Ischia, isola della ritrovata giovinezza

Quest’anno mia sorella ha vinto un viaggio a Ischia per otto giorni in mezza pensione ed mi sono “sacrificata” accompagnandola… Partendo dal presupposto che noi pugliesi siamo abituati ad acqua cristallina e spiagge bianchissime, posso comunque assicurarvi che Ischia è favolosa e che sicuramente ci ritornerò! Dopo un viaggio apocalittico...
Scritto da: LINA77
ischia, isola della ritrovata giovinezza
Partenza il: 04/08/2007
Ritorno il: 11/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Quest’anno mia sorella ha vinto un viaggio a Ischia per otto giorni in mezza pensione ed mi sono “sacrificata” accompagnandola… Partendo dal presupposto che noi pugliesi siamo abituati ad acqua cristallina e spiagge bianchissime, posso comunque assicurarvi che Ischia è favolosa e che sicuramente ci ritornerò! Dopo un viaggio apocalittico in regionale da Taranto fino a Napoli (organizzato da mia sorella), il trasferimento dalla stazione al molo di Beverello in taxi (fortemente voluto da me, anche se è costato 15 euro…) e un’attesa di circa un’ora per il nostro traghetto Caremar (8 euro per pax, due ore di navigazione fino ad Ischia porto), siamo finalmente entrate in aria di vacanza.

Come al solito, non ci siamo documentate particolarmente su cosa vedere e come muoverci e quindi sulla “nave” abbiamo iniziato a tartassare di domande alcune ragazze di Milano, che tornavano a Ischia per il terzo anno. La cosa più importante che ci hanno detto è che i taxi sono carissimi e che comunque ci si poteva spostare in autobus agevolmente.

Arrivate ad Ischia porto, raggiungiamo il capolinea degli autobus (biglietto per 90 minuti euro 1,20 per pax), prendiamo il CS ed andiamo a Forio, dove si trova il nostro hotel. Non avendo stampato nemmeno uno stradario, chiediamo sottovoce ad una signora se conosceva il nostro hotel, e come per meraviglia tutti i passeggeri dell’autobus, con una sorta di passaparola, hanno iniziato a dirci dove scendere, com’era il nostro hotel, come e dove mangiare, che manifestazioni c’erano in quei giorni: praticamente venti minuti in cui tutti ci dicevano qualcosa, autista compreso! Arrivate a destinazione, l’impiegato della reception ci regala una preziosissima mappa di Ischia, con tanto di foto e indicazioni. Il nostro colpo di fortuna, però, è a cena al ristorante dell’hotel, perché abbiamo conosciuto due sorelle, nostre vicine di tavolo (anche loro, una bionda e una mora!!!) che ci hanno dato le dritte migliori. Così la serata si trascorre, tra piacevolissime chiacchiere, a pianificare quello che avremmo dovuto fare il giorno dopo. Secondo giorno: partiamo, sempre in bus, per la spiaggia dei Maronti, che fino a qualche anno fa era la spiaggia dei giovani (solo che le cose sono cambiate, e noi non lo sapevamo!). Il paesaggio è stupendo, i lidi ben organizzati e nemmeno tanto cari: unica nota negativa, è pieno di bambini che rompono…La quiete del luogo! La spiaggia è pulita, ma la sabbia è vulcanica, quindi scura e bollente… Dopo esserci crogiolate al sole, abbiamo deciso di fare un’escursione alla sorgente dell’Olmitello, fino alla cascata (il percorso è chiuso per caduta massi, ma si può arrivare fino ad una mini cascata, con relativi fanghi). Purtroppo, verso le cinque, c’è stato un incendio, proprio dietro il nostro stabilimento ed abbiamo deciso, in fretta, di raggiungere Sant’Angelo via mare, con delle barche che fungono da taxi (2 euro per pax). Città pittoresca, con vetrine, negozietti e panorama incantevole. Prendendo di nuovo il bus arriviamo alla spiaggia di Forio per un ultimo bagno. La sera, parlando con le nostre amiche, decidiamo che il giorno dopo saremmo andate a Capri (partenza da Forio porto, a/r euro 25 per pax). Il terzo giorno la nostra vacanza prende una svolta: sull’aliscafo per Capri incontriamo una comitiva di persone, ospiti nella villa di uno dei maggiori produttori vinicoli ischitani, tra i quali un ragazzo che ha fatto l’università con noi a Parma! La vista dei faraglioni, dell’arco naturale, della grotta e dei giardini di Augusto ti fanno dimenticare che un panino con pomodoro e mozzarella costa 19 euro! Tornati ad Ischia, con le macchine di questi ragazzi andiamo all’Extasy, unico posto dove si può ballare, senza dover pagare l’ingresso, anche se è al chiuso (siamo rimaste scioccate dal fatto che non ci siano lidi o discoteche a bordo mare, come da noi, ma ci hanno risposto che “non se ne sente l’esigenza”).

Il giorno dopo, visita al Castello Aragonese, spiaggia di Ischia porto e poi, dal caffé a casa di questi ragazzi si è passati alla guerra di gavettoni (cosa che normalmente si fa in gioventù, e non a trent’anni suonati!). La sera la trascorriamo a Sorgeto, baia con acque termali, magica anche di notte: c’è un solo bar ristorante, ma si mangia benissimo: antipasto, primo, secondo, vino e caffé 13 euro soltanto.

Quinto giorno, Cava e solo Cava: spiaggia bellissima, gente giovane (provate, però a giocare a beach volley dalle undici in poi… I piedi ti si ustionano in meno di due nanosecondi!) e addirittura scogliera liscia, dove potersi arrampicare, fare tuffi, nuotare fra le rocce e risalire agevolmente. La serata trascorre allegramente in spiaggia a mangiare una pizza d’asporto e a guardare le stelle.

Sesto giorno, i nostri amici partono, ma il nostro spirito, e soprattutto la simpatia delle due nostre amiche dell’hotel, risolvono la situazione. Facciamo amicizia con tutti i giovani del nostro albergo, in vacanza con i genitori, e così, dopo un allegro pre-serata nel giardino della nostra struttura, un aperitivo al porto di Forio, prendiamo l’autobus ed andiamo a ballare all’Extacy. Al rientro, capiamo cosa avessero voluto dirci le ragazze di Milano con il “Non uscite la sera da sole”: I ragazzi, soprattutto se in comitiva, si lanciano in attività di “rimorchio” molto pesante ed appiccicosa, e se sei in giro di notte, non è sicuramente il massimo della vita! Meno male che noi avevamo una scorta stupenda (evviva i gemelli Diego Maradona e Bruno Giordano!).

Settimo giorno, San Lorenzo: dopo aver poltrito fino alle cinque di pomeriggio nel letto (ormai la cameriera passava solo a cambiarci il corredo del bagno, in silenzio, ed andava via! Penso che il portiere di notte ci odiasse…) bagno nella piscina termale dell’hotel, cena e relative foto con tutti i nostri nuovi amici, giro all’Extacy e poi, fino alle sei di mattina, sulle sdraio della piscina esterna dell’hotel a guardare le stelle. La nostra partenza per il rientro, fortunatamente da Forio porto, è stata così segnata dal non aver dormito per nulla, dato che l’aliscafo era alle sette di mattina.

E come non ci siamo accorte del nostro arrivo a Napoli (i marinai ci hanno dovuto svegliare!), non ci siamo nemmeno accorte che il nostro rientro ha segnato il passaggio dai nostri nuovi sedici anni ai veri trenta!



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