Irlanda del Nord: tutto il resto è noia

Tra verdi paesaggi tranquilli e la musica dei coloratissimi paesi...
Scritto da: cesto83
irlanda del nord: tutto il resto è noia
Partenza il: 18/08/2013
Ritorno il: 30/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Anche quest’anno ci siamo regalati un viaggio nella verde Irlanda! Come l’anno scorso l’intento di questo racconto è condividere i bei momenti passati fornendo più dettagli possibili che possano essere utili a chi pianifica il proprio viaggio,proprio come lo sono stati per me i numerosi racconti letti su siti e forum vari.(i prezzi dei B&B,tranne il primo,sono intesi per persona per notte,inclusa colazione Irish e continental a buffet). Dopo lo spettacolare giro dell’anno scorso,anche quest’anno il programma prevede diverse tappe attraverso l’intera isola,la maggior parte lungo le coste.

GIORNO 1 – DOM 18/8 2013 – L’ARRIVO

Si parte il 18 agosto da Bergamo con arrivo a Dublino alle 18.40. Noleggiamo l’auto ancora con Hertz,questa volta nessun problema con la carta di credito,paghiamo la supercover (che non è possibile prepagare da casa) per non avere alcun problema e perchè la franchigia è troppo alta per la carta che abbiamo. L’auto assegnata è una Cross polo: la macchina si rivelerà molto comoda ma le prestazioni sono un pò deludenti (solo 1.2 di cc) e anche il consumo non sarà molto basso essendo a benzina.Come ormai imparato,prendiamo il bus navetta gratuito all’uscita dell’aeroporto che ci porta nella zona dove ci sono tutte le compagnie di noleggio auto (circa 5 minuti dall’aeroporto).

Partiamo alla volta del Sally Gap,che vogliamo raggiungere al tramonto per vedere il panorama sul Lough Tay della famiglia Guinness,ma ci perdiamo uscendo dalla M50,per cui ritardiamo cenando e chiedendo indicazioni (scopriamo infine di essere a Tallaght).Risultato: invece di salire per la Military Road R115 come previsto,seguiamo la N81 + R759 (consiglio di un tassista),e arriviamo al passo con il buio.Quindi riusciamo solamente a intravedere il riflesso della luce sull’acqua del lago.Peccato! La strada però è molto bella lo stesso: incontriamo,oltre alle solite numerosissime pecore,anche un procione e un bellissimo daino! (per pochi secondi non siamo riuscito a fotografarlo!)

Proseguiamo poi verso Roundwood, dove abbiamo prenotato alla “Tochar House“,un pub che ha anche delle stanze (eur 25).La stanza è un pò piccola,niente di speciale,tra l’altro scopriamo con dispiacere che non è inclusa la colazione,e dopo aver controllato le email di prenotazione vedo che in effetti era scritto,l’errore è mio. Pazienza,scendiamo al pub dopo aver sistemato le valigie e ci beviamo le prime birrette,tra cui una Guinness che resterà a nostro parere la migliore di tutto il viaggio! Il pub,piccolo e carino,è popolato solo da gente del posto,un gruppetto di anziani al banco e un gruppo di giovani “in festa” dall’altro lato del locale. Ci caliamo subito nel clima accogliente e scambiamo due chiacchere con l’anziana signora del B&B (per noi solo bed!).Scopriamo poi che a richiesta è possibile richiedere anche la colazione,ma ormai decidiamo di arrangarci e la mattina dopo la facciamo al vicino Centra (uno dei supermercatini sparsi per tutta l’isola,li troveremo ovunque).

GIORNO 2 – LUN 19/8 2013 – GLENDALOUGH E L’AREA DI WEXFORD

La mattina partiamo alla volta di Glendalough, per visitare il sito monastico. Facile da trovare,visitiamo le rovine e poi proseguiamo lungo la passeggiata che costeggia il lago fino ad arrivare all’Upper Lake (se non ricordo male circa 1,4 km l’andata).Onestamente la passeggiata mi ha un pò deluso,mi aspettavo qualcosa di più “panoramico”.Ci siamo comunque fatti una bella passeggiatina e respirato aria buona in un clima di pace.

Avendo programmato l’intera mattinata a Glendalough ma essendo andati via prima perchè non ci ha molto colpiti,decidiamo di seguire delle indicazioni incontrate qualche km prima che segnalavano il “Bravehearth scenic route“: lo percorriamo fino ad arrivare alla cittadina di Hollywood sulla N81.Una strada carina,ma ne ho viste di molto meglio in Irlanda. Da lì scendiamo fino a Gorey,dove facciamo tappa per mangiare un boccone e fare due passi. Poi proseguiamo verso sud (pernottamento prenotato nell’area di Wexford) seguendo la strada costiera R742 (un appunto su questa strada,non è panoramica come ad esempio la A2 in Irlanda del Nord,perchè non è proprio vicinissima alla costa se non in alcuni punti,e la visuale non è libera ai lati della strada per via della vegetazione).

Tappa obbligata alla spiaggia di Curracloe, veramente bella!Grandi dune di sabbia ricoperte di erba che portano alla spiaggia dall’acqua di un blu intenso.Ci è molto piaciuta.

Dopo qualche foto e due passi in libertà, scendiamo fino a Rosslare Harbour dove abbiamo prenotato il B&B. Breve check-in e scendiamo più a sud per cercare il “Lobster Pot“,locale indicato dalla nostra guida come uno dei migliori per la fantastica zuppa di pesce che servono.Lo troviamo facilmente (molto ben indicato nonostante le stradine piccole) ma purtroppo con sorpresa scopriamo essere chiuso il lunedì! (scriverò una lettera di protesta alla guida! C’era scritto che nel mese di agosto il lunedì erano aperti).

Con grande delusione ritorniamo indietro a cercare un altro locale,non prima di aver fatto tappa alla vicina spiaggia di Carne (molto carina,mi ha ricordato quella di Curracloe in miniatura).Mangiamo dunque in un locale trovato per strada nei pressi di Lady’s Island (non ricordo il nome del locale),poi saliamo a Wexford per la sera.

Wexford non ci piace,perchè quando arriviamo sembra deserta!Solo qualche gruppetto di ragazzini: vediamo anche una macchina della polizia fermare un gruppetto di questi perchè hanno dell’alcol in mano..scendono di corsa dall’auto stile Swat!Qui mica scherzano..Nonostante la desolazione per le strade riusciamo a trovare un bel pub con musica dal vivo e passare una piacevole serata.

Il bed and breakfast si chiama “Old Court House“,siamo “andati lunghi” un paio di volte fino al terminal del traghetto prima di trovarlo..(colpa delle birre!?).Carino,niente di speciale.Cordiale la signora all’arrivo,decisamente meno quella del mattino,tanto da guadagnarsi il soprannome di Hitler!Pagato 30 euro,buona la colazione (per gli amanti dei dolci c’è un bel vaso pieno di biscotti di vari tipi,vero Anna!?)

GIORNO 3 – MAR 20/8 2013 – LA COSTA SUD

Il programma del giorno prevede di spostarsi a ovest lungo la costa sud. Cominciamo facendo tappa a Kilmore Quay,dove c’è un piccolo porticciolo.Carino il panorama,posto tranquillo,ricorderemo sempre un enorme granchio trovato durante la passeggiata sugli scogli al quale abbiamo dato qualche mollusco da mangiare!

Dopo aver nutrito per bene il crostaceo proseguiamo alla volta di Hook Head. La strada per arrivarci è molto carina e ad un certo punto fa ben capire che si sta raggiungendo una zona piuttosto isolata.Il faro bianco e nero è imponente e si nota da lontano,l’area attorno è pensata per i turisti,con i soliti bar,ristorante self service, shop.. Molto bella l’area verde al centro con giochi per i bambini.Immaginavo che fosse un pò più isolato come posto,ma evidentemente è una zona più gettonata di quel che pensavo (dimostrato anche dal numero di auto nel parcheggio). Decidiamo di pagare il biglietto (6 euro a testa) per la visita guidata (una ogni mezzora): ti fanno partire dalla base del faro spiegandone la storia e poi ti fanno salire fino in cima (che alla fine è il nostro unico obiettivo) fermandosi ad ogni piano (sono 3).La vista dall’ alto merita davvero! Interessante anche scoprire che ad ogni piano viveva un monaco con la sua intera famiglia,e vivevano anche in dieci (vi assicuro che lo spazio è ridottissimo).

Tornati giù,qualche minuto per riprenderci dal mal di testa dovuto all’aria chiusa all’interno del faro e andiamo sugli scogli: spettacolari! Scorci meravigliosi impreziositi dalla gradita uscita del sole.Sarebbe da stendersi su uno di quei grandi scogli piatti e stare li in eterno a sentire il mare! Gli scogli in queste “punte” (“head”) sul mare sono tra i miei paesaggi preferiti!

Ripartiamo poi verso le due e raggiungiamo Ballyhack per prendere il traghetto per la contea di Waterford,che ci fa risparmiare tempo e chilometri,e sgranchire le gambe (prezzo euro 8 ad auto,”Passage East Ferry“). Appena arriviamo vediamo che il traghetto è appena partito,quindi ci beviamo una pinta al pub di fronte.Il viaggio è brevissimo,circa 5 minuti,quindi nemmeno un quarto d’ora dopo siamo già sul traghetto (si paga a bordo).

Arrivati dall’altro lato,scendiamo verso Dunmore East,che a me colpisce davvero tantissimo: nel bel mezzo del paese c’è questa piccolissima spiaggia,dall’acqua verde smeraldo..Ci passiamo proprio in uno dei frequenti momenti di sole della giornata e, vedendo che c’è molta gente,decidiamo di fare il bagno! Bene,quest’anno la gara con la mia ragazza l’ho vinta io,sono riuscito ad arrivare ad altezza ombelico mentre lei solo fino alle caviglie 🙂 Acqua davvero gelida,inoltre il sole è ormai sparito.Per cui ci rivestiamo e proseguiamo sulla strada costiera verso Tramore, tagliando poi in direzione nord verso Waterford.

A Waterford il tempo di parcheggiare e decidiamo subito di proseguire perchè siamo un pò stanchi e non ci va molto di andare in città (c’è anche un pò di traffico e venendo da posti di pace come Hook Head e Dunmore East l’ultima cosa che vogliamo in questo momento è il caos!).

Quindi anticipiamo la salita fino a Carrick-on-Suir e prendiamo la R676 verso sud alla ricerca della famosa strada magica! Qui temevo (ci avrei proprio scommesso) di non trovarla,avendo indicazioni poco precise… ma è stato facile. Basta seguire i cartelli per le Mahon Falls (le cascate). Dopo qualche stradina di campagna arriviamo e vediamo il cancello e l’albero magico,ma non essendo sicuri che fossero quelli giusti (di cancelli se ne passano parecchi prima lungo la strada), andiamo avanti e arriviamo al parcheggio delle cascate.Le raggiungiamo a piedi, sembrano vicine ma in realtà ci vuole un buon quarto d’ora a piedi circa (nel complesso le giudico un pò deludenti). Tornando indietro ormai siamo certi di dove sia il punto esatto,tra l’altro notiamo che a lato della strada una bella pietra riporta la scritta “Magic Road“: ci siamo! Spegniamo il motore,mettiamo in folle e…magia! L’auto veramente sale la salita da sola. L’abbiamo ripetuta 3 volte per essere sicuri di non essere sbronzi e fatto tanto di video! Magia o illusione ottica!? A noi piace pensare magia.. Attenzione che la strada è a due sensi di marcia quindi potrebbe arrivare qualcuno,ovviamente la zona è abbastanza isolata quindi è raro che accada..

Soddisfatti per aver trovato quel posto (ero davvero convinto di non riuscire a trovarlo!) scendiamo a Dungarvan dove pernottiamo. Check in al “Farm Lodge“,dove una simpatica signora ci accoglie.Bella la camera con due letti matrimoniali,tutta in legno stile chalet in montagna.Prezzo 27,50 euro.

La sera andiamo in città,in uno dei locali consigliati dalla nostra guida (che tra l’altro è lo stesso consigliatoci dalla signora del B&B).Il “The Moorings” al porto. Segnatevi questo posto perchè è quello che vince di gran lunga la gara delle seafood chowder che abbiamo imbastito (le abbiamo provate in praticamente tutti i pub dove abbiamo mangiato..buone,sane ed economiche!). Una zuppa cremosissima,senza grossi pezzi (sembravano come tritati) ma con un gusto celestiale (spiccava un crostaceo,credo fosse granchio). Assolutamente consigliato,tra l’altro ci hanno messi in un tavolino con finestrina sul porticciolo..davvero splendido!

A fine serata la mia ragazza non si sente molto bene per cui non andiamo in centro ma ad Helvick Head: purtroppo arriviamo un pò troppo tardi e si è già fatto buio,per cui non riesco a giudicare il posto non avendo potuto ammirare il panorama. Ritorniamo al Farm Lodge per riposare,il giorno dopo abbiamo parecchia strada da fare.

GIORNO 4 – MER 21/8 2013 – CORK E LE SUE PENISOLE

Questa giornata era una delle due che “temevo” di più in quanto il programma era ricco e i km da fare tanti: la paura era di aver messo troppa carne al fuoco e non riuscire a fare tutto. Infatti volevamo fermarci vicino a Cobh alla “Belvelly Smokehouse”,antico affumicatoio di salmone,frutti di mare e formaggi. Visitare l’English Market a Cork,poi proseguire e fare le penisole di Mizen e Sheep’s Head,per concludere poi al B&B nei pressi di Kenmare.

Partiamo presto e dopo un’ora circa arriviamo nei pressi di Cobh, non troviamo l’affumicatoio e decidiamo quindi di passare per il paese di Cobh (i prodotti della Smokehouse li avremmo comunque poi trovati all’English market). Facciamo due passi (interessante un negozietto dedicato al Titanic con molte repliche di gioielli e altri oggetti). C’è anche un museo dedicato al Titanic ma lo saltiamo dato che andremo in quello di Belfast l’ultimo giorno.

Ripartiamo verso Cork e incontriamo per la prima volta dal nostro arrivo il grande traffico (parola sconosciuta nella maggior parte dell’isola).Parcheggiamo e ci dirigiamo in centro: qui devo dire che Cork ci è davvero piaciuta! Avevo letto che era triste,grigia.. invece la troviamo viva e colorata,ricca di bei pub e negozi per lo shopping.

Decidiamo comunque di iniziare dall’English Market. Lo troviamo facilmente,è davvero caratteristico essendo dentro una specie di galleria.La maggior parte dei banchi vende carne e pesce,di tutti i tipi.Poi ci sono pasticcerie,fornai, bar e anche qualcuno che vende abbigliamento. Troviamo anche il banco della Belvelly Smokehouse,dove acquistiamo del salmone “pasticciato” con formaggio e delle cozze affumicate che sono la fine del mondo! Assaggio anche il salmone migliore di tutta la mia vita,ma lo vendono solo a tranci quindi non durerebbe fino al ritorno a casa. Per il nostro pranzo prendiamo anche da un altro banco dell’insalata di mare e delle cappesante agli agrumi,poi lamponi e mirtilli da un fruttivendolo,e infine un’insalata di tonno.Tutto un pò particolare e ottimo! Non troviamo il parco che la guida diceva essere vicino al mercato,per cui pranziamo sui gradini di un edificio lungo il fiume,credo fosse tipo un municipo o un tribunale (non c’era l’ombra di una panchina!).

Dopo pranzo ci dedichiamo allo shopping (la mia ragazza) e ai pub (io). Alla fine ripartiamo dalla città che sono le due.Complice un bell’ingorgo che ci tiene fermi una buona mezzora prima di ripartire,concordiamo di scegliere una sola delle due penisole da fare: la nostra scelta cade sulla Mizen Peninsula. Qui devo dire che è stato il trasferimento un pò più lungo di tutto il viaggio: infatti prima di arrivare a Schull ci vuole parecchio. Ci fermiamo al paesino per sgranchirci le gambe fino al molo (molto carino,con tutte le barchette ormeggiate), leggiamo che c’è spesso il mercato dei contadini,sarebbe stato bello visitarlo.

La sosta è breve,perchè la voglia di arrivare alle spiagge è molta.La prima del programma è Crookhaven, ma essendoci una strada chiusa arriviamo prima a Barley Cove. Una specie di laguna con acqua al massimo ad altezza ginocchia è attraversata da un ponte fatto con taniche di plastica,il quale porta alla duna che precede la spiaggia: bellissima,peccato non avere la fortuna di trovare un bel sole pieno,ma già così si capisce bene quanto sia limpida l’acqua.Parecchia gente in spiaggia,chi fa volare l’aquilone,chi surfa,chi fa il bagno.

Dopo essercela goduta sono ormai circa le sei,quindi ci muoviamo verso Crookhaven dove ceniamo (evvai con la solita chowder!) al “Crookhaven Inn“, piccolo pub sul porto.

Finita la cena sono ormai le sette e quindi proseguiamo per Mizen Head. Una volta arrivati,il centro visitatori è ormai chiuso,ma scavalcando riusciamo ad entrare nel sentiero costruito apposta per scendere verso le scogliere. Che dire: ne è valsa la pena fare tutta quella strada! Panorama meraviglioso nonostante la nebbiolina e dopo un pò si apre anche il cielo facendoci ammirare il blu intensissimo dell’acqua.Davvero unico! Inoltre non avere altre persone vicino rende ancora più unici quei momenti: siamo davvero isolati dal mondo!

La bellezza del panorama appena visto ci fa pesare meno il lungo tratto fino al B&B,il “Blue Merles” che si trova a 5 minuti da Kenmare,sulla strada che porta alla Beara Peninsula (R571).Un bel B&B,dove una simpatica coppia di anziani ci accoglie molto bene.Una splendida veranda dove facciamo colazione il giorno dopo parlando del più e del meno per una buona mezzora.Bellissima anche la loro cagnolina Tillie,salvata da loro dopo essere stata investita da un’auto anni fa.Pagato 32 euro.

Nonostante sia un pò tardi,andiamo a Kenmare per la serata (sorpresissimo che uscissimo a quell’ora il proprietario),mangiamo un boccone in un fast-food e ci beviamo un paio di birre in un pub dove scambiamo due chiacchere una ragazza italiana che lavorava li da qualche mese e stava per rientrare in Italia proprio il giorno dopo.

GIORNO 5 – GIO 22/8 2013 – IL RING OF KERRY

E’ ora il turno del Ring of Kerry,che l’anno scorso è come se non lo avessimo fatto dato che abbiamo trovato una fitta nebbia.Infatti appena svegli il primo pensiero è guardare il cielo! Buone notizie,è nuvoloso ma promette di aprirsi bene.

Ci fermiamo al volo a Kenmare per prendere una riduzione per la presa di corrente lasciata nell’ultimo bed and breakfast,poi breve tappa a Sneem di passaggio per Caherdaniel,dove abbiamo prenotato un giro a cavallo per le ore 10. Arriviamo un pelo in ritardo,per cui partiamo con il gruppo dell’ora dopo.Non avevamo mai cavalcato prima,ma si rivela abbastanza semplice e ci divertiamo molto! Andiamo nei pressi della spiaggia di Derrynane dove per la bassa marea c’è una grande pianura sabbiosa con alcune zone con acqua bassa.L’ideale per cavalcare in libertà!(pagato 30 euro di 1 ora abbondante). In particolare ci fa piacere vedere che i cavalli sono trattati molto bene,si vede proprio che chi li mantiene lo fa per passione e li ama (per la cronaca,il centro è l’ Eagle Rock Equestrian Centre).

Ritornati al maneggio,ci fermiamo proprio a Caherdaniel a pranzare con l’ennesima ottima zuppa (Blind Piper il nome del locale),poi proseguiamo nel Ring,fermandoci a fare foto ad ogni scorcio che merita.

Ci fermiamo a Waterville (dove l’anno scorso abbiamo dormito): nel centro del paese c’è il circo con delle giostre,inoltre c’è un simpatico signore vestito da Charlie Chaplin che gira per le strade facendo foto con le persone e salutando le signore alzandosi il cappello come un vero gentiluomo! Passeggiatina sul lungomare con un gelato,e siamo pronti a proseguire.

Decidiamo di deviare nel meno noto Ring of Skelling,e mai scelta fu più azzeccata: ci fermiamo in una spiaggia prima di Ballyskellings,che non ci emoziona. Nemmeno il tempo di pensare che Ballyskellings non ha poi una così bella spiaggia,che poco più avanti troviamo la vera spiaggia di questo paese: sarà stato per il sole splendido del momento,ma a me è piaciuta tantissimo! La solita specie di laguna dovuta alla marea non ancora alta,un’acqua cristallina,e un bellissimo rudere di una torre nel bel mezzo dell’acqua,raggiungibile a piedi e sul quale si può salire. Un panorama splendido da là sopra,non sarei mai sceso! In spiaggia famiglie e gente con i cani,in acqua gente che fa il bagno e va in canoa,sopra il rudere due giovani che prendono il sole leggendo un libro..una spiaggia proprio per chiunque!

Andiamo poi avanti nel giro fino a Valentia Island,dove mangiamo un boccone al pub di Kinightstown.(Sempre belli i panorami di Valentia Island).

Proseguiamo dunque fino a Glenbeigh e la Rossbehy Strand,tappa già fatta l’anno scorso,ma quest’anno arriviamo verso sera e con la marea alta la spiaggia sembra tutta un’altra!Immancabile l’hamburger di pesce al chiosco sul lungomare.

Nel programma avevo incluso un’eventuale deviazione anche alla spiaggia di Inch,nella penisola di Dingle,ma vista l’ora e il tempo che è ormai peggiorato nuovamente proseguiamo fino al nostro B&B nei pressi di Tralee,il “Sheridan Lodge“. Effettuiamo il check in,ad accoglierci una grossa signora piuttosto cordiale,l’unica alla quale sono riuscito a strappare uno sconto di 5 euro al momento del booking pagando così anche qui 30 euro.Camera e casa discrete,niente di speciale. Attenzione, la signora non serve colazione prima delle ore 9.

Ci docciamo e andiamo a Tralee al luna park che troviamo in centro. Non restiamo molto in città dato che facciamo un paio di giostre che ci fanno venire la nausea! (forse la stanchezza del viaggio si sta facendo sentire)

GIORNO 6 – VEN 23/8 2013 – CONTEE DI CLARE E GALWAY

Il mattino dobbiamo partire presto per raggiungere Limerick: abbiamo infatti prenotato il tour al Thomond Park per le ore 11 (per i non appassionati di rugby: è la casa del Munster,una famosa squadra irlandese). Siccome google maps da casa mi dava circa 1h e 40m per arrivare,pensavo di partire per le 9.Ma come anticipato la signora non serve la colazione prima,per cui la sera precedente abbiamo concordato in via eccezionale di farla alle 8.45. Alla fine ce la serve alle 9,convinta come ci ha ripetuto più volte che in 1 ora saremmo stati a Limerick. Ci fidiamo, risultato: arriviamo allo stadio alle 11.30!

Chiediamo cortesemente alla reception di poter raggiungere il gruppo per fare almeno metà del tour (non abbiamo ancora pagato).Dopo un pò di insistenza ce lo concedono,e finiamo il tour con gli altri (spettacolare!Almeno per chi è appassionato… foto e cimeli splendidi,spogliatoi e visita del campo dalle panchine). A fine tour si avvicina la guida e ci dice che noi due possiamo tornare da soli nella prima parte saltata (che era una specie di museo) per completare il tour. Gentilissima!

Lasciato il Thomond Park decidiamo di fare un giro in centro. Anche qui shopping (per entrambi stavolta) e poi si riparte dopo un’ora e mezza. Limerick ci è piaciuta meno di Cork,un pò più “grigia” e a me è sembrata un pò troppo “industriale”,se capite cosa intendo.

Ora il nostro programma prevede alcune opzioni: Cliffs of Moher se è bel tempo (già viste l’anno scorso con brutto tempo),Black Head nel Burren,Ailwee Caves sempre nel Burren.

Decidiamo,visto che ha smesso di piovere e si sta aprendo,di andare alle Cliffs.Non troviamo proprio il sole,ma di sicuro un tempo migliore dell’anno scorso! E,infatti,mi piacciono mooolto di più! Quest’anno decidiamo di fare la passeggiata dalla parte opposta alla O’Brien’s Tower. Come sempre proseguiamo oltre la zona cementificata,scavalcando e godendoci le vere Cliffs com’erano un tempo senza barriere e protezioni.

Finito il giro siamo parecchio stanchi e si è fatto abbastanza tardi dato che dobbiamo raggiungere Oughterard (mezzoretta a nord di Galway) per la notte. Decidiamo pertanto di avviarci e fermarci per strada ovunque ci ispiri per la cena. Alla fine ci fermiamo a Ballyvaghan e ceniamo in un pub sul molo,il “Monk’s”. Mangiato bene e speso non molto,consigliato!

Raggiungiamo il B&B tardino.Il nome è “Forest Hill“,si trova a 5 minuti da Oughterard, nella frazione di Derrymoyle,sulle rive del Lough Corrib. E’ l’unico B&B dove dobbiamo fare più di una notte,ben 3! E fortuna vuole che troviamo la migliore accoglienza di tutta la nostra vacanza!

Appena arrivati siamo un pò spaventati,la strada per arrivarci costeggia il lago ed è buia,arrivati nel giardino ci sono due edifici ed è tutto buio.Tutto fa pensare al luogo preferito di un serial killer. Poi però andiamo avanti e vediamo la luce della cucina e della gente. “Evvai non ci uccidono!” esclamiamo,anzi tutt’altro: ci accoglie la signora Dolores,che ci “trattiene” in una piacevole lunga conversazione davanti ad un the speciale,ovvero un cocktail champagne e succo d’arancia. Ci parla (come molti altri a dir la verità) di quanto sia innamorata dell’Italia,del suo lavoro,ci chiede di noi..Una bella conversazione di quelle in cui vedi che c’è proprio interesse a conoscere delle persone nuove.Dolores ama il suo lavoro e lo ripete spesso.

Veramente una persona squisita,ogni volta che ci incontra,mattina,giorno o sera che sia,ci abbraccia e bacia come fossimo suoi figli,ci chiede com’è andata,che programmi abbiamo,ci dà preziosi consigli..Non la dimenticheremo mai,lei e sua sorella (un pò meno espansiva ma altrettanto gentile e carina).Per la cronaca,30 euro a notte,posto isolato,camera normale,colazione un pò come capitava,nel senso: un giorno i fagioli (assieme alle classiche uova,salsicce e bacon ovviamente),un giorno i funghi,un giorni i white puddings.

Andiamo a letto con il sorriso,intuendo da subito che siamo capitati in un bel posto. Non usciamo quella sera perchè molto stanchi. Anche questa è stata una giornata un pò pesante per i km fatti. Poco male,il giorno dopo si va alle Aran in bici,quindi i km in auto sono pochi.

GIORNO 7 – SAB 24/8 2013 – LE ISOLE ARAN (INISHMORE)

La mattina seguiamo il consiglio della Dolores di fare la strada secondaria che porta praticamente al terminal di Rossaveel dove abbiamo il traghetto. La strada aveva un nome in gaelico che ovviamente non ricordo,ma tradotto significa “la vecchia strada dimenticata”. Quando l’abbiamo percorsa abbiamo capito perchè: stretta e in mezzo al nulla,tutta dune e saliscendi..bellissima! Tocchiamo addirittura con il muso dell’auto sull’asfalto facendo un salto (come sempre siamo in ritardo!).

Arriviamo all’imbarco del traghetto,purtroppo il tempo non promette nulla di buono..piove e non sembra volersi aprire.Un’ora circa di traghetto,balliamo parecchio sulle onde (pagato da casa 22,50 euro a testa,andata + ritorno).

Arriviamo a Inishmore,la più grande delle tre isole,e noleggiamo la bici:all’inizio piove poco.Seguiamo la mappa e ci dirigiamo verso l’attrazione principale,il Dun Aonghasa.Però vogliamo fare il giro completo quindi lo teniamo per il ritorno e proseguiamo per raggiungere l’estremità dell’isola. Purtroppo la pioggia aumenta parecchio e ci inzuppiamo completamente,fa davvero freddo.Ci ripariamo un pò sotto una rimessa di una casa,dove scambiamo due parole con una coppia di italiani che ha avuto la stessa idea,poi decidiamo di tornare indietro appena la pioggia diminuirà di intensità.

Facciamo tappa in un bar strapieno di gente, tutti che vogliono ripararsi..A fatica dopo un pò di attesa troviamo un posto a sedere e ci beviamo un the caldo..Stiamo un pò li dentro a riprenderci,poi torniamo in bici verso il molo,vogliamo prendere il traghetto un’ora prima (il nostro sarebbe alle 17).Purtroppo quello delle 16 si riempie in fretta quindi aspettiamo ancora un’ora..che freddo!

La cosa più divertente è stata incontrare una ragazza conosciuta su un forum,mai visti dal vivo ci siamo trovati per caso alle Aran!

Appena tornati al B&B veniamo salvati dal the della Dolores (questa volta il classico the caldo,non quello della prima sera!) e quindi dopo una bella doccia calda troviamo le forze per uscire.Occupiamo l’intero bagno stendendo i nostri vestiti zuppi!

Dovremmo andare a Galway ma rimaniamo a Oughterard vista la giornata pesante.Bella scelta perchè il paese è piccolo ma vivo,mangiamo in un fast food dove un simpatico vecchietto ci fa compagnia parlando dei suoi parenti italiani. Poi troviamo un bel pub dove fanno musica,con le pinte a 3,30 euro..inutile dire che passiamo lì l’intera serata!

GIORNO 8 – DOM 25/8 2013 – LA COSTA DEL CONNEMARA

Questa giornata dovrebbe essere dedicata esclusivamente alla costa del Connemara e le sue spiagge.Siccome le previsioni dicono brutto tempo la mattina e possibili schiarite nel pomeriggio,decidiamo di andare a Galway la mattina e poi muoverci per la costa.

Galway non delude neanche quest’anno,è in assoluto la città irlandese che preferisco,sempre viva,colorata e avvolta nella musica degli artisti di strada! Anche stavolta che è mattina.Giro per shopping (essendo domenica apertura negozi alle 11),giro al mercatino (assaggiato un paio di dolci caserecci favolosi!) e siamo pronti per partire.

Prima tappa è la tanto attesa Coral Strand nei pressi di Carraroe. L’anno scorso ci siamo persi,quest’anno la raggiungiamo facilmente. La spiaggia però mi ha deluso: sarà per il tempo ancora molto nuvoloso,sarà perchè la marea è bassa e spuntano molte alghe.. o ancora perchè avevo troppe aspettative non so.. carina si,ma ne ho viste di molto meglio in Irlanda.

Dopo aver mangiato la solita wrap (che spettacolo le wrap in Irlanda…con 4 euro mangi una piadina gordissima!!),proseguiamo nel giro e per strada notiamo una piccola spiaggia illuminata dai raggi del sole: la raggiungiamo,non senza sbagliare un paio di volte la strada,dato che sono piccole stradine di campagna e la spiaggia non è indicata! Arriviamo e lo sforzo è premiato,sembra Coral Strand ma un pò più grande,senza le alghe e soprattutto non c’è nessuno!Dopo esserci goduti quell’angolo di pace torniamo sulla strada principale e ci fermiamo in un negozietto a prendere qualcosa da mangiare e soprattutto chiedere dove siamo:mi rompe aver trovato una bella spiaggia e non poter ricordarmi il nome,che scopriamo essere Ardmore.

Proseguiamo dunque verso il piatto forte del giorno,la Dog’s Bay: quest’anno ci fermeremo prima alla Gurteen Bay,la baia che sta proprio dietro. Arriviamo a quest’ultima e lo spettacolo è meraviglioso: un’acqua cristallina,una parte di spiaggia con gli scogli e l’altra con la distesa sabbiosa..veramente una meraviglia!

Decidiamo poi di raggiungere la Dog’s Bay a piedi attraverso i pascoli.Apriamo qualche cancello e facciamo il giro largo lungo la costa. Quei posti ci regalano scorci meravigliosi, in particolare un paio di mucche che brucano l’erba praticamente in spiaggia!Chi sta meglio di loro?

Tra la passeggiata e le foto arriviamo ala Dog’s Bay che è già un pò scuro,ma ne è valsa la pena perdersi in quel paradiso!

Ritornati alla macchina proseguiamo la strada costiera,se avessimo tempo ci spingeremmo fino a Slyne Head,ma ormai è tardo pomeriggio e il tempo è di nuovo peggiorato,quindi continuiamo fino a Clifden (anche qui sarebbe prevista la Sky Road, ma l’abbiamo già fatta l’anno scorso con il sole quindi passiamo..). Clifden è piccola e abbastanza carina,ceniamo al “Guy’s bar & Snug” e beviamo un paio di pinte prima di ritornare verso il BB.

GIORNO 9 – LUN 26/8 2013 – ACHILL ISLAND

Lasciamo a malincuore il Forest Hill (dopo esserci ritrovati come sorpresa tutti i vestiti puliti e asciugati piegati sul letto..Sembrava davvero essere parte di quella famiglia!).

Da programma dovremmo fare tappa all’Ashford Castle nei pressi di Cong,ma ancora una volta modifichiamo in base alle nostre esigenze. Ci facciamo quindi una dormita un pò più lunga e la colazione più tardi,salendo con calma verso Westport,nel Mayo. Breve giro in centro e pranzo con l’immancabile chowder.

Poi effettuiamo il check in alla “Windermere House” (30 euro). Splendida casa di quelle piene di oggetti e soprammobili sia dentro che fuori.Bella camera arredata un pò all’antica. Arriviamo verso ora di pranzo e soprendiamo la simpatica proprietaria mentre fà le pulizie di casa scalza.L’imbarazzo per lei è molto,ci chiede scusa almeno dieci volte e a nulla è servito ripeterle che non era successo nulla di male.

Sistemati i bagagli,ci dirigiamo verso la meta del giorno: Achill Island. Circa 40 minuti per arrivare al ponte (dove a sorpresa troviamo un pò di coda). Poi imbocchiamo l’Atlantic Drive,una strada panoramica davvero splendida! Peccato per il tempo,è nuvoloso e ci sono le nuvole basse..ma i bellissimi panorami ci fanno subito capire che l’isola è splendida.

Proseguiamo attraverso Keel e la sua spiaggia popolata di surfisti.

Poi finalmente raggiungiamo la tanto desiderata Keem beach,che nonostante il tempo non delude le aspettative: assoultamente unica! Inoltre ci si arriva dalla strada che costeggia la collina parecchio alti sul livello del mare,quindi appare d’un tratto in basso sulla sinistra,ci sono un paio di piazzole che ci consentono di fermarci a godere quella meravigliosa vista e immortalarla con qualche foto.Scendendo al parcheggio troviamo anche dei lavori,stanno preparando un set cinematografico,infatti qualche giorno dopo la spiaggia sarà chiusa (per fortuna non siamo capitati in quei giorni!).

Ci dirigiamo poi verso l’altra sponda dell’isola,qualche foto al Deserted Village,alla golden strand di Dugort e ci perdiamo nelle stradine nei pressi di Dooniver.

Ancora una volta l’ora è tarda e decidiamo (visto anche il tempo) di tornare a Westport per la cena.Ceniamo in un bel ristorantino al porto,il “Quay Cottage“: ambiente un pò “chic” e cibo un pò particolare (esempio su tutti il salmone alla vodka) ma molto buono.Non spendiamo nemmeno molto,mi sento di consigliarlo.

GIORNO 10 – MAR 27/8 2013 – SLIGO

Prendiamo la strada verso nord,anche stavolta decidiamo di concederci un’ora di sonno in più e saliamo con calma,tagliando dall’itinerario le spiagge di Inishcrone e Easkey,nel tragitto verso Sligo.

Il B&B è a Drumcliff,e vince la gara del più bel B&B e della migliore colazione. Il nome è “Yeats Lodge“: già da fuori fa una gran bella figura,con i muri della casa in pietra,le finestre appuntite e il monte Ben Bulben a fare da sfondo. Appena entrati,anche la camera è di gran lunga la migliore di tutte,in legno con un letto matrimoniale e due singoli,molto grande. Diciamo che i 5 euro in più rispetto agli altri (35 euro il prezzo) se li è meritati tutti. Super organizzazione,con la password del Wi-fi in camera,un quaderno con locali consigliati e guide turistiche,e un foglio dove ordinare la colazione il giorno dopo. Oltre alla solita irish e continental,c’è anche il porridge (che non prenderemo mai più in vita nostra!),parecchi yogurt,abbondante frutta.Si può scegliere anche il salmone in alternativa al solito bacon e salsicce. La colazione più ricca senza ombra di dubbio.

Sistemiamo le valigie e subito partiamo alla volta di Bundoran,nel Donegal,per il giro in Kayak che abbiamo prenotato al Donegal Adventure Centre (già conosciuto e apprezzato l’anno scorso con i tuffi dalle scogliere). Ci forniscono muta da sub e attrezzatura,prendiamo il furgone e ci dirigiamo al vicino Lough Melvin,dove prendiamo ciascuno un kayak. Dopo una breve lezione sulle nozioni base,siamo liberi di girare per il lago,ci tuffiamo (o meglio..cadiamo!) in acqua un paio di volte,pagaiamo in mezzo alle fronde vicino alla riva..Un bel giro di un paio d’ore scarse. Veramente divertente! Il costo a persona è di 30 euro.

Ripartiamo da Bundoran che sono ormai le 16.30,scendiamo fino a Sligo dove facciamo un breve giro a negozi. Ad ora di cena puntiamo a Rosses Point,la spiaggia vicina,e mangiamo in un bel ristorante locale,”The Waterfront“.Nella guida era segnalato che non era molto economico,ma l’abbiamo trovato in linea con gli altri. Ci godiamo poi il tramonto molto brevemente perchè tira un’aria gelida ed siamo esausti dal giro in Kayak!

GIORNO 11 – MER 28/8 2013 – MARBLE ARCH CAVES E DERRY

Il giorno dopo entriamo in Irlanda del Nord,con la visita alle Marble Arch Caves nei pressi di Enniskillen. Le ho trovate affascinanti,in particolare bello il breve tragitto sul battello,dove bisogna abbassare la testa per passare nel cunicolo.Un qualcosa di diverso e piacevole. Impressionante scoprire quanto tempo ci vuole perchè si formi una stalattite di soli 10 centimetri!

Terminata la visita alle grotte facciamo un giro a Enniskillen,ho letto che ha parecchi negozi per lo shopping ma onestamente non ci piace granchè,infatti rimaniamo poco,il tempo di fare un giro (a vuoto visto i prezzi) a negozi,acquistare il pranzo e farsi dare un paio di mappe per il Lough Navar Forest Drive.

Questa strada forestale infatti è la tappa successiva.Avevo timore di non trovarla (come la Magic Road) ma anche qui le indicazioni sono piuttosto chiare e semplici. La strada è stretta e alcuni punti sono a senso unico,per cui si deve completare il breve anello per tornare alla strada principale,non è possibile scendere da dove si è entrati. A circa metà percorso il pezzo forte,la veduta dalle Cliffs of Magho sul Lough Erne: davvero un gran bel panorama,l’area ha un paio di tavoli per poter fare il picnic, così mangiamo lì.

Dopo una pausa rilassante,avendo voglia di andare in città,puntiamo verso Derry direttamente saltando le tappe intermedie come il Tully Castle, Belleek e Boa Island.

Arriviamo a Derry e subito ci colpisce: la conformazione è diversa dalle città irlandesi, a me ricorda alcune città italiane per come è fatta, con il centro racchiuso tra le mura e posto in cima ad una collina ,attorno il resto della città compreso il quartiere Bogside, che visitiamo per primo ammirandone i murales dedicati al Bloody Sunday. L’aria che si respira li è molto particolare,ogni angolo di quel quartiere trasuda dolore per un passato sanguinoso.

Ritorniamo poi dentro le mura,due passi,un giretto per shopping al centro commerciale dove abbiamo parcheggiato e ripartiamo direzione Magilligan Point,dove abbiamo la fortuna di arrivare quasi al tramonto. Il posto in se non è nulla di eccezionale secondo me, ma abbiamo la fortuna di scattare qualche bella foto grazie al sole splendente sui verdi prati.

Il sole però sta quasi tramontando quindi decidiamo di proseguire verso il vicino Mussenden Temple,scegliendo di vedere la Benone Strand dall’alto senza passarci a passeggiare. Scelta azzeccatissima perchè arriviamo in cima e dopo aver superato alcuni cancelli (richiusi per bene come ben segnalato più volte dai cartelli presenti ovunque) arriviamo al tempio,situato in una posizione spettacolare,sulla cima delle scogliere. Da li un panorama splendido sulla Benone Strand e l’oceano,impreziosito dal fantastico tramonto a cui abbiamo la fortuna di assistere. Dopo innumerevoli foto,passiamo anche per la Downhill Demense (a pochi passi dal tempio): una vecchia villa ormai abbandonata e in decadenza,molto affascinante soprattutto con il buio.

Raggiungiamo poi il nostro B&B,poco dopo Coleraine nei pressi di Ballibogey. “Lisnagalt Lodge” è il nome,prezzo 25 pounds.Casa e camera carine,buona la colazione.Il proprietario dev’essere stato un ex motociclista visti i numerosi quadri appesi,ma non abbiamo occasione di parlarci assieme perchè la mattina dopo ci ha serviti la moglie.

Alla sera optiamo per un giretto a Portrush,mangiamo da Mr. Chips e poi torniamo al B&B: le piccola città nord-irlandesi non sono paragonabili a quelle irlandesi in quanto a vita!

GIORNO 12 – GIO 29/8 2013 – LA COSTA NORD E NORD-EST

E siamo così al penultimo giorno,ripercorreremo alcune tappe della scorsa estate in Irlanda del Nord,che ci sono talmente piaciute da volerle ripetere. Pochi sono quest’anno i posti già visitati: le Cliffs of Moher,il Ring of Kerry e alcune zone di questa giornata. Ma tutte meritano di essere rivisitate,alcune perchè l’anno scorso era brutto tempo ed è come non averle fatte (Ring of Kerry e Cliffs of Moher),altre perchè sono state splendide (Irlanda del nord e il ponte di corda in particolare).

Partiamo andando alla ricerca di The Dark Hedges,il fiabesco viale alberato. Anche questo lo metto tra le sorprese,infatti non so perchè ma ero convinto che dal vivo fosse un pò deludente rispetto alle foto.Invece dal vivo è assolutamente unico: gli alberi sono imponenti e i colori sono proprio come quelli delle foto,sembra una cartolina disegnata!

Saliamo poi a nord fino alla Whitepark Bay,spiaggia che abbiamo amato l’anno scorso al tramonto.Stavolta ci arriviamo di giorno con la pioggia,ma è bello ugualmente vederla con colori diversi.Il blu dell’acqua è sempre molto intenso nonostante il cielo grigio.

Proseguiamo poi verso il vicino ponte di corda Carrick-a-Rede,il tempo non è come l’anno scorso ma le emozioni che ci regala questo posto sono sempre uniche!Paesaggi meravigliosi,l’emozione nell’attraversare il ponte,la tranquillità dell’isolotto.. Resterà sempre nei nostri cuori!

Dopo esserci goduti questa meraviglia ci avventuriamo nella costa nord-est,puntiamo subito a Fair Head,seguendo le indicazioni avute dall’ufficio turistico di Ballycastle. Arriviamo al piccolo parcheggio,ma piove e la passeggiata a piedi è lunghetta (almeno 20 minuti ci dicono).

Cambiamo pertanto programma e ci dirigiamo verso la Murlough Bay,ma anche qui essendo in riserva di benzina decidiamo di non scendere fino alla spiaggia e proseguire per Torr Head,sulla strada per Cushendun. A Torr Head siamo già arrivati l’anno scorso,con una bufera in corso: quest’anno siamo più fortunati perchè smette di piovere ed esce anche un pò di sole. Saliamo dunque fino alla casa abbandonata (vecchia casa del guardiano della stazione di segnalazione): la casa ha solo le mura intatte,si vede ancora il pavimento in legno e qualche pezzo del bagno. Delle scale arrugginite portano sul tetto,dove il panorama è unico!Sembra di essere sospesi sopra il mare.Peccato per i veri e propri sciami di formiche alate,altrimenti sarebbe da rimanere lì per ore!

Il nostro viaggio prosegue poi lungo la strada costiera A2,tanto amata l’anno scorso: non ha deluso nemmeno stavolta regalandoci dei colori inediti per noi,visto che il sole ogni tanto pensa bene di uscire per mostrarci il vero colore dell’acqua.

Sosta a Cushendall per un gelatino da Maud’s,poi Carnlough,Glenarm e infine arriviamo a Belfast,dove pernotteremo. Purtroppo abbiamo solo l’indirizzo del B&B,il navigatore è inutilizzabile e abbiamo solo le mappe: decidiamo così di andare in centro,cercare un ufficio turistico e farci dare le indicazioni.Molto traffico e gente che corre come pazza: appena parcheggiato tiriamo un sospiro di sollievo! Trovato facilmente l’ufficio,ci facciamo dare mappa e indicazioni,il B&B non è vicino al centro.Diciamo che per arrivarci abbiamo fatto un bel tour panoramico di alcune zone di Belfast,fermandoci a chiedere almeno 5 volte!

Alla fine però arriviamo,il quartiere ha tutte case con mattoni rossi tipico stile british,il B&B si chiama “Ardmore Guesthouse“, 25 pounds.Conosciamo subito l’eccentrico proprietario,titolare di una pizzeria italiana nei dintorni,che ci intrattiene in quasi un’ora di conversazione. Per farvi capire diciamo aveva occhi più per me che per la mia ragazza se capite cosa intendo!

Comunque persona gentilissima anche se leggermente inquietante,alla sera ci chiama un taxi e viene anche lui in centro dato che deve uscire,così ci paga il viaggio di andata e ci consiglia un ottimo pub,il “Duke of York”,frequentato da gente del posto. Molto carino,musica dal vivo..peccato che le pinte costino circa 5 euro.

Facciamo però prima un giro in centro,la città è bella ma a quell’ora c’è poca gente per strada e mi è sembrata un pò desolata.Ovviamente sto parlando solamente del centro,unica zona da noi “visitata”. Ritorniamo infine con il taxi al B&B.Anche questo B&B non serve la colazione prima delle 9.La motivazione del proprietario è stata che lui si alza alle 7,si fa la doccia,alle 8 inizia a cucinare e alle 9 serve in tavola! Ci adattiamo senza problemi,il giorno dopo non abbiamo particolari scadenze.

GIORNO 13 – 30/8 2013 – TITANIC E RITORNO

Ed eccoci all’ultimo giorno,come anticipato partiamo non proprio presto. Nostra destinazione il Titanic Visitor Centre, raggiunto facilmente anche grazie alle indicazioni ricevute.La struttura da fuori è imponente, parcheggiamo al piano interrato e poi saliamo al piano terra dove parte la visita.

Otto o nove (non ricordo esattamente) “gallerie”,ognuna con un suo tema,raccontano la storia del Titanic dal periodo in cui è stato costruito,a quando è affondato e seguente processo alla ricerca dei colpevoli.

Da segnalare in particolare una galleria in cui fanno salire su una specie di cabinovia (tipo montagne russe) a 6 posti: ovviamente a velocità ridottissima,si attraversa una ricostruzione del cantiere navale mentre spiegano le tecniche di costruzione.

Numerosissimi in tutto il centro i terminali multimediali con schermi touch-screen,a noi ha colpito quello dove si può vedere l’intero elenco dei passeggeri,filtrarlo per nazionalità o altri dettagli,e sapere di loro età,professione,luogo e data di nascita.

Personalmente mi è piaciuta soprattutto la galleria sul momento della tragedia vera e propria,con le reali conversazioni tra le navi riportate sulle pareti,le voci registrate dei sopravvissuti che raccontando quel momento, e altre “chicche”.

Nel complesso,rimango un pò deluso perchè pensavo si andasse anche nella vasca dove è stato costruito.Diciamo che è mancata una parte un pò più “tangibile”, il tutto era interessante ma sembrava un documentario alla tv. Che so,qualche oggetto ritrovato o cose così..

Finita la visita,il programma è di fermarci a Howth nei pressi di Dublino per attendere l’ora di partenza e visitare il paesino,ma la visita a Belfast è durata più del previsto,così decidiamo di fare la strada con più calma e fermarci in un paio di stazioni di servizio per poi andare diretti a riconsegnare l’auto. Il nostro viaggio è ormai purtroppo finito.

Che dire, rispetto allo scorso anno possiamo dire di aver viaggiato più consapevoli dei tempi di percorrenza delle strade,degli orari per cenare,di come sono fatte per la maggior parte le città..

Abbiamo fatto tante attività un pò insolite per noi e assaggiato la vera ospitalità irlandese tanto pubblicizzata.

Abbiamo visto luoghi nuovi magnifici e rivisto altri che l’anno scorso ci avevano stregato.

Siamo stati in generale fortunati con il tempo,perchè trovare il sole (seppur a brevi momenti) 11 giorni su 12 non è facile in Irlanda.

Ci siamo goduti un pò di più l’avventura usando solamente le mappe e non il navigatore, scelta obbligata ma che si è rivelata divertente e interessante.

Per il futuro mi piacerebbe tornare ad Achill Island che secondo me con il sole potrebbe diventare il mio luogo d’Irlanda preferito. Ma mi piacerebbe anche provare a fare una settimana nello stesso paese e vivere la realtà irlandese quotidianamente, sono sicuro che sarebbe bellissimo!

Vedremo se il futuro ci riporterà nuovamente in questa magica isola!

Guarda la gallery
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Ballinsgellings Beach

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Ponte di corda Carrick-a-Rede

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Keem Beach

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Bogside a Derry

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Barley Cove dall'alto

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Tramonto a Magilligan Point

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Veduta da Torr Head

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Tramonto sulla Benone Strand

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Sole sulla Rossbehy Strand

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Mizen Head

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Gurteen Bay

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Barley Cove Beach

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Porticciolo di Schull

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Keem Beach

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Hook Head

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Yeats Lodge

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Curracloe Beach

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Tramonto dal Mussenden Temple

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La strada magica

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Il cielo del Connemara

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Galway

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Balinskellings Beach

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Ardmore Beach

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The Dark Hedges

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Laguan di Barley Cove

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Tra la Dog's Bay e la Gurteen Bay

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Lough Navar Forest Drive



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