Istanbul – mamma li turchi
era per noi una novità, essendo già stati in turchia, ma solo sulla costa dell’egeo.
e come immaginavamo non siamo assolutamente rimasti delusi.
è una metropoli ormai sterminata di + di 7 milioni di abitanti, ma per una crisi economica fortissima ed una inflazione che rasenta cifre imbarazzanti(sembra quella della jugoslavja del 1986/87)il traffico è modesto e di conseguenza anche l’inquinamento.
l’albergo l’abbiamo trovato su internet, con prenotazione anticipata e sconto del 25%, in piena sultanhamet (il centro storico).
il giro che abbiamo fatto noi è quello classico che si legge su tutte le guide turistiche: tutte le moschee maggiori, la cisterna, la torre di galata con un tramonto incredibile, il quartire del porto con tantissimi ristoranti di pesce freschissimo, il topkapi…
qualche consiglio: se andate alla cisterna NON fate foto se non avete un flash potentissimo! vi verranno tutte nere.
per mangiare: all’inizio della piazza delle moschee c’e un ristorante molto turistico, ma ottimo con piatti dell’anatolia; è di fronte alla fermata del tram lungo caddesi divan.
in 5 giorni non abbiamo trovato nessuno, nemmeno le banche, che accettasse travelers cheques o carta di credito, a causa della inflazione. Conviene portarsi qualche dollaro in piccoli tagli e prelevare le lire turche al bancomat.
la fumeria di narghilè che ci è più piaciuta è quella di caddesi divan. Fantastica! non ci ha fatto invece impazzire la parte asiatica di istanbul, che a parte la moschea di selimye non ha nulla da offrire ad un turista.
è invece interessante specie per la vita notturna il quartiere di taksim e di galatasaray, da vedere anche il palazzo di dolmabahce.
per quanto riguarda li turchi, bè tranquilli è un popolo simpaticissimo e tranne alcuni loschi soggetti nei posti più turistici, sono disponibilissimi ad aiutare i turisti, e fumano meno sigarette degli italiani! buon viaggio a chi ci va ciao paolo – milano