Isola di Sal: no stress di ? nell’isola del vento

Coccolati dalle onde dell'oceano Atlantico
Scritto da: innox
isola di sal: no stress di ? nell'isola del vento
Partenza il: 11/06/2014
Ritorno il: 18/07/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Questo viaggio non può essere raccontato in base alle giornate perché la location è appunto un villaggio all-inclusive situato su quest’isola famosa per il costante vento che raggiunge anche i 30 km orari.

Le spiagge sono ampie e desertiche, e i resort sono situati anche a 100 metri dal mare; l’acqua è spesso molto impetuosa e bisogna fare attenzione alle onde che ti sbattono letteralmente, ma si viene assistiti costantemente dai bagnini locali che preparati e gentili ti controllano responsabilmente.

Dopo una giornata tra i confort prendiamo un taxi e arriviamo, con solo tre dollari, nella cittadina di Santa Maria.

Purtroppo la gita è interrotta continuamente dai venditori di souvenirs che ti fermano chiedendoti sempre la tua provenienza, quanto rimani in vacanza e poi ti “invitano” a guardare la loro mercanzia.

Il problema è che ti lasciano in pace pochi minuti e ti seguono:…insomma….la famosa frase di Capo Verde….NO STRESS….fosse vera!?!?!?!

Il sabato effettuiamo il giro completo di Sal che dista 30 km da nord a sud e 12 km da est a ovest.

Scendiamo nelle località di Palmera (ove a detta della guida ha origine il famoso tonno) e di Espargos: hanno in comune la povertà degli abitanti costretti a prendere l’acqua nella fontana comunale dietro corrispettivo.

Le case raramente sono finite per non pagare le tasse su di esse e la totale aridità dell’isola lascia condizioni di vita estremamente difficili.

I Capoverdiani amano i cani e anche loro affollano i villaggi senza meta….la maggior parte è randagio.

Ci raccontano che gli imprenditori europei, tra cui moltissimi italiani, investono con varie attività.

Le grandi società che hanno costruito o stanno costruendo villaggi turistici e residence per vacanzieri, per colpa della crisi che questi anni ha fatto fallire molti investitori, lasciano in dote costruzioni incomplete o finite che non vedranno mai la “vita” perché numeri esigui di compratori hanno acquisito appartamenti.

La gita continua nell’arido deserto e riusciamo a fotografare “un miraggio”…..esistono davvero, non,solo nei film!!!

Non possiamo evitare poi “l’occhio azzurro”; riflesso del sole in un cratere che sbattendo sull’acqua blu lo rende visibile in tarda mattinata sperando non si annuvoli mai…effettivamente è uno spettacolo.

Prima di pranzo raggiungiamo le saline: è una vecchia fabbrica ove si produceva il sale.

Adesso è un’attrazione turistica e le vasche naturali permettono un bagno alternativo grazie alla concentrazione fino a 35 volte rispetto al mare, si galleggia perennemente con un’attenzione particolare agli occhi (brucerebbero!)

Dopo una doccia rinfrancante pranziamo a base di pesce e nel pomeriggio torniamo in hotel.

Le spiagge ampissime di Sal sono un’oasi di pace per chi abita in metropoli sempre intasate dal traffico e l’aria frizzantina aiuta a respirare meglio.

A Santa Maria poi tutti i pomeriggi ci sono sempre ragazzi che s allenano in una palestra rudimentale in spiaggia mentre i più giovani giocano a pallone fino al tramonto oppure si tuffano dal pontile in legno: la frenesia non gli appartiene.

Le giornate trascorrono veloci e il lunedì ci dilettiamo con il quad: il percorso è vario e divertente e per fortuna siamo solo in tre coppie e non rallentando spesso possiamo andare “spericolati” sulla sabbia, sullo sterrato e colline a picco sul mare. Al ritorno i vestiti sono pieni di terra neanche avessimo spalato nei campi.

L’isola di Sal, insomma, ci ha ospitato allegramente con i suoi contrasti facendoci rendere conto della nostra fortuna e delle nostre stupide lamentele di occidentali viziati….oppure sono loro i fortunati?



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