Istanbul cappadocia mare

Per cominciare vorrei raccontarvi le impressioni favorevoli che questa meravigliosa e allo stesso tempo misteriosa terra ci ha suscitato , in barba ai nostri preconcetti ma soprattutto a quelli dei nostri amici.La Turchia si e' infatti rivelata un paese fantastico,i cui abitanti sono persone cordiali e ospitali,non e' affatto pericolosa e con una...
Scritto da: Maria Minutoli
istanbul cappadocia mare
Partenza il: 06/08/2004
Ritorno il: 20/08/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Per cominciare vorrei raccontarvi le impressioni favorevoli che questa meravigliosa e allo stesso tempo misteriosa terra ci ha suscitato , in barba ai nostri preconcetti ma soprattutto a quelli dei nostri amici.La Turchia si e’ infatti rivelata un paese fantastico,i cui abitanti sono persone cordiali e ospitali,non e’ affatto pericolosa e con una rete di comunicazioni(anche se quasi priva di linea ferroviaria)adeguata, in quanto con mezzi pubblici e con i voli a costi contenuti si possono raggiungere abbastanza agevolmente le maggiori localita’ del paese.

Il nostro viaggio inizia ad Istanbul, dove con una spesa di 70 ml di lire turche(40 € circa)ci siamo potuti permettere una buon albergo 3 stelle in pieno centro.Istanbul e’ sicuramente una citta’ che non lascia indifferenti,che riesce a suscitare mille sensazioni e odori, a cominciare dalla meravigliosa vista sul Bosforo,passando attraverso la visita delle moschee,e percorrendo gli infiniti corridoi del Gran Bazar,dove la parola d’ordine e’ trattare qualsiasi cosa dobbiate acquistare.

Da qui ci siamo poi diretti con un comodo volo interno di 50€,verso la Cappadocia.Arrivati a Kaisery,il paesaggio cambia radicalmente,le zone che andiamo a percorrere diventano via via sempre piu’ rurali, e cio’ che maggiormente ci colpisce e’ la vista di questi camion che viaggiano carichi di merce all’inverosimile.La regione della Cappadocia e’ anch’essa ricca di fascino e mistero dove la storia delle antiche civilta’ si mostra attraverso le case scavate nella roccia,citta’ sotterranee a rischio di claustrofobia,e sentieri disseminati di rovine.Anche qui’ i costi sono bassi l’hotel e’ con piscina, e la stanza e’ una vecchia ma confortevole casa greca;i souvenir sono quasi regalati.

Da qui’ decidiamo di prendere a noleggio una’auto(una Focus 3 volumi)e via verso Konia,la citta’ dei dervisci rotanti,sacerdoti che attraverso una ballo che li fa roteare per un tempo indefinito,esprimono la loro religione andando quasi in estasi.Percorriamo poi circa 500km attraverso la regione dei laghi,il paesaggio che si snoda e completamente rurale,lungo la strada puoi acquistare di tutto:frutta fresca appena raccolta,souvenir locali.Assaporare gustose pietanze e rifocillarti con un gozleme e un ayran(bevanda locale a base di yogurt che accompagna tutti i pasti turchi)il cui prezzo equivale ad una merendina in uno dei nostri autogrill.

Un po’ sfiniti siamo poi giunti a Pammukale, la localita’ famosa per le splendide piscine naturali formatesi negli anni grazie allo scorrere dell’acqua calcarea che si deposita e scava la montagna dandogli queste forme fantastiche.Pensate anche il nostro hotel ha la piscina con l’acqua termale direttamente incalanata dalla montagna.Qui’ pensavamo di aver capito male il costo della camera, ma parlavamo veramente di 15€ colazione inclusa.La proprietaria e’ anche un’ottima cuoca e prepara su richiesta tutto cio’ che il vostro palato(“turco”) desidera(Hotel Pamukkale – tel.0258.2722090).

Dopo circa 250km raggiungiamo la splendida laguna di Oludeniz.Una volta a mare le cose chiaramente cambiano,i prezzi aumentano e la qualita’ dei servizi scende.Si nota inoltre la presenza massiccia di turisti inglesi e russi, tante’ che i prezzi vengono espressi spesso i pounds.Qui’ se avete fegato potete lanciarvi da una rupe con il paracluding in tandem;vi assicuro che anche se costoso(circa 75€ a testa) ne vale veramente la pena.

Il nostro viaggio si conclude a Bodrum,da cui avevamo il volo diretto per Catania,dopo aver visitato altre diverse loalita’ marine quali Marmaris,Fetihie, la spiaggia di Isutzu dove nidificano le tartarughe caretta caretta ormai in via di estinzione,l’isola di Cleopatra con la sua sabbia bianchissima che bisogna preservare facendosi la doccia prima di andar via.

Penso proprio di ritornare in Turchia.



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