Irlanda: we are back

Da Dublino, direzione nord, sconfinando nell'Irlanda del Nord e poi lungo la costa, fino a raggiungere Galway
Scritto da: danidisa
irlanda: we are back
Partenza il: 09/08/2017
Ritorno il: 16/08/2017
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
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Siamo già stati in Irlanda 12 anni fa. La scorsa volta però abbiamo visitato il sud dell’Irlanda: da Dublino, in direzione sud, fino a raggiungere Galway sulla costa Ovest. Questa volta invece faremo l’esatto contrario: da Dublino, direzione nord, sconfinando nell’Irlanda del Nord e poi avanti lungo la costa, fino a raggiungere Galway sul lato ovest. Clarissa invece è stata in Irlanda qualche anno fa per un soggiorno-studio a Bray, a sud di Dublino.

Prenotiamo come di consueto i Bed & Breakfast con molto anticipo, già al mese di Ottobre dell’anno prima e a gennaio 2017 il volo Ryan Air Bergamo-Dublino al costo di € 620,00 per 3 persone. A marzo prenotiamo il noleggio auto con Carhire tramite Rentalscar: Station Wagon per circa euro 400,00 oltre a un cospicuo deposito cauzionale al momento del noleggio (€ 1600,00. Ma quanto cavolo credono che abbiamo di plafond sulla carta di credito?).

9 Agosto 2017: DROGHEDA

Partiamo dalla provincia di Varese in direzione di Bergamo, aeroporto di Orio al Serio. Volo di andata perfetto e atterriamo puntuali a Dublino in tarda mattinata. Ci rechiamo al banco noleggio auto Europcar dove ci vogliono rifilare una grossa berlina al posto della Station Wagon da noi affittata. Ci rechiamo con scomoda navetta nel luogo dove si trovano tutti i parcheggi delle auto a noleggio, a circa 5 minuti di navetta dall’aeroporto. Purtroppo tutti gli autonoleggi a Dublino sono molto scomodi. Si trovano tutti fuori dall’aeroporto e occorre per forza andarci con navetta specifica del proprio autonoleggio. Giunti finalmente sul posto scopriamo che la berlina che ci vogliono rifilare non va affatto bene perchè i nostri bagagli, nel baule, non ci stanno. Così ce la facciamo cambiare e ci danno una Hyundai i40 Wagon, auto tanto accessoriata quanto scomoda. Ha i sedili bassi neanche fosse un’auto di Formula 1. Scomodissima per salire e scendere e, anche se funzionerà benissimo, rappresenterà la nostra croce per scomodità per tutto il viaggio oltre ai problemi di parcheggio per collocare un’auto così lunga.

Partiamo in auto, direzione Drogheda, facendo prima una sosta all’autogrill Applegreen per mangiare qualcosa. Si tratta di grossi autogrill con tante soluzioni per mangiare e con negozio di souvenir. Siamo già tentati a comprare alcune cose ma siamo appena arrivati; non ha senso. Riprendiamo poi per Bettystown, vicino a Drogheda, dove abbiamo prenotato il primo B&B BEACH LODGE. Per strada notiamo un coloratissimo Gastro-Pub, The Lime Kiln, con tantissimi fiori davanti e ci fermiamo a fare le prime foto.

Poi iniziano i problemi: il navigatore non ci dà il numero civico esatto del B&B. Percorriamo la via un sacco di volte in su ed in giù ma non ci sono numeri civici. Alla fine, riconosciamo la casa dalla foto, ma non c’è alcuna insegna di Bed & Breakfast. Strano. Suoniamo e nessuno ci apre. Panico! Chiamiamo allora i 3 numeri di telefono che compaiono sulla prenotazione: i primi 2 sono disabilitati; al terzo numero di risponde una svitata che sembra non sapere niente di noi. Eppure è la stessa persona che, solo il giorno prima, ci ha chiesto tramite e-mail conferma del nostro arrivo e l’orario. La tizia sembra pazza, una mitomane che crede di possedere ancora un B&B che non ha più. Ci dice che il B&B è chiuso e ci dà l’indirizzo in un altro alloggio a Drogheda, a circa 15 minuti di distanza.

Troviamo questo nuovo posto WINDSOR LODGE, dove nessuno ci aspetta. Tuttavia, essendo un B&B molto grande, quasi un mini hotel, dopo un po’ d’insistenza ci danno la camera con le caratteristiche che ci servono: camera tripla al piano terra.

La struttura sembra molto bella ed anche la camera è graziosa, in stile inglese, con porta-finestra che si apre sul giardino nel retro.

Per cena andiamo con l’auto in centro città, non un gran che per la precisione. Qui ci sono alcuni Pub che però non servono cibo: solo alcolici. Capiamo che qui in Irlanda se si vuole bere ed ubriacarsi non c’è problema; si trovano pub anche nelle zone più remote. Se si vuole mangiare, invece, è un altro paio di maniche. Qua a Drogheda non ci rimane altro che andare in uno squallido McDonald’. Dopo la modesta cena, tuttavia, facciamo un passaggio al pub “The Pheasant”, che qui in Irlanda sono tutti molto belli e ricchi di particolari. Per Max e Clarissa questa sarà la prima di una lunga serie di Guinness per questo viaggio. Torniamo poi al B&B mettendo fine a questa faticosa giornata sperando che il giorno successivo sia migliore.

10 AGOSTO 2017: NEWTOWNARDS – LARNE

La giornata inizia bene con una sostanziosa colazione tipica irlandese nel bel bovindo del b&b.

Quasi tutte le case irlandesi hanno un bovindo o bow window in inglese, cioè una specie di veranda a vetri circolare, sporgente, per catturare più luce possibile. Ovviamente i tavolini posizionati nel bovindo sono sempre i più ambiti per la colazione.

Come per tutti i giorni di viaggio, ordineremo un “full irish breakfast”, cioè un enorme piattone con uova, bacon, salsicce, funghi, pomodoro, pane tostato e altro ancora. Con una colazione simile, salteremo ogni giorno il pranzo e faremo solo una dolce merenda per non arrivare ad ora di cena troppo affamati.

Partiamo poi in direzione Irlanda del Nord: si cambia stato. Non ci sono però frontiere e dogane e non si capisce nemmeno quando si passa da uno stato all’altro. La differenza sta nelle bandiere che sventolano, i pagamenti in sterile ed i limiti di velocità in miglia anzichè in Km. Prima tappa è Mount Stewart House a Newtownards. Si tratta di un’antica dimora storica con bellissimi giardini e laghetto. Si visitano sia gli interni arredati della villa, che i giardini esterni. Noi facciamo anche un piacevole percorso tutto intorno al laghetto, scattando bellissime foto ed ammirando la folta vegetazione.

Al termine della visita, sosta alla tea room con graziosi tavolini all’esterno per pausa con torte, tè e caffè.

Poi ci rimettiamo in auto per cercare il nostro B&B

Cairnview B&B (100,00 Sterline per camera tripla) a Larne, sperando di aver più fortuna del giorno prima. Questa volta nessuna difficoltà. I proprietari ci stanno aspettando. La casa è graziosa, in bellissima posizione. Ci accompagnano nella Beach Room, una bella camera arredata a tema spiaggia, con grande doccia e finestra vista giardino. Al termine del viaggio, questo b&b verrà giudicato da noi il migliore della vacanza, sia per la camera, che per la colazione che per la cortesia dei titolari.

La signora ci consiglia anche un luogo per cenare, a pochi Km, in mezzo alle campagne: Matties Meeting house a Cairncastle. Il locale è arredato in stile locale; i tavoli non sono altro che mobiletti di vecchie macchine da cucire con tanto di pedaliera. Mangiamo bene, scegliendo tra i piatti di carne in menu. Qui in Irlanda con la carne non si sbaglia quasi mai; sempre molto buona, sia la carne di manzo, che il maiale che il pollo. Sempre tenerissima. Inoltre la carne viene sempre servita con delle buonissime patate fritte. In Irlanda la patata è uno dei prodotti principali in quanto unico mezzo di sostentamento nei periodi di carestia. Le patate fritte vengono tagliate a grossi spicchi e cotte più volte, ottenendo così una piacevole crosticina. Azzardiamo anche ordinando dei dolci che però non ci soddisfano più di tanto.

Percorriamo poi la strada costiera di Cairncastle anche perchè, come dice la parola, volevamo vedere il castello esternamente. Questi non è altro che una costruzione in pietra grigia, non particolarmente interesssante, adibita ora a ristorante e hotel.

Rientriamo poi al b&b.

11 Agosto 2017: GLENARM – TORR HEAD – BALLYCASTLE – BUSHMILLS – DUNGIVEN

Facciamo colazione nella veranda tutta vetri del b&b. Questa sarà la migliore colazione in assoluto in quanto oltre al tradizionale Irish breakfast c’erano anche le brioches e la frutta a pezzettini. Prima tappa della giornata a Glenarm dove scorgiamo una bella darsena ed un grazioso ponticello.

Facciamo poi delle strade panoramiche sulla costa direzione Cushendunn, Torr Head, con paesaggi davvero mozzafiato, fino a raggiungere Ballycastle. Qui in Irlanda ci sono pecore di varie razze ovunque. Ci sono anche parecchie mucche ed alcuni cavalli. In ogni tratto di strada scorgiamo animali al pascolo; sulla strada panoramica per Torr Head ci sono anche pecore in mezzo alla strada che mia figlia decide di rincorrere a piedi. A Ballycastle piove e sarà uno dei rari momenti in cui incontriamo la pioggia in questo viaggio. Notiamo che la cittadina ha una via centrale con tanti negozi dalle facciate variopinte. Non possiamo però trattenerci perchè piove e così ci rifugiamo in una tea room. All’uscita piove ancora ed allora risaliamo in macchina.

Strada facendo ritorna il sole ed è ancora presto per raggiungere il b&b. Facciamo quindi tappa all’antica distilleria di whisky Bushmills. Sappiamo che il whisky irlandese non è nemmeno paragonabile alla qualità del whisky scozzese. Tuttavia decidiamo ugualmente di visitare la vecchia distilleria, il visitor center, il negozio di gadgets e la sala degustazioni. Qui è possibile degustare tre differenti tipi di whisky nell’ordine indicato dagli addetti per comprenderne meglio le qualità.

Riprendiamo poi il viaggio, direzione Dungiven dove abbiamo prenotato il b&b per la notte: Edenroe B&B GBR 90,00 per camera tripla.

Qui altra sorpresa: i proprietari sembra che non abbiano preso nota della nostra prenotazione fatta tramite e-mail addirittura nel mese di Ottobre 2016 e da loro stessi confermata. Mostriamo loro la mail di conferma, facciamo valere le nostre ragioni. Ammettono così l’errore e ci danno la camera visto che siamo fortunatamente arrivati per primi. Non sappiamo cosa ne sarà degli altri clienti. Capiamo che sono stati raggiunti telefonicamente e dirottati da Booking.com presso altra struttura. Non ci sono mai capitati questi disguidi di prenotazione nei nostri precedenti viaggi. Mai. Ed ora ben 2 volte a distanza di 2 giorni. Sono talmente preoccupata che inizio ad inviare mail a tutti i prossimi b&b per ricordare il nostro imminente arrivo. Fortunatamente nel giro di poche ore, confermano tutti. A Dungiven non c’è niente da vedere. E’ solo una tappa tecnica sulla nostra strada. Non ci sono nemmeno posti per cenare. Troviamo un unico ristorante che può andare e prenotiamo per la sera: Silky’s Bistro.

In Irlanda si cena presto e sempre, verso le 18.30, dobbiamo uscire per recarci al ristorante. Alle 20.00 le cucine chiudono. Ceniamo bene con della buona carne cotta a puntino e delle patate fritte a tripla cottura.

12 Agosto 2017: ARDARA – DONEGAL

Dopo una colazione media nella sala da pranzo con caminetto del b&b, partiamo in direzione Ardara. Questa mattina lasceremo l’Irlanda del nord per tornare in Irlanda. La prima cittadina che visitiamo è Ardara. Ci accorgiamo subito di aver cambiato Stato perchè qui il clima è più allegro. Ricominciamo ad ascoltare le classiche ballate irlandesi e ricompaiono i negozi di souvenirs con tutti i gadget tipici: trifogli, pecore, tutto Guinness. Ad Ardara passeggiamo un po’ sul lungofiume, visitiamo qualche negozio, ascoltiamo per strada un musicista che canta canzoni tipiche irlandesi e andiamo nell’immancabile Tea Room.

Poi ripartiamo e raggiungiamo la costa Ovest, per l’esattezza Donegal, dove iniziamo a percorrere la Wild Atlantic Way. Questa è la strada costiera più grande d’Irlanda con panorami mozzafiato: altissime scogliere, vivaci villaggi e cittadine, spiagge nascoste, baie epiche e antiche tradizioni. Arriviamo a Donegal, una vivace cittadina piuttosto trafficata ma molto carina. Donegal è attraversata da un fiume, con qualche ponticello e un rudere di un castello. C’è anche un grande ed attrezzato Visitor Center dove approfittiamo per andare alla toilette. Poi ci concentriamo sulla piazzetta con i suoi grandi negozi di souvenirs, visto che in Irlanda del Nord non c’era niente da comprare. Poi raggiungiamo il nostro b&b che si chiama appunto Atlantic Way B&B EURO 119,60 per camera tripla. Notiamo subito che non si tratta del classico b&b di stile anglosassone gestito da vecchietti, bensì di una moderna bassa costruzione nel verde, in stile motel americano. Tutto l’arredo è in legno massiccio che si armonizza benissimo con il panorama circostante. Qui ci accoglie il simpatico e loquace giovane proprietario che ci intrattiene con la sua conversazione per poi condurci in una bella ed ampia camera tutta in legno, con un grandissimo bagno. Direi benissimo. All’esterno del B&b, oltre a tavolini e panche di legno, troviamo anche una graziosa fontana/laghetto con i pesci. Per cena ci rechiamo in un locale adocchiato nel pomeriggio, O’Donnells’ Bar, nella piazzetta principale di Donegal. E’ un locale arredato come un grande pub e mangiamo discretamente. Dopo cena, passeggiata sul lungofiume in prossimità di una chiesa posizionata vicino ad un ponte e rientro al B&b.

13 Agosto 2017: BALLYSHANNON- MULLAGHMORE- SLIGO

La colazione di questa mattina è una delle migliori del viaggio. Oltre al tradizionale Irish Breakfast il proprietario ci serve anche dei pancakes. Poi riprendiamo la Wild Atlantic Way ed arriviamo a Ballyshannon. Qui sostiamo in un punto panoramico dove il fiume sfocia nel mare creando un suggestivo paesaggio d’acqua. Nella piazza centrale di Ballyshannon c’è la statua di Rory Gallagher, famoso chitarrista irlandese che è nato proprio qui. Max deve assolutamente farsi delle foto vicino a lui. Tappa successiva a Mullaghmore, luogo di mare dove c’è una grande darsena dove passeggiare sulle antiche mura che la circondano. Credo che questo luogo sia ciò che più si avvicini all’idea di spiaggia per gli irlandesi; concetto molto diverso dal nostro. C’è persino qualcuno che si fa il bagno; con la muta, ovviamente. Ripartiamo poi direzione Sligo, sostando prima a Rosses Point, lungo la costa, dove c’è un faro e diversi locali fronte mare tra cui il ristorante dove prenoteremo per la sera: Harry’s. Lì accanto, scorgiamo anche una tipica casetta irlandese, bianca e azzurra, che ospita un caffè con arredi in stile: THE LITTLE COTTAGE CAFE. Ovviamente entriamo anche se, essendo domenica, hanno esaurito alcune delle torte in vendita. Comunque troviamo ugualmente qualcosa con cui saziarci. Poi ci dirigiamo al vicino Bed & Breakfast, Stonecroft B&B euro 36,00 a persona. Si tratta di una casetta moderna, di recente costruzione con grazioso giardinetto con fiori, che scorgiamo anche dalla finestra della nostra camera. Arriviamo però con un’ora di anticipo rispetto all’orario previsto ed a casa non c’è nessuno. Ci appostiamo in macchina e poco dopo arriva la proprietaria dicendo che è stata a Messa perchè è domenica. Va bè…. Comunque ci dice che la camera non è ancora pronta e ci fa attendere ancora qualche minuto in auto.

Dopo aver sistemato i nostri bagagli in camera facciamo un primo tour di Sligo. Anche Sligo è una cittadina di medie dimensioni, attraversata dal fiume e quindi con diversi ponti adornati da fiori. Proprio in prossimità del fiume, scorgiamo un pub in posizione panoramica, con una ruota di mulino accanto. Ci accomodiamo ai tavoli con vista per bere qualcosa. Qua a Sligo c’è poi un pub antico del 1868, con arredi originali dell’epoca: Hargadon Bros. La visita è molto interessante; c’è anche il vecchio bancone con gli attrezzi tipici dell’epoca. Come non prendere una Guinness anche qui? Per cena ritorniamo a Rosses Point, distante pochi km da Sligo e dal B&B, dove abbiamo prenotato da Harry’s. E’ un ristorante davanti al mare, con annesso pub, arredato tutto in stile marinaresco. L’interno è interamente in legno scuro, come un galeone dei pirati. Tutto molto originale. Ci piazziamo ad un tavolo in bella posizione, davanti all’antico camino (spento). Notiamo che ci sono persino dei posti a sedere ricavati dalla prua di vecchie barche. Essendo in riva al mare, la cena è rigorosamente a base di pesce: trancio di Salmone e Fish & Chips (merluzzo e patatine). Torniamo poi al b&b ma è ancora chiaro e la temperatura è piacevole. Così ci tratteniamo un po’ sulle panchine del giardino.

14 Agosto 2017: SLIGO – WESTPORT

Dopo una colazione media media, decidiamo di ritornare a Sligo. Il giorno precedente era domenica ed alcuni negozi erano chiusi. Parcheggiamo proprio davanti alla casa-museo di Yeats, scrittore irlandese, che ha vissuto a Sligo per alcuni anni. Poi mia figlia vuole fare alcuni acquisti da Penneys, catena di abbigliamento ed accessori molto economica. Qualche altro negozio, qualche foto sui ponticelli fioriti e poi di nuovo in auto, direzione Westport. Strada facendo incontriamo delle località molto graziose come Charlestown ed i panorami lacustri del Laugh Conn. Facciamo una pausa tecnica al Cafe Rua di Castlebar e poi arriviamo a Westport. E’ una bella e vivace cittadina Irlandese, molto animata. Molti negozi, il fiume, la baia, una dimora storica da visitare, le case colorate; insomma c’è tutto. Facciamo un giro in centro nelle vie dei negozi e sui ponticelli di pietra del canale. Notiamo anche degli originali netturbini che armati di stivaloni alla coscia, entrano a piedi nel canale per ripulirlo e raccogliere gli eventuali oggetti buttati. Poi andiamo al b&b della giornata che si trova giusto a metà strada tra il centro e la zona della baia. Il b&b è grazioso e molto raffinato: notiamo le lenzuola ricamate, il raffinato copriletto, le piastrelle del bagno finemente decorate. Adare House euro 100,00 per camera tripla. Per cena ci lasciamo ingannare da un luogo che appare l’ideale, nella graziosa piazzetta di Westport, DUNNING’S, ma che sarà il posto dove consumeremo la peggior cena d’Irlanda. Io prendo un panino con una bistecca piena di nervi (steak sandwich), impossibile da addentare. Le patate fritte non sono quelle buone irlandesi che abbiamo mangiato fino allora ma delle normali patate surgelate da supermercato, anche un po’ mollicce. Infine, l’Irish stew di Max (stufato di agnello) non era altro che una brodaglia con due pezzi di carne galleggianti. Non andateci. Dopo cena andiamo a visitare la zona costiera. Qui notiamo che i cancelli del parco delle Wesport House sono ancora aperti. Così entriamo per vederla almeno esternamente, visto che non abbiamo potuto visitare gli interni. Torniamo poi al b&b.

15 Agosto 2017: GALWAY

Ultimo giorno. Domani si parte. Questa settimana sembra volata. Come dice Mr. Bean: “Doesn’t time fly when you’re enjoying yourself?”.

Anche il B&B di Westport ha un bel bovindo dove gustiamo la colazione. Oggi in programma abbiamo una vera perla: KYLEMORE ABBEY, abbazia del XIX secolo in stile neogotico, nel cuore del Connemara. E’ ben conservata e circondata da una spettacolare cornice, sull’omonimo lago (Lough Kylemore) che riflette armoniosamente l’immagine biancastra dell’abbazia. Si visita il piano terra dell’edificio, la chiesa neogotica ed i fantastici giardini murati, i Victorian Walled Garden. che si raggiungono con navetta. Poi percorriamo la strada panoramica che attraversa il Parco Nazionale del Connemara: qui è un continuo susseguirsi di colline, vegetazione, laghi, stagni e corsi d’acqua. Un paesaggio bellissimo, disturbato però, verso il termine, da continui lavori stradali. Nel parco del Connemara non ci sono bar, ristoranti o altro. C’è solo natura e noi, in quel momento in cui siamo bloccati per i lavori, abbiamo bisogno di tutto. Finalmente riusciamo a raggiungere la cittadina di Oughterard, dove ci fiondiamo nel primo caffè che troviamo, Connemara Greenway Cafè. E’ piccolo e affollato; c’è solo un tavolo per 2 ma ci arrangiamo.

Poi raggiungiamo a Galway. Siamo già stati a Galway 12 anni fa’: la ricordavo come una città vivace ma carina, con bel centro storico. Ora invece è una città trafficatissima, presa di mira dal turismo di massa. Qui troviamo anche gli immancabili italiani (senza fantasia) che in Irlanda si incontrano solo a Dublino ed a Galway. No di certo dai villaggi del Nord dai quali proveniamo. Li riconosci subito: jeans attillati, giubbettino ben stirato ed immancabile sciarpina al collo.

Va bè… bando alle ciance, facciamo persino fatica a raggiungere il b&b posizionato in prossimità del centro: College Crest B&B euro 100,00 per camera tripla. Non è il solito piccolo B&B ma è una Guest House con diverse camere; praticamente un mini hotel ospitato in un bell’edificio in tipico stile di Galway. La camera è arredata con gusto; il bagno è grande ma purtroppo con vasca da bagno e non doccia. C’è anche l’immancabile bovindo nella sala colazione che a noi piace tanto. Clarissa vuole andare subito in centro alla ricerca del Claddagh Ring, che qui la fa da padrone. E’ un anello tipico di Galway raffigurante un cuore sorretto da 2 mani e sormontato da una corona. Il cuore rappresenta l’amore; le mani l’amicizia; la corona la lealtà. Clarissa trova il suo anello in argento e poi si va alla ricerca del ristorante per la sera da prenotare. Considerata la moltitudine di gente che troviamo qui, è consigliabile farlo. A Galway i locali ed i pubs sono tanti, arredati in modo molto originale con un fascino pazzesco. Anche il locale che scegliamo è proprio in stile tradizionale, ricchissimo di arredi: The Dail Bar. Mangiamo benissimo: tutto abbondante e buono. Per la prima volta non riusciamo a finire tutto ciò che abbiamo nel piatto. Poi passeggiamo un po’ per la via centrale, osservando i vari artisti di strada. Acquistiamo anche qualche cartolina, oggetto ormai obsoleto, che scriveremo e consegneremo a mano con i regali.

16 AGOSTO 2017: BRAY E RITORNO

L’ultimo giorno di vacanza si apre con la colazione più abbondante del viaggio. Sarà perchè siamo saturi di Irish Breakfast o sarà per l’abbondanza ma, per la prima volta, avanziamo cibo nel piatto. Oggi piove; anche il tempo è triste perchè il nostro viaggio è finito. Partiamo da Galway per raggiungere Dublino per il volo di ritorno. Dobbiamo quindi attraversare tutta l’Irlanda da Ovest ad Est. Scegliamo l’autostrada per fare più velocemente ed in un paio d’ore ci siamo. Clarissa vuole passare per Bray, a sud di Dublino, per rivedere i luoghi del suo stage linguistico. In effetti Bray è una bella cittadina, piuttosto animata. Il suo famoso lungomare è uno dei più suggestivi di tutta l’Irlanda con il porto e le sue colorate case vittoriane. Sembra che proprio qui abbiano vissuto Joyce, Oscar Wilde, Bono e Sinéad O’Connor. Purtroppo non possiamo scendere dall’auto: piove e c’è vento. Niente passeggiata sul lungomare. Non ci resta che rifugiarci in uno Starbucks per un frappuccino ed una fetta di torta al limone. Poi ci dirigiamo verso l’aeroporto o meglio verso i parcheggi del noleggio auto. Riprendiamo l’odiosa navetta ed arriviamo al terminal piuttosto presto, così ci rimane abbondante tempo per gli ultimi acquisti nei negozi. Ci imbarcano con circa mezzora di ritardo, con cambio di gate all’ultimo minuto e relativa scena fantozziana dei passeggeri. Comunque atterriamo ad Orio al Serio abbastanza puntuali.

Non ci resta che tornare a casina con ancora il verde dell’Irlanda negli occhi.

DANI, MAX E CLARISSA (Per ulteriori approfondimenti: http://digilander.libero.it/danidisa)



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