Isola di Samos, Grecia 2
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6 agosto:
Dopo l’arrivo all’aeroporto di Samos siamo stati trasferiti all’albergo da noi scelto e precisamente l’Hotel Princessa Riviera Resort, un 4 stelle veramente molto bello e curato, con una vista mozzafiato e situato a circa 5 km dall’aeroporto ed a circa 2,5 km dalla località di Pitagorio. Alcune camere del tipo superior sono dotate di vasca idromassaggio sul terrazzo con vista mare….uno spettacolo veramente!!! Tramite la reception dell’albergo abbiamo subito preso a noleggio uno scooter per tutta la settimana (agenzia Evelin – costo Eur 100,00 – honda sh 125cc). Consigliamo una cilindrata sui 125/150 cc in quanto sull’isola ci sono parecchie salite impegnative. Sull’isola vige l’obbligo del casco, anche se pochi lo rispettano. Assieme allo scooter comunque ci sono stati consegnati i due caschi, da me soprannominati “padelle”. La mia troppo grande, quella di Stefano troppo piccola che non riparavano dal forte vento non avendo la visiera davanti….Forse, avendolo saputo, ci saremmo portati i nostri caschi da casa… Altra cosa importate è che per poter guidare lo scooter (anche solo se di 50cc) bisogna avere la patente A e comunque da almeno 1 anno!!!!! La spiaggetta di sabbia che si trova a 100 m dall’abergo è veramente deliziosa. E’ gestita da un altro albergo, ma è comunque accessibile a tutti. Sull’isola il costo per il noleggio di 2 lettini e ombrellone è di Eur 5/6,00 per tutto il giorno. Inoltre sono tante le spiagge che offrono il servizio bar direttamente sotto all’ombrellone.
7 agosto:
In sella al nostro scooter ci siamo messi in viaggio per raggiungere il capoluogo dell’isola, Samos. Non essendo appassionati di archeologia abbiamo tralasciato il museo ed abbiamo preferito passeggiare per la cittadina, scoprendo la piazza principale ed il giardino pubblico anche se ci è piaciuta di più la parte vecchia della città, Vathi, che abbiamo girato in scooter lungo le sue vie strettissime. Abbiamo poi proseguito verso la spiaggia Tsamadou dove abbiamo oziato tutto il pomeriggio. Durante il viaggio di ritorno ci siamo fermati a Kokari, località di pescatori, molto romantica. Ci siamo pertanto ripromessi di ritornarci per cena un altro giorno.
8 agosto:
Destinazione Karlovasi e Potami. Lungo il tragitto ci siamo fermati a visitare il Monastero di Megali Panagia, per poi proseguire attraversando Kouramadei e Pirgos e dopo tante curve (e tanto vento) raggiungere Platanos. Si arriva in una piccolissima piazzetta, con alcuni grossi platani ed i vecchietti del posto che osservano i nuovi arrivati. Sembra proprio che lì il tempo si sia fermato. Finalmente raggiungiamo Karlovasi (niente di che) per andare poi a visitare le “cascate di Potami” (forse chiamarle cascate è un pò eccessivo…); per raggiungere queste cascate si lasciano i mezzi a bordo strada in prossimità di un cartello che indica le cascate e ci si incammina per una mezz’oretta su un sentiero, prima asfaltato poi sterrato, con alcuni passaggi su ponticelli di legno. Si arriva ad una scalinata molto erta ed un pò disastrata che porta ad un chiosco per poi ridiscendere dall’ altro lato per sentiero sterrato fino all’inizio del percorso delle cascate. Qui ha proseguito solo Stefano per un quarto d’ora circa per poi ritornare indietro in quanto il percorso era interamente dentro l’acqua (in certi punti anche fino alla vita). Poi tornando indietro si devono superare una discesa con un pezzo di corda ed un salto di 2 metri circa. Solo una considerazione: anche se la gente del posto magari vi dirà che questo percorso è accessibile a tutti, noi non siamo della stessa idea in quanto da noi, in Friuli, percorsi del genere si chiamano “canyoning” e vengono affrontati con scarpette, imbrago ed accompagnati da guide alpine. Abbiamo finito la giornata sulla spiaggia di Potami.
9 agosto:
Visita alla località di Ireo per poi proseguire verso la spiaggia di Limnionas…ma durante il tragitto (molto lungo, strade strette, deserte ed in forte discesa) abbiamo preferito fermarci un pò prima e precisamente sulla spiaggia di Bailo. Al ritorno, per evitare la strada impegnativa di cui sopra, abbiamo preferito allungarci fino a Kampos per poi raggiungere la strada principale, molto più agevole, ma comunque lunga.
10 agosto:
Dopo la sfacchinata di ieri decidiamo di non fare troppi chilometri. Optiamo quindi per la spiaggia di Psili Amos, considerata il gioiello dell’isola…e lo è indubbiamente. Spiaggia sabbiosa ed acqua cristallina. Bisogna camminare un pò prima di trovare l’acqua profonda e anche per questo è la spiaggia preferita dalle famiglie. Rispetto alle altre spiagge da noi viste è sicuramente più caotica con gli ombrelloni attaccati l’uno all’altro. Per la cena andiamo a Kokari. Che meraviglia. A cena sul mare con sullo sfondo un tramonto mai visto prima. Che spettacolo.
11 agosto:
Pur non essendo appassionati di archeologia ci siamo lo stesso decisi di andare a visitare il sito di Efeso nella vicinissima Turchia. Abbiamo trascorso veramente una bellissima giornata. Prendendo spunto dai nostri “perdecessori internauti” abbiamo evitato l’acquisto della gita presso il nostro tour operator optando invece per l’acquisto della stessa (identica in tutto e per tutto!!!) in un’agenzia di Pitagorio risparmiando così abbastanza soldini. Partendo da Pitagorio si viaggia circa 1 ora e 30 minuti. Arrivati al porto di Kusadasi (Turchia) non spaventatevi quando vi verrano tolti i Vostri documenti di riconoscimento. E’ la prassi (purtroppo). Vi verrano restituiti al momento dell’imbarco per il rientro a Samos. Ai turchi va anche pagata una tassa di Eur 10,00 (ma loro la pagano quando vanno a Samos ??). Una volta saliti sul pullman ci siamo avviati verso il sito di Efeso in compagnia della guida in italiano che ci ha dato tante informazioni interessanti sulla Turchia. Una breve sosta davanti al monumento alla Vergine Maria e poi via verso Efeso….Siamo rimasti a bocca aperta vedendo tutta quella meraviglia…e pensare che gli scavi sono appena al 15% del totale. Il giro a Efeso è durato circa 1 ora e 45 minuti (forse un pò poco per chi è appassionato di archeologia, ma nel nostro caso ci andava bene così). Poi pranzo, visita ad un laboratorio artigianale di ceramica e poi tempo libero (solo di un’ora purtroppo) nei bazar di Kusadasi. Peccato che i venditori siano un pò insistenti e che bisogna sempre contrattare…ma ci siamo comprati due magliette veramente belle per pochissimi soldi. Il rientro a Samos è stato putroppo burrascoso in tutti i sensi. Onde altissime che ci hanno fatto ballare (e tanti anche rimettere). Il tragitto non finiva più, ma una volta arrivati a destinazione ci si dimentica del tragitto avventuroso.
12 agosto:
In giro per Pitagorio a visitare il monastero di Spilianis, il tunnel di Eupalinio, il castello, la chiesa del paese, il monumento a Pitagora che ci ha riportato indietro negli anni scolastici…E poi via verso un’altra spiaggia, precisamente il Koala beach nei pressi di Posidonio (belllliiiisssssimma). Per la nostra ultima cena a Samos siamo andati ancora a Pitagorio. In questa settimana abbiamo assaggiato i tipici piatti greci (tzatziki- salsa di yogurt, aglio e cetrioli; musaka – come il nostro pasticcio con la carne, ma anche patate, melanzane…, souvlaki – spiedini a base di carne, pesce…; pita gyro – una specie di piadina avvolta con dentro di tutto: carne, tzatziki, cipolla bianca, cipolla rossa, patatine fritte; la baklava – dolce dolcissimo a base di pasta sfoglia, trito di noci e tantissimo miele, …)….ma abbiamo sentito anche la necessità di mangiare la pizza (buona!!!) ed il waffel (per niente greco).
13 agosto:
giorno della partenza: mattinata nella spiaggia sotto all’albergo e poi via verso l’aeroporto.
In conclusione: bellissima vacanza, grande relax, ma anche grandi giri in scooter (circa 400 km) alla scoperta dell’isola, mare cristallino e buon cibo. Ci è solo dispiaciuto vedere tanti rottami abbandonati a bordo strada chissà da quanto tempo…