Iran, sulle orme del passato
COSA VEDERE: -Teheran è una metropoli moderna di 14 milioni di abitanti, quindi con autostrade urbane lunghe decine di chilometri e traffico caotico, comunque merita almeno una giornata intera di visita dato che ci sono un buon numero di musei interessanti che però chiudono alle 16.00. Noi abbiamo visitato quello dei gioielli, mai visti di così grandi, e quello della storia del tappeto dove sono esposti esemplari di 500 anni fa, ma non abbiamo avuto tempo per il museo archeologico, che espone molti reperti di Persepoli e quello della ceramica e del vetro. Ci sono poi le residenze dello Scià che sono interessanti per cogliere il lusso della vita a corte.
-Shiraz è la città che viene usata come base per le escursioni al complesso archeologico di Persepoli ma è anche nota per essere la città natale di due grandi poeti persiani: Hafez e Saadì. La visita dei giardini dove sono situate le loro tombe ci ha permesso di scoprire la venerazione che gli iraniani hanno per questi poeti, recandosi in pellegrinaggio e sostando sulle loro tombe a leggere le loro poesie.
– Persepoli si trova alla fine di una pianura molto estesa, alle pendici di un monte, sopra un basamento di enormi massi. Il complesso archeologico è maestoso ed imponente ed alla sua vista non si può fare a meno di emozionarsi pensando ai suoi palazzi che hanno circa 2500 anni di storia. I bassorilievi in basalto nero che rappresentano processioni di sudditi, provenienti da tutte le regioni del regno, che portano doni al re, sono bellissimi e ben conservati.
La tombe rupestri di 4 grandi re persiani sono anche qualcosa di mai visto da annoverare tra i capolavori dell’ Umanità.
-Yadz vanta il primato di centro storico più antico del paese ancora abitato. Situata in mezzo al deserto iraniano, era un’importante tappa delle vie carovaniere verso l’ Estremo Oriente. Nella parte antica vi sono ancora le viuzze con muri alti di fango ed è molto suggestivo girovagare al suo interno senza meta. Yadz è ancora la sede della comunità religiosa di Zoroastro. È interessante visitare il loro tempio dove si dice che il fuoco bruci ininterrottamente dal 470 d.C. E specie le Torri del Silenzio, appena fuori città, dove fino a 70 anni fa i seguaci di Zoroastro,non potendoli seppellire in ossequio della loro religione, lasciavano i cadaveri dei propri parenti in modo che gli avvoltoi ne spolpassero le ossa.
-Isfahan è considerata il gioello dell’antica Persia ed una delle città più bella dell’Oriente perchè ricca di monumenti dell’arte islamica del XVII°secolo. Un vero capolavoro è la piazza dell’ Imam, originariamente un campo di polo ( i persiani sono stati i primi al mondo a giocarlo) considerata tra le più grandi ma sopratutto tra le più belle al mondo: le cupole delle due moschee che si affacciano su di essa sono rivestite di piastrelle celesti e beige che risplendono al sole con intensità diversa nell’arco della giornata. Un altro spettacolo mi ha anche colpito: i lungofiume ed i ponti antichi sul fiume Zayandeh. Le sponde sono coperte da meravigliosi giardini ed i ponti in stile islamico sembrano usciti dal libro delle fiabe. É stato piacevole passeggiare di venerdi e vedere l’amore che la gente ha per il verde, trascorrendo la giornata festiva facendo il pic-nic( neppure una busta per terra) e giocando coi bambini sui prati oppure prendendo il fresco, seduta sulle rive del fiume. -Kashan si incontra lungo la strada per Teheran. Ci sono stato solo per poche ore comunque da non perdere la visita ad alcune case tradizionali di ricchi mercanti del secolo scorso ricche di splendidi motivi decorativi.
PERNOTTAMENTI -Laleh-5*/ Teheran è l’ex-Intercontinental, abbastanza ben mantenuto. La posizione a Nord della città è ottima perchè si trova accanto al parco omonimo, al riparo del traffico, dove ci sono il museo del tappeto e quello di arte contemporanea.
-Homa-5*/ Shiraz buon albergo con un bel giardino.
-Carvan-3*/Yadz albergo in stile motel con camere grandi come miniappartamenti sparse in un giardino ma i condizionatori sono rumorosi ed il livello di rifiniture lascia a desiderare.
-Abbasi-5*/Isfahan è un luogo storico per l’Iran. Fu costruito agli inizi del XVIII° secolo e rinnovato negli anni ’60. É bellissimo e consiglio caldamente di soggiornarvi: vi regalerà momenti di autentico piacere. Se non è possibile, andate a cenare o solo a prendere un the nel suo meraviglioso giardino.
PASTI La cucina iraniana è buona ma ha una scelta limitata di piatti per noi occidentali. Tutti i giorni, a pranzo e cena, ho trovato antipasto di formaggio ed erbetta o yoghurt, minestra di vegetali od al pomodoro, spiedino di pollo ed agnello e frutta fresca. ( la tariffa del viaggio includeva la pensione completa) SHOPPING C’è un’impressionante scelta, anche di qualità, di tappeti. Il consiglio è di arrivare preparati per la trattativa. Sono interessanti anche delle miniature dipinte a mano su osso di cammello; il resto si trova in tutti i negozi etnici in Italia CONCLUSIONI Tre cose mi hanno sorpreso arrivando in Iran: Primo. L’assoluta calorosa ospitalità dimostratami dalla gente. Durante tutto il viaggio abbiamo incontrato giovani, il 60% della popolazione di 70 milioni di abitanti è al di sotto dei 25 anni,affabili e cordiali, desiderosi di parlare con noi, di farsi fotografare, di offrirci del the. Tale comportamento ci ha fatto cambiare radicalmente idea su questo Paese, grande 5 volte l’Italia, che , a causa delle leggi imposte dalla rivoluzione islamica e delle esternazioni dei suoi governanti, ci appariva ostile verso gli stranieri.
Secondo. L’ assoluta compostezza e dignità della gente. Nessuno vi molesterà o vi disturberà mai insistendo nelle loro richieste, tanto da farvi sentire a vs. Agio durante il soggiorno in questo paese.
Terzo. Una buona scelta di alberghi e ristoranti e una buona rete domestica di aerei e bus consente, se si vuole, di organizzarsi il viaggio a costi decisamente inferiori di quelli europei. antica