Isola di Cres
Indice dei contenuti
Durata: 5 giorni compreso il viaggio
Costo totale per persona: 150 euro
Località visitate: Cres, Beli, Lubenice, Belej, Orlec, Ustrine
Spiagge visitate: Beli, Meli, Ustrine, Mali Bok, Lubenice
Altri elementi di interesse: eco-sentieri Tramuntana (Beli)
Importante: la stagione è ottima per godere delle fioriture e delle camminate. Con il sole si sta bene anche in spiaggia ma l’acqua è molto fredda. Io ho fatto il bagno ma non tutti lo facevano.
1° Giorno (Arrivo)
Io e il mio ragazzo stiamo partendo per trascorrere gli ultimi 5 giorni di maggio sull’Isola di Cres. Il tempo previsto è instabile ma contiamo di avere un po’ di fortuna. E poi per le lunghe camminate che ci attendono sull’isola, forse è meglio non faccia troppo caldo.
Giunti all’imbarco di Brestova (in Istria), poco più di una spiaggetta e un bar in una zona della costa disabitata, dobbiamo attendere 3 ore per riuscire ad imbarcarci. Nonostante sia un lunedì piovoso di fine maggio, le macchine sono numerose e i traghetti pochi e di piccole dimensioni. In circa 20 minuti approdiamo a Porozina e iniziamo a inerpicarci con l’auto per una stretta stradina senza guard-rail. Giunti al bivio per Beli, ai piedi del monte Sis (650 m, il più alto dell’isola), la vista si allarga e la strada migliora. Dopo qualche centinaio di metri, parcheggiamo in una piazzola con vista sulla costa ovest e ci inoltriamo per un viottolo, che si diparte dall’altro lato della strada, in direzione est, curiosi di calpestare il suolo di Cres ed iniziare a respirarne gli aromi. Veniamo immediatamente avvolti dall’odore di piante aromatiche. La vegetazione di fine maggio è nel pieno del suo vigore, i prati sono coperti del viola della salvia in fiore e contornati da muretti a secco. Notiamo pecore che pascolano allo stato brado, casette per le api e più fondo il campanile e i tetti di un minuscolo insediamento vicino alla costa (Predošćica). Dobbiamo però affrettarci verso Cres, dove dobbiamo prendere possesso del nostro apartmani entro le 19.00.
Nel giro di poco iniziamo a discendere nell’insenatura dove sorge la cittadina, diretti verso la località di Melina, a nord del centro storico. Dopo aver scaricato valige e biciclette, ci mettiamo immediatamente in sella per vedere il centro e fare un po’ di spesa. Percorriamo il percorso ciclo-pedonale lungo il mare e giungiamo nella piazza centrale con l’orologio, che funge anche da porto per piccole imbarcazioni. Chiediamo all’ufficio informazioni dove si trova un supermercato e ci mandano da Konzum, vicino al campo sportivo. Procediamo per una stradina con antiche casette, e spiaggette di ciottoli, affacciate lungo la baia. Il fatto di essere dentro un’insenatura, la tranquillità e il fresco, mi danno la sensazione di essere vicino ad un lago, e non nell’isola più grande dell’Adriatico!
Torniamo a casa e con la nostra griglia elettrica ci prepariamo degli spiedini acquistati da Konzum. Per digerire facciamo due passi sul lungo-mare, in direzione opposta al centro. Costeggiano il cammino una pineta e poi un campeggio. Per qualche minuto è tutto buio e silenzioso fino a quando giungiamo ad un baracchino con decorazioni in legno e luci colorate dal quale escono musica rock e voci croate. Per noi però è giunta l’ora di tornare a casa e andare a nanna!
2° Giorno (Beli ed Eco-sentieri)
Sveglia alle ore 8.30. Il tempo è uggioso e non invoglia ad andare in spiaggia; è la giornata giusta per andare ad esplorare la regione Tramuntana, la parte settentrionale di Cres, con il paesino di Beli e gli eco-sentieri. Giunti al bivio incontrato il giorno precedente ci dirigiamo in direzione Beli. La stretta stradina dapprima corre a strapiombo sul mare, poi si inoltra nei boschi per qualche chilometro. Finalmente sotto di noi sbuca la collina affacciata sul mare sopra la quale sorge Beli. Entriamo nel centro abitato. Da un lato la strada termina in corrispondenza di un bar e diventa un selciato di ciottoli che conduce nel cuore del villaggio. Proprio a fianco del bar un portale in pietra e alcune mappe segnalano il passaggio degli eco-sentieri (il punto di inizio sarebbe all’eco-centro che però oggi è chiuso). Dall’altro lato la strada asfaltata scende verso la spiaggia del paesino. Riusciamo a trovare un buchino per parcheggiare vicino al bar (in agosto sarebbe stato meglio lasciare la macchina nel parcheggio primo di entrare in paese), e andiamo a visitare il piccolo centro. La piazza sulla sommità della collina ospita un bellissimo tiglio e due chiesette. Una signora sta facendo le pulizie in una di esse. Ci godiamo la vista sul mare dalla terrazza della piazzetta e poi ridiscendiamo alla macchina curiosando per le strette calli. Iniziamo a prepararci per la camminata e mi accorgo di aver scordato l’acqua. Per fortuna che c’è il bar aperto. Il sentiero rosso, il più lungo, è di 7 km e nella prima parte corre in mezzo a boschi di querce parallellamente alla strada. Il percorso consente di gustare a pieno il sistema ambientale di Cres ed è arricchito dalla presenta di sculture di pietra e da riproduzioni di labirinti, opera di uno scultore locale. Il sistema di sentieri ha anche ricevuto un riconoscimento per la sua qualità. Per maggiori informazioni consigliamo di consultare il sito dedicato a questo progetto. Giungiamo al punto in cui il sentiero attraversa la strada ed iniziamo ad inerpicarci. Nel frattempo è spuntato il sole ed è una fortuna essere in mezzo ad un bosco. Dopo un tempo che ci sembra interminabile finalmente raggiungiamo una grande radura ed ecco spuntare un grande labirinto circolare, una sorta di merletto fatto di pietre calcaree. Mangiamo la nostra pasta fredda osservando questa mistica radura, e dopo un riposino riprendiamo il cammino. Qui il sentiero incrocia per qualche km una stradina carrozzabile in piano, e ci godiamo la camminata in relax. Arriviamo ad un bivio, dove il sentiero blu consente di ritornare a Beli, ma visto che sono solo le 14.30, decidiamo di completare il sentiero rosso. Ne vale la pena perchè scopriamo un mastodontico esemplare morto di querca, piegato su un lato, quasi come un grosso elefante e poi una grotta carsica. Il mio ragazzo si lancia in esplorazione e poco dopo mi chiama e mi convince a scendere. Dopo una prima camera di ingresso ce n’è una seconda più grande con alcune formazioni calcaree.
Intanto il sole sembra tenere e comincia ad affacciarsi la voglia di mare. Proseguiamo rapidamente decisi a ritornare a Beli, fermandoci però per visitare un altro labirinto (situato poco prima di rientrare nel paesino), prendiamo l’auto e scendiamo fino alla spiaggia. Alle spalle di questa una minuscola area di campeggio completamente immersa nel verde. Sulla spiaggia di ciottoli si affacciano graziosi capanni di pietra. In fondo alla spiaggia notiamo un piccolo sentiero, decidiamo di proseguire e giungiamo a due spiaggette completamente deserte. Dopo un rapido bagno osservando un temporale in corso sulla costa istriana, la scomparsa del sole ci spinge a rientare a Cres.
Terminiamo la giornata con le nostre biciclette esplorando il lungomare di Cres in direzione opposta al centro, fino al suo punto finale in corrispondenza di una spiaggetta di sassi. Dopo quest’ultima un sentiero litoraneo segnato di rosso corre in mezzo agli ulivi e si affaccia sugli scogli e il mare cristallino.
3° Giorno (Spiaggia di Meli e Ustrine)
La forma affusolata di Cres ci dà l’idea di abbinare in un giorno la visita di due spiagge situate alla stessa altezza ma su versanti opposti dell’isola. La mattina decidiamo di esplorare Meli, che si trova nella costa orientale. Si tratta di una spiaggia con fondo sabbioso. Per raggiungerla bisogna arrivare a Belej, poi seguire una carrozzabile per circa 3-4 km fino alla località di Plat. Da lì si parcheggia e si prosegue a piedi per 1-2 km.
Lungo la strada costeggiamo il lago di Vram, e ci inoltriamo per una stradina per poter dare un’occhiata dall’alto a questo curioso ma inaccessibile fenomeno idrologico (l’accesso non è consentito perchè il lago è una riserva di acqua potabile usata nell’isola di Cres e Lussino).
Superiamo la località di Belej in cerca della carrozzabile, ma l’unico viottolo che ci ispira fiducia è quello opposto al bivio per Ustrine. Ci inoltriamo per questo sterrato tenendo la destra e dopo poco giungiamo ad un bivio con indicazioni per Plat. Giungiamo al gruppo di case (ora convertite a residenze di lusso) denominato Srem e poco dopo a Plat, dove alcuni muratori sono all’opera. Superate le case troviamo un cartello che indica l’inizio del sentiero per Meli. Il paesaggio campestre è meraviglioso, con ulivi e grandi ammassi di euforbie dalla fioritura rossiccia. Purtroppo, tutti presi dal panorama bucolico, poco dopo sbagliamo un bivio (avremmo dovuto tenere la destra, invece proseguiamo dritti) e non riusciamo ad arrivare a Meli. Arriviamo con fatica sulla costa e troviamo una spiaggetta deserta, minuscola ma anch’essa con fondo sabbioso. A questo punto mi sento di raccomandare attenzione, Cres è veramente selvaggia e perdere il percorso può risultare pericoloso. Dopo qualche ora di spiaggia, ritorniamo a Plat e ci dirigiamo in macchina a Ustrine, un golfo a forma di “manina”, con spiaggette su ciascun “dito” e sentieri che le collegano. La discesa è impegnativa. Noi decidiamo di farla a piedi, anche se un paio di macchine ci superano in allegria. Trascorriamo le ultime ore del pomeriggio sulla spiaggia. Al ritorno, un anziano signore locale, vedendoci alle prese con la salita accosta con la sua golf e ci propone un passaggio. Non ce lo facciamo ripetere due volte e durante il percorso parliamo della bora e della freddezza dell’acqua in quella stagione.
Dopo cena, concludiamo la serata esplorando le stradine di Cres.
4° Giorno (Mali Bok e Lubenice)
Oggi ci attende la visita di Lubenice, un villaggio arroccato su una scogliera con una spettacolare vista sull’Adriatico. Dal vilaggio un sentiero impegnativo conduce in circa 1 ora ad una grande spiaggia di ciottoli. Vi è anche un bivio per una seconda spiaggia, che abbiamo letto essere caratterizzata da una grotta illuminata dell’azzurro del mare. Noi però non avremo il tempo di visitarla.
Decidiamo di visitare Lubenice il pomeriggio, anche per godere al termine della giornata del tramonto, e la mattina la trascorriamo sulla costa est presso la spiaggia di Mali Bok, alla quale si arriva abbastanza agevolmente in macchina, passando per Orlec e con circa 10 minuti di discesa a piedi. Si tratta di una caletta incuneata in un’alta scogliera, con mare cristallino.
Dopo pranzo ci rimettiamo in moto verso Lubenice e iniziamo subito il sentiero che conduce alla spiaggia.
Durante il percorso, con viste spettacolari sul mare e la scogliera di Lubenice, ringraziamo di aver portato i nostri bastoncini da camminata, che rendono il percorso piacevole anche per noi che non siamo particolarmente sportivi.
Dopo aver trascorso il pomeriggio in spiaggia e aver affrontato la risalita esploriamo il magnifico paesino. Il bar sulla piazzetta della chiesa sta chiudendo, ma un ristorante dall’aria molto gustosa è nel pieno dell’attività. Troviamo il museo dedicato alle pecore, che purtroppo è chiuso. Ci sediamo a guardare il tramonto che in questo periodo dell’anno è quasi alle 9 di sera. Non vorremmo più venire via e infatti arrivamo a casa tardissimo. Soltanto il tempo di cenare e di andare a mangiare un gelato in piazza.
Il giorno dopo ci aspetta il rientro in Italia.