Israele – Giordania

Paesi vicini ma distanti... Un viaggio indipendente.
Scritto da: GDA PROJECT
israele - giordania
Partenza il: 11/10/2012
Ritorno il: 25/10/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Ciao a tutti. Io e Giulia ancora insieme. “O adesso o mai più”… Questa e la frase detta appena atterrati a Tel Aviv ! Paura e incertezza, siamo in Israele, pronti ad iniziare un viaggio di circa 2000 km in 2 settimane. Come al solito non ci piace stare dietro l’ombrellino di una guida, quindi, mi sono dato da fare per trovare più informazioni possibili prima della partenza. Purtroppo, su questo fantastico sito, non ci sono molti racconti di viaggio indipendenti su Israele, anzi credo che il nostro sia il primo.

Arriviamo in serata a Old Jaffa, vecchio quartiere a sud di Tel Aviv dove la leggenda racconta siano sbarcati i crociati della seconda nel 1101.

La serata è piena di aspettative e adrenalina, non ci facciamo mancare niente, insomma e la prima notte della vacanza, ci divertiamo in un localino con musica live in un parco cittadino, da dove si ammira tutto lo sky line di questa vivissima metropoli. La notte finisce con nuovi amici Israeliani e tanto tanto divertimento, io e Giulia ci guardiamo soddisfatti pensando che per fortuna, è solo la prima di una lunga serie. Tel Aviv viene definita la Miami del mediterraneo, se volete un posto con spiagge stile Rio e night life stile Londra, la capitale economica israeliana fa al caso vostro, sicuramente al caso mio e della mia amica Giulia.

La prima lunga giornata di viaggio e divertimento è già alle spalle. Il giorno seguente non perdiamo tempo, di prima mattina, ancora “assonnati” prendiamo un taxi e andiamo alla stazione degli autobus, direzione la splendida, la magnifica, l’unica, l’ inimitabile: Gerusalemme.

Arrivati a destinazione alla stazione degli autobus della città santa, prendiamo un altro taxi direzione Jaffa Gate una delle tante porte di entrata alla città vecchia. Qualora vi venisse in mente di visitare questa città e dormire al suo interno come abbiamo fatto noi, vi consiglio di pernotare vicino a questa porta, perchè è linea di confine tra il quartiere cristiano e quello armeno, diciamo quelli più tranquilli e più vicini al nostro modo d’essere e di vivere.

Descrivere Gerusalemme in poche righe, come probabilmente già immaginate non è facile, io e Giulia l’abbiamo vissuta tre notti e tre giorni, e vorrei sottolineare che entrambi siamo atei, sempre stati attenti a rispettare tutte le molteplice funzioni e forme religiose presenti nella città vecchia, senza pregiudizi e con tanta curiosità; se avrete solo pochi giorni a vostra disposizione come noi vi consiglio di visitare Gerusalemme nel week end, potrete vedere le tre grandi religioni monoteiste festeggiare i propri giorni sacri.

Venerdi al tramonto il muro del pianto si riempie di canti e preghiere ebraiche, il più bello dei quattro quartieri, a mio parere, perchè quasi unicamente arroccato su di una piccola collina dalla quale, da qualsiasi terrazza o balcone, si può ammirare l’ultimo muro rimasto del tempio di Erode distrutto da Tito.

Il sabato, giorno santo dell ‘islam, il Dome of the Rock, la spianata delle moschee, uno dei luoghi religiosi più contesi al mondo, se non il più conteso, è un tripudio dell’arte religiosa, sembra d’essere in un mondo a parte ve lo assicuriamo, luogo di preghiera e di ritrovo per famiglie in preghiera che passano la loro giornata dietro le mura della loro spianata, ben protetti da sguardi indiscreti.

La domenica, bhe la domenica, il Santo Sepolcro o chiesa della Resurrezione, luogo di culto delle chiese ortodossa, cattolica e armena, con la via Dolorosa, diventano luogo di pellegrinaggio intenso, quasi non credevamo ai nostri occhi da quanta gente c’era in cosi poco spazio! La leggenda racconta che proprio sotto le mura della basilica più sacra del mondo ci sia il golgota, dove secondo il vangelo Gesù fu crocefisso.

Diciamo sul serio, io che scrivo, e Giulia che leggerà… avremmo cosi tante storie ed emozioni da raccontarvi e trasmettervi su Gerusalemme che non basterebbero sei ore per scriverle tutte; non credo proprio sia possibile comunicarvi quello che abbiamo provato da atei nell’accorgerci, che forse, noi tutti, con un po’ di rispetto in più, potremmo convivere e credere in quello che più vogliamo.

Una cittadella storica stupenda dal punto di vista architettonico, entusiasmante ed educativo il giro sulle mure di cinta dell’old city, da quello che so, l’unica al mondo con Damasco ad avere le mura antiche percorribili a piedi a 20 metri d’altezza ; l’entrata, per questo affascinante percorso con la città vecchia ai propri piedi, parte proprio da Jaffa Gate 🙂 sono 4 km da fare in 2-3 ore ma ne vale la pena, mai visti tre stili architettonici completamente diversi nel giro di pochissimi chilometri quadrati. Basta parlare della capitale israeliana, non avrei più spazio per il resto del viaggio.

Gerusalemme ….. sicuramente tornerò a guardare il viso della mia bella donna che si specchia sulle tue mura bianche e imponenti ; sempre se la Farnesina me lo permetterà 🙂

Si continua, senza sosta, nello scritto e nel viaggio, bus fino a Jericho in palestina, esattamente nella West Bank, il luogo più basso del pianeta, circa – 400 metri sotto il livello del mare, immaginate la vegetazione ? Stupendo ! Si passa il confine si prende un taxi e si arriva in centro ad Amman, grossa, enorme, caotica capitale Giordana. Traffico, smog e tanta vita maschile nelle strade e femminile sulle terrazze, un bellissimo anfiteatro romano, ecco anche che cos’è la capitale di uno dei paesi Islamici economicamente più forti ; la gente è stupenda abbiamo mangiato molto bene e abbiamo preso questa città come base per raggiungere in giornata sia il Mar Morto che Jerash.

Jerash è a nord di Amman, circa un ora di taxi, è una cittadella grego romana di importanza storico strategica, posizionata sulla via della seta e delle spezie, in antichità è stata per lungo tempo la città più ricca del molto conosciuto, oriente e occidente uniti da una sola via e in mezzo c’era lei, l’elegante Jerash. Posso sembrare ripetitivo ma anche qui ci sarebbe da scrivere molto, il sito è ben tenuto, ci vuole un giorno intero per visitarla tutta e ne vale la pena, non fate l’errore di vederla a metà vi assicuro che non ve ne pentirete.

Il mar morto, bhe cheddire ??? …. battuta di Giulia: “Gabryyy sto remando non sto nuotando ! “ Ti fa capire tutto, la sensazione di galleggiare su acqua salata 10 volte di più del nostro Mediterraneo è indescrivibile, tra ilarità e stupore, abbiamo passato una giornata in relax tra gelati, mosche e grumi si sale ovunque, impareggiabile. Se vi recherete nel Middle East e non vi fermerete a vivere le sponde di questo mare – lago senza vita al suo interno, senza onde, sempre piatto, sarete dei pazzi a cui non rivolgerò più parola 🙂 … io non vedo l’ora di tornarci per remare con le braccia il mio corpo sotto il sole tra i miei pensieri , ascoltando l’ mp3 con Dissolve Me degli Alt-j 🙂 tanto sto a galla !

Il nostro viaggio continua, perchè a noi non piace stare più di 3 notti nella stessa città, direzione, tramite bus, Petra ! Ragazzi chi non è stato a Petra non si rende conto della bellezza di questo sito archeologico enorme, quasi poetico, con viste eccezionali sul deserto Giordano del Wadi Musa, romantico al tramonto, magico in notturna con più di 4000 candele accese nei canyon.

Grazie ai Nabatei per aver costruito e creato dalle sabbie di un deserto questa città famosa per l’interscanbio culturale e sociale ; grazie ai Romani che hanno visto la ricchezza di Petra e hanno provato per decenni a conquistarla per poi riuscirci (capirete perchè l’armata più forte del mondo antico abbia impiegato cosi tanto a conquistarla solo dopo aver visto dove è ubicata la vecchia Petra, dispersa nel deserto) …. e qualche secolo dopo grazie al cristianesimo che ha fatto di quelle, prima tombe Nabatee, poi tribunali Romani, degli stupendi luoghi di culto. L’unica cosa che non è cambiata con i millenni è il fascino di questa valle dalle pietre Rosa e VIOLA e la sabbia ROSSA, Steven Spielberg con Indiana Jones e l’ultima crociata ci aveva visto bene 🙂

Mi dispiace non scrivere tutto quello che so, ma credo che questo diario sia fatto apposta per mettervi la pulce nell’orecchio e farvi incuriosire, così finalmente potrete dire, bhe … io a sto punto ci vado !

Dopo una cena beduina nelle caverne del deserto del sito archeologico di Little Petra ( da vedere ) , con un ammaestratore di race-camels e il grande little Sparrow, io e la mia viaggiatrice preferita decidiamo di cambiare aria e andare a rilassarci sul Mar Rosso, è sempre comunque il nostro stop dalla vita lavorativa italiana; tre notti ad Aqaba City non ce li toglie nessuno.

Città portuale, piena di ristorantini dove si mangia del pesce eccellente, ci siamo divertiti, molto divertiti vero Giulia 🙂 ? spiaggia, barriera corallina, tartarughe marine, sottomarini, feste private in macchina del cugino del pilota del sottomarino, camera dell’hotel all’alba impresentabile e tanto tanto amore ! Ti voglio bene Giulia !

Sconfiniamo, di nuovo, ancora in Israele, a 20 km da Aqaba, con in mezzo la frontiera, c’è Eilat. Aperta parentesi e la chiudiamo subito, se doveste prendere un volo sul suolo Israeliano, dovete essere in aeroporto minimo 4 ore prima, i controlli sono minuziosi, ricordatevi che lo stato di Israele è un paese in guerra, prima di prendere qualsiasi volo dovrete passare controlli serratissimi come interrogatori in lingua inglese, controlli chimici batteriologici su i vostri bagagli,, metal detector e perquisizioni varie, chiusa parentesi.

Prendiamo il volo dall’unica città costiera israeliana sul Mar Rosso, direzione Tel Aviv, le ultime due notti del nostro viaggio nella città di arrivo, il cerchio si è chiuso, e si è chiuso egregiamente, i circa 2000 km li abbiamo fatti e pure divertendoci.

Consiglio questa città agli amanti della notte, consiglio questa città agli amanti della bella vita e dell’intrattenimento, consiglio questa città a tutti quelli che desiderano essere in una città dove senza pregiudizi, la consiglio pure agli amanti dei flea market, consiglio questa città agli artisti e ai creativi di tutta Italia.

Bisogna ricordare che Tel Aviv è completamente diversa da Israele, l’ho vista come una città stato, che abbraccia tutte le persone che vogliono esprimersi ed essere se stesse, in una zona che non permette giochi d’essere come in occidente, Tel Aviv rimane un isola d’arte fertile, sorrisi e gioventù, dove tutto, ma veramente tutto può accadere.

Non so se avete percepito quanto abbiamo imparato io e Giulia da questo viaggio di sole due settimane, scrivo per avere la mia Berlinese più vicina e scrivo per fare capire a tutti che, se ben organizzati e informati, i viaggi dei propri sogni si possono realizzare.

Ho scritto con il cuore ma specialmente di corsa. E’ tardi sono le 5.30 del mattino, forse e meglio che vada a dormire. Chiedo scusa per tutti gli errori grammaticali con ripetizioni varie ma specialmente chiedo scusa per lo slang da finto ciovane 🙂

Come in ogni recensione che scrivo, se avete domande, non esitate a farle, se desiderate intraprendere un viaggio da soli in questi due paesi scrivetemi e chiedete, ci sono tante, troppe cose che non ho scritto e che dovreste sapere, viva i diari di viaggio, viva questo sito e evviva la diversità di due stati cosi vicini ma cosi tremendamente lontani.



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