Istanbul, la mia città della gioia

Viaggio in solitaria di cinque giorni a fine novembre nelle tre Istanbul: antica, moderna, asiatica (in economia!)
Scritto da: Saranepal
istanbul, la mia città della gioia
Partenza il: 24/11/2012
Ritorno il: 29/11/2012
Viaggiatori: 1
Spesa: 500 €
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Viaggio in solitaria di cinque giorni a fine novembre nelle tre Istanbul: antica, moderna, asiatica (in economia!) Tempo di lettura previsto: 8 minuti.

Prima di cominciare le spiegazioni tecniche ecco 4 punti fondamentali che caratterizzano questa città e i suoi cittadini:

– Istanbul è enorme e caotica, da soli si gira bene (a piedi o con i mezzi), ma se volete vedere tutto tutto ci vuole almeno una settimana, oppure 4 gg per 2 volte!

– Fidatevi, fidatevi e ancora fidatevi! Qui non dovete avere timore, non resterete mai soli o disorientati: quando vorrete parlare troverete persone disposte a farlo, quando vorrete stare soli pure, e se vi state perdendo troverete persone pronte a cercare in internet ciò che cercate o addirittura a chiamare il vostro albergo per chiedere dove si trovi.

– Se chiedete informazioni riguardo una strada cercate di dirlo nella loro lingua (non tutti sanno l’inglese) e se vi diranno la distanza in metri (ad es: tra 300 mt troverai l’hotel) non sarà mai esatta, ma se chiedete quanto tempo ci vuole vi guarderanno come per studiare la vostra velocità e vi diranno: 5 minuti, e sarà matematicamente esatto! Se vi suggeriscono di prendere un taxi, dolmus o tram fatelo, significa che siete troppo lontani!

– A Sultanahmet e in Asia la gente è cortesissima e vi aiuterà molto, in Taksim sarà meno disponibile (forse troppo occidentalizzata?) ma comunque qualche angelo custode lo troverete sempre!

Volo A/R Bergamo ad 85 euro con Pegasus (flypgs.com) aeroporto S. Gokcen, distante da Sultanahmet 50 km, ca 1h30 – 2h, dipende dal traffico. Prendete 50 euro e cambiateli subito fuori dall’aeroporto (nessuna ricevuta ma il cambio è buonissimo, al limite chiedete prima quanto vi fanno), acquistate sempre lì la Istanbulcard (carta dei mezzi valida per traghetti, tram, bus, funicolare, tram in Istiklal Caddesi e forse anche per metro) costa 7lt di cauzione e poi pochissimo per ogni tratta. La più costosa 4,25lt aeroporto-Kadikoy, la si può ricaricare in ogni edicola. Prendete il bus E10 (colore verde)+traghetto a Kadikoy verso Eminonu e sarete a Sultanahmet.

Da vedere

Moschea Blu: gratuita, andateci anche tutti i giorni, troppo bella!

Aya Sophia: 25tl ne vale la pena, visita ca 2h, suggerisco di andare alle 15 che c’è pochissima coda. Cisterna Basilica (10tl), il posto è molto particolare e bello, andateci ma mezz’ora basta e avanza.

Topkapi Sarayi: 25tl+15tl x harem, bellissimo! Qui vi va una mezza giornata abbondante, osservate con attenzione le sale del tesoro che sono stupende!

Moschea di Sokollu Mehmet Pasa: piccolissima ma a mio parere la più bella che abbia potuto vedere qui ad Istanbul, l’ingresso è libero, se la trovate chiusa chiedete alla scuola coranica di fronte di farvi dare un’occhiata, mostrate il vostro sorriso migliore perché sono alquanto timidi e riservati (no pictures infatti)!

Moschea di Solimano il Magnifico: imponente e stupenda, assolutamente da non perdere!

Capitolo mosaici: premetto che a me piacciono moltissimo per cui fantastici quelli del Museo dei Mosaici (8tl ben spese!) conservati benissimo e costituiti da scene di vita quotidiana; per quelli di Aya Sophia e della Chiesa di San Salvatore in Chora (quartiere di Fatih-15tl una miseria!) non ci sono termini per definirli, sembra di entrare nella storia!

Mercati

Gran Bazar: bella l’architettura, troppo turistico per i miei gusti;

Egyptian Bazar: bellissimo, piccolino e un po’ più originale, atmosfera da bazar per l’appunto… accanto c’è il Mercato di piante, pesci e uccelli, purtroppo comprende anche cani e gatti che è impressionante vedere rinchiusi in gabbie come fossero canarini sopratutto perché sono cuccioli.

Quartieri

Fatih: secondo me il più genuino, mostra forse ciò che era Istanbul in passato;

Stazione di Kumkapi: dalla fermata Laleli del tramvai scendete verso il porto, vi si apriranno gli scenari più diversi e autentici (ricorda le strade asiatiche), a parte la zona dei ristoranti: turisticissima!

Galata-Taksim-Tunel: da vedere per rendersi conto di come la Turchia voglia diventare. Avete presente la via principale dei negozi di una qualsiasi città italiana? Perfetto, siete ad Istiklal Caddesi, piena di gente persino il martedì sera fino all’una di notte (e forse oltre), però tutto intorno vibra di storia: palazzi e pasaji (gallerie) in stile impero o liberty, quartiere degli antiquari bellissimo e gallerie d’arte aperte al pubblico e gratuite, molto belle e assolutamente contemporanee.

Kadikoy: facciata europea, retro asiatico un po’ caotico; se volete una Milano Marittima 2 andate in Bagdat Caddesi, viale per shopping e ristoranti chic, la strada verso l’aereoporto poi è piena di grattacieli veramente… altissimi!

Consigli per l’alloggio

Old City Hostel (15tl da booking.com) comodissimo perché vicino alla Moschea blù, il personale è cortesissimo e fornisce consigli preziosi per ogni cosa; sono stata in altri 2 ostelli ma non mi sento di suggerirli.

Consigli per il cibo

Sur Ocakbasi a Fatih, posto prettamente frequentato da turchi, mangerete come belve spendendo pochissimo; panini con sgombri cucinati da pazienti cuochi in riva al Mar di Marmara vicino al Ponte di Galata (5tl) e infine noccioline, pinoli e frutta essicata, per riprendervi se vi mancheranno le forze!

Hamam: la mia unica ma valida esperienza l’ho fatta al Nisanci Hamami, storico e frequentato da turche, chiude alle 20.00 e costa 45tl per il servizio di hamam+massaggio+sauna, da provare assolutamente!

In conclusione ricordate di portarvi 2 o 3 paia di scarpe perché Istanbul è tutto un sali e scendi, se siete donne sole potete star più che tranquille, se riuscite potete pagare anche in euro (e vi daranno il resto in euro), e passate nella zona dell’Ippodromo quando i muezzin chiamano per la preghiera, io me ne sono letteralmente innamorata!

La scena impressa nella mia mente? L’ultimo giorno dovevo prendere il bus per l’aeroporto e ho chiesto a un signore di indicarmi la fermata, non parlando inglese mi ha accompagnato di persona con passo deciso. Mentre lo seguivo facevo degli scatti con la macchina fotografica e lui si girava per controllare che ci fossi ancora; istintivamente e con un sorriso rassicurante mi ha preso il braccio e mi ha aiutato ad attraversare il provinciale, noncurante del pericolo e gesticolando all’autista di fermarsi a momenti si butta sotto il bus che dovevo prendere… ecco, questi sono i turchi!

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Istanbul: la mia città della gioia!



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