle 10 siamo ripartiti per il rientro, dopo 9 ore eravamo di nuovo a casa.

Considerazioni: i croati sono molto attenti e gentili con i turisti, l’italiano è parlato e/o capito dappertutto, le spiagge sono ben tenute, a differenza di molti edifici dei centri storici che avrebbero bisogno di restauri, sopraturro il campanile di Rovigno. I prezzi sono bassi e in bassa stagione non è necessario prenotare, c’è posto dappertutto. L’unica nota da fare è di cambiare modo di dire quandosi va da queste parti,e cioè si può dire: vado in Istria e non: vado in Croazia. Infatti quando si va in Corsica non si dice mica vado in Francia.



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