Istanbul, metropoli in bilico tra due continenti
Venerdì 1 maggio 2015 – Italia/Istanbul
Partenza da Roma con volo con volo Pegasus (190 euro cadauno), ed atterriamo ad Istanbul alle 19.20 circa con un’ora di ritardo. La compagnia aerea sbandiera la puntualità come peculiarità dei voli con la percentuale del 90% di aeromobili giunti a destinazione in perfetto orario, naturalmente noi facciamo parte del restante 10%. L’aeromobile è in perfetto stato, nel prezzo del biglietto è compreso un bagaglio a testa, nonostante Pegasus sia una compagnia low cost. Il ritardo non ci permette di prendere il bus Havatas fino a Kadikoy e da qui proseguire utilizzando il traghetto fino a Eminonu, sarebbe stato perfetto arrivare a Istanbul al momento del tramonto direttamente via mare. Prendiamo un bus Havatas (14 TL cadauno), che non riesce a portarci a piazza Taskim a causa di una manifestazione. L’autista ci invita a scendere dal mezzo a circa un chilometro dalla piazza, contrattiamo un passaggio con un tassista per il percorso residuo (20 TL). La soluzione che consiglio per raggiungere le zone centrali, credo la più rapida ed economica, è di prendere il bus Havatas fino a 4.Levent, proprio a fianco della fermata della nuova metro ed utilizzare quest’ultima per arrivare velocemente ai punti principali della città: Taskim, Gran Bazar, Sultanahmet. Dopo circa un’ora e mezza di tragitto dall’aeroporto arriviamo all’hotel Stanpoli, situato a 5 minuti a piedi dalla moschea Blu. L’hotel è ubicato in una zona tranquilla, le stanze sono molto piccole, pulite e dotate di ogni confort, il personale attento e gentile. Due nei: la colazione veramente scandalosa, che raggiunge l’apoteosi con il pancarrè ammuffito e la frutta quasi marcia; l’aspiratore della toilette, che spegnendo la luce del bagno non si disattiva e ronza tutta notte, non consigliato se avete il sonno leggero. Punto di forza l’ottima posizione, costo per 4 notti per una doppia 306 euro.
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Ceniamo al ristorante The New Season nell’edificio posizionato di fianco all’hotel Stanpoli, ottima cena a base di hummus, foglie di vite ripiene, 2 polli con contorno di insalata, patate e grano, birra e acqua per 91 TL, cameriere professionale e gentilissimo.
Sabato 2 maggio 2015 – Istanbul
E’ la seconda volta che mi faccio emozionare da Istanbul, la città dell’eunuco Yashim, divertente protagonista dei romanzi di Goodwin, non vedo l’ora di riscoprire i luoghi dove si dipanano le avventure di questo insolito investigatore. Nel 2011 avevo visitato questa metropoli velocemente, essendo al seguito di un tour organizzato, che prevedeva l’estensione nella fiabesca Cappadocia (vedi diario di viaggio 2011), è il momento di assaporare questa magica metropoli lentamente e conoscere un po’ meglio i turchi. Dopo una discutibile colazione e una breve passeggiata di 10 minuti raggiungiamo l’ingresso del palazzo reale Topkapi. Le lunghe file caratterizzeranno le nostre visite, è possibile evitarne alcune acquistando la carta dei musei: 3 giorni 85TL e 5 giorni 115TL. Acquistiamo la card e iniziamo la visita di questo meraviglioso palazzo. Il palazzo Topkapi era l’antico edificio dei sultani prima che si trasferissero nel più “moderno” Dolmabahce. Decorazioni e maioliche arabeggianti adornano i soffitti, le volte, le mura… un’opera d’arte continua. In particolare da non perdere l’harem! No, non per le donne, ormai estinte… per ammirare le meravigliose decorazioni, i chiostri e le splendide maioliche presenti ovunque nelle sale. In particolare sbalordisce la sala della Venerabile (madre del sultano) un opera d’arte che lascerà il turista più esigente “a bocca aperta”. Ingresso compreso nella card. Da non perdere gli alloggi delle truppe, situate al livello inferiore, appena varcato il tornello scendete con prima la scala a destra. Dalle terrazze del palazzo si hanno splendidi scorci sul Corno d’Oro e sul Bosforo.
Sempre nella card è compresa la graziosa chiesa di Sant’Irene, unica chiesa a non essere stata trasformata in moschea. Si trova nel primo cortile del palazzo, varcato l’ingresso a sinistra. All’interno sono visibili tre elementi che non sono sopravvissuti in nessun’altra chiesa bizantina della città: i sedili di pietra intorno all’abside, una semplice croce di mosaico nero su sfondo dorato e i sarcofagi porpora posizionati nel chiostro. Consiglio una visita. Per visitare il complesso del palazzo Topkapi occorrono circa 3 ore. Grazie alla card, dopo aver visitato le tombe annesse, entriamo agevolmente all’interno del museo di Santa Sofia. L’interno di Santa Sofia, santa saggezza, è maestoso, imponente. Mosaici e dipinti ricoprono ogni centimetro del museo, l’oro scintilla e fa da padrone sotto l’imponente cupola. La parte dell’edificio di maggior pregio è la galleria, una rampa porta dal pianterreno al piano superiore dove sono visibili dei pregevoli mosaici del X secolo. Per la visita calcolate circa 45 minuti. Durante la mia visita precedente con il tour organizzato, la guida non ci aveva fatto salire al piano superiore, a suo dire di scarso interesse! Pasto frugale al bar interno del complesso (20 TL) e proseguiamo in direzione dell’Arasta Bazar. Questo elegante bazar si trova dietro la moschea Blu. Entriamo nella moschea Blu. Per entrare nelle moschee è necessario togliersi le scarpe e portarle con sé all’interno di una borsa di plastica fornita all’ingresso. Entrata gratuita. La moschea chiude ai visitatori durante i momenti di preghiera. Difficile descrivere l’autorevolezza che emana questo edificio, l’interno è all’altezza dell’esterno completamente ricoperto di piastrelle sul blu, da qui il nome. Nella piazza tra Santa Sofia e la moschea Blu sono state collocate, direi sapientemente, delle panchine dalle quali è possibile lasciarsi affascinare da questi due edifici elettrizzanti. L’esterno della moschea Blu è fiabesco, i sei minareti che si stagliano a toccare le nuvole circondano enormi cupole sovrapposte come palle di buon gelato. L’esterno dell’imponente museo di Santa Sofia è meno suggestivo, avrebbe bisogno di un restauro, almeno di una generosa tinteggiata. Dopo mezz’ora di fila scendiamo nelle viscere della terra per vedere uno dei luoghi più suggestivi della metropoli: Cisterna Basilica. Qui si resta basiti! Colonne a perdita d’occhio sostengono case, palazzi, strade… Illuminate con luci soffuse danno un profondo senso di pace e serenità. Nel mezzo metro d’acqua, ancora presente, sguazzano serene carpe giganti, per niente infastidite dai flash dei turisti. Da non perdere i due blocchi di marmo scolpiti con l’immagine di Medusa, utilizzati per sostenere due colonne. Per la visita sono necessari circa 30 minuti. Alle 18.20 rientriamo al Stanpoli. Cena nei pressi della piazza dell’Ippodromo da Spectra Cafe Restaurant. Ristorante con terrazza dalla quale è possibile ammirare la moschea Blu. Cortesia e buon cibo, antipasti, spiedini, acqua e birra 127 TL.
Domenica 3 maggio 2015 – Istanbul
Mattina destinata alla visita della nuova residenza dei sultani il palazzo di Dolmabahce. Prendiamo il tram T 1 fino al capolinea Kabatas e proseguiamo per 5 minuti a piedi per raggiungere l’ingresso dell’edificio. Ogni fermata del tram ha una macchinetta per l’emissione dei gettoni, 4 TL cadauno. E’ possibile comprare una card elettronica ricaricabile in sostituzione ai gettoni, pensando di utilizzare poco i mezzi pubblici preferiamo acquistare i gettoni all’occorrenza. L’ingresso al palazzo 40 TL, non è compreso nella card musei. I padiglioni da visitare sono diversi, decidiamo di vederne due: l’interno della residenza principale e l’harem. Le visite sono solo guidate, quindi occorre aspettare l’orario dei vari gruppi. Le visite possono essere svolte con guida parlante turco o inglese. L’interno della residenza è sfarzoso, sale di rappresentanza e camere private meravigliose in stile occidentale. Resistiamo all’interno del palazzo fino alle ore 13. Utilizziamo la funicolare sotterranea che da Kabatas in soli 5 minuti sale a piazza Taksim. La piazza non ci entusiasma, un enorme spiazzo con edifici privi di fascino. Interessante la via principale dello shopping Istiklal Caddesi, che percorriamo fino a Tunnel, seguendo i binari del vecchio tram. Alle 14.30 sostiamo lungo l’affollata strada per il pranzo in un ristorante israeliano, dove gustiamo ben 2 panini cadauno con all’interno i favolosi falafel (37 TL), veramente ottimi, da non perdere. Il meteo ha un cambio repentino ed inizia a diluviare, fortunatamente l’acquazzone termina con l’ultimo boccone del panino. Circumnavighiamo la torre di Galata sulla quale decidiamo di non salire, vista la giornata plumbea. Scendiamo a piedi e attraversiamo il ponte di Galata ammirando il superbo panorama sul Bosforo e sul Corno d’Oro. Sorridiamo ai numerosi pescatori che dal ponte fanno incetta di sgombri. Attraversiamo in modo rocambolesco l’incrocio alla fine del ponte, ad Istanbul attraversare gli incroci importanti non è agevole per i pedoni, ed entriamo nell’incantevole moschea Nuova. A dispetto del nome la moschea risale al 1.500, presenta un piccolo e raffinato cortile monumentale, l’interno assomiglia alla moschea Blu ricoperto delle preziose piastrelle provenienti da Iznik. Le moschee avevano funzione filantropica, al loro interno possedevano un ospedale, una scuola e bagni pubblici. Attraversiamo l’adiacente bazar delle spezie, il più autentico di Istanbul, frequentato da autoctoni. Sulle bancarelle si trovano spezie e altri generi alimentari a prezzi ridotti rispetto agli altri bazar che abbiamo visitato. Da acquistare almeno una confezione di ottimo caffè nel negozio Kurukahveci Mehmet Efendi, se noterete una lunga fila di turchi avrete trovato la bottega.
Salendo una scala entriamo nel grazioso cortile della moschea Rusten Pasa, una piccola perla nascosta. La moschea si trova in posizione sopraelevata rispetto agli affollati negozi, colpisce per l’opulenza sfarzosa delle decorazioni interne. L’interno è rivestito delle classiche piastrelle di Iznik. La particolarità della moschea sono le numerose finestre che la rendono particolarmente luminosa, aperture perimetrali insolite per edifici di questo tipo. Annaspando iniziamo a percorrere la salita che ci condurrà alla maestosa moschea di Solimano. Dal terrapieno davanti alla moschea ci lasciamo emozionare dal meraviglioso panorama sul Corno d’Oro. La moschea restaurata di recente è una delle più raffinate della metropoli, trasmette un senso di pace e d’immensità.
Continuando la nostra maratona sui colli di Istanbul, raggiungiamo piazza dell’Ippodromo e seguendo le mura della moschea Blu rientriamo in hotel alle 18.30. Per la cena scegliamo il ristorante Erhan a due passi dall’hotel. Eccellente cibo, personale gentilissimo, cordiale, ci si sente tra amici. Servizio “surreale”. Ordiniamo: hummus, foglie di vite, zuppa e due portate con birra e acqua 100 TL. Gradita sorpresa a fine cena. Vista l’esperienza positiva prenotiamo per la cena del giorno dopo.
Lunedì 4 maggio 2015 – Istanbul
Ultimata la colazione nei pressi della fermata del tram T1 – Sultanahmet, saliamo sul mezzo pubblico in direzione Bagcilar Merkez (4 TL gettone tram a corsa), scendiamo a Topkapi (da non confondere con il palazzo), proseguiamo con il tram T4 e scendiamo a Edirnekapi. A piedi arriviamo alla sublime chiesa di San Salvatore in Cora in 10 minuti. Ingresso compreso nella card. In questa chiesa si trovano alcuni tra i più raffinati mosaici e affreschi bizantini, l’attuale edificio risale all’XI secolo. Assolutamente imperdibile! Sebbene la guida sconsigli di addentrarsi nei quartieri ad est della chiesa di San Salvatore in quanto e facile perdersi, non per ragioni di sicurezza, decidiamo di visitare alcune chiese proprio in quella porzione di città. Troviamo agevolmente la chiesa-museo Pammakaristos, recentemente restaurata, semplice e suggestiva con graziosi mosaici all’interno. Proseguiamo l’itinerario chiedendo ai passanti indicazioni per raggiungere le nostre mete, pochi comprendono l’inglese e le indicazioni sono frammentarie e a volte sbagliate. Riusciamo a trovare l’edificio in mattoni rossi del liceo greco-ortodosso, una caratteristica costruzione che ricorda un college inglese. Non troviamo la chiesa di Santa Maria dei Mongoli che dovrebbe essere adiacente. Ultima sosta all’incantevole moschea di Fatih, interno semplice, lineare e completamente affrescato. La moschea non è frequentata da turisti, quindi decisamente più autentica delle altre.
Raggiungiamo con una lunga passeggiata lungo il Corno d’Oro la singolare stazione della metro di Halic da dove è possibile ammirare un panorama mozzafiato: Corno d’Oro e Bosforo. Utilizziamo la metro fino alla fermata Osmanbey e visitiamo il quartiere moderno di Tesvikiye. Troppo caotico. Ultima visita al Gran Bazar, trasformatosi in elegante mercato per turisti.
In serata torniamo a cena da Erhan. Esperienza sempre positiva. Ultima passeggiata per ammirare la piazza delle due moschee Blu e Sofia by night, dove al centro è posizionata un’affascinante fontana che con giochi di luce ed acqua intrattiene i turisti. Gli edifici del museo di Santa Sofia e della moschea Blu illuminati sono magnifici, da non perdere.
Martedì 5 maggio 2015 – Istanbul/Italia
Ultima mattina destinata allo shopping all’Arasta Bazar, rientro in hotel, dove alle 12.00 è fissato l’incontro con il bus che ci porterà al Sabiha Gokcen in circa un’ora e quaranta minuti. Bus prenotato direttamente in hotel al costo di 10 euro cadauno. Rientro con volo Pegasus delle 16.30.
Note positive
Città che trasuda storia in ogni angolo, sicura, ordinata e pulita. Monumenti mantenuti in perfetto stato, a parte l’esterno di Santa Sofia. Buona organizzazione ed accoglienza turistica. Bagni pubblici presenti in ogni angolo della città sempre lindi, con sapone per le mani, carta mani ed igienica. I turchi sono accoglienti, cordiali e gentili.
COSTI
Costi accessibili inferiori ad alte capitali europee. Costo della vacanza comprensivo di aereo, hotel 4 notti, pasti, ingressi, trasporti circa 500 euro cadauno.
Note dolenti
Unico neo il ritardo aereo.
Curiosità
Le fermate dei tram sono accessibili solo attraversando i tornelli, si avete letto bene i tornelli, così è impossibile accedere senza pagare il biglietto.
LA CLASSIFICA DEGLI IMPERDIBILI
1 – San Salvatore in Cora
2 – Moschea Blu
3 – Palazzo di Dolmabahce