Isola di Krk in camper

Una Pasqua in Croazia tra castelli medievali, panorami mozzafiato e mare cristallino
Scritto da: 2perplesso
isola di krk in camper
Partenza il: 03/04/2015
Ritorno il: 06/04/2015
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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600 chilometri in quattro giorni, 1.372 foto, 4 amici, 2 camper

Erano molti anni che mancavamo da Krk (Veglia), isola fascinosa che si trova in Croazia a 120 km da Trieste ed è l’isola più settentrionale del Mediterraneo. Collegata alla terraferma da un ponte, è facilmente raggiungibile dall’autostrada che dal confine croato, passando sopra Rieka (Fiume) porta sino al Most Otok (l’ex Tito Most) e, nonostante la posizione così a nord rispetto alle altre isole, gode di un clima favorevole rispetto al nostro. L’isola è un susseguirsi di paesi affacciati al mare molto diversi tra loro, ma tutti da godere e che meritano una visita. Ha coste frastagliate ricche di baie e insenature, innumerevoli isolotti, spiagge di scogli, ciottoli e sabbia, vegetazione rigogliosa con pinete e macchie di querce che scendono fino al mare, ottima cucina a base di pesce freschissimo. Soprattutto fuori stagione è godibile perché non c’è traffico e le strade sono molto buone.

Siamo partiti da Pordenone con 2 camper venerdì 3 aprile 2015. Siamo noi quattro, gli amici di sempre, sin dai banchi di scuola. Entrati dunque attraverso il valico di Pesek sopra Trieste siamo arrivati in un battibaleno al confine croato a 23 km. da Rieka. E qui comincia la prima rogna. Non la faccio lunga, ma tra varie bestemmioni di Silvano il nostro camper è fermo: esce gasolio dal suo filtro. Chiamiamo il nostro meccanico che aveva fatto il tagliando la scorsa settimana e non c’è dubbio: è quello il problema. Per fortuna ci assiste l’Aci Italia che nel giro di un’ora ci manda un meccanico. Per farla breve abbiamo perso 3 ore e mezza, ma abbiamo risolto: era la guarnizione mal posizionata o difettosa. Prendiamo la superstrada, per una parte nuova, e raggiungiamo l’isola di Krk attraverso il suo ponte spettacolare (costo 46 kune a/r per i camper). Poiché abbiamo perso molto tempo, decidiamo di andare direttamente alla cittadina di Krk, capoluogo dell’isola omonima e il maggior centro turistico/storico. Per gli appassionati della fotografia la cittadina offre scorci pittoreschi con le barche sul porto, vicoli e vicoletti e vestigia di una storia millenaria: dai mosaici romani, alle semplici chiesette, alle iscrizioni in caratteri glagolitici, ai dipinti dei grandi maestri veneti. La città è dominata dall’imponente complesso architettonico con la cattedrale che, accanto al castello dei Frankopan, è il simbolo più conosciuto della città. La parte vecchia della città ha quattro entrate e Krk cominciò a svilupparsi oltre le sue mura solo negli ultimi decenni.

Quante foto: proprio bella questa cittadina, anche con i suoi portoncini…

Prima di cena la processione del venerdì santo con il vescovo. Molto suggestiva.

E poi a cena appena dentro le mura alla Konoba Sime in un caratteristico sottotetto, ma d’estate hanno anche i tavoli all’esterno che guardano il porto. Cena perfetta a base di pesce naturalmente. Luna piena che si riflette sul mare. Il tempo dovrebbe cambiare, secondo le previsioni, ma dalla splendida serata, anche se fredda, non sembra proprio.

Sabato 4 aprile 2015

Purtroppo il tempo è molto grigio, ma ci facciamo un giro e la colazione sul porto. Nelle vicinanze del parcheggio dei camper (ma cambia tutto nella stagione estiva, perché si può pernottare solo in campeggio) ho trovato un angolo di pineta e spiaggia veramente bello, e lì c’è anche il Camping Jezevac che secondo Tripadvisor è tra i migliori della Croazia.

Lasciamo la cittadina e saliamo tra le colline, parte incolte, e poi si scende tra aride rocce dove nasce spontanea la salvia ed altre piante aromatiche. Si scende sino a Stara Baska, nella parte meridionale dell’isola di Krk, un villaggio di pescatori e pastori con un’acqua azzurrissima. Peccato per il tempo: grigio, grigio. La vista dall’alto è spettacolare e non c’è nessuno. Camminiamo per vedere gli ultimi lavori effettuati in zona (campeggio sistemato – anche troppo – e strada in fase di allargamento).

E’ troppo brutto il tempo e allora andiamo a Punat, dove diluvia. Pranziamo in camper sul porto e poi, anche se con l’ombrello, giriamo per i vicoli. Il paese sorge in riva al mare al centro di un golfo, la Puntarska draga, che s’insinua profondamente verso l’interno. Al centro del golfo poi, c’è il piccolissimo isolotto di Kosljun con un bel convento francescano.

Lasciamo Punat e andiamo a Baska, che si trova nell’estremità meridionale dell’isola e a 43 Km dal ponte di Krk. Il paese si trova in una profonda baia circondata da colline e chiusa all’orizzonte dalla catena del monte Velebit e dall’isola di Prvic. Le spiagge di Baska sono oltre 30, tutte facilmente accessibili a piedi o in barca e ospita la maggior parte delle strutture turistiche del paese. La parte vecchia è caratterizzata da strette viuzze e calli sulle quali si affacciano case e negozi, mentre il lungomare ospita la maggior parte dei ristoranti, degli alberghi e delle strutture turistiche. Troviamo un parcheggio facile con vista sul mare appena fuori la zona pedonale, ma anche in questo caso si può restare solo perché i campeggi sono ancora chiusi, altrimenti ci fanno smammare. Il giorno di Pasqua, poi, è arrivato un tizio (ed è rimasto tutta la mattina) che controllava se le auto avevano pagato il ticket, altrimenti avrebbe messo le ganasce alle ruote. Piove ancora a tratti, passeggiamo godendo del mare in movimento e fotografando naturalmente. Cena sul porto, in uno dei pochi ristoranti aperti, ma dato che non mi ha soddisfatto non ne ricordo neppure il nome.

Domenica 5 aprile 2015

È Pasqua: il tempo è clemente. Non c’è sole splendido, ma ci permette di camminare e goderci il paese e la passeggiata sino al campeggio Bunculuka, con una delle più belle spiagge naturiste della Croazia. La bora è ancora forte e ci si diverte a fotografare i cavalloni che si infrangono sulle rocce.

Pranzo in camper, ma è un signor pranzo: Graziella è una brava cuoca.

Nel frattempo la seconda rogna ci perseguita: si è rotta la pompa dell’acqua. Grave, ma noi continuiamo il nostro giro. Ci si organizza diversamente.

Nel pomeriggio raggiungiamo Vrbnik (Verbenico), che si trova nella parte nord-orientale dell’isola: è una città-castello di impronta medievale abbarbicata su una roccia alta più di 50 metri sul mare. Abbiamo trovato un grande parcheggio su sterrato verso il porto, ma non ha vista, se non il paese in alto. Bella la parte che va al porto, che attualmente stanno ristrutturando. Il mare è in movimento e si abbatte sulla diga foranea. La parte più vecchia della città mantiene impronta medievale con le sue stradine lastricate e le tipiche case di pietra ed è dominata dalla chiesa gotica di Santo Stefano con il suo campanile che si eleva sopra il mare. A Vrbnik le vie sono talmente strette che non c’è da stupirsi se la strada più stretta del mondo si trovi proprio qui. Vrbnik è anche una delle località più antiche dell’isola che custodisce l’autoctono patrimonio culturale croato: il glagolitico. La zona del Quarnero è stata la fonte dell’alfabetizzazione glagolitica, e i vecchi manoscritti sono custoditi nella chiesa di Vrbnik e nella biblioteca. Gli scritti incisi sulle pietre si possono vedere anche per le strade della città. Il glagolitico è la prima ed unica scrittura croata, creata attorno al IX secolo e scoperta sull’isola di Veglia. I croati se ne sono serviti dal IX al XIX secolo, testimonianza né è il dato che il primo libro croato stampato a Fiume è impresso in glagolitico. Inizialmente il glagolitico servì per il rito liturgico, dopodiché venne adottato più largamente e diffuso.

Da non dimenticare il vino bianco color oro Žlahtina di Vrbnik, ricavato dal nobile vitigno della žlahtina, è uno dei prodotti croati più pregiati, celebre anche all’estero e amato da Tito.

Il parcheggio per la sera non ci convince e decidiamo di proseguire verso Silo, piccola città costiera situata a nord-est dell’isola di Krk che guarda la terraferma e il Most Otok. Anche oggi il ponte era chiuso ai camper e ai telonati per il vento a 50 nodi e faceva anche freddo. E’ importante sapere se il ponte di Krk domani sarà aperto con tutto questo vento. Si può trovare l’informazione su http://www.hak.hr/it/ (anche viabilità e lavori sulla rete stradale).

Non c’è anima viva in giro, ci sistemiamo lungo il mare, ma la bora ci fa retrocedere di 30 metri perché l’acqua del mare arriva sul camper.

Siamo arrivati giusti in tempo per il tramonto, ma se non sapessi di essere sull’isola di Krk, potrebbe essere un cielo caraibico.

La pasta della Graziella era ottima. E poi l’ultima rogna. E’ la terza: adesso basta! Silvano si è preso il pollice, aprendo la porta del nostro camper, con una folata di vento che ha fatto richiudere il battente. E’ un po’ arrabbiato (!?!?): vuole vendere il camper. Propongo di andare a farlo benedire a Lourdes.

Lunedì 6 aprile 2015

Finalmente una giornata splendida, con una luce accecante e l’aria tersa e frizzante: tutto ha un blu intenso! Passeggiata sul lungomare e poi sino alla baia dell’ex tonnara con un mare cristallino. Che colore!

Siamo in fase di rientro, ma lungo la strada che porta alla terra ferma, ci fermiamo tra le colline a visitare anche Dobrinj: un piccolo nucleo con una vista spettacolare. E’ però uno dei più antichi insediamenti di Krk, nel centro dell’isola, ed è uno dei quattro castelli medievali che sono stati centri di alfabetizzazione. Una breve visita interessante della chiesa gotica, con il suo portico caratteristico, le vecchie case e due vasche di pietra dove venivano messi i cereali per essere battuti e pestati dai bovini, per poi essere raccolti.

E’ ora di andare. Per fortuna il vento è diminuito molto e abbiamo passato il Ponte Otok senza problemi. Ripresa l’autostrada, e arrivati in Slovenia, abbiamo cercato un ristorante che avesse il girarrosto per mangiare il maialino. 100 punti alla Gostilna Erna a Podgrad dove abbiamo mangiato (mi viene ancora l’acquolina) gli gnocchi con i funghi porcini, il maialino, l’agnello e verdure una più buona dell’altra. In 4 abbiamo speso 65 euro. Voglio tornare anche domani…

4 giorni intensi con gli amici, anche se il tempo non è stato dalla nostra e abbiamo avuto tre rogne col camper. Nel complesso è stato un bel viaggetto ed una vacanza rilassante.

Alla prossima…

Guarda la gallery
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Stara Baska un mare caraibico

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Venerdì santo: la processione a Krk

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Baska con la pioggia

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Vrbnik collage

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Silo: il cuore blu

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Tramonto a Silo



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