Irlandando, lungo la costa sud

La tanto desiderata mini-vacanza in Irlanda è arrivata! Saranno 5 giorni all’insegna dell’avventura, del ‘chi vivrà vedrà!’. Decido di prenotare il volo e il noleggio auto. Niente più..Prenoto il volo Ryanair su Shannon da Bergamo; trovo buone offerte, infatti in totale a/r mi costa sui 100 euro, incluse spese varie. Lavorando nel...
Scritto da: moniasvario
irlandando, lungo la costa sud
Partenza il: 21/05/2008
Ritorno il: 25/05/2008
Viaggiatori: da solo
Spesa: 500 €
La tanto desiderata mini-vacanza in Irlanda è arrivata! Saranno 5 giorni all’insegna dell’avventura, del ‘chi vivrà vedrà!’. Decido di prenotare il volo e il noleggio auto. Niente più..Prenoto il volo Ryanair su Shannon da Bergamo; trovo buone offerte, infatti in totale a/r mi costa sui 100 euro, incluse spese varie. Lavorando nel settore dell’autonoleggio prenoto l’auto con un tour operator; molto buoni sono ad esempio la Sunny cars, Autoeurope, Dertour. Quello che vi consiglio è di non farvi impressionare da super-offerte di Hertz, Avis etc.. Che celano magari coperture assicurative minime o con franchigie altissime. Occhio quindi a tutte le condizioni che ci stanno dietro. Vale la pena spendere un’ora del vostro tempo per essere a conoscenza di quello a cui andate incontro! Dopo il vaglio di molti tour operators, opto per la Sunny cars; 4 giorni mi costano euro 122 tutto incluso (seconda guida, rilascio in un’altra città, assicurazione totale senza preoccupazione alcuna). Per quanto riguarda il volo, ho trovato pessima la mia idea di rientrare da Dublino a Bergamo di domenica, il costo del biglietto nel festivo è molto più alto rispetto ad un giorno feriale. Alla fine la mia supposizione risulterà in effetti corretta: voli in ritardo, caos assurdo in aeroporto…la prossima volta rientrerò in un giorno feriale! Comunque…cominciamo daccapo! GIORNO 1: MERCOLEDI’ 21 maggio Parto da Bergamo Orio al Serio alla volta di Shannon. Il volo atterra alle 12.20 locali. Il tempo per una ‘capatina’ al ristorante dell’aeroporto (non ho osato prendere gli spaghetti alla bolognese, a differenza di altri intrepidi italiani che erano sul mio stesso volo..chissà!) Dopo un pranzo veloce mi rivolgo all’ufficio della Budget. Ovviamente, rilasciando la vettura a Dublino, un po’ tutti tentano di rifilare macchine piuttosto vecchie o piene di danni. E così accade. Mi viene data una Nissan Micra che porta già 107.400 km, color oro (oh my gold!). Nonostante tutto mi affeziono alla svelta. La prima tappa del viaggio sono le famosissime Cliffs of Moher. Dall’aeroporto imbocco la N19 direzione Galway e poi decido di percorrer la R473 per Kilrush, nella speranza di costeggiare il mare e cominciare fin d’ora ad assaporare i paesaggi costieri irlandesi. Devo però ricredermi perché la strada percorre tanti piccoli paesini di pianura senza alcuna vista mare. Solo dopo molti tentativi durante l’intero viaggio riuscirò a capire quali sono le strade veramente costiere..comunque..Da Kilrush salgo per la R483. Lo scenario alle Cliffs è stupendo, seppur sotto la pioggia ed un vento battente! Alcuni amici mi hanno detto che questa attrazione è sempre piena di turisti, in realtà sarà il periodo, ma non incontro alcun tipo di problema di sovraffollamento. Il posteggio auto costa 8 € ma la bellezza del posto vale ben oltre il prezzo del biglietto! Essendo i prossimi giorni dedicati alla visita del sud, scendo in direzione Ennis, dove spero di trovare un ostello. Apro una piccola parentesi sull’alloggio. Mi è stato davvero utile un depliant preso in aeroporto dove sono indicati gli ostelli autorizzati irlandesi. Riporta in modo chiaro la localizzazione sulla mappa, i prezzi medi, servizi offerti e recapito telefonico. Prima di partire ho scaricato dalle yellow pages i nomi di alcuni ostelli delle città dove pensavo avrei potuto fermarmi a dormire, ma ad esempio con amarezza ho scoperto ad Ennis che due erano chiusi (se vi capita di sentirne parlare, sono il Abbey tourist hostel e il Lios Rua hostel). Essendo rimasta ‘a piedi’, verifico sulla mappa l’ostello più vicino e telefono. Non mi va di spendere 40/50 € per una singola in B&B). Il più vicino si trova a circa 10 km a nord di Ennis, a Corofin. Pago 18 € e mi ritrovo da sola in dormitorio (una stanza da 4 letti). Il tempo di un panino e di guardare in Tv la finale di Champions League Chelsea-Manchester, poi vado a dormire. Il posto è tranquillo. La colazione è inclusa nel prezzo, nel senso di ‘self service’ in cucina (the, caffè, marmellate varie, toasts..). GIORNO 2 : GIOVEDI’ 22 maggio Alle 8 sono già in marcia, direzione sud! Il tempo di passare dall’aeroporto a riprendermi la carta di credito che l’addetta dell’autonoleggio si era dimenticata di ridarmi il giorno prima, imbocco di nuovo la N19 e poi la N18 direzione Limerick. Sarà il traffico delle nove di mattina, ma sento di dover fuggire al più presto dai grossi centri abitati. Così decido di seguire la N69 verso Tralee. La prima parte del percorso attraversa paesini di provincia, ma poi le vedute costiere che si presentano già in zona Foyne sono spettacolari. Scopro come in Irlanda ad ogni bella ‘immagine da fotografia’ occorra sempre fermarsi e cogliere l’attimo per stampare nella memoria lo scenario, perché nella maggior parte dei casi qualche metro più avanti la visuale viene oscurata da rigogliose piante e siepi al lato della strada oppure semplicemente dietro l’angolo il paesaggio si fa più brullo e collinare, cambia totalmente! La R69 porta dritta dritta a Tralee, una delle cittadine che più mi ha affascinato, forse perché ho colto l’occasione di fare un po’ di shopping, oppure grazie alla bella giornata di sole, o agli studenti in divisa verde e pantalone/gonna blu che si incontravano per strada. Il centro è arricchito da piccoli negozietti e ristoranti dove la gente siede all’aperto. Che bello! Che senso di serenità! Dopo circa 3 ore (tempo massimo registrato di permanenza in un posto!) alle 14 mi dirigo a sud, direzione Killorglin. Non sono sicura di riuscire a completare il Ring of Kerry in metà giornata…staremo a vedere! A chi dice che il Ring è la più bella attrazione paesaggistica irlandese do pienamente ragione! In particolare rimango affascinata dal paesaggio nei pressi di Waterville, con la sua spiaggia e le immancabili scogliere. Ad un certo punto, poi, la strada si fa in salita su per il Sheehan’s Point, il passo da cui si gode una visuale pazzesca su Westcove. Stanca ma soddisfatta dell’intensa giornata, giungo al bivio di Kenmare: proseguire a nord verso Killarney (e completare così tutto il Ring) o proseguire il mio viaggio in direzione sud, verso il Beara? Sono le 18 e faccio due conti in tasca: se la mia intenzione per l’indomani è di spingermi sempre a sud lungo la costa, converrebbe già mettersi in carreggiata! Così mi prendo il tempo per verificare se nella penisola di Beara ci siano degli ostelli. Telefono e decido di passare la notte a Catletownbere. Sarà per la stanchezza, ma questo tratto di strada a volte impervio mi pare infinito e spossante. Giungo all’ostello Harbour Lodge Hostel e la mia prima impressione negativa diventa certezza. Pago 20 Euro per una camera con 2 letti, nonostante la occupi solo io. Mi dà una sensazione di tristezza, grigiore e sporcizia. Per fortuna durante i miei viaggi porto sempre il mio amato sacco a pelo, utile in casi come questi! L’accoglienza è sorprendentemente fredda e la procedura di check in al limite dello sbrigativo. Mi viene data una camera al terzo piano con mille scalini stretti da affrontare con la valigia..un incubo a quell’ora di sera! Il tempo della giornata è stato variabile: sono partita con la pioggia poi ho potuto godere di una bellissima giornata per poi concludere ancora con la pioggia. Il Beara ha pochi scorci caratteristici, trattasi di un paesaggio per lo più brullo e solitario. GIORNO 3: VENERDI’ 23 MAGGIO Sveglia alle 7.30. Alle 8 sono dire addio a questo ostello tetro! Anche oggi il viaggio è accompagnato da scrosci di pioggia alternati a lampi di sole. Arrivo a Glengarriff, una piccola cittadina di mare davvero graziosa. Faccio rifornimento e prendo tutto il necessario per la colazione nella stazione di servizio. In particolare trovo la nutella. Prendo due mini baguette e un bicchierone di caffe’ “da viaggio”,con tappo di chiusura (tipo film americano, avete presente?). Posteggio a lato strada sulla riva del mare e mi pervade un senso di felicità e di libertà. Ho tutto quel che mi serve: una buona colazione, un panorama fantastico, la contentezza per l’inizio di un nuovo giorno! Ho notato come in Irlanda manchi la cultura della colazione al tavolo del bar, così tipica da noi. Più volte ho cercato un baretto nei vari paesini si provincia, ma niente! In compenso si può fare una vera e propria spesa nelle stazioni di servizio (shops). Qui si possono trovare le macchinette del caffe’ con le cialde per fare il cappuccino piuttosto che la cioccolata o il latte caldo. A parte la qualità, la trovo una soluzione pratica. Riparto in direzione Sheep’s head. Prendo dunque la N71 e le indicazioni per il Head sono abbondanti e chiare. Le strade sono strettissime e più volte mi chiedo se queste stradine avranno mai una fine o ‘dove cavolo sto andando ora???!!!” A volte si costeggia il mare della Bantry Bay, altre volte si affrontano salite sempre accompagnati dai paesaggi costieri alla mia sinistra…Mi consola vedere un piccolo bus che affronta questa parte di strada, sintomo che si può procedere, che prima o poi arriverò al Capo! L’ultimo tratto si fa alquanto pericoloso: strade in cui può passare solo una macchina nonostante si tratti di doppio senso di marcia, a sinistra le rocce della montagna, a destra uno strapiombo sul mare. Ahi…qui si mette male..non posso far altro che proseguire! Che visione: giungo in un piazzaletto ed ecco apparire il mitico pulmino! Che gioia non sentirsi sola e sperduta!Il gruppo di turisti appena sceso dal mezzo mi osserva con attenzione appena mi accingo ad entrare in un ‘cul de sac’, sembrano sorpresi e sghignazzano. Mah…poi dai miei remoti studi di francese capisco trattasi di una strada senza uscita, in effetti mi ritrovo a percorrere una discesa con al fondo uno strapiombo sul mare. Ops…ora sì che mi tocca innestare la retro. Sul piazzale chiedo informazioni all’autista e mi conferma che quello è lo Sheep’s head..non si può andare oltre!Poi facciamo due chiacchiere; dall’alto della nostra visuale mi mostra tutte le penisole che formano questa meravigliosa linea costiera. Sono in totale sette. Mi suggerisce di visitare la Mizen Head, dice che è la penisola più bella. Gli parlo della mia perplessità nel notare come sia convinta di percorrere una strada costiera e sovente di rimanere delusa perché il mare si vede davvero poco! Mi conferma questa cosa e per il mio prossimo tratto di strada mi consiglia di non percorrere la N71 (come da me pianificato) che va da Skibbereen a Kinsale. Così decido di prendere la più veloce R586 attraversando Dunmanway e Bandon, direzione Cork. Da Innishannon si scende per la R605 a Kinsale, una bella cittadina portuale. Compro i pochi souvenirs di rito e mangio al ‘White Head’, tipico pub irlandese con annesso gruppetto di uomini sulla cinquantina seduti attorno ad un tavolo con l’immancabile Guinness (sì, ma a mezzogiorno!!??). Mi ritrovo a guardare le corse dei cavalli alla tv. Dopo una bella passeggiata in centro visito il Charles Fort. A dire il vero, più che entrare nel fortino, trovo più interessante osservare la città da questo promontorio e fare una rilassante ‘pennichella’ sul prato verde sotto un bel sole caldo. Medito di visitare Cork e passare lì la notte. Tengo buona l’idea fino a quando, risalendo verso la seconda città più importante d’Irlanda, in cima ad una collinetta si amplia la visuale sulla città. Mi prende un senso di caos, di panico a dover affrontare il traffico, la gente quindi scelgo di visitare il Blarney castle (a nord-ovest di Cork), ma mi perdo, non trovo la strada giusta, così rinuncio, presa da un senso di sconforto. Telefono ad un ostello di Cashel, dove passerò la notte. Il problema diventa “quando ci arriverò”, poiché –vorrei fosse uno scherzo ma non lo è- rimango imbottigliata nel traffico delle 18 e, nella grandiosa illuminazione della ‘strada fai da te’, giro e rigiro per le stesse strade per un’ora, tornando sempre in centro città. Pazzesco. Alla fine riesco a capire la giusta direzione ed imbocco la N8 direzione Cashel-Dublino. Sono più tranquilla nel vedere ancora rati verdi e mucche al pascolo!!! Ad un certo punto la N8 diventa M8, quindi la tratta diventa a pagamento. Giunta al casello, mi serve un po’ per capire in quale corsia mettermi e come pagare (0.90 €). In sostanza c’è da buttare la moneta in un grande imbuto appeso alla macchinetta. Una volta recepito il pagamento, si può passare. Il tratto a pagamento risulta essere di massimo 10 km. Poi ritorna la mitica N8. Giunta a Cashel, alla reception dell’ostello Cashel Holiday Hostel trovo Riccardo, romano, che da mesi lavora in Irlanda. Sono da sola in una stanza da 5 letti. Mi invita in un pub per sentire un U2 tribute ma sono morta. Devo dire che non ho per niente fatto vita mondana qui! L’ostello è carino e il prezzo molto buono: 16 €. GIORNO 4: SABATO 24 MAGGIO Sveglia alle 8, doccia e ultime chiacchiere con Riccardo. Visito la Rock of Cashel. Dal basso è una meraviglia, un fortino di roccia. Grazie alla tessera studenti pago 2 € l’entrata (il prezzo intero sarebbe stato di 7,50 €). Ciò che mi colpisce di più è di nuovo la visuale sulla cittadina e nient’altro…infatti non sono una fanatica di cimeli medioevali e ambientazioni storiche. Dopo un quarto d’ora sono già fuori. Scendo in paese e dopo giorni di ‘corse’ in auto, la posteggio e mi godo un bella passeggiata in Cashel. Mi prendo tutto il tempo di fare una succulenta e abbondante Irish breakfast da 6,50 €, che mi sazia fino a sera. Mi sento così felice in questi begli attimi di vita irlandese! Dopo circa due ore riprendo il viaggio, ed in particolare la R691 direzione Kilkenny. Mi trovo davanti un camper tedesco, impossibile da superare..bhe…quanto meno so di non poter sbagliare strada perché posso presumere che anche lui sia diretto nella bella cittadina medievale. All’ingresso del paese posteggio e mi dirigo verso il centro. Sarà il sabato, un bel caldo e sole a picco, la gente per strada che rumoreggia, i negozi per lo shopping..capisco di adorare questo posto! Nel castello di Kilkenny le famiglie siedono sul prato per un picnic mentre in centro freme la voglia di acquisti! Trovo molti capi scontati e faccio razzia..chissà come sarà pesante la mia valigia al ritorno..ci penseremo a tempo debito! Mi fermo fino alle 16, quando mi metto in auto per pensare alla prossima destinazione. In base a quello verifico anche la presenza di ostelli nelle zone prescelte. Mi viene improvvisamente ancora voglia di mare, così chiamo il Beach Haven Hostel in Tramore, a sud di Waterford. Hanno disponibilità di un letto per la notte a 15 €, così imbocco la N10 direzione sud. Arrivo intorno alle 18 e, completata la procedura di check in, mi avvio a piedi in paese, che dista al massimo 1 km. Accanto ad un laghetto vicino alla spiaggia sorge un parco giochi affollato di gente, l’atmosfera è davvero gioiosa. Sulla riva del mare-soleggiata ma battuta da un vento freddo!-ci sono già i primi natanti, e mi stupisco di come un bambino sugli 8 anni entri in acqua con le sue pinne senza battere ciglio (è gelida!!). Cammino sulla battigia per circa 2 km ed è tutto bellissimo! Mangio da Misty’s, un piccolo ristorante in stile ‘Happy days’ (con tanto di divani rossi), poi verso le 20.30 torno in ostello. Il sole della giornata si fa sentire in termini di stanchezza e viso paonazzo!! Dopo una doccia rilassante scendo nella sala tv per conoscere un po’ di ragazzi che soggiornano in ostello quella sera. Alle 22.30 mi attende un meritato riposo. A domani! GIORNO 5: DOMENICA 25 MAGGIO E’ purtroppo arrivato il giorno in cui occorre smettere di sognare per tornare alla vita di sempre. Parto intorno alle 8, facendo attenzione a non svegliare le mie coinquiline (americana e australiana) e me ne vado in spiaggia per le ultime foto di rito. Salgo a nord, verso Waterford e, mentre mi accingo ad archiviare l’idea di una buona colazione essendo domenica, vedo un supermarket aperto. Cappuccio di rito e pane fresco. Superata la città, sosto in campagna per consumare questa buonissima colazione. Il mio percorso di oggi prevede di passare New Ross ed Enniscorthy per giungere sulla costa est e percorrere la strada costiera R750. Fin lì tutto bene. Il problema sorge quando arrivo ad Arklow, dove giro e rigiro per la cittadina senza trovare alcuna indicazione relativa alla R750. Mi immetto di nuovo nella N11 ed esco a Wicklow. Giusto il tempo di un ultimo scorcio marittimo per poi affrontare la strada per l’aeroporto di Dublino. Anche qui un breve tratto è a pagamento (2 €), ma nonostante il caos domenicale, arrivo a destinazione. Restituita l’auto (1400 km fatti) mi avvio alle partenze, ripensando ai bei giorni passati in una terra stupenda, sia dal punto di vista paesaggistico ma anche umano, culturale…e che non mancherò di rivedere in uno dei miei prossimi viaggi!


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