Islanda last minute
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Abbiamo deciso di partire per l’Islanda a metà giugno, circa 3 settimane prima della data di partenza.
Contrariamente a quanto consigliato, cioè che per visitare l’Islanda in Luglio bisogna prenotare con largo anticipo, noi abbiamo fatto una vacanza “last minute”.
Per il volo i prezzi erano anche inferiori di quando avevo cercato a gennaio. La compagnia low cost Vueling aveva tariffe da 400euro. Io però ho scelto Lufthansa (preferisco viaggiare senza sorprese) e ho speso 550euro.
Ho prenotato 3 notti dall’Italia tramite booking.com mentre le restanti notti abbiamo trovato in loco. In particolare a Reykjavík e Keflavik non ci sono problemi di disponibilità.
Per la macchina a noleggio ho scelto il sito “Iceland 4×4 car rental”, ho prenotato online 4 gg prima della partenza e avevano ancora ampia disponibilità. Ho scelto la “Dacia duster offroad”. Il 4×4 è essenziale se si desidera uscire dal ring e addentrarsi nell’entroterra..cosa che consiglio caldamente!! Solo percorrendo le F-roads si possono ammirare i paesaggi più emozionanti. Il costo per 6gg con assicurazione “totale”, navigatore e extra guidatore è stato di 920euro. Il giorno della partenza al posto della Ducia Duster ci hanno consegnato una Nissan X-trail, che è sicuramente una macchina di fascia superiore!
Il Viaggio
Ho cercato di non perdere troppo tempo nelle mete più turistiche, in parte perché odio le resse dei pullman, in parte perché l’esperienza mi dice che spesso sono delle fregature.
Avendo 8gg a disposizione ho preferito vedere poco ma vederlo bene piuttosto che macinare km su km in auto, l’Islanda è da vivere, dedicando il giusto tempo a ogni luogo. Secondo me è un errore troppo comune attraversare l’isola in macchina facendo una piccola sosta nelle attrazioni principali. Per scoprire i posti più emozionanti bisogna addentrarsi nell’interno e camminare!
Questo il mio itinerario di viaggio:
Giorno 1 – Arrivo a Keflavik e pernottamento Motel Alex.
Abbiamo dormito in bungalow. Nessuna nota particolare, le solite casine di legno non eccessivamente pulite. Alla reception abbiamo fatto incetta di quei giornaletti pieni zeppi di pubblicità che si sono rivelati molto utili quando abbiamo avuto la necessità di trovare dove dormire.
Giorno 2 – Geysir – Gullfoss – Kerlingarfjoll
Ore 8.00 consegna della macchina e partenza. Oggi tappa di trasferimento abbastanza lunga.
Il tempo è terribile, piove e tira vento. Una costante della nostra vacanza. Gli islandesi ci han detto che non è comune un’estate cosi piovosa e fredda, siamo stati sfortunati!
Il sito geotermico di Geysir vale la visita, spettacolare Strokkur e affascinante la vista dalla collina, purtroppo è invasa dai turisti.
Gullfoss è magnifica, siamo tornati il giorno successivo e fortunatamente non pioveva cosi ho potuto fotografare la cascata con l’arcobaleno!
In serata arriviamo a Kerlingarfjoll. Notevole la strada che percorriamo (la F35 per un buon tratto non asfaltata ma non è eccessivamente difficile). Passiamo la notte in saccopelo nel dormitorio del rifugio. Prezzo salatissimo (33euro a persona). Oppure c’è la possibilità di pernottare in bungalow per soli 330euro a notte!
Esternamente ci sono le docce calde (aperte 2 ore al mattino e due alla sera) e la possibilità di cucinare (visto i prezzi del ristorante è un’opzione che quasi tutti scelgono). Noi eravamo attrezzati con pentole e cibo vario per cercare di risparmiare qualcosa. Una cena scarsa costa non meno di 30-40 euro. Se ci si accontenta di panini si arriva a 20euro.
Giorno 3 Kerlingarfjoll – Haifoss – Landmannalaugar
Purtroppo anche oggi il tempo è terribile, 5 gradi con vento e pioggia, cerchiamo di ritardare il più possibile la partenza ma non accenna a migliorare cosi decidiamo di partire. Con la macchina si sale per una decina di km fino al punto di partenza per il trekking. Dopo poche decine di metri dall’inizio della camminata lo spettacolo che si apre davanti agli occhi è magnifico, stupefacente. Montagne di colori intensi, con macchie di neve, pozze di acqua bollente e soffi di vapore.
Il sito non è molto famoso, o per lo meno non cosi visitato come il più noto Landmannalaugar, ma a me è piaciuto di più. Vale sicuramente una visita. Purtroppo non ho potuto girare quanto avrei voluto perché il terreno era scivoloso e il fiume in piena quindi attraversare i ponticelli era troppo pericoloso.
Nel pomeriggio abbiamo fatto una breve sosta a Gullfoss per fotografare il famoso arcobaleno della cascata e ci siamo diretti a Haifoss (tappa intermedia per Landmannalaugar). Per raggiungere questa cascata si deve fare una deviazione di una decina di Km dalla strada 32, il panorama era magnifico e la cascata spettacolare. Di gran lunga la più bella tra quelle che ho visto in Islanda.
Prossima tappa Landmannalaugar. La F208 di per se vale il viaggio, i panorami sono da sogno e non sento il peso dei km che stiamo percorrendo. Arriviamo in serata (ore 20.30), purtroppo il fiume da guadare per accedere al campeggio è in piena e non ci arrischiamo ad attraversarlo con il fuoristrada quindi parcheggiamo e esploriamo la zona a piedi. Abbiamo fame e sete e bisogno di una doccia ma non siamo abbastanza attrezzati (qui non c’è una cucina a uso comune e il bus-ristorante chiudeva alle 20) cosi decidiamo di tornare indietro fino a Sprengisandur (meno di un’ora di macchina). Alle 22 circa arriviamo al Hrauneyjar Highland Center dove prendiamo una “stanza” per un prezzo da strozzini (100euro per un container di 2m^2 senza bagno, e il prezzo era di favore perché la tariffa che ci avevano detto al pomeriggio era 130euro!).
Giorno 4 Landmannalaugar – Kirkjubæjarklaustur
La mattina torniamo a Landmannalaugar dove facciamo il bellissimo trekking di 4 ore, purtroppo il tempo è sempre terribile. Pioggia vento e neve!
Il paesaggio lascia senza parole. Vale la pena di passare un giorno in più in queste fantastiche montagne.
Il pomeriggio ripartiamo, non prendiamo la F208 diretta a Kirkju perché ci dicono che queste piogge hanno ingrossato troppo i fiumi e noi nel tragitto ne avremmo molti da attraversare! Cosi allunghiamo la strada di parecchio, imbocchiamo la strada 26 e a seguire la 1 e arriviamo solo in tardo pomeriggio a Kirkjubæjarklaustur dove avevo prenotato dall’Italia l’ Hotel Laki (bungalow per 130euro a notte con colazione). Il tramonto era bellissimo (finalmente un po’ di sole!!) e le dolci colline verdi che si potevano ammirare nei dintorni erano incantevoli. Il miglior hotel in cui abbiamo soggiornato durante la vacanza. Ottima e abbondante anche la colazione.
Giorno 5 Ingólfshöfði Nature Reserve – Jökulsárlón – Hofn
Alla mattina visita all’Ingólfshöfði Nature Reserve. Un bellissimo promontorio visitabile solo con un’escursione organizzata di 3 ore, ci si arriva sul rimorchio di un trattore e si sale a piedi il promontorio. Le pulcinelle di mare nidificano qui ed è possibile fotografarle da vicino. Ai piedi del promontorio un’immensa spiaggia nera.
Nel tardo pomeriggio visita al ghiacciaio Jökulsárlón (dopo che si era calmata la folla di turisti e gite in gommone). Cena a Hofn, dove abbiamo sperimentato una cena di scampi per la modica cifra di 130 euro per due (senza vino né dolci ovviamente). Il porto di Hofn era affascinante, sicuramente complice un tramonto da sogno che rendeva brillanti i colori.
Pernottamento presso la Guesthouse Skálafell (bungalow da 130euro con colazione, prenotata tramite booking.com), niente di eccezionale.
Giorno 6 Jökulsárlón – Vik
Breve sosta alla spiaggia nera davanti a Jökulsárlón dove il ghiaccio arriva al mare. Visita alla laguna Breiðarlón, molto simile alla precedente ma meno affollata. Abbiamo fatto alcune brevi soste alla cascate Skogar e Seljalandsfoss (ma non mi hanno emozionato) e arrivo a Vik in serata. Qui alloggiamo in un cottage proprio sulla spiaggia del promontorio di Dyrhólaey, abbiamo trovato l’annuncio su un giornale di pubblicità. Costo 100euro. Per cena abbiamo cucinato nel bungalow (aveva una cucina attrezzata). Alla sera sotto acqua e vento visitiamo il promontorio. Con questo tempo non vedo l’ora di tornare a casa. Chissà magari con un bel tramonto mi sarebbe piaciuto di più.
Giorno 7 Reykjavík
La prossima tappa è Reykjavik, prima però vogliamo fare una deviazione nella Penisola di Reykjanes per visitare le sorgenti termali di Seltun. Il vapore che esce in superficie tinge la montagna di tutti i colori. Un percorso con ponti di legno permette di passeggiare molto vicino alle pozze e alle fumarole. Imbocchiamo la 42 e nel tragitto di ritorno a Reykjavik ci fermiamo a fotografare una fattoria dove è lasciato il pesce a essiccare. Un puzzo allucinante ma una tappa da non saltare se si è appassionati di fotografia. A Reykjavík alloggiamo alla Guesthouse Butterfly (110euro bagno in comune), abbiamo prenotato la mattina stessa per telefono. La zona è centrale, la camera pulita. Il servizio di colazione “self service” invece lascia un po’ a desiderare.
Giorno 8 Reykjavík – Blue Lagoon
Passiamo la mattinata a esplorare la città. Il centro è molto piccolo, un concentrato di negozi/ristoranti. Molto turistico. Bella la visita al Music Hall. Per tutti gli acquisti ho chiesto il tax refound (visto l’iva esorbitante), il negozio rilascia una ricevuta e in aeroporto c’è il banco apposta per avere il rimborso (contanti o accredito su cc).
Per il pomeriggio prenotiamo presso l’ufficio del turismo il bus che alle 16 ci porterà alla Blue Lagoon e alla sera da lì ci lascerà all’aeroporto. Costo 65euro a persona (incluso ingresso alla Laguna).
Non potevamo lasciare l’Islanda senza provare il bagno in queste acque calde, a tratti bollenti! Dopo una cena carissima nel ristorante della Laguna prendiamo il bus che in pochi minuti ci lascerà in aeroporto.
Cosa dire, una vacanza assolutamente da fare. I paesaggi sono mozzafiato, la natura stupefacente e una vera overdose per gli amanti della fotografia!