Islanda, terra pura

Viaggio on the road nella superlativa Islanda
Scritto da: yoshino
islanda, terra pura
Partenza il: 07/08/2010
Ritorno il: 21/08/2010
Viaggiatori: 6
Spesa: 2000 €
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Dopo due settimane in Islanda, dal 7 al 21, posso solo dire: pazzesco! Ti stropicci gli occhi e non puoi credere sia tutto vero. Ogni angolo che svolti ti si para davanti uno spettacolo incredibile, prima sembra di essere in un deserto tunisino, poi sulla luna, poi al Polo, poi in Sud America, poi in Scozia, poi sul Macchu Picchu, poi in Portogallo, poi…il paesaggio cambia in continuazione, e tu puoi solo rassegnarti a tanta bellezza. Sei come bombardato, a un certo punto non ce la fai più! Per non parlare delle pozze d’acqua calda in cui fare il bagno, il trovarsi completamente soli in un prato sterminato, contare migliaia di pecore e non avere sonno ma solo voglia di correre e saltare, camminare sulla lava, gustare l’ottima cucina, respirare l’aria tersa. Ora che, sono sicura, state facendo il biglietto, veniamo al sodo. Qui su TPC ho letto un sacco di diari di viaggio utilissimi, cercherò di non dilungarmi su cose già lette e mi concentrerò su notizie meno diffuse. Costi: noi abbiamo speso sui 1700 € per due settimane, compreso 485 € andata e ritorno con Iceland Express (due ore di ritardo sia all’andata che al ritorno) e il noleggio dell’auto per 11 giorni (a Reykjavik ne abbiamo fatto a meno). Tenete conto che noi abbiamo pranzato con panini fatti da noi e cenato al ristorante cercando di non sbragare troppo 😉 tranne per le aragoste, s’intende. Abbiamo dormito in campeggio (1000 kr quasi ovunque a persona, indipendentemente dal numero di tende) tranne per tre notti (in ostello/fattoria/guesthouse, se dormi sul letto nel tuo sacco a pelo costa circa 3200 kr). Dormire in campeggio è bello perchè ti permette di non prenotare niente e di decidere giorno per giorno le tappe. Invece se fai sempre ostello-fattoria, rischi di non trovare, devi chiamare al mattino e cmq il rischio di non trovare c’è…a meno che non sei disposto per una sera a spendere molto di più. Se si possiede un sacco a pelo adatto (il mio era per 11° comfort e 6° limit) e un pigiama pesante la cosa è fattibilissima. In campeggio arrivi e picchetti la tenda, anche se il custode non c’è; al mattino paghi dal gestore. Qualche volta la doccia calda è a pagamento. Tenete da parte le monetine da 100 kr. Detto questo, se mangerete sempre al ristorante sorseggiando vino e dormirete sempre in fattoria, spenderete di più. Se vi cucinerete cene e colazioni da soli, di meno. Le cene al ristorante costano sulle 25-30 €. Ottime alternative vegetariane, anzi, anche vegane! Nella cifra sono comprese anche 50 € di gita Whale Watching e 25 € a testa + altrettante per la macchina moltiplicate per due per fare andata e ritorno verso i fiordi nord-occidentali da Stykkisholmur a Brjanslaekur.

Noleggio auto: noi abbiamo usato RB Cars, per 10 gg una Ford Explorer da 7 posti (eravamo in sei…più i bagagli) è costata1825 €. Macchina fantastica, super accessoriata, un zucchero da guidare e bella tosta su sterrati e guadi. Le Suzuki Jimny sono piccolette…bisogna avere più coraggio per guidarle nei punti difficili 😀 oppure evitare i guadi estremi! Punti negativi: ci ha dato delle gomme quasi lisce; abbiamo rovinato un pneumatico (senza forare) e ce le hanno fatte cambiare tutte. Insistendo un po’ siamo riusciti a farle pagare al noleggiatore; il tipo c’aveva dato anche una targa mezza sgangherata e infatti l’abbiamo persa durante un guado ^__^’ cmq tranquilli, pare succeda. Basta avvisare il noleggiatore e se vi ferma la polizia (mai incontrata) spiegare l’accaduto.

RB è economico, ma con sti due giochetti c’ha un po’ infastidito. Non so se con altri noleggiatori si siano verificati problemi analoghi.

Noi stavamo per prenotare Cheap Jeep ma poi non s’è fatto. Erano più economici; le macchine sono ‘cheap’ perchè vecchie (circa 10/15 anni ma cmq ben tenute e accessoriate per gli sterrati); sul web non avevo trovato ricontri ma di ‘cheap jeep’ ne ho viste in giro un casino per l’Islanda, quindi la prossima volta mi butterei e proverei questa compagnia.

NB: lo stradario è indispensabile. La Ring road è tranquilla, le altre strade sono sterrate e con possibili guadi. Le piste, quelle tratteggiate sulla cartina per intendersi…sono per veri duri. A volte non trovi il sentiero e devi avventurarti. Rischiosetto se siete un’auto sola. Qui di seguito una lista di cosa mettere in valigia:

ACCESSORI

– zaino da gita – k-way (anche per zaino)(anche sovrapantaloni impermeabili…tenete presente che se piove (e pioverà, oh se pioverà) sarete in giro senza ombrello) -sciarpa e guanti di lana -sciarpa ampia tipo pashmina (per il vento) -cappello che copra anche le orecchie o fascia – scarponcini da trekking impermeabili (se vi stanno, anche dei sandaletti…utili per eventuali test di guado!) -occhialini da sole (per il sole e la sabbia alzata dal vento) -calzettoni -asciugamani (uno per doccia uno per bagni in pozze e piscine) – costume

ABBIGLIAMENTO

a cipolla, che scaldi, tenga asciutti, si asciughi in fretta e ripari dal vento: – canottierina della salute per i più freddolosi 😉 proteggete il pancino dal vento insistente! -magliette di cotone/materiale traspirante (se fa bello si va in giro in maglietta!) -magliette a maniche lunghe -una felpa meglio se con zip, per le giornate di sole in cui il pile è troppo ma la maglietta troppo poco -pile, magari sovrapponibili -giacca impermeabile/antivento (l’ideale è tipo la shell) -pantaloni da trekking base (cioè comodi. Non jeans! Non asciugano mai e sono pesanti da portare!) -pantaloni da trekking più fighi (leggasi in materiale ad asciugatura rapida) – dei pantacollant o leggings da mettere sotto se fa proprio freddo. Voi maschietti potreste compensare con pantaloni della tuta. -pigiama pesante

ALTRO

> Poi serve un outfit più cittadino per Reykjavik; Magari qualcosa per uscire la sera > un coltello, filo per il bucato, mollette, phon, una piccola torcia per il campeggio > taaanta memoria per le foto. Facevo foto da 10 megapixel e 4 Gb non mi sono bastati!

METE

Trovate itinerari da tutte le parti. Quindi ecco solo brevi commenti personali:

– Imperdibile Jokulsarlon. Da svenimento. Si fa dalla strada, prevedete almeno un paio d’ore di scatti e sospiri.

– Le pozzette calde sul Landmannalaugar e il paesaggio intorno sono indimenticabili. Però la strada è lunga (4-5 ore) e impegnativa (guadi!): fermatevi a dormire per la notte (tenda! C’era anche un rifugio però) tenendo conto che su c’è solo un piccolo spaccio che chiude presto, quindi portatevi da mangiare. Fare il bagno nell’acqua calda alle 11 di sera non ha prezzo e dormendo lì troverete guadi più bassi al mattino successivo. Ricordatevi che il bagno del campeggio ha l’acqua calda a pagamento e non ha la luce elettrica… Eviterete di trovarvi come noi bagnati fradici al buio e doccia gelata poi a letto senza cena…

-Seydisfjordur è una cittadina molto carina! Ma non aspettatevi lo spirito bohemien come millanta la Lonely

-A proposito. Quei pacconi della Lonely decantano le migliaia di puffin ma non ricordo di aver mai letto che a inizio agosto se ne vanno! Quindi la prima cosa da fare è fiondarsi a cercare puffin, noi abbiamo aspettato alla fine del viaggio (19 agosto) e ne abbiamo visto uno solo di sfuggita 🙁

-Fate la ‘manina’. Cioè la protuberanza dei fiordi Nord-occidentali. Fantastici. Come dicevo sopra c’è il traghetto, in tre ore ci arrivate. Da Stykkysholmur per rientrare a Reykjavik sono 4 ore di auto.

-Per Reykjavik basta un giorno! E uno ovviamente per la Laguna Blu.

Buon viaggio ragazzi!



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