Isola di Sal 2

No stress...
Scritto da: sele93
isola di sal 2
Partenza il: 13/07/2011
Ritorno il: 28/07/2011
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
ARCIPELAGO DI CAPO VERDE – ISOLA DI SAL

Per quest’anno la nostra destinazione di vacanza estiva è caduta sull’Isola di Sal dell’arcipelago di Capo Verde (un totale di 10 isole) dopo aver visionato vari cataloghi. La scelta è caduta qui principalmente per le fotografie del mare visto che “amo” l’acqua dei caraibi e che questa poteva sembrare simile ma a meno ore di volo (6 ore circa con una differenza di 3 ore in meno di fuso orario).

La partenza è fissata per il 13 luglio dall’aeroporto di Verona (visto che il precedente volo fissato ad Orio è saltato ma poi si è scoperto che è stato rimesso… sarebbe stato più comodo per noi!!!) che comunque già lo scorso anno ci aveva accolto in modo soddisfacente ed essendo abbastanza piccolo anche con una velocità nelle pratiche di imbarco. Il volo Neos (partenza alle 9,30) si è rivelato puntuale (solo 30 minuti di ritardo) è confortevole sia sul cibo che sul confort offerto anche se forse il tutto era visto solo in funzione del sognato arrivo all’isola per il meritato e sognato “relax totale” che aspetto ogni estate. Uno scalo tecnico all’isola di Boa Vista per far scendere i passeggeri che finivano qui il viaggio e imbarcare quelli che ritornavano in Italia. Qui la prima sorpresa… la maggior parte era “bianca”…. e il sole???? Ci dicono che è stata una settimana solo di nuvole e vento…. iniziamo bene!!!!

Arriviamo finalmente dopo altri 15 minuti di volo alla piccola Isola di Sal (solo 30 Km. per 12) e l’aeroporto “internazionale” è veramente piccolo e quindi tutto si svolge velocemente. All’uscita il cartello del tour operator ci aspetta per il trasporto all’hotel (Crioula) ed essendo solo 5 passeggeri usiamo 2 taxi. Il nostro aveva il cruscotto rotto tenuto insieme da adesivi vari e dopo circa 20 minuti di strade fatte solo da blocchetti di pietra lavica e anche qui le immancabili “rotonde” circondati solo da deserto arido e null’altro giungiamo a destinazione. L’impatto iniziale non è dei migliori, nessuna accoglienza e subito consegna delle chiavi per il nostro bungalow. Sono ormai le 3 del pomeriggio (6 italiane). L’alloggio in piccole casette colorate con veranda davanti non è male. Camera spaziosa, antibagno con lavandino e bagno con altro lavabo e vasca doccia. La tv non ha canali italiani ma ci si arrangia guardando il notiziario portoghese (nella piazzetta comunque giornalmente viene esposta la prima pagina del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport). Iniziamo la nostra solitaria perlustrazione dei posti…. sembra molto tranquillo… poca gente…. Arriviamo alla spiaggia…. enorme e da favola, sembra davvero di essere ai caraibi!!!! Subito i piedi in acqua, abbastanza fredda (siamo in oceano) e le onde la fanno da padrone!!!! Il vento è abbastanza mite almeno per oggi e da lontano, ma non troppo vediamo il paese di Santa Maria (a sinistra) e a destra, dopo il villaggio Bravo, il nulla…. solo sabbia e dune.

Partecipiamo alla riunione informativa e poi passiamo al ristorante per la cena. Non ci sono problemi di spazio visto che i clienti sono pochi e quindi è possibile fare con calma. Il cibo è abbondante e abbastanza vario se si considera di non essere in Italia ma in Africa (non è possibile lamentarsi) e la pizza è veramente buona (non appena viene sfornata viene presa d’assalto).

La prima mattina, come ogni vacanza, mi alzo presto e passo subito alla scoperta della spiaggia. Non c’è in giro quasi nessuno, tranne alcuni temerari che si cimentano nella corsa e alcuni che come me amano passeggiare sulla spiaggia. Qui la prima scoperta… i cani. Vengo subito avvicinata da un cane che segue i miei passi, senza dar fastidio, solo facendo compagnia (chiedo poi informazioni e scopro che sono tanti e liberi sulla spiaggia ma non sono randagi e non sono pericolosi – peccato che alcuni bambini abbiamo paura e visto che arrivano anche fra le sdraio sono in poco inopportuni). La spiaggia ha sabbia pesante e con tracce nere visto che siamo su un’isola di origine vulcanica. Questo fa si anche che solo le grandi onde che arrivano a riva siano “sporche” di sabbia mentre appena si superano queste l’acqua è trasparente e di azzurri diversi che risplendono soprattutto al sole. Attenzione comunque ad entrare in acqua perché se si è travolti dall’onda si rischia di perdere il costume!!! Passeggio per chilometri sulla destra e sembra di stare nel deserto davvero. Solo mare, sole e vento e anche le nuvole. A proposito durante le 2 settimane le giornate di totale sole saranno state cinque. Le altre con nuvole e vento che comunque non devono ingannare per la protezione dal sole perché filtra sempre (protezione alta). Sulla spiaggia sono presenti dei gazebo di legno fissi con copertura di iuta per ripararsi dal sole e parecchi lettini (non serve quindi accaparrarseli la mattina presto). Per chi vuole invece starsene tranquillo vicino alla piscina (sempre di acqua di mare e molto grande) è stata predisposta una zona di sabbia con relativi lettini e coperture tutto intorno. Qui si svolgono anche tutte le attività dell’animazione e si trova il bar centrale (scomodo quindi se si deve arrivare per un bicchiere d’acqua qui dalla spiaggia!!).

La prima “escursione guidata” con l’animazione è prevista nel pomeriggio proprio a Santa Maria. Sulla spiaggia, vicino al villaggio, parte una stradina pedonale che conduce direttamente al paese. Piccolo paesino un poco diroccato e pieno di negozietti (anche cinesi) con continui richiami all’interno da parte dei venditori al grido di “no stress”. Qui è possibile anche comprare una sim locale che fa risparmiare su tutti i piani tariffari italiani. La moneta locale è l’escudo che equivale a circa 110 per un euro ma nei vari negozi è cambiata a 100 anche se trattando i vari prezzi si riesce ad ottenere parecchio sconto (si parte da 15 euro per arrivare anche a 4). L’ultima tappa è al pontile pieno di bambini e giovani (l’età media è molto bassa) che si lanciano letteralmente in acqua con salti e spettacolari tuffi. La mattina su questo pontile, attorno alle 11, arrivano le barche dei pescatori che sbarcano i pesci pescati (si raggiunge tranquillamente anche via spiaggia in 5/10 minuti) ed è possibile vedere tonni, pesci vela, piccoli pesci e a volte anche piccoli squaletti. Tutti vengono direttamente tagliati, puliti e venduti sul posto. Un mercato diretto pieno di gente locale e tanti ma tanti bambini che aspettano i turisti per ricevere pastelli, quaderni e matite.

Quando si è in spiaggia e il vento si fa sentire forte sembra di essere punti da tanti spilli e sulle onde iniziano a comparire i cavalcatori di tavole da surf e tanti skysurf di mille colori che volano sulle acque azzurre.

Se si vuole scoprire una spiaggia meravigliosa e si ha voglia di camminare basta continuare sulla destra per circa 5 km. Dopo solo spiaggia si arriva ad un grande villaggio e subito dopo si vedono sullo sfondo 2 dune molto alte di sola sabbia affacciate sul mare. Spettacolari! Bello salirci, e ammirare il panorama e poi scendere sulla piccola baia dove il mare è abbastanza tranquillo e farsi un bagno rilassante (Ponta Preta) nella spiaggia considerata la più bella dell’isola.

La vita di villaggio è la solita ma molto, molto soft. Davvero “no stress”, anche troppo.

Scegliamo la sola escursione che ci permette in una sola giornata di vedere tutta l’isola a bordo di pick up. Questo l’itinerario: prima tappa la spiaggia delle tartarughe dove, nel periodo della deposizione delle uova, la notte volontari e guardie stanno vigili sulla loro salvaguardia visto che la loro carne è molto apprezzata dai locali. Qui ci sono ancora i resti di un vecchio ristorante con grosse pietre laviche (Ponta do Rife). Si prosegue per Murdeira con tappa sulla spiaggia da dove è possibile ammirare il monte (solo 168 mt. pensando che il monte più alto dell’isola è di 400 mt. “Monte Grande”) denominato “leone” per la sua somiglianza ad un leone addormentato (con molta fantasia) fino a giungere al porto commerciale del villaggio di Palmeira. Qui si viene letteralmente assaliti dai venditori ambulanti senegalesi che vendono di tutto. Solito giro attorno all’unico isolato e ripartenza alla volta delle piscine naturali di Regona, dove le rocce a strapiombo sul piccolo “lago” permettono dei tuffi da pazzi che alcuni locali fanno per i turisti con il rischio di rompersi la testa, e Burarona dove si trova il famoso “occhio blu” una grotta profonda 20 metri con acqua di 8 metri che, quando c’è il sole che filtra all’interno (noi non l’abbiamo visto dato il tempo nuvoloso) permette di vedere l’acqua blu all’interno come un occhio. Qui stanno costruendo un ristorante, rovinando questo posto sperduto nel deserto, perché veramente attorno c’è il nulla e si viaggia solo su sterrato, peccato. Ritorniamo nel deserto di Terrabona e ci fermiamo a vedere il miraggio dell’acqua, veramente sembra di vedere in lontananza un grande lago! Ora la tappa sono le saline di Pedra de Lume all’interno di un vulcano. Attraversiamo letteralmente la parete del vulcano scavata come una grotta e vediamo il lontananza tante vasche colorate di vari colori dal sale (anche rosa). Qui l’acqua è di 25 volte più salata che quella del mare. Non è possibile non fare un bagno in queste acque! Veramente si galleggia!! Dicono che abbiano anche effetti curativi. Si esce bianchi di sale e poi ci si va a fare una doccia nel sovrastante locale dove ci fermiamo a pranzo. Il pomeriggio prevede la sosta nella capitale Espargos e al suo “mercatino” sempre di bancarelle senegalesi. Carini i quadretti di sabbia e le sculture in legno. Stanchi e sfiniti si parte per l’ultima tappa: la spiaggia di Ponta Preta (già visitata via spiaggia) dove ci sta un bagno rilassante. Per le 5 siamo già in hotel. Veramente questa gita merita (al costo, pranzo e bevande comprese di 45 € a testa).

Se si vuole, contattando alcuni venditori sulla spiaggia libera, è possibile anche fare un’escursione (10€) alla spiaggia degli squali e stare immersi quasi vicino.

L’interno del villaggio è curato molto sulla vegetazione, abbondante e colorata e sulla manutenzione (camere pulite, intervento immediato in caso di bisogno). Curiosa è la posa di bottiglie rotte cementate sulla mura di cinta quale “antintrusione”. Non essendo all inclusive, gli extra (caffè, gelato, bevande in bottiglia) sono pagabili con un badge che si prende alla reception e si carica al bisogno (come pure per pagare le escursioni).

L’animazione è stata molto buona (grazie a Mario e Goffredo, gli unici italiani) e di compagnia ma mai invadente (i sorrisi di Lucy, Filomeno, Sidney, Dudu e del dj Freddy) tanto che ha fatto lasciare li un pezzo di cuore e tanta nostalgia!!!!

Grazie alla natura dell’isola, al mare, al sole, alla gente e a tutti voi che ci avete tenuto compagnia con la “sigla….. tipi da spiaggia…. al ritmo del tuo cuore ….la magica avventura di stare qui con noi !!!!!!”

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