istambul la porta dell’oriente
All’interno si puo’ veramente comprare di tutto, da borse in pelle, oggetti in cuoio, lampade, tessuti, c’è l’imbarazzo della scelta e a prezzi incredibilmente bassi basta trattare un po’ la tratttiva fa parte del costume di questa città.Cena in uno dei tipici ristoranti a Sultanahmet.Il canto dei muezzin dai minareti delle moschee per l’ultima preghiera della sera ci accompagna mentre a piedi percorriamo le strade del vecchio quartiere fino al nostro albergo. Il giorno seguente visita alla Cisterna, enorme impianto idrico fatto costruire da Giustiniano per garantire le riserve di acqua alla città. Utilizzato poi dai sultani per lo stesso motivo è a pochi metri sottoterra, si presenta come un grandissimo tempio sotterraneo con tanto di colonne e passaggi sopra il livello dell’acqua, da notare la colonna con la testa di Medusa immersa nell’acqua. Consiglio sempre di arrivare la mattina presto perche’ spesso ci sono code all’entrata per il biglietto. Da qui a piedi raggiungiamo il Topkapi, il palazzo dei Sultani sul Bosforo immerso in uno splendido giardino. La visita del Topkapi comporta qualche ora per oter visitare sia l’interno del palazzo che i giardini, il museo delle porcellane e la sala dei tesori dei Sultani. Usciamo tardi dal Topkapi prendiamo un taxi per il quartiere di Taksim passato il ponte di Galata sul Bosforo. Taksim è il quartiere moderno di Istambul, si estende per kilometri, pieno di negozi moderni, di locali, ristoranti, pubs c’è l imbarazzo della scelta i giovani della città si riversano qui’ la sera nei vari locali. Il giorno seguente costeggiando le mura intorno alla Moschea Blu arriviamo fino ad Eminonu dove si trova la stazione dell’Orient Express dove nel 1880 parti’ anche Agatha Christie per uno dei suoi viaggi, ancora oggi anche se rimodernata, la stazione conserva la vecchia sala d’aspetto di quell’epoca. A poche centinaia di metri da qui si trova l ‘imbarcadero da qui partono i battelli per raggiungere il quartiere di Uskutar, la parte asiatica della città. Il biglietto costa soltanto due lire turche. Un giro su un battello sul Bosforo è un’esprienza da non perdere, da qui si vedono le varie Moschee e la bellezza di questa enorme città che offre degli sfondi unici visti dal fiume. Una volta sbarcati nel quartiere asiatico ci si rende subito conto di essere in un altro mondo. I negozi sono molto vecchi e piu’ poveri, le persone hanno la pelle chiara e i prezzi sono decisamente inferiori rispetto all’altra parte della città. Numerosi mercatini di frutta, spezie e verdure si susseguono tra le stradine, approfittiamo per fare qualche compera e prendere della frutta secca e dei datteri da mangiare come spuntino. Riprendiamo poi il battello e scendiamo a Batskim, da qui il tram numero 80 fino a Eminonu, veloce ed economico i tram a Istambul funzionano molto bene. Ceniamo a Eminonu alla Kebab House un bellissimo ristorante con terrazza sul Bosforo, saliamo con l’ascensore il ristorante è i alto e da qui si domina il canale con vista sulla città illuminata, val la pena venirci la sera.
Il locale è molto raffinato ci servono degli antipasti con pure’ di melanzane e altre salse con il tipico pane arabo servito caldo, creme di formaggio con spezie, kebab e verdure.
Non possono mancare i dolci a base di miele, mandorle e spezie. Al rientro in albergo ci fermiamo nella sala a bere del the alla menta e inserire le foto nel nostro computer.
Il giorno seguente lo dedichiamo a un ulteriore giro tra i negozietti del Gran Bazaar alla ricerca di qualche oggetto particolare come le tipiche lampade in vetro colorato da appendere o qualche ciondolo lavorato con il rame. Un ultimo sguardo al Bosforo all’ora del tramonto e le luci delle decine di Moschee che si accendono la notte lasciano un ricordo bellissimo di questa città unica, la porta tra oriente e occidente.