Isola d’Elba: non tutta ma Bonaparte

Oltre al mare molto di più: un viaggio tra storia e minerali
Scritto da: DalilaMercury
isola d’elba: non tutta ma bonaparte

Quando si pensa all’Isola d’Elba, la prima cosa che viene subito in mente è il meraviglioso mare e le tipologie differenti di spiagge.

Molti però non conoscono i lati insoliti dell’isola: uno di questi è che l’isola fu sede del primo esilio napoleonico.

Qui possiamo infatti trovare le due ville in cui ha vissuto Napoleone: la Palazzina dei Mulini a Portoferraio e Villa San Martino, situata nelle campagne, a circa 5 km da Portoferraio.

Sono entrambe visitabili ed aperte al pubblico, al prezzo di 5 euro l’una, con orari variabili durante la settimana e il weekend.

La Palazzina dei Mulini era la residenza di città di Napoleone durante la sua permanenza sull’isola.

Nella biblioteca si trovano ancora oggi i libri che l’imperatore porto con sé dalla Francia, più precisamente dal suo castello di Fontainebleau.

Villa San Martino era invece la residenza estiva: la fece ristrutturare di modo che potesse assomigliare alle sue residenze parigine; fece persino arredare una stanza, che chiamò poi la “sala egizia”, per commemorare la sua vincente campagna d’Egitto.

Se volete passare un pomeriggio diverso dal solito, consiglio una visita di queste due dimore, non rimarrete delusi.

Il secondo lato insolito dell’isola, è che, per molti anni, l’isola stessa fu sede della fiorente industria mineraria italiana.

Se volete partecipare ad un’avventura, prenotate un tour al Museo delle Miniere di Capoliveri.

Il tour è a prenotazione obbligatoria, e si divide per livelli: a livello 1, si partecipa ad un tour classico adatto a tutti, con visita della galleria più antica a +6 metri sul livello del mare: a livello 2, si partecipa ad una visita della galleria più profonda, con discesa nel sottosuolo fino a -24 metri sotto al livello del mare.

Il costo è di 18 euro per il tour del livello 1; 24 euro per il tour del livello 2.

Per arrivare al Museo, punto di partenza del tour, bisogna guidare lungo un tratto panoramico a picco sul mare; appena arrivati, vi faranno visitare prima il Museo stesso, con tutti i reperti risalenti agli anni di attività delle miniere, poi verrete accompagnati lungo una strada sterrata per arrivare alla famosa galleria del Ginevro, a Punta Calamita.

Dopo avervi fatto indossare il caschetto protettivo e avervi dotato di una torcia, verrete portati all’interno della galleria dalla guida, la quale vi spiegherà che il Ginevro è stata la galleria di magnetite più grande d’Europa ed è stata l’unica nella quale è stato fatto uno scavo interno talmente profondo che le gallerie partendo da +6 metri sul livello del mare, si sono sviluppate fino a -54 metri sotto il livello del mare.

Purtroppo questa miniera è stata in funzione solo dal 1971 al 1981, ma rimane tuttora un giacimento considerato “riserva strategica”, dovuto alla presenza di una grande quantità ancora potenzialmente estraibile nella zona.

Durante gli scavi, sono stati trovati soprattutto magnetite, granato e tormalina.

La guida vi porterà poi nelle zone più buie della miniera, dove vi racconterà i metodi di escavazione, le particolarità della miniera stessa, e dove vi farà provare un breve momento di vita mineraria, facendovi spegnere le torce per mostrarvi le condizioni lavorative dei minatori, che dovevano lavorare ininterrottamente nel buio e nella polvere.

Dopo un’ora e mezzo di tour, tornerete poi in superficie, dove potrete godere della meravigliosa vista del mare e dei gabbiani che planano nel cielo azzurro.

La guida vi ricondurrà poi al Museo, e da lì potrete in poco tempo raggiungere qualsiasi spiaggia dell’isola.

Tra sassi bianchi e spiagge nere, c’è un’ampia possibilità di scelta di posti dove potersi rilassare e godere della pace che si trova su questa stupenda isola.

Guarda la gallery
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