Istanbul in 3 giorni per il Ponte di Ognissanti

3 giorni in una città che va assolutamente vist
Scritto da: honey-sunny
istanbul in 3 giorni per il ponte di ognissanti

Istanbul – ottobre 2022

  • Quando: 5 giorni dal 28.10.2022 al 01.11.2022
  • Prenotazioni: abbiamo fatto tutto da soli

Informazioni utili

Costi

  • Voli: 293 euro a testa

Abbiamo prenotato direttamente sul sito della Turkish a giugno. Nel prezzo era compreso anche un bagaglio a testa da 23 kg. A settembre abbiamo guardato per curiosità quanto costava ed era salito a 1.100 euro! Per fortuna che facciamo sempre le prenotazioni con largo anticipo!!!

  • Pernottamenti: 390 euro per 4 notti in B & B in camera doppia vista mare.

Hotel Saba Sultan a Sultanahmet (http://www.sabasultanhotel.com/).

Giudizio: ci siamo trovati bene. Personale molto gentile. Struttura pulita e ben tenuta. Molto silenzioso (il richiamo alla preghiera si sentiva molto in lontananza). L’unica pecca sono state le colazioni. C’erano molte cose ma di dolce, a parte un tipo di pane e dei biscotti confezionati, non c’era nulla.

  • Visite ed attività: 150 euro

– visita Cisterna Basilica: 21 euro x 2 = 42 euro (prenotata su Get your Guide)

– crociera tramonto sul Bosforo: 44 euro x 2 = 88 euro (prenotata su Get your Guide)

– torre di Galata: 10 euro x 2 = 20 euro

  • Spostamenti: 70 euro

– transfer da e per l’aeroporto 45 euro a tratta

– nella città taxi e tram: 25 euro

Altre spese: parcheggio a Malpensa 56 euro; ristoranti 408 euro; bar 55 euro; varie 79 euro

Info generali

  • Valuta: lira turca – 1 lira = 0,05 € – 1 € = 18 lire
  • Cibo: abbiamo sempre mangiato bene. A parte i piatti tipici come kebab, falafel ecc. ecc., anche il pesce era molto buono.
  • Fuso: +1 in partenza poi in rientro erano 2 di differenza visto che in Italia hanno cambiato l’ora
  • Corrente: come in Italia
  • Alba/Tramonto: 7.30 – 18.00
  • Km. fatti a piedi in 3 giorni: 40
  • Foto fatte: 1.000
  • Temperatura: durante il giorno bastava una manica lunga, la sera un giubbottino leggero

Istanbul Kart

Da acquistare per tram, autobus e battelli. Costa 50 lire – 2,78 euro (non ha scadenza) e poi la si ricarica in base alle corse che si devono fare. Per dare un’idea una corsa costa circa 7 lire – 0,40 euro. Se si cambia mezzo si deve ripagare ma la corsa seguente costa qualcosa meno. La si può acquistare e caricare nei chioschi o alle macchinette che si trovano nei punti principali della città. Per ricaricarla alle macchinette è facilissimo. La si appoggia sul display e si vede il credito poi basta inserire i contanti (o carta di credito). Si può usare la stessa carta per più persone.

Taxi: quelli ufficiali sono gialli. Partono da una tariffa fissa di 9 lire – 0,50 euro per le tratte brevi mentre per le tratte lunghe 90 lire – 5 euro. Noi li abbiamo presi due volte ed abbiamo speso cifre irrisorie.

Gatti e cani: i gatti sono adorati quindi ce ne sono ovunque ed in ogni angolo si vedono ciotole con crocchette ed acqua fresca e casette. Ci sono anche alcuni cani di grossa taglia, decisamente pacifici, con un anello di plastica attaccato all’orecchio (penso sia il microchip). Anche loro sono ben tenuti. L’unica cosa è che sono obesi. L’idea è che vanno a ripulire le ciotole dei gatti! In alcuni punti abbiamo visto anche delle cucce per loro con ciotole d’acqua e cibo.

Opinione generale: assolutamente da vedere. L’abbiamo trovata una città affascinate soprattutto al tramonto con le sagome delle moschee che si stagliano contro il cielo, con il richiamo alla preghiera che ogni tot di ore copre tutti i rumori, con i profumi ed i cibi e gli abiti particolari, con i bellissimi mercati, soprattutto quello delle spezie. Tre giorni pieni sono pochi se si vogliono fare visite anche all’interno dei palazzi. Noi ci siamo fatti un’infarinatura generale, torneremo per approfondire.

NB: Tenete presente che il 29 ottobre è la Festa della Repubblica, quindi tutti i locali si riversano in strada, i mezzi di trasporto sono gratuiti, quindi pienissimi, ed il Grand Bazar è chiuso. Noi non lo sapevamo e avevamo idea che, tutta quella bolgia, fosse uno standard della città. In realtà non è così, c’è sempre molta gente soprattutto durante i ponti, ma non così tanta. Noi abbiamo dovuto stravolgere tutti i piani di visita visto che quel giorno avremmo dovuto visitare il Grand Bazar e poi abbiamo dovuto fare tutti gli spostamenti a piedi perché era impossibile prendere tram e taxi (imbottigliati nel traffico).

Curiosità su Istanbul

  • Istanbul era un tempo l’antica colonia romana di Bisanzio. All’inizio dei tempi era la città imperiale di Costantinopoli. La storia iniziò quando l’Impero Ottomano prese il controllo di questa città nel 1453.

È costruita su 7 colline, proprio come altre grandi città come Roma e Lisbona.

Copre un’area di 5.343 km² e ha 15 milioni di abitanti. Ha una lunghezza di 31,7 km per una larghezza che va dai 550 ai 3000 metri.

Istanbul è una città divisa fra due continenti, Europa ed Asia. Nel lato europeo si possono visitare la parte antica di Sultanahmet, Balat (quartiere ebreo) e Fener (l’antico quartiere greco-ortodosso) e la parte moderna di Piazza Taksim, Cihangir e Babek. Per la parte asiatica invece Kadikoy e Moda.

Le due parti sono divise dal Bosforo, lo stretto che unisce il Mar Nero al Mare di Marmara e segna, assieme allo stretto dei Dardanelli, il confine meridionale tra il continente europeo e il continente asiatico.

A sua volta il lato europeo, la parte antica da quella moderna, sono divise dal Corno d’Oro.

  • Moschee: sono circa 2.500. L’ingresso è gratuito. Sono chiuse nei momenti della preghiera. Gli orari non sono fissi e variano di giorno in giorno essendo legati al sorgere del sole. La preghiera dura circa 30 minuti. È possibile visionare gli orari di preghiera su appositi calendari on-line. Per accedere bisogna togliere le scarpe, indossare un velo sulla testa e bisogna coprire braccia e gambe.
  • Punti tramonto: Torre di Galata, lato asiatico o dalla riva o da Çamlica Hill, la collinetta che sovrasta la zona oppure facendo una crociera sul Bosforo (al tramonto tutte le barche arrivano dove il Bosforo si incontra con il Corno d’Oro quindi si vedono i profili delle moschee).

Parte Antica

  • Piazza Sultanahmet

Si tratta del cuore della Istanbul Antica. È il punto fisso, spesso anche il primo, della visita della città. Questa piazza, un tempo, era l’ippodromo di Costantinopoli.  E’ ben curata con zone verdi e fontane. Da un lato della piazza si trova la Moschea di Santa Sofia, dall’altro la Moschea Blu.

  • Basilica Santa Sofia (Ayasofya)

Ingresso gratis – aperta sempre 24h/24, tranne dalle 12 alle 15 del venerdì

Questa immensa basilica venne fatta costruire dall’Imperatore Giustiniano e inaugurato nel 537. Fu un vero prodigio architettonico e richiese il lavoro di più di 10.000 operai. Giustiniano voleva realizzare il più grande monumento cristiano del mondo e Ayasofya non perse il suo primato fino al 1626, anno di costruzione di San Pietro a Roma. La basilica venne poi trasformata in moschea nel 1453, dopo la caduta di Costantinopoli, e divenne poi museo dal 1935 fino al luglio 2020, quando Erdogan l’ha riconvertito nuovamente in moschea. Gli interni sono bellissimi, soprattutto la grande cupola decorata in oro ed mosaici bizantini.

  • Moschea Blu (Sultan Ahmet Camii)

Ingresso gratis – aperta dalle 9 alle 19 (domenica dalle 7 alle 19) chiusa il venerdì dalle 12 alle 15

È la moschea più famosa di Istanbul e venne fatta costruire dal sultano Ahmet I nel 1616. È una moschea molto grande (ma più piccola di Santa Sofia) il cui nome deriva dalle 21000 piastrelle in ceramica decorata che ricoprono le pareti interne, in cui predomina il colore blu. La Moschea Blu ha inoltre ben 6 minareti (un numero riservato alle moschee “più sacre”) cinque cupole principali e otto cupole secondarie.  La moschea ha un cortile molto grande e, entrando, si vedono i fedeli che pregano. All’interno c’è una sezione separata per i turisti e un’altra per i fedeli dell’Islam. Al momento della nostra visita era in ristrutturazione. Si vedeva solo una parte della cupola.

Ingresso 21 euro – aperta sempre dalle 9 alle 19 – durata della visita: mezz’ora

Si trova nella piazza Sultanahmet, di fianco a Santa Sofia. Chiamato anche palazzo sommerso, è un monumento bizantino davvero impressionante. Questa immensa cisterna venne fatta costruire da Giustiniano nel 542 e serviva per garantire l’acqua al Gran Palazzo (la residenza degli imperatori). Poteva contenere fino a 80 milioni di litri d’acqua. Fu riscoperto nel 1545, quando uno studioso, impegnato in una ricerca sulle antichità bizantine a Istanbul, venne informato dagli abitanti del luogo che riuscivano a procurarsi l’acqua calando i loro secchi nello spazio buio sotto le loro cantine. Si tratta di una sala immensa con 336 colonne (che provengono da diversi templi) e il colpo d’occhio è davvero spettacolare. Il pavimento è coperto da mezzo metro d’acqua e si cammina su passerelle in ferro.

  • Il palazzo Topkapi

Ingresso completo con harem 23 euro – aperto dalle 9 alle 18 – chiuso il martedì – Durata della visita: 3-4 ore

Il piccolo promontorio alle spalle di Aya Sofya è occupato dal Topkapi, il famoso palazzo del sultano. Fu la residenza ufficiale dei sultani ottomani e sede amministrativa dell’Impero Ottomano, dal 1451 fino al 1839, e ogni sultano apportò modifiche e migliorie a questo immenso palazzo. Tra le cose da vedere c’è sicuramente l’harem, costituito da ben 300 stanze (ma solo poche sono visibili), la biblioteca di Ahmet III, i giardini, la corte degli eunuchi ed il tesoro. I gioielli e gli oggetti preziosi che vedrete in queste 4 sale fanno impallidire il tesoro della corona inglese. Due i pezzi che vi lasceranno a bocca aperta: il pugnale in oro, diamanti e smeraldi (Hancer) e il famoso “diamante del mercante di cucchiai” (Kasikci), il pezzo forte del tesoro, un diamante di 86 carati circondato da 49 enormi brillanti.

  • Grand Bazar: il mercato coperto più grande del mondo

Ingresso gratis – aperto dalle 8.30 alle 19 – chiuso la domenica e il 29 ottobre (Festa della Repubblica)

È uno dei mercati più famosi di tutto il Medio Oriente ed è attivo sin dal 1400. Venne infatti costruito grazie al sultano Mehmet II nel 1461 e, con 4000 botteghe e 200.000 metri quadri di superficie, è tuttora il mercato coperto più grande al mondo. Tutto il quartiere è dedicato al commercio e tutte le strade intorno al Grand Bazaar ci sono botteghe divise per settori: c’è il mercato delle spezie (il Bazaar Egiziano, scendendo verso il Ponte di Galata), quello dei libri, quello della tecnologia, delle borse e via dicendo. Per visitare la parte più antica e più bella del Gran Bazaar vi conviene entrare dalla porta che si trova vicino alla moschea Nuruosmaniye, così vi troverete nella “strada principale” del bazaar, piena di gioiellerie. La parte più bella del mercato è l’Old Bazaar.

  • Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı)

Ingresso gratis – aperto sempre dalle 8 alle 19

Bellissimo mercato delle spezie, del the e dei saponi. È al coperto ma ci sono bancarelle anche all’esterno.

  • Moschea di Solimano (Soleymaniye Camii)

Ingresso gratis – aperta sempre dalle 9 alle 17.30 (domenica dalle 7 alle 19)

È la seconda moschea più grande di Istanbul dopo Aya Sofya ed è considerata il capolavoro del più grande architetto ottomano Mimar Sinan. Intorno è sorta una specie di cittadella con una biblioteca, un ospedale, scuole, hammam, ecc. La sala delle preghiere ha delle dimensioni davvero impressionanti ed è famosa anche per avere un’ottima acustica. Dal terrazzo sul retro c’è un bel panorama della città.

  • Balat (quartiere ebraico) e Fener (quartiere greco-ortodosso)

Balat: da zona ebraica ricca, è diventata zona di immigrati delle classi sociali più basse, con conseguente degrado della zona. Negli ultimi anni però è in corso un progetto di riqualificazione patrocinato dall’Unesco e il quartiere sta cambiando di nuovo faccia. Oggi è una delle zone più bohemienne della città e alcune strade si stanno riempiendo di localini e piccoli negozi carini. Il quartiere si sviluppa tutto in salita e molte case hanno le facciate dipinte con colori accesi. La via più famosa è Kiremit Caddesi.

Sono famosi il Cafè Naftalin K (locale pieno di gatti, stanno anche sui tavoli) e il Balat Antik Cafè luogo in cui i colori regnano sovrani. Questo carinissimo locale è ormai divenuto celebre più che per le pietanze, per l’esterno fatto di pareti colorate e arredi colorati, così come ombrelli multicolore appesi in aria.

Fener: è sede del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, l’equivalente di San Pietro a Roma per la religione Cristiana Ortodossa. L’importanza storica e simbolica di questo luogo è enorme. È una delle cinque sedi principali della chiesa cristiana, in ordine di gerarchia, il patriarcato di Costantinopoli è il secondo dopo Roma, e precede Alessandria, Antiochia e Gerusalemme. Il fulcro del quartiere è la Cattedrale di San Giorgio.

La collina è sovrastata dal bel Rum Lisesi, il Liceo Greco Ortodosso in mattoncini rossi. Il bar Popstel, dal terrazzo, ha un’ottima vista del Liceo. Si trova all’ultimo piano di un edificio in via Akçin Sk, di fronte al bar Portafari Balat (al piano superiore ha molti ombrelli aperti).

Ingresso 3 euro – aperto dalle 9 alle 16.30 (da novembre a metà aprile) e dalle 9 alle 19 (da metà aprile a fine ottobre)

È considerata uno dei più importanti esempi di architettura bizantina sacra ancora esistenti. Dal 1958 è stata trasformata in museo e si possono ammirare al suo interno dei mosaici e degli affreschi pazzeschi, considerati fra le massime espressioni dell’arte bizantina. Al momento è chiusa per restauro.

  • Eyup Sultan

Ingresso gratis – aperta sempre dalle 9 alle 19 (domenica dalle 9 alle 18)

Bella la Moschea. Quartiere conservatore. Da lì parte la Funicolare per la collina di Pierre Loti (PIerre Loti Tepesi) dove c’è un famoso locale in cui si ha la vista sul Corno d’Oro. Ambientazione di tutte le serie tv turche. A Pierre Loti puoi salire anche a piedi, 15 minuti di salita non impegnativa, attraverso il grande Cimitero monumentale.

  • Eminonu 

È il porticciolo lato parte antica. Partono i traghetti per le crociere sul Bosforo e per la parte asiatica. Si trova prima del ponte di Galata.

  • Ponte di Galata

Ponte sul Corno d’oro. Collega la parte antica della città (Sultanahmet) con la parte moderna (Karakoy). È un ponte molto ampio, su due piani, che include 4 corsie per le auto e un susseguirsi di ristoranti di pesce nella parte inferiore, molto frequentati dai locali.

Parte Moderna

  • Quartiere Karakoy

È il quartiere oltre il ponte di Galata, nella parte moderna della città. Partono i traghetti anche per la parte asiatica. Vicino al porticciolo (a sinistra del ponte, arrivando da Eminonu) c’è la zona del pesce. Si sono diversi ristorantini dove mangiare pesce a buon prezzo, in strada fanno lo street food con i panini al pesce (ekmek balik) e si trova il mercato del pesce.

  • Torre di Galata

Ingresso: € 10 – Orari: 8.30/22

La Torre di Galata è uno dei punti di riferimento più importanti di Istanbul. Si tratta di una torre in pietra completata nel 1348. Un tempo fu una prigione e poi osservatorio astronomico.  È alta 16,5 metri. Ha 9 piani e due ascensori che portano al 7° piano poi si deve salire a piedi un piano. Le code per salire al tramonto (essendo un ottimo posto per vederlo) sono molto lunghe ma sono abbastanza veloci. In cima c’è una piattaforma di osservazione da cui si può ammirare una vista a 360 gradi della città. È molto stretta ed è un anello intorno alla torre.

Vicino alla Torre Di Galata c’è un Rooftop molto carino che si chiama Barnathan. Vista sulla Torre di Galata da 10!

Per fotografarla bene andare a Büyük Hendek Caddesi, che è la strada situata proprio di fronte alla torre.

  • Pera Palace

Storico hotel visitabile anche come museo. È stato costruito nel 1892 allo scopo di ospitare i passeggeri del mitico Orient Express ed è considerato “il più vecchio hotel europeo della Turchia”. Un hotel dal fascino d’altri tempi, che ha ospitato personaggi del calibro di Agatha Christie, Ernest Hemingway, re Edoardo VIII, Alfred Hitchcock e Jacqueline Kennedy Onassis. La stanza 101, in cui era solito alloggiare Atatürk è stata adibita a museo, nella camera 411, invece, Agatha Christie scrisse buona parte del libro Assassinio sull’Orient Express.

  • Istiklal Caddesi

È la via pedonale più animata del quartiere Beyoglu, piena di ristoranti, bar e negozi, che finisce nella famosa Piazza Taksim. In questa via passa l’antico tram della città, ancora in funzione, chiamato “tram nostalgico”.

  • Piazza Taksim

Questa piazza è stata il simbolo della contestazione giovanile durante la primavera araba e Erdogan, per tutta risposta, ha iniziato la costruzione di una grande moschea proprio nel centro della piazza.

  • Quartiere Cihangir

Il quartiere che si trova alla destra di Istiklal Caddesi e che scende verso il Bosforo si chiama Cihangir. È un bel quartiere bohemienne pieno di caffè e negozi di antiquariato. In generale, tutte le strade che partono o tagliano Istiklal Caddesi sono piene di vita ed è probabilmente qui che passerete buona parte delle vostre serate.

  • Palazzo di Dolmabahce (Dolmabahçe Sarayı)

Ingresso € 17 – aperto dalle 9 alle 18 – chiuso il lunedì – Durata della visita: 3 ore

Gli ultimi sultani dell’impero ottomano non risiederono al Topkapi, che era diventato umido e poco confortevole, ma in questo palazzo che si affaccia sul Bosforo. Il palazzo-reggia di Dolmabahce venne costruito guardando a Versailles e ai palazzi reali europei del ‘700 e dell’800, con uno stile barocco unito ad elementi orientali. 280 stanze, 43 saloni e 6 hammam in un tripudio di saloni, arredi in marmo, stucchi, lampadari di cristallo e chi più ne ha più ne metta. Il palazzo si può visitare ma purtroppo non si possono scattare foto all’interno. Piccola curiosità: si trova qui la stanza dove morì “il padre di tutti i turchi” Ataturk e ancora oggi tutti gli orologi del palazzo segnano le 9:05, l’ora della sua morte. Da quel 10 novembre 1938 dalle 9:05 alle 9:06 le sirene del paese suonano per commemorare questo grande presidente.

  • quartiere Ortakoy e la Karakoy Mosque (Büyük Mecidiye Camii)

Il quartiere di Ortakoy si trova lungo il Bosforo, a circa 6 km dal Ponte di Galata. È caratterizzato dal grande ponte sospeso che collega la zona moderna europea di Istanbul con la parte asiatica, c’è anche una bella moschea (Karakoy Mosque) quasi sull’acqua ed un mercatino molto amato dagli abitanti di Istanbul. Veniteci la domenica per pranzo, oppure la sera a mangiare la famosa kumpir (una patata farcita con ogni ben di dio). È sempre in questa zona che si trovano le più belle discoteche di Istanbul.

Parte asiatica

Si raggiunge in 15 minuti con i traghetti cha partono dal lato europeo.

  • Kuzguncuk

Ci sono tante casine colorate, locali per strada, un po’ bohemien.

  • Palazzo BeylerBey

Ingresso completo 5 euro – aperto dalle 9 alle 18 – chiuso il lunedì

Se non si vuole visitarlo internamente, si possono visitare solo i giardini (l’ingresso costa poche lire). C’è un’altra prospettiva del Bosforo e del Ponte.

  • Kadikoy e Moda

Il quartiere di Kadikoy (che include la zona chiamata Moda) è uno dei quartieri più moderni e vivaci di Istanbul. Avrete l’impressione di essere in Europa più che in Asia. Perdetevi per le strade di questo bel quartiere residenziale, con bei negozi, ristoranti e locali, fino a raggiungere il Moda Coastal Park, un bel parco con diversi bar che si affacciano sul Mare di Marmara sempre pieno di giovani. Kadikoy è anche famoso per lo street food, ci sono chioschi ovunque e sono di ottima qualità.

  • Maiden’s Tower (Torre di Leandro)

Venne costruita in legno dall’imperatore Bizantino Alessio I nel 1110 per sbarrare l’ingresso del Bosforo con una catena di ferro tesa fra la torre stessa ed un’altra torre posta sulla spiaggia opposta a Costantinopoli. Nel 1763 è stato ricostruito in pietra

  • Çamlica Hill con la Camlica Mosque

La collina di Çamlıca è la più alta e si trova sul lato asiatico. Da qui si può godere di una vista panoramica di Istanbul, vedere il Corno d’Oro e il Bosforo. Le colline di Camlica sono due: la Piccola e la Grande Collina di Camlica. Molti visitatori dicono che questo è il miglior punto per vedere il tramonto su Istanbul. Sulla collina si trova una grande mosche molto bella.

Altre cose da fare

  • Hammam e massaggio turco

L’hammam è un bagno turco tradizionale, che di solito comprende una sauna, uno scrub e talvolta un massaggio. Vedrete molti hammam vicino alle zone turistiche e alcuni di essi costano fino a 50 euro. Tenete presente che tutte le regioni hanno almeno un hammam storico e che gli hammam frequentati dai locali possono costare fino a 30 lire. Alcuni hammam più economici possono non sembrare molto puliti, ma non ci sono germi grazie al calore e al marmo. I tradizionali hammam o bagni turchi risalgono al periodo ottomano. Sono stati creati per scopi culturali, religiosi e commerciali. Ci sono sezioni diverse per uomini e donne, ma i rituali di bagno sono quasi simili per entrambi i sessi.

  • Crociera sul Bosforo

Navigando sul Bosforo si ha l’opportunità di vedere la città da un altro punto di vista. Ci sono vari tipi di crociere. Quelle brevi durano circa 2h e arrivano ad Ortakoy e al secondo ponte. Quelle lunghe durano circa 6h e arrivano fino al Mar Nero, percorrendo i 28 km che lo separano dal mar di Marmara.

La crociera più bella è quella al tramonto, dura 2h e 30’ e il biglietto include l’aperitivo. Quando il sole cala, le barche si posizionano dove il Bosforo incontra il Corno d’Oro quindi si ha un bel colpo d’occhio sul punto più bello della città, con i minareti in controluce. Ci sono vari tipi di barche, meglio scegliere quelle più piccole. Costa di più ma il fatto di essere in pochi è cosa non da poco.

Ci sono anche crociere serali con cena e spettacoli.

  • Gita alle isole dei principi

Le Isole dei Principi sono 9 isolotti che sorgono nel mar di Marmara, circa 20 km a sud di Istanbul. Il nome risale al periodo bizantino, quando ospitavano le residenze dei principi, poi nel XIX secolo sono divenute il luogo di villeggiatura preferito dei nobili locali e stranieri. Con un’ora scarsa di traghetto (si parte dall’imbarcadero di Kabatas o di Eminönü, vicino al Ponte di Galata) si arriva a Buyuk Ada, l’isola più grande, che conserva il maggior numero di edifici coloniali splendidi.

Non pensate a queste isole come “località balneari” e non aspettatevi di sedervi su una spiaggia. Al contrario, queste isole vi offriranno un’esperienza culturale o storica. Vi sembrerà che il tempo si sia fermato qui decenni fa e non sia mai andato avanti. Un aspetto molto interessante della visita alle Isole dei Principi è che i veicoli a motore non sono ammessi. Si può girare in bici. Di conseguenza, le isole sono una buona fuga dalla vita frenetica di Istanbul e dal rumore delle auto. Vedrete invece carri trainati da cavalli e bungalow vittoriani. Aya Yorgi Kilisesi è il punto più alto dell’isola. Vicino ad Aya Yorgi Kilisesi c’è poi un ristorante con vista magnifico! Se volete vedere più di un’isola vi conviene partecipare ad un’escursione organizzata come questa, in cui oltre a Buyuk Ada visiterete anche l’isola di Heybeliada.

Itinerario giorno per giorno

28 ottobre 2022 – Venerdì

Con i nostri amici Laura e Fede raggiungiamo Malpensa. L’auto la lasciamo parcheggio P4, di fianco all’aeroporto. Lo abbiamo prenotato sul sito di Malpensa (56 euro). Il volo della Turkish parte puntuale alle 20.00. Atterriamo dopo 3 ore (+ 1 ora di fuso). Il transfer è organizzato dall’hotel (45 euro). All’uscita troviamo un ragazzo con un cartello con un numero. Ci sono anche altre persone. Ci accompagna al parcheggio e ci smista tutti su taxi diversi. Organizzato bene e veloce. Il tragitto dura meno di un’ora. Passiamo sul ponte di Galata.

Nonostante l’ora ci sono tanti pescatori. Il nostro hotel si trova nel quartiere antico, Sultanahmet. Ha poche camere. La nostra (si intravede il mare in lontananza) è graziosa. Ci troveremo bene. Finalmente, alle 3.00, ora locale, andiamo a dormire.

29 ottobre 2022 – Sabato (km.17)

Alle 8.00, dopo colazione, usciamo ed andiamo a piedi in piazza Sultanahmet. La piazza è molto bella e ben tenuta con fontane, zone verdi e panchine. L’idea, essendo presto, è di vedere subito Santa Sofia. C’è già una coda interminabile per entrare quindi accantoniamo. Andiamo alla Moschea Blu. Non c’è coda perché è in ristrutturazione. Non meriterebbe neppure la visita, ma vogliamo vedere quanto meno la famosa cupola. La intravediamo ed effettivamente è molto bella. Abbiamo la visita guidata della Basilica Cisterna alle 10.30. Ci indirizziamo dall’altra parte della piazza. I biglietti li avevamo acquistati su GetyourGuide quindi abbiamo il salta fila. Siamo un gruppo di 15 persone. Scendiamo con la guida, ascoltiamo la spiegazione che dura una decina di minuti e poi giriamo da soli. Posso dire che è davvero notevole.

C’è un pochino di acqua che copre tutto il pavimento. Si cammina su passarelle in ferro e ci sono i giochi di luce. Rimaniamo una mezz’oretta. Quando usciamo ci fermiamo in un bar a prendere il primo di una lunga serie di the e poi ci indirizziamo verso il Grand Bazaar. Dove si trova la Moschea Nuruosmaniye c’è uno degli ingressi principali quindi seguiamo questindicazione sulle mappe del cellulare. Entriamo in un negozio di spezie e the e il proprietario ci dice che oggi è una giornata particolare per la Turchia. È la Festa della Repubblica quindi tutti i turchi si riversano in strada, visto che molte attività (in primis il Grand Bazaar) sono chiusi. Non vedremo oggi la città nella condizione migliore per la tantissima gente (domani e dopodomani sarà decisamente diverso). Dobbiamo quindi cambiare tutti i programmi. Oggi volevamo visitare tutta la parte antica, domani quella moderna e dopo domani la parte asiatica. Ci incamminiamo quindi, passando in un mercato all’aperto dove vendono di tutto e di più, verso la parte moderna della città.

Raggiungiamo il quartiere di Eminonu, alla congiunzione tra il Corno d’Oro ed il canale del Bosforo, dove c’è l’imbocco per il Ponte di Galata. Questa è una parte molto viva della città. Ci sono traghetti che vanno e vengono e bancarelle dove acquistare cibo. C’è un bel colpo d’occhio della città nuova e della parte asiatica. Qui si trova la Moschea Nuova. Il ponte è su due piani. Il piano inferiore è un susseguirsi di bar e ristoranti. Il lato destro è perfetto durante il giorno mentre quello sinistro lo è al tramonto perché il sole cala da quella parte. Sul piano superiore del ponte passano le macchine al centro mentre i due lati esterni sono per i pedoni e per i pescatori. Tantissime persone si organizzano con sedie e cibo e passano la giornata qui, in compagnia, a pescare. Raggiungiamo l’altra riva del Corno d’Oro dove si trova il quartiere Karakoy. Da qui la vista è ancor più bella perché si vedono tutti i minareti delle varie moschee che ci sono nella parte antica. La più bella, in posizione strategica, è quella di Solimano. È ora di pranzo. Ci avevano consigliato di venire nella zona a sinistra dopo il ponte a pranzare. Raggiungiamo quindi il piccolo, ma grazioso, mercato del pesce. All’interno c’è un ristorante (ce ne sono altri appena oltre con tavoli anche all’aperto). Noi ci fermiamo in quello dentro al mercato. Prendiamo un piatto per 4 persone misto pesce. Ci sono piccoli pesciolini fritti, salmone, gamberi, tonno ed altri pesci. Spendiamo 10 euro a testa. Un piatto simile, in Italia, sarebbe costato più del doppio. Proseguiamo poi il nostro giro.

Arriviamo alla bella Torre di Galata. Il biglietto costa 175 lire – 10 euro a testa. C’è coda ma aspettiamo poco. Si sale in ascensore e si scende a piedi. Saliamo fino all’ultimo piano. Dobbiamo limitarci a guardare il panorama (molto bello) da dietro ai finestroni. Non si può uscire nel balcone esterno perché, per la Festa della Repubblica, stanno piazzando delle luci da accendere questa sera. Peccato. Facciamo un tratto della via Büyük Hendek Caddesi dove ci sono case tinta pastello tante bandiere della Turchia. Da qui si fotografa bene la torre, in condizioni normali. Ora c’è il mondo quindi o la si fotografa con le persone o la si taglia a metà. Percorriamo poi la famosa via Istiklal Caddesi (un susseguirsi di negozi e bar) per raggiungere la bella piazza Taksim. Anche qui c’è una moschea. Facciamo due passi per il quartiere Cihangir (devo dire niente di che) e poi la nostra idea era di prendere un taxi per rientrare in hotel. Dovremo desistere perché sono tutti bloccati dal traffico. Facciamo più veloci a piedi. Raggiungiamo quindi il Bosforo, nella zona dove sono ormeggiate tre grandi navi da crociera, e lo costeggiamo fino al Ponte di Galata. Andiamo a vedere il tramonto nella parte sotto a destra. L’ora blu è sempre il momento più bello della giornata. Si accendono poco per volta tutte le luci, anche quelle della bella Moschea di Solimano. Devo dire molto affascinante. I minareti con il cielo rosso alle loro spalle sono un bel colpo d’occhio. Raggiungiamo la riva opposta. Ci fermiamo in un chiosco ed acquistiamo la card dei mezzi. La facciamo ricaricare per 12 corse (useremo la stessa tutti e quattro). Cerchiamo qui un taxi. Uno, non ufficiale, ci chiede 20 euro per fare 1 km. Rifiutiamo perché è una ladrata. Andiamo a piedi e alle 19 siamo in hotel. Il tempo di una doccia e si riparte.

Andiamo a cena sulla terrazza panoramica dell’hotel Santa Sofia, al ristorante Seafront Longue. Ci sediamo con vista Santa Sofia. Con la luce dev’essere davvero bello. Ad Istanbul ci sono tanti ristoranti e bar sui tetti degli edifici. Ceniamo molto bene con una grigliata di carne ed una di pesce in condivisione. Prenderemo una bottiglia di vino ed una birra. Spendiamo 50 euro a testa. Vedremo anche i fuochi d’artificio sul Bosforo. Una mia amica, che troveremo domani, questa sera è a cena alla Moschea di Ortakoy e li ha visti proprio di fronte. Riusciamo a toccare di nuovo il letto alle 23.30. Giornata impegnativa ma molto soddisfacente.

30 ottobre 2022 – Domenica (km.13)

Alle 8.00 puntuali usciamo. Raggiungiamo il Bosforo a piedi. Sulla via Kennedy Cd prendiamo il pullman fino ad Eminonu. Qui cambiamo e ne prendiamo un altro per raggiungere i quartieri di Balat e Fener. Scendiamo lungo il Corno d’Oro e andiamo subito a visitare il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Entriamo nella Cattedrale di San Giorgio. C’è la messa. La chiesa è bella. Andiamo poi al Balat Antilìk Cafè. Carino e colorato con una parte coperta da ombrelli. Ci sediamo a bere qualcosa poi andiamo a vedere il Liceo (costruzione in mattoni rossi). Ci spostiamo poi nelle viuzze con le case colorate. La più famosa è la Kiremit Caddesi. È piacevole passeggiare in questi quartieri caratteristici. Ci troviamo con Sabina. Una ragazza che ho conosciuto anni fa. Mi aveva contattata su Turisti per Caso e le avevo dato suggerimenti per un viaggio in Sud Africa. Da allora siamo state in contatto e, sapendo che lei è ferratissima su Istanbul, le avevo chiesto delle dritte. Caso vuole che anche lei era qui in questi giorni, quindi ovviamente ci siamo volute conoscere di persona. Con lei andiamo sulla terrazza dove si trova il Bar Postel in via Akçin Sk, di fronte al bar Portafari Balat. Da qui c’è una bella vista del Liceo. Sarebbe stato bello passare più tempo a chiacchierare ma il tempo è tiranno. Noi prendiamo un taxi che con 2 euro ci porta alla Fatih Mosque. Avevamo letto che pochi turisti la visitavano quindi si poteva vedere una realtà con solo persone del posto. Devo dire che è molto bella, la cupola è notevole. La ricorderemo più piacevolmente delle altre soprattutto per l’atmosfera di pace. C’erano solo una ventina di fedeli, nonostante sia molto grande. Quando usciamo chiamiamo un altro taxi. Quante possibilità ci possono essere di trovare lo stesso taxista di prima? Direi una su un milione. Il caso vuole sarà proprio lo stesso. Per altri 2 euro ci porta in piazza Sultanahmet. Oggi, non essendo festa nazionale, c’è decisamente molta meno gente. Abbiamo fame quindi cerchiamo un ristorante.

Ci ispira il Palatium in Kutlugun Sk. Ci sediamo nel giardino. Prendiamo tutti piatti tipici e mangeremo davvero bene spendendo 18 euro a testa. Andiamo un attimo in hotel e poi torniamo in piazza Sultanahmet per prendere il tram. Il proprietario dell’hotel ci ha detto che è il mezzo migliore perché, essendo su rotaie, non si blocca mai nel traffico. Raggiungiamo così il capolinea a Kobatas. Abbiamo prenotato la crociera al tramonto che parte da questo porto alle 17. Siamo in anticipo quindi andiamo in un chiosco a prendere della frutta fresca e delle castagne. Raggiungiamo il punto d’incontro, davanti all’ingresso del porto. Troviamo l’addetto di GetyourGuide che ci attende. Saremo una ventina di persone. Raggiungiamo la barca. È uno piccolo yacht molto bello su due piani. Ci portano diversi stuzzichini, della frutta fresca e delle bibite. A richiesta hanno anche alcolici ma sono da pagare a parte. Il servizio è ottimo. Costeggiamo tutta la costa ovest fino al secondo ponte e poi costeggeremo la costa est mentre il sole si abbassa sempre più sull’orizzonte. Vediamo hotel e ville molto belli. Per il tramonto raggiungiamo il punto in cui il Corno d’Oro si unisce al Bosforo. Il cielo si colora di rosso ed i minareti delle moschee sono bellissimi in controluce.

Ci avviciniamo anche al ponte di Galata. La moschea di Solimano è quella che rende di più. Passiamo vicini a tre navi da crociera. Sono dei condomini. Rientriamo con il buio al punto di partenza per le 19. Ci hanno avvisati di fare svelto a cercare mezzi di traporto per rientrare perché, nello stadio vicino, sta finendo la partita di calcio. In realtà non faremo in tempo perché molti tifosi sono già usciti. Ci troveremo a camminare in mezzo ad una fiumana di persone senza trovare nessun taxi libero. Devo dire che sono dei tifosi assolutamente tranquilli. C’erano molte famiglie con bambini. Tutto molto ordinato. Fatto sta che raggiungiamo a piedi (3,5 km) il quartiere di Ortakoy, dove c’è il primo ponte, dove abbiamo prenotato il ristorante suggerito dalla mia amica Sabina. Si chiama Bayan. Ha la terrazza panoramica dalla quale c’è una vista ottima della bellissima moschea Büyük Mecidiye Camii e del ponte illuminato. Ci sono dei funghi riscaldanti perché è completamente aperto. Credo di non aver mai cenato con una vista così bella. Io e Pier condividiamo un grosso piatto di sushi mentre Laura e Fede prendono due piatti di carne. Condividiamo una bottiglia di vino e la birra. Spendiamo 40 euro a testa. Ceneremo bene.

Andiamo poi a fare due passi fino alla moschea (molto scenografica) e bel quartiere. Ci sono tanti banchetti dove fanno la famosa patata ripiena. Si tratta di una grossa patata bollita e la si può farcire con cose a scelta. Cerchiamo un taxi e ci facciamo portare fino al capolinea del tram, dove siamo scesi oggi, a Kobatas. Da lì raggiungiamo direttamente Sultanahmet. Sono le 22.30 e vediamo che non c’è assolutamente nessuno all’ingresso di Santa Sofia quindi non ci pensiamo due volte ad entrare. Le cupole sono bellissime. Ci sono poche persone. Siamo stati fortunati ad averla vista così. Sicuramente con centinaia di persone avrebbe perso il fascino. Le moschee mi davano l’idea di non pulito e di poco profumato, visto che per terra c’è la moquette e le persone entrano senza scarpe, invece mi devo ricredere. Abbiamo visto, in tutte quelle in cui siamo entrati, diverse persone con le aspirapolveri e lavasciuga. Rientriamo quindi in hotel.

31 ottobre 2022  – Lunedì (km.10)

Come ieri mattina raggiungiamo a piedi il Bosforo e poi Eminonu con il pullman. Saliamo su uno dei frequenti traghetti con destinazione Kadikoy, il lato asiatico di Istanbul. Purtroppo questa mattina è nuvolo quindi lo skyline della città non rende molto. Passiamo vicino alla Maiden’s Tower ma è impacchetta per restauri. Facciamo tutta la camminata lungomare nei giardini del quartiere Moda poi, rientrando al porto, attraversiamo una zona in cui ci sono bancarelle di frutta e verdura, pesce e formaggi. Riprendiamo il traghetto e scendiamo nel lato destro del ponte di Galata, così lo percorriamo di nuovo a piedi per rientrare ad Eminonu.

Andiamo a vedere il bellissimo Mercato egiziano (Mısır Çarşısı – Bazar delle spezie). Lo raggiungiamo in pochi minuti a piedi. Non è grande ma è un mix di colori e profumi. Ci piace tantissimo. Ci sono spezie, saponi, the e dolci. Assaggiamo alcuni dolci tipici ed alcuni the. Ovviamente facciamo acquisti. È una delle cose più belle da vedere ad Istanbul. Quando usciamo ci fermiamo a mangiare un panino in un bar lungo la strada e poi andiamo alla Moschea di Solimano (Süleymaniye Camii). La moschea è decisamente notevole. Non c’è molta gente quindi la si può apprezzare con calma. Dal terrazzo c’è una bella vista della città. Notiamo alcuni bar sui tetti degli edifici. Decidiamo di andare in uno di quelli a bere qualcosa. Scegliamo quello con la vista migliore e saliamo. Spengono la musica perché c’è il richiamo alla preghiera. Prendiamo un the, ci rilassiamo un attimo e poi proseguiamo il giro. Andiamo direttamente al Grand Bazaar, il mercato coperto più grande al mondo. La parte più bella del mercato è quella antica dell’Old Bazaar. Dobbiamo usare la mappa del telefono per avere un minimo di direzione. Come direzione dalla parte opposta inseriamo la Moschea Nuruosmaniye, punto dal quale avevamo tentato di entrare due giorni fa. Ci sono un’infinità di viuzze nelle quali è facile perdersi. Qui non vendono cibo ma gioielli, stoffe, borse e un’infinità di altre cose. Rientriamo poi verso l’hotel passando nuovamente per la piazza Sultanahmet. Ora è super affascinante. È l’ora blu e le moschee iniziano ad accendere le luci. C’è poca gente quindi non c’è molto rumore. Dai minareti inizia il richiamo alla preghiera. Molto bello.

Andiamo poi in hotel per il tempo di una doccia ed usciamo a cena. Scegliamo un ristorante vicino all’hotel. Nella via Akbıyık è un susseguirsi di localini quindi abbiamo l’imbarazzo della scelta. Scegliamo il Rasital_i. È caro ma mangeremo bene con grigliate di pesce e carne più antipastini tipici, vino e birra. Spendiamo 60 euro a testa. Il piatto tipico è una zuppa di pesce che viene portata in una brocca di terracotta e spaccata di fronte ai clienti. L’ultima serata si è conclusa quindi si va a fare le valige.

1° novembre 2022 – Martedì

Facciamo colazione con calma poi arriva il nostro taxi alle 9.00 che ci porta in aeroporto (costo 45 euro). Il volo parte alle 12.40 con arrivo puntuale a Malpensa dopo meno di 3 ore.

Giudizio finale: è una città che va assolutamente vista. A noi è piaciuta molto. Torneremo sicuramente per visitare qualche palazzo internamente. Tre giorni sono stati pochi ma almeno ci siamo resi fatti un’infarinatura generale. Si mangia bene e le persone sono cordiali. Le moschee al tramonto sono un’immagine molto bella. La zona sul Bosforo, sempre al tramonto, è quella più affascinate.

Alla prossima!

Anna e Pier

PS: Se volete qualche info su qualcosa che potrei essermi dimenticata di scrivere, non esitate a chiedere: african.dreams2019@gmail.com

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