Inverno in California

24 Dicembre 2006 Dopo qualche indecisione tra California e Florida, abbiamo scelto la California poiche’, dopo aver consultato le previsioni meteo su www.weather.com, sappiamo di trovare un tempo migliore (anche se le temperature saranno piu’ basse, attorno ai 20°). Così alla mattina alle 8 partiamo da Malpensa con British Airways, che ci...
Scritto da: moreno65
inverno in california
Partenza il: 24/12/2006
Ritorno il: 01/01/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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24 Dicembre 2006 Dopo qualche indecisione tra California e Florida, abbiamo scelto la California poiche’, dopo aver consultato le previsioni meteo su www.Weather.Com, sappiamo di trovare un tempo migliore (anche se le temperature saranno piu’ basse, attorno ai 20°).

Così alla mattina alle 8 partiamo da Malpensa con British Airways, che ci portera’ prima a Londra e poi a Los Angeles, dove arriviamo nel pomeriggio; dopo aver svolto le varie operazioni (impronte digitali e permesso di soggiorno) per la verita’ abbastanza velocemente, ritiriamo i bagagli ed usciamo dall’aeroporto. Prendiamo il transfer dell’Avis che ci porta a prendere la nostra auto a noleggio; la giornata è splendida e la temperatura ottima. Ritirata l’auto, andiamo nel nostro albergo, un Best Western gia’ conosciuto in ns. Viaggi precedenti, e comodamente prenotato dall’Italia (nelle vicinanze c’è un’ottimo ristorante messicano). Poi, un po’ stanchi, andiamo a dormire.

25 Dicembre 2006 Questa mattina ci svegliamo presto (come sempre ci succede il primo giorno per l’effetto del fuso orario), così dopo un’ottima colazione in albergo compresa nel prezzo della doppia, ci mettiamo in viaggio. Visto che oggi è Natale, e ci sono molte attivita’ chiuse, decidiamo di fare un po’ di strada e di andare a Las Vegas. Decidiamo di arrivare il prima possibile senza fare deviazioni o fermate intermedie (come altre volte abbiamo fatto), così da Los Angeles prendiamo la I10 e poi la I15, e nel primo pomeriggio siamo a Las Vegas. Qui cerchiamo subito l’albergo, vorremmo andare al Paris, ma c’è una fila kilometrica al check-in, e quindi optiamo per il New York New York. Sistemati in camera i bagagli, si esce sulla strip, dove c’è un sacco di gente come sempre in giro, la temperatura è buona finche’ c’è il sole (15°), poi però scende il freddo. Facciamo tutta la strip, visitando tutti gli alberghi che incontriamo sul percorso che sono tutti bellissimi…Anche se in precedenti viaggi li abbiamo gia’ visti, per noi è sempre piacevole “curiosare”…I piu’ spettacolari a ns. Avviso sono il Paris, il Venetian, il Cesar Palace ed il ns. New York New York. Per mangiare sfruttiamo la formula “all can you it”, le cene a buffet che la maggior parte dei grandi alberghi propone, e noi questa sera andiamo all’Excalibur. Poi dopo avere girato ancora un po’, il freddo e’ pungente, siamo nel deserto e l’escursione termica alla sera si fa’ sentire, quindi torniamo nel ns. Albergo ed andiamo a dormire.

26 Dicembre 2006 Oggi abbiamo deciso di visitare il Red Rock Canyon, circa 20 miglia ad ovest di Las Vegas, e questa sera di essere di nuovo in citta’; così chiediamo al New York New York la possibilita’ di una seconda notte. Il posto c’è, ma il prezzo della camera per oggi e’ quasi il doppio della notte precedente (questa è Las Vegas, dove niente va’ dato per scontato). Facciamo quindi il check out ed andiamo via, all’albergo penseremo piu’ tardi. Andiamo al Visitor Center a prendere informazioni, e poi usciamo dalla citta’ in direzione del Canyon. Il parco è piuttosto piccolo, con un percorso circolare di 13 miglia, pero’ bello da visitare se si ha una mezza giornata di tempo, anche se ci sono posti piu’ spettacolari da vedere nei dintorni a nord-est della citta’ di Las Vegas, posti come il Lake Mead e la bellissima Valley of Fire State Park, da noi gia’ vista in un precedente viaggio. Tornati a Las Vegas, prendiamo una camera all’Hilton Hotel (un po’ fuori rispetto alla strip) che paghiamo ancora meno della notte precedente…Questa sera si va’ a mangiare al buffet dello Stratosfere, l’albergo con la torre da cui vengono girate le scene del telefilm C.S.I. Poi giriamo ancora un po’ sulla strip (forse era meglio fare un giro in Fremont Street a vedere gli spettacoli di luci ed immagini proposti ogni ora…) e concludiamo così la ns. Visita di questa per noi bellissima citta’, dove anche se non si gioca nei casino’, c’è sempre un modo per divertirsi e rimanere stupiti da cio’ che si vede…Una citta’ comunque sempre in evoluzione, quando si torna a distanza di tempo si trova sempre qualche nuovo cantiere in costruzione… quindi nuovi alberghi, nuovi shopping center.

27 Dicembre 2006 Questa mattina partiamo presto, e lasciamo un tempo piuttosto nuvoloso. Prendiamo la US95 in direzione Nord-Ovest verso la Death Valley, dove il tempo torna ad essere splendido; all’incrocio con la US375, che ci portera’ prima in California e poi nella Death Valley, in localita’ Amargosa Valley facciamo il pieno alla macchina, visto che all’interno del parco c’è una sola pompa di benzina e piuttosto cara, e quindi entriamo nel parco. Facciamo subito la prima deviazione che ci porta a Dantes Wiew, dove dall’alto vediamo tutta la valle, giornata bellissima ma con un vento gelido, che quasi non ci permette di scendere dalla macchina. Torniamo sulla strada principale, ed arriviamo a Zebriskie Point dove lo spettacolo che si apre ai nostri occhi, e’ decisamente “lunare”. Arriviamo quindi nel punto centrale del parco, cioè Fornace Creek,e ci fermiano al Fornace Creek Inn dove chiediamo se hanno posto per la notte…L’albergo è decisamente fantastico, ma 300 Usd + tax ci sembrano un po’ troppi e quindi decidiamo di proseguire la visita. Visitiamo il Mosaic Canyon, l’Artist Drive (un percorso di circa 9 miglia in mezzo alle rocce) che con il sole riflettono di vari colori. Ultima tappa e’ Badwater, il punto piu’ basso del North America (89 mt. Sotto il livello del mare) e facciamo una passeggiata sul lago salato, accecante sotto la luce del sole. Decidiamo quindi di uscire dal parco per trovare una sistemazione per la notte, purtroppo è inverno ed alle 17 c’è quasi buio (per noi abituati a sfruttare per intero la giornata, specialmente per cercare di recuperare un po’ di strada, questo ci ha limitato un po’). Percorriamo la CA178, c’è quasi buio e siamo gli unici in giro, a parte i fari di una macchina che ci precede in lontananza…Maciniamo strada, passiamo Baker che non è di ns. Gradimento, continuiamo sulla I15 per altre 60 miglia, ed arriviamo a Barstow sulla Route 66 dove prendiamo una camera al Best Western. Doccia e cena al ristorante messicano Los Domingos, buona ed abbondante, poi visto il vento gelido che soffia, siamo in pieno Mojave Desert, non ci resta che andare a dormire, stanchi e soddisfatti della giornata piena ed impegnativa appena passata.

28 Dicembre 2006 Questa mattina dopo una buona colazione nel motel (compresa nel prezzo della doppia), si parte in direzione di Palm Springs. La giornata è splendida ma ancora fredda, e percorriamo un tratto di Route 66 attraversando Barstow, poi prendiamo la I15, e superate le San Bernardino Mountains, e poi la I10 vediamo con piacere che la temperatura aumenta. Arriviamo a Palm Springs e prendiamo una camera al bellissimo Best Western Las Brisas Hotel, e scopriamo che la camera costa quasi il doppio rispetto allo scorso mese di agosto, periodo decisamente sfavorevole per il caldo; infatti c’erano 40° gradi e la camera costava 60 Usd + tax, mentre ora con un clima piu’ vivibile e temperatura di 25°, il prezzo è salito a 109 Usd + tax…Ma ne vale decisamente la pena, e quindi dopo aver sistemato i bagagli, scendiamo in piscina a prendere il sole. Nel pomeriggio decidiamo di andare a vedere l’Indian Canyon…Viene descritto forse in modo esagerato come scenario di alcuni film…Mah, a noi non è piaciuto un granchè, e di sicuro non vale gli 8 Usd a persona che chiedono all’ingresso…Da non ripetere, pensiamo sempre ci siano posti migliori da vedere. Ormai è quasi buio, quindi decidiamo di andare a Palm Desert, a circa 13 miglia a sud; facciamo una passeggiata per il “Paseo” che è una zona commerciale con negozi e ristoranti, carino ma secondo noi la zona centrale di Palm Springs è molto meglio. Ritorniamo quindi nel ns. Albergo, e dopo esserci sistemati usciamo per la cena. Usciamo a piedi, visto che siamo dietro alla via centrale, Palm Canyon Drive, ed andiamo a mangiare in un ristorante italiano, il Kalura Trattoria; si mangiano degli ottimi piatti di pasta, ed e’ gestito da due ragazzi italiani marito e moglie che abbiamo conosciuto…Fantastico. Dopo cena, decidiamo di passeggiare un po’, ed abbiamo la sorpresa che la via è stata chiusa al traffico e trasformata in via pedonale, con bancarelle artigianali ed artisti di strada…Carino, poi andiamo da Starbucks a prenderci un caffe’, e poi a nanna.

29 Dicembre 2006 Anche la giornata di oggi è fantastica, cielo blu e bellissimo sole. Colazione in Hotel (anche qui compresa nel prezzo della doppia), e poi sfruttiamo la mattinata in piscina per abbronzarci ancora un po’, visti i 26° di oggi. Si parte quindi in direzione di Los Angeles. Percorriamo la I10 ed un pezzo di I215 nord, poi, prima di San Bernardino decidiamo di uscire e percorrere il Foothill Blvd., che non è nient’altro che la mitica Route 66. Attraversiamo le cittadine di Rialto, Fontana e Rancho Cucamonga, ma scopriamo che non è stata una buona idea, perche’ a parte un paio di motel non è rimasto nulla a ricordare questa stada, che noi abbiamo in buona parte percorso in altri viaggi e che attraversa posti ben piu’ caratteristici.Torniamo sulla Freeway I10. Andiamo a sud di Pasadena, esattamente a San Gabriel, ed andiamo a visitare la Mission San Gabriel Arcangel, una delle 21 missioni che fanno parte del “Camino Real” un percorso fondato dai padri Francescani Spagnoli e Padre Junipero Serra, che parte da San Diego ed arriva a Sonora a Nord di San Francisco. Questi frati fondarono le missioni distanti una dall’altra un giorno di cammino, per convertire alla cristianita’ i Nativi Americani; nel viaggio di questa estate ne avevamo gia’ visitate alcune, e quindi abbiamo visto anche questa. Da qui i padri partirono per fondare “El Pueblo de Nuestra Senora la Reina de Los Angeles”, cioe’ la città di Los Angeles. Si è fatto quasi buio, e decidiamo di concludere la giornata con un po’ di shopping (cosa che noi rimandiamo sempre agli ultimi giorni); la scelta è per un outlet che si chiama Citta’ Mercato, così prendiamo la I15 sud…La merce era buttata in qualche modo, ne abbiamo visti decisamente di migliori…Da non ripetere, o si dovrebbe dire non è brutto?? E’ arrivata l’ora di trovare una sistemazione per la notte, quindi ci fermiamo a Norwalk in un Best Western, sistemazione bagagli, doccia, e poi usciamo per la cena. Ci accorgiamo subito che questa è una zona di soli fast-food, e quindi la scelta cade su Pizza Hut; capitiamo anche in un blocco di polizia, dove ci controllano la patente, e poi torniamo al motel, non molto soddisfatti per un pomeriggio dove pensavamo di vedere cose migliori…Anche perche’ non è che lo shopping sia il nostro passatempo preferito.

30 Dicembre 2006 Questa mattina, dopo la colazione in motel (sempre colazione compresa nel prezzo della doppia), siamo pronti a partire, e la giornata è dedicata alla Citta’ degli Angeli. Prendiano la I5 in direzione nord, giriamo attorno a downtown ed andiamo al Griffith Park, il polmone verde di L.A. Arriviamo fino al Planetarium, dove facciamo una passeggiata a piedi su un sentiero che ci porta abbastanza vicino (anche se è sulla collina di fronte) alla scritta Hollywood che tutti conoscono. Poi andiamo sulla balconata del Planetarium, e da cui si ha una bellissima vista sulla citta’ e sui grattacieli di downtown (visita consigliata al pomeriggio, perché purtroppo al mattino è controsole…Attenzione però che al tramonto il parco chiude). Scesi dalla collina del Griffith Park, andiamo a Hollywood dove comperiamo magliette e cartoline, e passeggiamo in mezzo alla gente che è sempre tantissima sulla Walk of Fame. Per il pranzo si va’ a Farmers Market sulla Fairfax Avenue e 3rd Street; la parte caratterista di questo mercato, sono i banchi-ristorante con cibi di tutto il mondo e con tavolini per pranzare, e si trova, una volta di fronte alla torre dell’orologio, sulla destra, mentre la zona subito dietro la torre e’ solo una moderna zona commerciale con negozi. Mangiamo e quando paghiamo facciamo convalidare il biglietto del parcheggio, così usufruiamo di 3 ore di parcheggio gratuito; succede spesso nelle zone commerciali delle citta’ americane dove parcheggiare costa parecchio, ma se si fa’ un’acquisto, poi si ha uno sconto sul parcheggio o addirittura diventa gratuito (anche alle Hawaii è così). Nel pomeriggio giriamo ancora L.A., da Melrose Avenue, a downtown, a Wilshire Blvd e Miracle Mile; percorriamo il Sunset Blvd ed il Sunset Strip fino a Beverly Hills con i bellissimi viali di palme e ville stratosferiche di miliardari, poi Rodeo Drive e Bel Air. Ormai è quasi sera, ripercorriamo il Sunset Blvd., poi prendiamo la Hollywood Fwy e la I5 verso sud perche’ abbiamo deciso di trascorrere la serata a Downtown Disney, quindi ci dirigiamo al Anheim. La ns. Scelta per la notte, cade su un motel Super 8, doppia e colazione, non molto pulito ma comunque con la possibilita’ di collegarsi ad internet, cosa che a noi serviva per fare il check-in on-line per il volo di domani di British Airways. Dopo la sistemazione in camera dei bagagli ed il collegamento ad internet andato a buon fine, con relativa assegnazione posti sul volo, usciamo per il nostro giro in Dowtown. E’ praticamente una zona commerciale appena fuori il parco di Disneyland con negozi e ristoranti, non si paga il biglietto per entrare e questa sera nemmeno il parcheggio. Facciamo un giro per negozi, visitiamo la “House of Blues”, vediamo i fuochi d’artificio (fatti all’interno del Parco Disney), ma poi il freddo è pungente, ci sono 11° ma un vento gelido che ci penetra addosso. Per pensare di cenare è abbastanza tardi, così decidiamo di mangiare qualcosa, e la scelta cade su “Napolini” una sorta di zona per pasto veloce del ristorante vero e proprio di nome “Naples” proprio di fianco. Scelta quanto mai sbagliata, prendiamo una porzione di pizza abbastanza accettabile, ed una di maccheroni al formaggio…Schifosi da paura!!! Mah, Downtown Disney è abbastanza bello, ma niente a che fare con quello di Orlando (Florida) che è veramente bellissimo. Dopo la serata, torniamo al motel a dormire.

31 Dicembre 2006 Oggi è il ns. Ultimo giorno di vacanza, partiremo questa sera per un capodanno in volo (non è il primo), visti gli impegni lavorativi, non potevamo fare altrimenti. Dopo avere fatto colazione, si parte in direzione spiagge, il tempo è sempre bellissimo (è il tempo della California!!). Tralasciamo questa volta le piu’ frequentante Santa Monica, Venice, etc. E restiamo a sud della città, cioè a Redondo Beach ed Hermosa Beach; qua’ passiamo la mattinata e le prime ore del pomeriggio a prendere l’ultimo sole della California, finche’ arriva l’ora di recarci a LAX dove riconsegniamo l’auto, ed il Boeing 747 della British Airways ci attende per riportarci prima a Londra, e poi a Milano.

Lasciamo gli Stati Uniti come sempre con un po’ di tristezza, ma consapevoli che il prossimo viaggio da pianificare ed organizzare sara’ quello grande, quello dell’intero mese di Agosto ancora negli Stati Uniti, dove per noi sara’ la 13^ volta, quindi ARRIVEDERCI U.S.A.



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