Irlanda in camper

Viaggio on the road con due adolescenti e una "irlandese romagnola"
Scritto da: mpcc_camper
irlanda in camper
Partenza il: 31/07/2012
Ritorno il: 24/08/2012
Viaggiatori: 4 + 1
Spesa: 1000 €
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Eccomi qui, finalmente, a scrivere il diario del nostro meraviglioso viaggio in Irlanda.

Equipaggio: Pietro (driver “rovescio” ufficialmente nominato); Monica (Io) estensore del viaggio, navigatore e guida turistica, nonchè cambusiera; Camilla, figlia maggiore, molto scocciata dal fatto che i quasi 17enni non possono bere la birra nei pub; Carolina, figlia minore, alla costante ricerca di setter irlandesi; Bree, setter irlandese “romagnola”

Camper: Laika ecovip 2.1 del 2005 con parabola ecc (oh, avesse funzionato qualcosa…)

Martedì 31 luglio 2012

Alle 20, dopo aver recuperato la figlia maggiore di ritorno dal campo scout e averla docciata come d’obbligo, si parte finalmente. Il contachilometri del camper segna 76.853. A Modena Sud ci immettiamo per poco sulla A1 e poi prendiamo l’A22 del Brennero in direzione nord (si è deciso di attraversare Austria e Germania per arrivare a Calais, anche se più lunga di 150 km, a causa dell’esorbitante costo delle autostrade francesi). Verso le 21 i morsi della fame si fanno sentire e ci fermiamo in autogrill per una cenetta veloce, preparata già a casa. Ripartiamo verso le 21.45. Quando manca poco alle 23 Pietro accusa segni di stanchezza, quindi mi metto io al volante, mentre lui sonnecchia sul sedile di fianco. Le ragazze non mollano e guardano un film sul Pc. A mezzanotte e mezza sono io che comincio ad avere sonno. Manca poco e quindi Pietro mi ridà il cambio. Dopo 50km siamo all’Autokamp di Vipiteno, dove ci fermiamo a dormire. E’ l’una in punto. Fa un bel freschino. Che bello, almeno si dormirà bene.

Mercoledì 1 agosto

Sveglia alle 6. Paghiamo la sosta e ripartiamo. Oggi sarà solo viaggio. A pochi km da Innsbruck facciamo gasolio (a 1,56) e compriamo la “vignette” valida 8 giorni. Ripartendo, purtroppo ci accorgiamo che gli anabbaglianti non funzionano. Controlliamo tutti i fusibili, ma sembra tutto ok. A questo punto impostiamo il Tom Tom e cerchiamo un’officina Fiat in città. Trovata, per fortuna il capo officina parla inglese. Prende nota del problema e ci dice che alle 8, appena aprono, ci farà guardare. Ci smontano tutto il blocco del volante. C’è un pezzetto che non fa bene contatto e andrebbe cambiato. Il meccanico va a vedere se hanno il pezzo in magazzino. Ma porc… Ripartiamo alle 9,30 con una riparazione estemporanea, perchè il pezzo dovrebbero farlo arrivare e ci vorrebbero 24 ore di attesa e quindi perderemmo il traghetto. Speriamo bene. Alle 12,30, vicino Ulm, ci fermiamo per mangiare. Svegliamo quindi le “belle addormentate” di famiglia che dopo la sveglia all’alba erano ripiombate nel sonno più profondo, non accorgendosi nemmeno del meccanico che si aggirava per il camper. Prendiamo cotolette, wurstel e patate in un self-service a forma di gelato in autostrada. Dopo pranzo faccio un bel giro con Bree nel bosco dietro l’autogrill (come in Italia, insomma…) mentre Pietro riposa mezz’ora. Ripartiamo alle 13,40. Ci mancano 800 km per arrivare a Calais. La fermata imprevista dal meccanico ci costringe a correre. In più in autostrada è uno stillicidio di lavori in corso, con conseguenti rallentamenti. Alle 17,45 mancano ancora 585 km a Calais. Subito prima di uscire dal Lussemburgo facciamo gasolio a 1,26 al litro! E’ stata una giornata massacrante, ma alla fine, distrutti, siamo finalmente a Calais. E’ l’una passata.

Giovedì 2 agosto

Ci svegliamo alle 5.00. Un po’ timorosi ci rechiamo al controllo documenti. I francesi ci fanno passare senza nemmeno guardarci in faccia. Gli inglesi no. Prima vogliono vedere le ragazze (non gli basta la carta d’identità) così devo svegliarle. Poi il controllo del passaporto e di Bree. Noi non riusciamo a leggere il chip, allora dobbiamo farla scendere dal camper e lo legge l’addetto. Ci mettiamo in fila all’imbarco

Alle 6.00 iniziano a caricare i camion. Poi fanno salire anche noi. Bree resta in camper Noi andiamo subito al self service per fare colazione. Piuttosto caro, 16 £ per una brodaglia che chiamano caffè, un cappuccino, due cioccolate, due brioches e 4 fette di pane tostato. Partiamo con tre minuti di anticipo, alle 6,42.

Alle 8,15 (ma qui sono le 7,15) sbarchiamo a Dover. Pietro guida adagio e con molta cautela, per prendere confidenza con la guida “a rovescio”. Anche oggi dobbiamo viaggiare parecchio, ma con un po’ più di calma. Facciamo spesa in un Aldi, a Swindon. Poco prima di Cardiff ci fermiamo per pranzo e per un lungo riposo fatto di lettura e sonno. Sole e pioggia si alternano e continua così per tutto il pomeriggio, mentre attraversiamo il Galles. Alle 19,30 siamo al porto di Pembroke. E’ tutto chiuso. Non riusciamo a puntare la parabola.

Ceniamo poi riposiamo di nuovo, aspettando che a mezzanotte apra la biglietteria, per vedere se riusciamo a fare il biglietto per il traghetto delle 2,45 di stanotte.

Ce la facciamo e quindi riposiamo ancora un poco, in attesa dell’imbarco che inizia alle 2 in punto.

Venerdì 3 agosto

Mamma mia che nottata! A parte le ragazze, che con cuscini e plaid di pile hanno dormito sui divani della nave, noi abbiamo dormito molto poco e davvero scomodi. Però abbiamo potuto usare la wifi gratuita della nave con l’iPad e così rispondendo a qualche mail e navigando il tempo è passato. Alle 6,45 siamo a Rosslare, in IRLANDA. Sbarchiamo. Piove forte. Le ragazze si riaddormentano subito. Andiamo a Kilmore Quay. Parcheggiamo in riva al mare, vicino al memoriale ai caduti in mare. Il mare è in burrasca e per un po’ restiamo incantati a guardare le onde. Dopo che abbiamo fatto colazione si riparte, verso ovest, in direzione di Hook Head e del suo faro. Ci arriviamo alle 9,40 e parcheggiamo di nuovo di fronte al mare in tempesta. Il faro è molto suggestivo. Mentre facciamo un giro intorno, esce anche il sole. La prospettiva e i colori cambiano immediatamente. Anche il nostro stato d’animo. Iniziamo a vedere la vera essenza dell’Irlanda. Ci sono anche dei pittori sulle scogliere. Poco dopo le 10 ripartiamo. Andiamo a Duncannon, altro bel paesino. Ci dirigiamo verso Waterford, ma mentre siamo per strada, una grandissima rompicoglioni chiama Pietro per chiarimenti su di un preventivo di un anno fa e malgrado lui le dica di essere in Irlanda in ferie, questa lo tiene al telefono un sacco di tempo. Riusciamo a rimetterci in marcia solo dopo le 11.15. Prendiamo un traghettino per attraversare la baia. Andiamo a Dunmore East per visitare questo grazioso paesino con le sue case dai tetti di paglia. Vorremmo mangiare un fish & chips, ma non troviamo niente. In compenso, dopo il porto, c’è un bel parcheggio vista mare dove pranziamo (Harbour Road) poi, mentre Pietro sta sostituendo i tergicristalli, ovviamente il sole va via e si mette a piovere. Alle 15 ripartiamo. Arriviamo a Waterford e scopriamo che questo week end c’è “Spraoi” un festival di artisti di strada. Parcheggiamo nell’unico P a pagamento senza sbarre a 2 metri e ci avviamo a passeggiare per il centro. Tra spruzzi di pioggia anche forti e momenti di sole, giriamo fino alle 18,30. Andiamo a Dungarvan dove, in un parcheggio sul lungomare, vicino alla St.Mary’s Church ci sono stalli lunghi ed altri camper (tutti irlandesi tranne un olandese). Proviamo di nuovo la parabola. Nada. Non prende hotbird. Mi sa che si è rotta. Peccato, volevamo vedere le olimpiadi. Accendiamo il boiler e ci facciamo la doccia. Verso le 20,30 usciamo per andare a cena in un pub sempre sul lungomare. Buonissima la birra locale, sia nera che rossa, la Dungarvan. Le ragazze mangiano pollo fritto e ali di pollo arrostite che sono molto buoni, mentre noi restiamo un po’ delusi dal fish & chips, un po’ troppo insipido. Molto buona invece la seafood clamchowder soup, con patate e salmone affumicato dentro, che ci dividiamo io e le figlie. Tornati al camper crolliamo per la stanchezza.

SABATO 4 AGOSTO

Io e Pietro ci svegliamo alle 8 dopo una bella dormita di recupero. Lui rimane a poltrire, io porto fuori Bree. Sta diventando proprio brava anche senza guinzaglio. E’ molto ubbidiente. Dopo una bella camminata sul lungomare e sui prati per più di mezz’ora e con la relativa caccia ai gabbiani, rientriamo al camper e preparo la colazione. Partiamo quindi in direzione di Cork, dove però non possiamo sostare. Allora ci rechiamo a Blarney dove c’è un ottimo campeggio. Su suggerimento del proprietario, usciamo dallo stesso col camper e parcheggiamo giù in paese, nel parcheggio del Woollen Mills (negozio pieno di maglioni ecc.) e qui prendiamo il bus per Cork. La prima tappa è l’English Market, dove al piano superiore è possibile pranzare con prodotti del mercato stesso. Ci dedichiamo quindi a passeggiare per il centro e ci scappa uno shopping calzaturiero per tutti. Andiamo quindi al Butter Museum, e lungo la strada prendiamo un bello scroscio tipico… La famiglia (infida) mi trascina fuori da un negozio di lane prima che potessi fare acquisti. Ritornando al bus ci fermiamo di nuovo all’English market per comprare carne e pane, quindi torniamo al camper e poi al campeggio. Ci grigliamo sulla piastra la squisita carne acquistata. Filmetto e riposo totale.

DOMENICA 5 AGOSTO

Tutti in piedi alle 8,30. Riordiniamo e puliamo il camper, e facciamo anche le operazioni di CS, approfittando anche del bel sole di stamattina. Usciamo dal campeggio e torniamo a Blarney, nel parcheggio di ieri, che è proprio di fronte alla chiesa, dove andiamo a Messa. Ci spostiamo quindi a Cobh dove le ragazze vogliono visitare “Titanic Experience” e mentre loro sono dentro a questo museo multimediale io Pietro e Bree ci facciamo una bella passeggiata. Devo dire che il paese è molto carino, in salita (o in discesa) con le casette colorate… Bree riscuote molto successo durante la nostra passeggiata. All’ancora nel porto c’è la “Queen Mary” che fa scalo qui nel corso di una crociera delle isole britanniche, per lo più con americani, giapponesi e nord europei a bordo. Una signora ci chiede addirittura il permesso di fotografare Bree, mentre il marito la riprende con la telecamera. Valle te a spiegare che è un setter irlandese ma… italiano! Finita la visita ci rimettiamo in strada (on the road …..) e poco fuori dal paese ci fermiamo in un Lidl, facciamo la spesa e approfittiamo del parcheggio per pranzare, quindi ci riposiamo, ripartendo che sono le 16. Alle 18 siamo a Glengariff e ci rechiamo al Dowling’s Caravan and camping park (tariffa famiglia 25 €) e ci mettiamo comodi per la sera, in una bellissima piazzola vicino al bosco. Ceniamo con una bella pasta al ragù (portato in freezer da casa) e petti di pollo panna e yogurt. Dopo cena le ragazze restano in camper a guardarsi un film mentre noi andiamo al pub del campeggio dove prima ci gustiamo la finale olimpica dei 100m vinta da Bolt e poi, davanti a due belle pinte di birra, ascoltiamo musica tradizionale irlandese suonata dal vivo da padre e figlio. A mezzanotte a nanna

Lunedì 6 agosto

Ci svegliamo con calma e andiamo in paese perchè io vorrei fare una visita al famoso negozio “Quills”. Appena arriviamo lo troviamo chiuso, poi, anche se in ritardo rispetto all’orario indicato, apre. Entriamo io e Pietro e subito ci rendiamo conto che è parecchio caro, sia per i maglioni che per le giacche e poi, cosa gravissima, non ha lana in gomitoli o matasse. Di fronte c’è un altro negozio. Questo ha le matasse, ma ti obbliga ad acquistarne un kg a 72 euro, un po’ caro. Ripartiamo con l’intenzione di fare il Ring of Beara, ma sbagliamo strada e finiamo sulla N71 che taglia all’interno la penisola di Beara. E’ comunque molto bella e panoramica, ma un po’ stretta. Andiamo quindi a percorrere il Ring of Kerry. Tutte le guide e i diari che abbiamo trovato ci consigliano di percorrerlo in senso orario. Quindi, per prima cosa ci dirigiamo verso il paesino di Killarney, dove pranziamo nel parcheggio del Ross Castle e poi ci concediamo anche una bella passeggiata nei suoi boschi. Prima di ripartire avvistiamo il primo setter irlandese “vero”.

Riprendiamo la strada, notando che anche Killorgrin è una cittadina molto graziosa e passeggiamo un po’ nel suo centro. Continuiamo e decidiamo poi di sostare per la notte a Cahersiveen al Mannix Point Caravan e Camping Park (€27). La Routard ne parla bene e in effetti, anche solo per il panorama ha ragione. Ci assegnano anche una bella piazzola fronte mare. Io e Pietro lavoriamo un po’ al pc utilizzano la wifi (a offerta libera, che viene data in beneficenza) Doccia, cena, film e poi si dorme.

Martedì 7 agosto

È piovuto tutta la notte. Stamattina molto presto abbiamo ricevuto un sms che ci ha informati che alle 5.10 siamo diventati prozii (anche se nessuno dei due arriva ai 50 …) perchè uno dei nostri nipoti grandi, quasi 30enne, è diventato papà di Marta. Non si può brindare a quest’ora, per cui facciamo colazione, camper service e poi partiamo. C’è anche nebbia. Completiamo il giro del Ring of Kerry poi ci fermiamo per pranzo. Quindi prendiamo il traghetto che ci consente di attraversare lo Shannon e ci fa evitare un bel po’ di km (€20). Vorremmo fermarci in sosta libera vicino alle Cliffs of Moher ma i parcheggi sono tutti dotati di cartello “NO OVERNIGHT” oppure hanno direttamente la sbarra ad altezza 2m. Dopo aver visionato due o tre campeggi (che sembra abbiamo tutti tariffa fissa per famiglia, 24 o 25 euro) decidiamo di andare direttamente al Caravan Park di Doolin, che si trova in una posizione davvero fantastica. Arrivati ci sistemiamo e paghiamo 2 notti (anche qui, 25 cadauna) Dopo cena, io e Pietro con Bree passeggiamo fino al porto e vediamo un delfino che gioca con un sub. Ci dicono che viene tutte le sere. Tornati al camper passiamo una notte supertranquilla.

Mercoledì 8 agosto

Ci svegliamo alle 8,30 Prendiamo le bici e con quelle proviamo ad arrivare alle Cliffs, secondo il gestore del camping sono 11 km facili. E’ tutta salita. Arriviamo a circa 2 km dalle Cliffs e proprio in quel momento riceviamo una telefonata che ci fa passare la voglia di proseguire: una carissima amica, camperista come noi, ha perso stanotte la sua battaglia contro il cancro. Torniamo tristemente al porto, per cercare di risollevare l’umore alle figlie, e anche a noi, prenotiamo la crociera alle Cliffs per stasera alle 17 e per domani alle Aran (isola di Inishmore) ottenendo così un discreto sconto (in 4 adulti, per entrambe, 110 euro). Ci concediamo anche un pochino di shopping, io lanoso, le ragazze più tradizionale. Facciamo anche un po’ di spesa al market del campeggio (in paese non c’è altro, è davvero piccolo) Dopo pranzo un po’ di riposo con lettura, knitting e dormitine con sottofondo musicale. Andiamo quindi al porto per prendere la barca. Arriva con un’ora di ritardo. Purtroppo, proprio quando siamo vicini alle scogliere, scende una pesante nebbia che rovina la visuale. Però rende tutto ancora più suggestivo per le figlie, visto che hanno saputo che proprio qui sono state girate delle scene del film Harry Potter e i doni della morte, quelle dove Harry e Silente cercano il primo horcrux. Tornati al porto le ragazze non resistono, si mettono le mute e corrono in acqua. Non restano deluse, dopo poco il delfino arriva e possono giocarci. Doccia calda e cena. Dopo, mentre le ragazze restano in camper a guardare un film, nei loro caldi pigiamotti, io e Pietro andiamo a piedi in paese al pub, con la torcia. Il paese è minuscolo, non ci sono negozi di alimentari, ma ci sono due pub. E in entrambi suonano ottima musica dal vivo. Notte nebbiosa e silenziosissima.

Giovedì 9 agosto

Ci svegliamo alle 8 e alle 9,30 siamo già, con le nostre bici, sul traghetto per Inishmore. Dopo un’ora di navigazione arriviamo e sbarchiamo. Alla prima salita mi si rompe la catena della bici e devo aspettare che il meccanico sia disponibile. Attesa di circa 20 minuti e con 10 euro la catena è riparata (piccola considerazione non benevola: quanto mi avrebbero chiesto in Italia in una situazione simile, che so, al Giglio o all’Elba?) Riparata la bici possiamo ripartire. E’ uscito un bel sole, anche piuttosto caldo. Giriamo un bel po’ con le bici lungo la strada costiera (con Bree comoda nel suo carrello) e poi vicino all’aeroporto, davanti al monumento dedicato ai caduti in mare, su un bel prato consumiamo i nostri panini ci riposiamo leggendo, dormendo e guardando il panorama. Riprendiamo quindi il giro, sempre con un bellissimo sole ad accompagnarci (a sera avremo tutti un bel naso rosso) Ci fermiamo nel negozio dedicato all’artigianato tipico e finalmente trovo le matasse! Due belle matassone, non tinte, ruvide e puzzose di pecora, totale circa 500 grammi per la “folle” cifra di 19,90 euro! Sono felice (in fondo sono una donna facile da accontentare…). Prima di riprendere il traghetto ci concediamo noi una bella birra e le ragazze due bei gelati. Entriamo al porto di Doolin con un’ora di ritardo. Di nuovo le ragazze corrono ad infilarsi le mute per nuotare col delfino e stavolta riescono ad avvicinarsi tanto e a toccarlo. Dopo una bella doccia, cena, film e tutti a letto, perchè siamo belli stanchi. Notte come sempre tranquillissima.

Venerdì 10 agosto

Anche oggi c’è il sole. Operazioni di carico-scarico e pulizia. Usciamo dal camping che sono ormai le 10,30. Percorriamo la strada costiera verso Galway. Attraversiamo il Burren, che con questo sole è un vero spettacolo e ci offre panorami unici e spettacolari. Poco prima di Galway facciamo la spesa in un Lidl. Poi in una stradina lungo il percorso (onestamente non so dove) ci fermiamo per pranzo che sono le 13.50 Ripartiamo dopo un’oretta Lungo la strada, una signora che stava troppo verso la mezzeria prende contro al nostro specchietto e il suo si rompe. Ci fermiamo subito per vedere cosa è successo e immediatamente lei inizia a dire che è colpa nostra, che lei è del posto e quindi non può essersi sbagliata e cavolate del genere. Ci tocca chiamare la polizia e aspettare più di un’ora per sentirci dire (come noi sostenevamo dall’inizio) che forse è un concorso di colpa, meglio lasciare fare alle assicurazioni (lei voleva 200 euro in contanti…). Alla fine posso dire oggi che le assicurazioni hanno deciso che ognuno di noi doveva pagarsi i propri danni, quindi noi abbiamo risparmiato 200 euro, visto che il nostro camper non ha avuto nemmeno un graffietto. Ripartiamo che sono ormai le 19 e quindi quando arriviamo dove volevamo, la “Connemara Smoke House” è chiusa… sigh niente salmone affumicato stasera. Incontriamo però un signore gentilissimo che ci chiede se stiamo cercando un posto per la notte e alla nostra risposta affermativa ci indica un posto isolato, in riva al mare. Stu-pen-do. Ci troviamo su un prato “all’Irlandese”, di fronte a una spiaggia di sabbia bianchissima e finissima con acqua cristallina. Le mucche ci pascolano intorno. Da sgonfiare le gomme e fermarsi per sempre… Passeggiata tutti insieme. Mettiamo anche i piedi a mollo. Cena, contemplazione del tramonto, knitting per me, giochi di società per il resto della famiglia. Tramonto da favola e notte nel più completo silenzio.

Sabato 11 agosto

Sveglia con calma alle 8,45. Andando a passeggio con Bree vediamo anche una lepre. figuriamoci com’è contenta la nostra setterona, parte in quarta, ma al richiamo torna. Oggi è leggermente nuvoloso. C’è anche molto vento. Partiamo per andare a visitare la Connemara Smokehouse, ma si vede che era destino. Oggi è sabato ed è chiusa. A questo punto puntiamo la prua del camper verso Clifden. Visitiamo questo gradevolissimo paesino e ci diamo anche allo shopping comprando un Claddagh ring per me e uno x Camilla e un bel paio di orecchini per Carolina. Facciamo anche una bella spesona alimentare (anche di birre). Ripresa la strada ci fermiamo per pranzo prima di Letterfrack, in un bel piazzale sul mare. Ci muoviamo di nuovo verso le 15 e dopo poca strada siamo a Leenaun, dove il resto della famiglia si concede una passeggiata mentre io vado a visitare lo “Sheep and Wool Center” che è sia museo che negozio di lana. Potevo resistere? No, infatti compro due splendide matasse di tweed. Alla fine entra anche Pietro e si acquista una “coppola” di tweed patchwork molto carina.

Ripartiamo alle 16 e prendiamo la R335 che si rivela essere una strada davvero strepitosa e panoramica che ci porta fino a Luisburg e poi ancora verso Westport, dove imbocchiamo la N59 in direzione di Achill Island. Qui ci infiliamo sulla “Atlantic Road” e tra Cloghmore e Dooega imbocchiamo una strada sterrata sulla sinistra, finendo in un altro posto isolato e panoramico. Assolutamente da favola, a picco su di una scogliera. Una bella passeggiata mentre le figlie fanno un po’ dei compiti delle vacanze. Cena, film e si dorme ancora una volta nella pace totale.

Domenica 12 agosto

Sveglia alle 8.00. Il camper è circondato dalle pecore. Bree freme. Partiamo dopo colazione in direzione di Keel, dove arriviamo proprio poco prima della Messa delle 10. Ripartiamo andando a ritroso fino a Drumcliff, dove sostiamo nel parcheggio dell’Abbazia anglicana dove è sepolto, tra gli altri, il poeta Yeats. Pranziamo e ci riposiamo visto che diluvia. Ripartiamo alle 15 verso Killubegs. Volevamo andare a vedere le Sleve League Cliffs ma sbagliamo strada e ci ritroviamo a Malin Beg, di fornte alla spiaggia chiamata “Silver Strand”. Panorama davvero fantastico. Ci piacerebbe fermarci per la notte nel grande parcheggio sopra le scogliere, ma è molto in pendenza e sarebbe davvero scomodo. In più abbiamo bisogno di scaricare e ci piacerebbe anche uscire a cena stasera. Quindi quando sono le 18,10 ripartiamo. Ci fermiamo all’Hill’s Walker Center, un ostello che fornisce anche sosta e scarico camper. Doccia e poi andiamo a cena nell’unico ristorante del paese. Tornando al camper si scatena nuovamente il diluvio quindi dobbiamo rinunciare ad andare a piedi al pub in paese. Piove forte tutta la notte.

Lunedì 13 agosto

Ci svegliamo alle 9 e sta ancora piovendo molto forte. Accendiamo un poco la stufa mentre facciamo colazione. Ripartiamo e passiamo sul Glengesh Pass fermandoci un po’ a vedere il panorama, che nel frattempo emerge dalle nubi. Smette di piovere. Ad Ardara facciamo acquisti di articoli in tweed e io mi compro un bellissimo maglione Aran. Per pranzo ci fermiamo lungo la strada, approfittando che è uscito il sole, in una piazzola dove ci sono anche i tavoli e le panche per il pic nic, vicino a Dunfanaghy. Riposiamo un poco e poi ripartiamo con calma (ci rendiamo conto che abbiamo preso il rilassato ritmo proprio della vacanza – e anche degli irlandesi) Ci dirigiamo a nord, verso Malin. Lungo la strada compriamo qualche genere alimentare di prima necessità. Decidiamo di fermarci per la notte in una fattoria che aderisce al circuito “Safe Nights Ireland” dove i camper trovano ospitalità per 10 euro a notte. Carichiamo acqua e ci rilassiamo prima di cena in un contesto molto bucolico. Carolina riesce anche a dare i biberon ad un vitellino. Cena, solito filmino e poi si dorme serenamente.

Martedì 14 agosto

Ci svegliamo alle 7. Cielo sereno. Passeggiata con Bree e poi si parte. Andiamo a Greencastle. Sul molo ancora non c’è nessuno, ma noi ci mettiamo già in fila per l’imbarco per passare in Irlanda del Nord o Ulster che dir si voglia. Mentre aspettiamo facciamo colazione e abbiamo anche l’opportunità di osservare bene una piccola foca che se ne sta beatamente sdraiata sul molo a 5 metri da noi. Ovvio che appena le figlie escono dal camper per andare più vicine, si tuffa in acqua e scompare. Alle 9 in punto si parte. Paghiamo 12 euro. Alle 9.15 si sbarca già. Seguiamo le indicazioni “Giant’s Coastal Route”. Bellissimi panorami. Alle 9.30 siamo già nel parcheggio del centro visitatori. Vado dentro e faccio il biglietto famiglia, che include anche 4 audioguide (in italiano) e il parcheggio e costa 21 sterline. Bree può venire con noi, ma non può entrare nel centro visitatori. Ci incamminiamo così lungo il sentiero. Davvero impressionanti ed interessanti queste formazioni. Dedichiamo parecchio tempo alla visita e veniamo via che sono già le 12 passate. Andiamo poi alla “Old Bushmills Distillery” che è la più antica distilleria di whiskey (mi raccomando la “e”) del mondo, risale al 1600. Le ragazze decidono di restare in camper nel parcheggio. Io e Pietro facciamo la visita guidata (14 sterline). E’ solo in inglese, ma capiamo tutto piuttosto bene. Usciamo, compriamo qualcosa nel super di fronte al parcheggio per un pranzo veloce in camper. Alle 14.20 ripartiamo e andiamo al Carrik a Rope Bridge. Io non sto al meglio e quindi vanno solo Pietro e le figlie, mentre io li aspetto in camper nel parcheggio (totale 19.10 sterline). Ripartiamo alle 16,20 in direzione di Dublino. Viaggiamo parecchio e alla prima stazione di servizio di nuovo nella Repubblica d’Irlanda facciamo gasolio (nell’Ulster non conviene, costa più il disel della benzina ed è molto più caro che in Italia). Prima di Drogheda paghiamo un piccolo pedaggio (€ 1,80). Finalmente, alle 19,40 siamo al Canac Camping, vicino a Dublino. Paghiamo anticipatamente per 4 notti (100 €) e scarichiamo (non semplice per il nautico, ci vuole il tubo lungo) poi ci sistemiamo in una bella piazzola in erba. Cena, un filmino e a letto.

Mercoledì 15 agosto

Ci svegliamo alle presto. Colazione, una lunga passeggiata con Bree che oggi resterà in camper (ma a fianco al camping c’è un bellissimo parco e una enorme area sgamba mento per cani) e alle 8,40 prendiamo il bus che ci porterà in centro (€ 7.80). Scendiamo vicino alla Cattedrale di St.Patrick, convinti che sia Cattolica e quindi di poter andare a Messa. Scopriamo invece che è anglicana. La visitiamo velocemente (a sbafo, perché con la scusa della celebrazione siamo entrati senza biglietto) poi cerchiamo una chiesa per la Messa. Credevamo fosse più facile. In fondo, l’Irlanda è un paese cattolico. Finalmente, dopo aver anche preso due o tre forti acquazzoni, troviamo la Cattedrale di Dublino, in una laterale della famosa O’Connel Street. Assistiamo alla Messa ed usciamo che sono le 12. Diluvia. Ci rifugiamo in uno dei tanti negozi della catena Carrols, dove compriamo magliette ed altri ricordini per noi e per amici. Continua a piovere forte e allora andiamo verso Temple Bar per trovare un posto asciutto dove pranzare. Ci infiliamo da “Friday” che è una specie di locale USA anni 50/50, ricorda American Graffiti. Mangiamo abbastanza bene con hamburger (meglio di quelli di McDonald) e cibo tex mex, molto abbondante e non caro (75 € in 4 con birre e tutto). Continua a piovere forte e così decidiamo di tornare al campeggio. Sulla strada facciamo un po’ di spesa in un supermarket proprio di fornte alla fermata del bus (e ne sfruttiamo anche la wifi gratis, che si riceve anche all’esterno mentre si aspetta il bus). Quando arriviamo in campeggio, approfitto del fatto di avere tempo e faccio 2 lavatrici e 2 asciugatrici (€8 i gettoni). Dopo, al solito, cena film e a nanna

Giovedì 16 agosto

Pietro stamani ha un incontro di lavoro in centro alle 10 e parte col bus hop on hop off alle 9,30. Noi ce la prendiamo comoda e faccio fare un’altra bella sgambata all’area cani a Bree. Poi prendiamo anche noi lo stesso bus, ma alle 10,30. Arrivate in centro finiamo di fare acquisti vari e gironzoliamo, ascoltando anche chi suona in giro. Intanto ci chiama Pietro dicendo che sta per raggiungerci. Quando arriva sono le 12,30 e le ragazze reclamano un pranzo da McDonald, noi passiamo. Andiamo quindi al Trinity College ma la visita guidata in italiano (che ci serve sennò la figlia piccola, Carolina, si annoia) è già stata fatta per oggi. Rimandiamo la visita a domani.

Andiamo quindi a Temple Bar e entriamo al… Temple Bar. Dove ci sediamo nel giardino interno e io e Pietro prendiamo 2 pinte di birra e due mega sandwiches. Continuiamo quindi a camminare per la città, visitando anche la via dove si esibiscono tanti musicisti.

Ci andiamo a informare per il Viking Tour (giro della città semiserio, su mezzi anfibi della seconda guerra mondiale), ma anche loro per oggi sono pieni. Prenotiamo per domani alle 14,30 (€ 65 per 3 adulti e un ragazzo). Proprio di foronte c’è un piccolo museo sulla storia di Dublino del XIX° e XX° seconlo. All’interno c’è anche una mostra fotografica sui primi anni di carriera degli U2.

Paghiamo il biglietto ed entriamo (€ 18). La visita guidata è molto interessante, specie la parte che riguarda il movimento per l’indipendenza dell’Irlanda. Peccato che Pietro e le ragazze capiscono poco. In una sala vediamo un tappeto praticamente identico a quello della nostra sala. Ricomincia a piovere quando usciamo e allora andiamo a prendere il bus e torniamo al camping, non senza prima aver ripercorso la via degli artisti di strada, dove fotografo anche la “vera” immagine rappresentativa dell’Irlanda (secondo me): una signora, che suona l’arpa celtica. Solita routine: un po’ di compiti per le ragazze, lettura per Pietro e knitting per me, poi doccia, cena, un film e a letto. Meno male che ci eravamo portati dietro l’HD player con circa 300 film, perché da Calais in poi la parabola non ha più funzionato.

Venerdì 17 agosto

Sveglia alle 8 (siamo mattinieri, lo so). Solita sgambata di Bree all’area cani. Prendiamo il bus alle 9,30. Arriviamo a Dublino ed andiamo subito in Temple Bar dove “dobbiamo” fare il nostro “Full Irish Breakfast” (promesso alle figlie). Ci portano degli enormi piatti con dentro: due uova fritte, bacon, pomodoro alla griglia, 2 salsicce, una fetta di black pudding (somiglia al cotechino) funghi e fagioli in umido, il tutto accompagnato da tanto pane tostato col burro e poi tea per noi e latte per le ragazze. Decidiamo che sarà una specie di “brunch” e che ci farà di sicuro arrivare a cena. (totale 36,23 euro). Belli pieni andiamo quindi al Trinity College dove paghiamo una visita guidata per 3 adulti (30€), ci porta in giro una simpatica ragazza di Vicenza che studia qui. La visita è anche molto interessante, peccato disturbata dal solito gruppetto di italiani cafoni, con tanto di bambini, tutti vestiti firmati ma ignoranti come cozze ed ai quali della storia dell’edificio e dell’Università non interessa un fico secco, ma lo fanno solo perché “vai a Dublino e non puoi non visitare il Trinity College e la sua Biblioteca…” Finita la visita guidata ci mettiamo in fila per entrare a vedere il “Book of Kells” e la “Long Room” della biblioteca (dove continuiamo a godere delle “perle” di cultura del gruppo suddetto. La migliore “ma perché non si può sfogliare il libro per vedere tutti i disegni? Abbiamo pagato per vedere solo 4 pagine?). Con calma ci spostiamo poi al punto di partenza del “Vikingsplash Tour” prenotato ieri. Divertente anche se l’autista-guida parla velocissimo e con un accento molto irish e anche io capisco la metà di quello che dice (di solito con l’inglese non ho problemi). Nel bacino ci porta anche a vedere gli studi di registrazione degli U2, gli stessi che si vedono nel film “Rattle and Hum”. Finito il tour facciamo una bella passeggiata lungo tutta la recinzione che circonda il parco per vedere i quadri degli artisti che oggi espongono e vendono. Torniamo quindi in uno dei negozi Carrols per comperare una bandiera irlandese che ci servirà a settembre, per il raduno dei setter irlandesi che faremo a casa nostra. Le ragazze poi chiedono di concedersi un po’ di riposo con annessa cioccolata calda da Starbuck’s e io mi regalo un “espresso” (parola grossa). Riprendiamo il bus per il campeggio. Io e Pietro andiamo per un’oretta a portare Bree all’area sgamba mento cani (mentre le ragazze fanno un po’ di compiti) dove chiacchieriamo piacevolmente con due signore del posto. Solito: cena, film, a letto.

Sabato 18 agosto

Sveglia alle 8,30. Carico, scarico, colazione, pulizia camper e poi partiamo per le Wicklow Mountains. Ci fermiamo per strada a fare un minimo di spesa e poi andiamo a Glendalough, dove c’è un’abbazia in rovina con cimitero annesso e due laghi. Pranzo, riposo e poi facciamo una bella passeggiata. Ripartiamo alle 16 passate. Ad Arklow vediamo un grande Tesco e ci fermiamo a fare una spesa degna di questo nome (soprattutto birra da portare anche a casa). Poi andiamo al Wollen Mills, una fabbrica di lane immersa in un bellissimo paesaggio, dove compro un kg di lana d’occasione in matasse (€45). Il mio “bottino” lanoso di questo viaggio sta diventando corposo. Alle 19,20 siamo al camping “Trading Post” a Enniscorthy (€23,40). Cena, approfittiamo del wifi gratuito e poi si va a dormire.

Domenica 19 agosto

Sveglia alle 8,30. E’ nuvoloso. Ieri sera le ragazze hanno approfittato alla grande delle docce del camping (gratuite e molto pulite) noi lo facciamo stamattina. Partiamo… dobbiamo fare un salto al paese di “bree”. Lungo la strada ci fermiamo a Messa. Arrivati a Bree (che sono davvero 4 case in croce) foto di rito sotto al cartello andiamo verso Wexford. Ci fermiamo al “Irish National Heritage Park” (€24) molto ben fatto ed interessante, racconta la vita degli irlandesi dalla preistoria al medioevo. Sulla strada per Wexford facciamo gasolio. Cerchiamo un parcheggio, sono ormai le 13,30. Troviamo lungo la strada e poi andiamo in centro a piedi. Troviamo un ristorante con tavoli all’aperto e un gruppo musicale che si sta preparando a suonare (Two Time Polka – tornati a casa, scopriremo essere famosi in Irlanda). Ci danno addirittura un tavolo in prima fila. Mangiamo e ascoltiamo ottima musica. L’Irlanda vuole proprio farci immalinconire perché dobbiamo lasciarla. Restiamo fino alle 15,30, quando inizia a piovere. Paghiamo il pranzo (€61) e torniamo al camper. Andiamo al porto di Rosslare, nel parcheggio a pagamento (1€/h). Io vado a fare il biglietto per l’Inghilterra (€ 312) poi riposiamo. Intanto dopo un fortissimo acquazzone esce un arcobaleno a dir poco splendido.

Mi viene in mente il testo di una canzone dei Modena City Ramblers, dedicata all’Irlanda, il cui ritornello sembra cucito apposta su questa nostra vacanza. E’ in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta, il vento dell’ovest rideva gentile e in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti mi hai preso per mano portandomi via. E una lacrimuccia scende. Anche se poi la canzone continua così…

E in un giorno di pioggia ti rivedrò ancora e potrò consolare i tuoi occhi bagnati. In un giorno di pioggia saremo vicini, balleremo leggeri sull’aria di un Reel.

E la faccio mia. Dentro di me so che dovrò tornare ancora.

Alle 19,30 siamo al gate per l’imbarco e alle 20,30 iniziano a farci salire. Troviamo un comodo divano nella zona servita dal wifi. Ci dedichiamo a leggere la posta ed altre attività su internet. Le ragazze si guardano un film sul pc e Pietro si gode la sintesi di alcune partite di Premier League sulle tv della nave. Io finito col tablet, un po’ leggo e un po’ lavoro a maglia. Il mare è mosso e si “balla” parecchio.

Vado al bar a prendere uno “scones” per mettere nello stomaco qualcosa di asciutto.

Le ragazze dormono un po’ e anche Pietro.

Arriviamo a Pembroke con un po’ di ritardo, verso l’una e venti. Il parcheggio dove ci siamo fermati all’andata purtroppo è pieno. Per un pelo non riusciamo a vedere e fermarci in quello di un supermarket. Alla fine, verso le 2, ci fermiamo in un parcheggio lungo la strada, in piena campagna. Si accosta una macchina della polizia che ci chiede se abbiamo bisogno. Chiediamo se siamo tranquilli e ci rispondono che non ci sono problemi. Per sicurezza mettiamo la catena nelle maniglie della cabina guida e andiamo a dormire per qualche ora.

Lunedì 20 agosto

Io e Pietro ci alziamo prima delle 7. Le ragazze si spostano in dinette, poi legate in qualche modo e con i cuscini si riaddormentano. Viaggiamo sotto la pieggia fino alle 9, poi ci femriamo in una stazione di servizio, svegliamo le ragazze, facciamo fare una passeggiata a Bree e con calma ci guatiamo la colazione. Ripartiamo quasi alle 10. Esce un sole malaticcio. Tutta autostrada, chilometri un po’ monotoni. Alle 14 siamo a Dover, nel parcheggio dei Ferry. Andiamo al banco della P&O; e ci cadono le braccia, per il traghetto delle 14,45 e per quello delle 15.30 ci chiedono oltre 200 sterline. Vado allora al banco della DFDS, dove trovo posto sul ferry per Dunquerke (che dovendo andare ad Anversa per un appuntamento di lavoro di Pietro è anche più comodo) delle 16 per 90 sterline. E pensare che ieri sera, in nave, su internet, il sito della P&O; mi dava la possibilità di pagare poco più di 62 euro, ma non avevo prenotato, non essendo sicuri dell’orario in cui saremmo arrivati a Dover. Ci mettiamo in fila all’imbarco e intanto mangiamo e laviamo i piatti. A due ore dall’imparco siamo già a Dunquerke. Andiamo all’area di sosta del vicino paesino di Gravelines (6€ / 24h). Cerchiamo un ristorante per cena, sono quasi tutti chiusi per ferie. L’unico aperto è quello dell’hotel Beffroi. Molto chic come apparecchiature, temiamo un salasso, invece, con 4 formùle spendiamo in totale 63 €. Una bella passeggiata digestiva anche con Bree e poi a dormire, che dopo la notte scorsa ci vuole.

Martedì 21 agosto

Pietro esce con Bree alle 8. Compera anche croissant e pain au chocolat per la colazione. Con calma ci rifocilliamo poi seguiamo le indicazioni che partono dall’area sosta e che ci portano a fianco della Gendarmerie, dove c’è il camper service. Solita colonnina. Per il nautico serve il tubo. Per caricare ci vogliono 2 euro e una carta di credito col pin. Fatto tutto, ripartiamo, salvo poi fermarci a fare gasolio al primo distributore di un super. Intanto io faccio anche la spesa, anche per organizzare l’aperitivo con Ariane ed Herwig, che faremo nel nostro camper ad Anversa stasera e la colazione di domani mattina. Riprendiamo il viaggio, dirigendoci verso Bruges. Arriviamo verso le 11. Parcheggiamo e attraverso un bel parco andiamo in centro a piedi, anche con Bree. Davvero una cittadina molto gradevole. Compriamo pallina di neve per Carolina, calamita per Camilla ed altri ricordini. In uno dei meravigliosi negozi ci concediamo un acquisto della favolosa cioccolata belga, poi pranziamo in un localino (€ 53). Tornati al camper paghiamo il parcheggio (dove in caso di bisogno c’è anche il CS) 13€ e poi partiamo verso Anversa. Arriviamo all’area segnalata anche su COL che sono le 15. Paghiamo in anticipo 10,50 € poi facciamo la doccia e rigoverniamo bene il camper. Prepariamo anbche il tavolo e le sedie all’aperto, sotto il tendalino, dove potremmo parlare di lavoro con Ariane ed Herwig (io fungo in genere da interprete) e prenderci un aperitivo. I nostri corrispondenti belgi arrivano alle 17,30. Finito il tutto andiamo con loro a cena in un posto molto carino sul porto (ci chiamano gentilmente un taxi sia all’andata che al ritorno). Tornati sul tardi di corsa a dormire.

Mercoledì 22 agosto

Sveglia con comodo alle 9. Colazione, Cs e poi verso le 10 si parte. Viaggiamo tanto. Per pranzo ci fermiamo in un’area di parcheggio lungo la strada. Fa molto caldo, non eravamo più abituati a temperature che sfiorano i 30 gradi. Ci riposiamo un po’ poi ripartiamo. In un Lidl ci fermiamo a fare un po’ di spesa di cose buone e che in Italia non troviamo, come le loro favolose zuppe. Alle 17,30 siamo nell’area sosta lungo il Reno, Am Hafendamm, nel paesino di Oberwesel. Occupiamo l’ultimo posto proprio in riva al fiume (pagamento anticipato €8,50 solo con Cs, se si volessero usare bagni ecc. 16€). Relax. Viste la temperature, tiriamo fuori tavolo e sedie. Una bella carbonara e poi wurstel e patatine comprati al chiosco dell’area. Birra irlandese di accompagnamento (ho già nostalgia).

Riponiamo tutto, diamo il pane avanzato ai cigni che vengono a prenderlo proprio sotto al camper, sulla spiaggia, un bel film e poi a letto con tutti gli oblò e le finestre dei letti aperti.

Giovedì 23 agosto

Io e Pietro ci alziamo verso le 8 e dopo aver portato fuori Bree facciamo CS (non agevolissimo, ma col tubo lungo si riesce). Alle 8,30 svegliamo le ragazze e partimao. Anche oggi c’è caldo e un bel sole. Facciamo il pieno di gasolio e compriamo croissant. Pietro trova il modo di lavorare anche oggi, devieremo per Notthein, per passare alla Crescent a prendere del cartone speciale che loro producono, così ci troviamo anche questi pacconi di cartone in mezzo alle scatole e sono 100x120x5 ognuno. Alle 13 siamo alla fabbrica. Pietro va a vedere se il pacco è pronto. Per fortuna ce lo danno subito. Subito prima di imboccare poi la A7 per Ulm, ci fermiamo all’ombra di un cavalcavia per pranzare. Pietro poi riposa un po’ mentre le ragazze fanno i compiti e io leggo in cabina guida.

Ripartiamo alle 15. Al Fernpass compriamo la vignetta da 10 giorni (€8). Scoppia un forte temporale con tanto di grandine. Usciamo dall’autostrada a ci ripariamo sotto la pensilina di un benzinaio. Ne approfittiamo per fare il pieno a un prezzo ottimo (meno di 1,5 al litro). Usciamo dall’autostrada per non fare il Ponte Europa. Rientriamo poi per un po’ ma poi prendiamo la statale verso il Brennero per trovare dove cenare. Ci fermiamo a Wolf, in una Gasthof lungo la strada con un comodo parcheggio. Ceniamo con canederli e wienerschnitzel e birra (60 € in 4). Ripartiamo verso le 20,30 e poco dopo le 21 siamo all’Autopark di Vipiteno, sull’A22,ù. Smette di funzionare anche l’inverter.

Andiamo nei vari letti a leggere un po’ poi si dorme. Durante la notte piove forte, ma almeno non fa caldo.

Venerdì 24 agosto

Ci svegliamo mentre infuria ancora un forte temporale. Alle 9.00 partiamo, dopo aver fatto colazione. Tutta autostrada senza traffico e alle 14,30 siamo a casa, dopo più di 6300 km fatti in camper e pieni di bellissimi ricordi.

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