Irlanda in 5 giorni
Primo Giorno. Visita a Dublino, immancabile tappa alla Guiness Store House dove lì, una Guiness così, non la si beve mai più, alla Cattedrale di San Patrizio (5 euro di ingresso e all’interno della stessa un lato stile mercatino che non c’è piaciuto molto) e dintorni, al castello di Dublino con giretto in O’Connell Street e tappa fissa all’Università. Cena al Temple Bar e giro per Pub a sentire musica dal vivo (assolutamente immancabile!).
Secondo Giorno. Visita alle prigioni Kilmanian Gaol (quelle dove hanno girato “Nel nome del Padre”, “Michael Collins”, “The Italian Jobs” e tanti altri film e video musicali). La visita è ben strutturata, la prima parte museale è libera, la seconda all’interno delle carceri è guidata e il costo è 6 euro a testa. Partenza per Galway e sul percorso tappa al Monastero di Clonmacnoise, ritenuto il più antico centro religioso irlandese. Arrivo a Galway e ricerca di un Bed & Brekfast che ci possa ospitare per le prossime 3 notti, non ci riesce difficile, anzi, a Galway ci sono più B&B che case. Siamo stati ospiti al Glencree in Whitestrand Avenue nella zona di Salthill. Il B&B è davvero gradevole, pulito, curato, con Wi-Fi gratuita e parcheggio, ma il meglio lo fa la signora Maureen che è eccezionale, sempre pronta a farci sentire a casa. Le sue colazioni duravano un’ora, ricchissime, latte, thè , cereali, uova, bacon, würstel, sanguinacci, toast e marmellate. Ci ha dato ottimi consigli soprattutto su ciò che era meglio visitare in base al meteo e al tempo a nostra disposizione. Dopo esserci sistemati, ne abbiamo approfittato per visitare la piccola e bellissima Galway, soprattutto il centro così ricco di locali e artisti di strada.
Terzo Giorno. Il tempo non è dei migliori, piove e c’è il passaggio di una classica perturbazione atlantica che non ci demoralizza e partiamo in direzione Cliffs of Moher. Sosta al Dungaire Castle a Kinvara per scattare qualche foto e arrivo alle Cliffs passando per le colline tramite la N67. Non diciamo nulla sulle Cliffs, vanno semplicemente viste e ammirate, anche sotto un diluvio con vento fortissimo come è stato per noi. Il fascino delle scogliere è incredibile, qualcosa che ti attanaglia e ti tiene inchiodato in osservazione e contemplazione. Per fortuna che c’era il Centro Visitatori, utilissimo per acquistare una bevanda calda e asciugarci un po’. Ritorno a Galway passando sulla R479 la litoranea che in caso di bel tempo permette di intravedere le coste delle Aran e tappa nello splendido O’Connor Pub pieno zeppo di ninnoli. Cena al The Galleon Restaurant a Salthill, le zuppe sono una vera specialità e le porzioni molto abbondanti a costi contenuti.
Quarto Giorno. Splendida giornata, sole e 15 gradi che non sono affatto male. Decidiamo di visitare le isole Aran, in verità vediamo solo Inishmore, la più grande delle 3. Non optiamo per il traghetto ma per il comodissimo aereo delle Aer Arann Island presso il Connemara Airport. Ci attende un bi-elica da 10 posti che in 7 minuti ci porta su Inishmore. Il costo è abbordabilissimo 45 euro a testa andata e ritorno contro i 25 del traghetto che ci impiega circa 40 minuti. Noleggiamo due mountain bike (al costo di 10 euro per tutto il giorno) e pedaliamo su e giù per le strade che ci permettono di “circumnavigare” l’isola, costeggiando il mare o mettendoci alla prova in una più impegnativa salita. Ammiriamo le bellezze dell’isola e ci rilassiamo al Tì Joe Watty Pub dove degustiamo ostriche, Guiness e l’immancabile musica dal vivo. Non ci lasciamo scappare un po’ di shopping e portiamo con noi il più classico dei souvenir, un paio di maglioni fatti a mano come tradizione vuole. Torniamo a Galway per una cena e notiamo quasi per caso il The Front Door Pub, una volta entrati il posto si presenta molto grazioso e accogliente a differenza dell’estetica esteriore e concludiamo con una tazza di Irish Coffee al Tig Coili Pub insieme a tanta Irish music rigorosamente dal vivo.
Quinto Giorno. Non ci resta che rifare le valigie, salutare la signora Maureen che ci ha ospitati e dirigersi verso l’Aeroporto di Dublino per riconsegnare l’auto e dove il volo Ryan Air delle 16.15 ci attende per riportarci in Italia.
Un’esperienza breve ma intensa dove le emozioni, i luoghi ma soprattutto la cordialità, gentilezza e grande ospitalità degli irlandesi ci ha fatto vivere un viaggio che rimarrà a lungo nei nostri pensieri.