Irlanda in bici

Luna di miele by bike: Killarney e penisola di Dingle
Scritto da: Ldnsometimeago
irlanda in bici
Partenza il: 01/09/2014
Ritorno il: 08/09/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Volo Ryanair su Dublino da Treviso. Noleggio auto e partenza direzione Galway, che raggiungiamo tranquillamente in meno di tre ore.

Premessa

Le mille recensioni che ho letto sul popolo irlandese non mi hanno impedito di stupirmi di fronte all’ospitalità e cordialità di questa gente. Tanto spirito di condivisione non ho trovato mai da nessun’altra parte.

1 giorno: Galway

B&b prenotato da casa. Pomeriggio e sera in questa piccola città, ogni due negozi un pub e locali dove mangiare bere ottima birra e ascoltare musica. Città giovane e costantemente in festa. Ogni locale è pieno di gente ma davvero tanta.. irlandese e non. E tutti festeggiano, cantano ballano (..bevono..). Nessuno è solo.

2: giorno

Partenza verso le cliffs of Mohair passando dalla strada costiera che dal Connemara raggiunge il Kerry. Tappa alle Cliffs. Da vedere, ma non è la cosa più bella che ho visto.

Arrivo a Killarney, consegna auto e ritiro bici. Visita al Killarney National park, Muckross Abbey and castle. Parco fantastico, percorribilità in bici assolutamente perfetta. 35 km circa. Serata a Killarney nuovamente all’insegna di musica dal vivo, danze, folle, brindisi e fiumi di birra, addii al celibato e nubilato.

3. giorno

Si parte presto verso la penisola del Dingle, in bici. Lasciamo il Kerry attraverso piccoli paesi. Ma c’e’ un unico percorso da poter fare per raggiungere Dingle in bici ed è sull’unica strada percorribile anche da mezzi pubblici. Quindi nostro malgrado condividiamo la strada con macchine, autobus e camion. Piove. Molto. 70 km tappa a Inch e poi di nuovo giù verso Dingle. Arriviamo a Dingle fradici e distrutti. La prima conversazione che ho avuto in Irlanda è stata al noleggio auto in aeroporto, con l’impiegata che mi ha simpaticamente deriso per la nostra scelta di una vacanza in bici (luna di miele veramente!). e poi seriamente ha cercato di dissuaderci dal farlo, come una buona sorella maggiore. Aveva ragione lei!

A Dingle si festeggia in un altro modo. Locali tanti (1 supermercato e 100 pubs). Suonano in molti ma suoni anche tu se ti va. I musicisti che incontri non aspettano altro che condividere il loro palco con te, se ne hai voglia. Per il resto è più silenziosa, e i locali sono meno affollati. é una città di mare, di pescatori, di piu’ solitudine.

4 giorno

Escursione in bici fino a Slea head e ritorno a Dingle compiendo l’anello che attraversa l’entroterra. 70 km circa (ma senza bagagli). Panorami mozzafiato.

5 giorno

Ritorno a Killarney. Sconsigliato in bici il Connor pass in quanto pericoloso.

Notte a Killarney. B&b trovatoci dall’ufficio turistico di Killarney, a cui ci siamo rivolti quasi in chiusura e che nonostante cio’ ci ha indirizzato con totale dedizione al turista in un B&b fantastico.

6. giorno

Treno per Dublino e arrivo in mattinata. Visita della città. The Guinness factory e museo (fantastico, ovvero: un po’ di America in Irlanda, oppure … l’Irlanda andò in America), Kilmainham gaol – da non perdere se sapete un po’ di inglese vale veramente il giro e la spiegazione – cena indiana sui gradini del Trinity college. e poi … i pub di Dublino. Vale un tour.

7 giorno

Tour con autobus a Glendalough e Wicklow valley.

Note: Guida utilizzata: Lonely planet, consigli strepitosi sui luoghi piu insoliti. Raccomando di recarsi per vedere i pubs di Dublino citati nella guida. L’anima di Dublino.

Bici: Forse non era il giro giusto. Non c’erano piste ciclabili, e date le strade strette e tortuose, condividere una corsia con macchine e autobus a strapiombo sul mare ci ha creato un po’ di tensione. Con la bici consiglio di visitare i parchi nazionali ( ce ne sono presso ogni località) che sono ottimamente attrezzati per percorsi equestri, ciclabili e pedonali. E non sono avari di km da percorrere.

Pernottamento: Dovunque e comunque l’ospitalità è grande. Sia che prenotiate da casa che in loco. Dedizione all’ospite.

Popolo: Musica e brindisi. Suonano dovunque e a qualunque età e si prendono tutti cura di te. I locali (mille!) sono affollatissimi di gente pronta a brindare con te per qualunque motivo e a suonare con te se sai strimpellare qualcosa. Le città piu’ importanti sulla costa ovest scopriremo essere le mete preferite degli irlandesi per festeggiare addii al celibato e nubilato. Festeggiamenti che richiedono trasferte di amici della durata di due o piu giorni.

Tour: Dublino propone tours in quasi tutta l’Irlanda. A me di solito non piacciono ma questi sono fatti molto bene, divertenti e interessanti. Consiglio caldamente a chi ha pochi giorni. Io mi sono divertita un sacco.

Lingua: se parli un discreto inglese ti diverti di più.



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