Islanda on the road, miniguida pratica

Quello che mi sarebbe piaciuto sapere prima di partire per questa terra magnifica
Scritto da: GDM82
islanda on the road, miniguida pratica
Partenza il: 05/08/2014
Ritorno il: 25/09/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Questa mini-guida non parla di posti, ma è volta esclusivamente a condividere consigli, dritte e impressioni utili per chi sceglie di avventurarsi in questa terra unica, e per questo anche un pochino inospitale, avvalendosi della libertà che solo un mezzo a propria disposizione può dare.

LA SCELTA DEL VEICOLO

Il mezzo che vi porterà in giro sarà il vostro principale compagno di viaggio lungo tutto il tragitto, ma anche la principale voce di spesa del vostro intero soggiorno. Per ovvi motivi, quindi, effettuare una scelta ben ponderata potrebbe rappresentare il confine tra il “vale la pena” e il “non me lo posso permettere”.

Consiglio n° 1 – Evitare le agenzie di noleggio più conosciute.

Rivolgersi alle numerosissime agenzie locali (presenti su internet dalla seconda pagina dei normali risultati di ricerca in poi) vi farà risparmiare un bel po’.

Consiglio n° 2 – Stabilire in anticipo la “profondità” del viaggio.

L’Islanda, come detto, è una terra inospitale e selvaggia. Se da un lato questo fattore rende quest’isola una terra straordinaria e unica, dall’altro comporta una difficoltà estrema negli spostamenti verso alcune mete “elitarie”. Raggiungere dette mete con una normale 2WD non è solamente sconsigliabile, ma anche pericoloso e severamente vietato dalla legge. Chiarito che far finta di avere un fuoristrada affittando, per risparmiare, una normale automobile è un’idea (che spesso si trova in rete) assolutamente folle e senza senso, va detto che il 90 % delle attrazioni che l’Islanda sa offrire sono raggiungibili con un mezzo ordinario. L’altro, imperdibile, 10 % obbliga gli avventori a percorsi in fuoristrada facili ma lunghissimi, conditi da numerosi guadi più o meno profondi. Detto questo, basta uno sguardo rapido alle tariffe degli autonoleggio per rendersi conto che le 4WD hanno un prezzo sensibilmente superiore al già altissimo tariffario delle 2WD.

Vale la pena pagare giornalmente tanto di più per sfruttare le quattro ruote motrici per un paio di giorni o poco più? Secondo chi scrive la risposta è no. Le soluzioni possono essere due: 1) si noleggia la 4WD per i giorni in cui effettivamente serve o 2) ci si rivolge a tour organizzati che si avvalgono di mezzi speciali e guidatori esperti per portarvi (a cifre comunque non modiche per il ns metro di giudizio) a destinazione. Chiaramente se il viaggio che vi state costruendo su misura prevede una prevalenza di posti difficilmente raggiungibili, a scapito dei “grandi classici” dell’Islanda, il discorso cambia radicalmente.

N.B.: ho sentito dire che molte compagnie di autonoleggio non permettono la guida su determinati percorsi fuoristrada anche in caso di trazione integrale del veicolo affittato, se non con una assicurazione aggiuntiva che propongono in fase di ritiro dell’auto. Informatevi preventivamente, per evitare che vi troviate a dover scegliere tra non sfruttare la trazione integrale e spendere ancora di più per il noleggio.

Consiglio n° 3 – Stabilire in anticipo il tenore del viaggio.

Mai come in Islanda scegliere la modalità di pernottamento determina tanta, ma tanta, differenza economica. Se pernottare in tenda (che tra l’altro si può affittare a Reykjavik assieme a tutta l’attrezzatura da campeggio) in uno dei centinaia di campeggi non supera i 10 euro, una notte in un albergo essenziale e fuori mano PARTE da non meno di un centinaio di euro a doppia con bagno in comune. La libertà data dai camper, disponibili anche in versione 4WD nella configurazione pick-up + cellula abitativa, si paga a peso d’oro, quasi letteralmente. Personalmente ho scelto una via parallela, selvaggia ma non troppo, costosa ma non troppo, comoda ma non troppo. Esistono varie compagnie locali che noleggiano dei mini-furgoncini da lavoro, sullo stile del fiorino per intenderci, opportunamente modificati per accogliere nella parte retrostante al sedile del guidatore un letto matrimoniale con tanto di materasso. Sopportando un costo aggiuntivo ragionevole, sempre rispetto alle tariffe del luogo, sono passato da un viaggio in tenda a un viaggio in…camera matrimoniale mobile! Di sicuro non è né la soluzione più comoda e né la più economica ma a mio avviso, col senno di poi, rappresenta un eccellente compromesso per limitare i danni al portafogli e evitare quelli alla spina dorsale. Le stesse imprese forniscono anche tutto l’occorrente per il campeggio, dai piatti alle stoviglie, dal fornelletto ai sacchi a pelo. Ricapitolando, con questa soluzione abbiamo speso circa 200 euro a persona in più rispetto al viaggio in tenda, risparmiando circa 500 euro a persona rispetto alla giornaliera frequentazione di alberghetti comunque fatiscenti. Fate le vostre scelte.

Consiglio n° 4 – Assicurazione per cristalli rotti o scheggiati.

In Islanda sono frequenti le strade sterrate. Persino la famigerata strada n°1, la Ring Road, è per lunghi tratti non asfaltata. Questo implica che spesso le auto che vi precedono, ma anche quelle che arrivano dal senso opposto, alzano dei pericolosi sassi, più o meno grandi, che a volte finiscono per rompere o scheggiare il parabrezza. Proprio per questo motivo, gli islandesi non esitano a stipulare assicurazioni che coprano il parabrezza senza nessuna franchigia. Per gli autonoleggi invece non è così, e, volendo in maniera anche poco trasparente, richiedono alternativamente il pagamento di una assicurazione aggiuntiva o, in caso di rottura, una franchigia abbastanza importante. Nel mio caso, visto che l’assicurazione è giornaliera e ho affittato l’auto per tanti giorni, ho valutato che valesse la pena rischiare…e ho perso: ahimè vetro scheggiato, franchigia pagata!

N.B.: ho provato ad andare da un vetraio specializzato per aggiustare la scheggiatura con pochi euro, come avrei fatto in qualsiasi altra parte del mondo, ma per toccare la macchina hanno preteso di ottenere l’autorizzazione della società proprietaria dell’auto (che, manco a dirlo, non è arrivata nonostante la mia insistenza…).

MODALITA’ DI GUIDA E PERICOLI INSOLITI

Consiglio n° 1 – Il vento

Il vento può essere furioso e repentino. State attenti alle folate, poiché la loro intensità potrebbe arrivare persino a farvi cambiare carreggiata senza volerlo, se non siete pronti a contro-sterzare. Potrebbe sembrare un consiglio banale, ma la pressoché totale assenza di alberi e cespugli in tutta l’Islanda (che fu interamente disboscata dai primi settlers per riscaldarsi durante i lunghi e freddi inverni) vi priva di quell’inconscio punto di riferimento a cui tutti sono abituati, utile per determinare in anticipo la folata.

Consiglio n° 2 – State lontani dalle pecore

Si dice che ci siano due pecore per ogni islandese, e dal primo momento guardandovi intorno non faticherete a crederci. Il fatto è che TUTTI i pastori islandesi, quando viene Primavera, liberano TUTTE le pecore che hanno, lasciandole libere di pascolare fino ad inizio Autunno. Verso Ottobre, ogni santo anno, si fanno il giro di tutta l’isola e recuperano ogni bestia che vedono, per poi scambiarsele a seconda del timbro che ne riporta la provenienza. Questo avviene per farle mangiare gratis per quanto possibile, senza poi farle morire di freddo durante l’inverno. Questa folle usanza determina che in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo dell’Islanda, si possano scorgere pecore che brucano libere per i vasti prati islandesi. Ora, nulla contro le pecore che, anzi, donano senz’altro una punta di folklore al già emozionante paesaggio. Il problema è che per loro natura le pecore, quando si sentono in pericolo, invece che scappare dallo stesso come farebbe qualsiasi essere vivente, seguono il loro istinto, ovvero vanno verso il gregge. Poco importa se questa mossa fa attraversare la strada o addirittura le fa puntare dritte verso il pericolo. Questo loro istinto è un costante pericolo per gli automobilisti, perché spesso dal nulla si vedono spuntare una pecora che corre impazzita verso il gregge dall’altra parte della strada. Tra l’altro, tralasciando ogni sentimento, oltre che pagare profumatamente il danno che fareste all’automobile, secondo le leggi islandesi sareste chiamati a risarcire il pastore con circa 500 euro di indennizzo! Ecco perché la regola da seguire è:

Vedi pecore a destra… tutto ok. Vedi pecore a sinistra… tutto ok. Vedi pecore a destra e a sinistra? Frena immediatamente!

Spero che tutta questa fatica sia utile a qualcuno!

Buon viaggio… sempre on the road!



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