Introduzione alla Russia
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Ora: se prenotare il volo è stato rapido, armatevi di pazienza per ottenere il visto. Se abitate a Milano, Genova, Roma o Palermo potete recarvi direttamente al consolato russo di queste città che, se da una parte mi sembra di capire che si perda un bel po’ di tempo, dall’altra risparmierete sicuramente un bel po’ di soldi. Le agenzie che svolgono la pratica on-line richiedono infatti oltre 100 euro a persona!!! Io ho provato a rivolgermi ad alcune agenzie di viaggi della mia città fino a trovarne una che mi ha fatto ottenere il visto + l’assicurazione (obbligatoria) a 70 euro a persona.
Per il visto avete bisogno:
– Della conferma di prenotazione dei voli A/R (vi serve il numero di e-ticket per ciascun passeggero);
– della conferma di prenotazione dell’alloggio in lingua russa;
– dell’assicurazione, che in genere viene fatta direttamente al consolato;
– di una fototessera recente e diversa da quella che avete nel passaporto;
– del modulo da presentare al consolato, che trovate on-line;
– di un invito fatto da un hotel o un’agenzia ufficiali, che includa la specifica dell’alloggio, con relativi numeri di identificazione (io l’ho ottenuto, pagando una decina di euro a persona, dall’hotel dove avevo prenotato a Mosca);
– del passaporto originale, con validità residua di almeno sei mesi dalla data di rientro e che abbia due pagine vicine libere.
A questo punto i passaporti e tutto il resto vengono inviati direttamente al consolato e vi tornano circa tre settimane più tardi (a meno che non facciate richiesta di un visto urgente) tutti foderati di timbri ed etichette del centro visti, alcune delle quali non sono più riuscita a rimuovere dal mio passaporto.
Ma tutto sommato queste pratiche sono nulla al confronto della vera e propria vacanza: se San Pietroburgo nasce come una porta aperta sull’Europa, e in quanto tale è ancora oggi assolutamente a misura di turista straniero, sappiate che a Mosca ancora tutto è scritto esclusivamente in cirillico! Il mio ragazzo continua a raccontare a tutti che se non ci fossi stata io lui starebbe ancora tentando di uscire dalla stazione della metropolitana (ma in realtà dubito che sarebbe uscito dalla zona dell’aeroporto)!
Aggiungeteci pure una generale ignoranza della lingua inglese ed avrete tutti gli ingredienti per un viaggio in una realtà parallela! Siete ancora convinti di voler partire?!? Be’, dovreste decisamente farlo: Mosca e San Pietroburgo sono due città così diverse fra loro ed entrambe così interessanti, incapperete sicuramente in qualche stranezza del mondo russo che rimarrà fra i vostri aneddoti per gli anni a venire, e poi si mangia benissimo! La cucina italiana sarà anche famosa all’estero, ma o siamo stati sempre particolarmente fortunati noi, o i cuochi russi ci stracciano alla grande!
MOSCA
Dall’aeroporto Domodedovo prendiamo l’Aeroexpress verso il centro città, al costo di circa € 7.00 a persona. Si tratta di un mezzo comodo, pulito e nuovo, per cui a mio parere non c’è bisogno di prendere un taxi, con il conseguente rischio di rimanere imbottigliati nel traffico che ciò comporta.
Scendiamo alla stazione Paveletskiy e in due fermate di metro (1 biglietto circa € 0.70) arriviamo al nostro hotel, in un edificio storico proprio sopra la stazione metro di Kitaj Gorod. Ovviamente della metro di Mosca ne avrete sentito parlare chissà quante altre volte: non posso che confermare che alcune stazioni sono davvero delle opere d’arte o dei piccoli musei, perciò gli spostamenti in metro sono non solo convenienti dal punto di vista economico e per evitare il traffico, ma nel mentre ne approfitterete anche per vedere una delle attrazioni principali della città.
Torniamo al mio albergo, cercando qualcosa di centrale e diverso dalle catene internazionali, approdo al Maroseyka 2/15: ad attendermi una stanza circolare di 50m2 con bagno dorato e finestre dalle quali la vista spazia fino alla Piazza Rossa, a meno di 10 minuti di cammino, moquette a terra ma pulizia impeccabilissima. Che dire: trovare un hotel all’interno del primo cerchio che fosse anche bello e conveniente non è stato affatto difficile! Attenzione solo al cambio soldi nel cortile dell’hotel: se non parlate russo semplicemente vi ignorano, se per sbaglio non si accorgono subito che siete stranieri preparatevi ad una fregatura (dettagli di come lavorano questi uffici ne trovate in abbondanza in internet). Per un cambio sicuro trovate la banca all’interno del GUM, appena fuori dalla Piazza Rossa.
Un bel modo per avere una prima visione di Mosca è senz’altro una crociera sulla Moscova, che vi porta attraverso alcuni dei punti nevralgici della città, sotto i suoi ponti uno diverso dall’altro, e proprio al lato dell’enorme statua di Pietro il Grande. Noi siamo partiti dalla stazione Kievskaya a bordo di un’imbarcazione della compagnia CCK (circa 9€ a persona), apparentemente scelta per lo più da russi che si imbarcano con provviste di ogni genere, quasi su quelle barche dovessero rimanerci degli anni!
Arriviamo alla Piazza Rossa giusto al tramonto e sotto la pioggia che oscura il cielo estivo, e le cupole dorate del Cremlino, il GUM illuminato come fosse Natale sullo sfondo, i lampioni che sembrano uscire da un racconto di Dostoevskij sono davvero uno spettacolo unico.
Scendiamo a Novospasskaja e sotto la pioggia battente abbiamo improvvisamente modo di renderci conto di quanto le distanze a Mosca siano grandi e le strade larghe! Dopo aver attraversato una Piazza Rossa praticamente deserta, capitiamo per puro caso, in cerca di un semplice riparo dalla pioggia, in uno dei ristoranti che ci eravamo riproposti di visitare in quanto caldamente raccomandato (Vysota 5426) e, per fortuna, troviamo un posticino, proprio davanti alla cucina. Sia a Mosca che a San Pietroburgo avrete modo di provare le cucine siberiana, armena o georgiana, come quella di questo ristorante, tutte assolutamente gustose ed interessanti!
Un giorno va certamente dedicato alla visita della Piazza Rossa, iniziando col Cremlino (circa € 7.00), ovvero una cittadella fortificata, al cui interno si trovano chiese ed edifici governativi, dallo sgraziato blocco di cemento e vetro che è il Palazzo di Stato, ai bellissimi edifici che fanno parte della Piazza della Cattedrale, attorniati da reperti curiosi come lo Zar dei Cannoni e la Zarina delle Campane – dove il titolo di zar e zarina dovrebbero darvi un’idea della loro stazza – e da splendidi giardini con giochi d’acqua ed aiuole coloratissime.
Meno famoso di quello di Londra, ma anche al Cremlino si può assistere al cambio della guardia, che si tiene ogni ora all’entrata del parco, presso la tomba del Milite Ignoto, non è necessario avere il biglietto per il Cremlino per vederlo. Interessante il loro passo e il modo in cui la guardia “più vecchia?” si prende cura degli altri durante il proprio turno. Il sabato, a mezzogiorno, tra aprile ed ottobre un cambio della Guardia più spettacolare viene “messo in scena” all’interno del Cremlino.
Altro simbolo della Piazza Rossa è la meravigliosa Cattedrale di San Basilio, che anche dal vero conserva il suo fascino fiabesco. L’ingresso costa circa € 5, per quanto mi riguarda l’esterno forse mi aveva creato delle aspettative maggiori.
Sul lato opposto della Piazza rispetto alla Cattedrale trovate il Museo Russo (c.ca € 5.00), sulla storia della Russia dal Paleolitico ai giorni nostri, di certo ognuno troverà una sala di suo gusto data la varietà delle esposizioni.
Non fatevi spaventare dalla coda per entrare al Mausoleo di Lenin (aperto dalle 10 alle 13, con esclusione del lunedì e venerdì – ingresso gratuito), è sempre lunghissima, ma anche molto scorrevole (noi ci abbiamo messo circa 20 minuti), perché una volta arrivati alla stanza dove è conservato il corpo non è consentito fermarsi per nessunissima ragione al mondo. Le foto non sono consentite, ma a parte uno scan alle borse, potete portare tutto con voi (avevo letto che era obbligatorio depositare cellulari e macchine fotografiche in apposite cassettine…). Nessuna fretta invece per visitare la Necropoli delle Mura del Cremlino, dove sono sepolti altri militari e personalità politiche della storia russa (come Stalin), eroi della Rivoluzione e “VIPs” russi come l’astronauta Gagarin o lo scrittore Gorkij.
Sì, non è che la vista di un corpo imbalsamato, talmente lavorato che molti si chiedono se sia vero o meno, sia sta gran botta di vita, ma è interessante farsi la propria idea dopo aver letto la storia e tutte le più svariate teorie su questa imbalsamazione; e poi io ho sempre subito il fascino di Lenin e vedermelo lì davanti come se stesse dormendo a quasi 100 anni dalla sua morte, un po’ di emozione me l’ha suscitata!
Una visita la merita anche il GUM, sia che vogliate fare shopping (anche se molti negozi ormai sono dedicati ai marchi occidentali) o solo mangiare qualcosa, per entrare dovrete passare i vostri bagagli allo scanner ed eventualmente farli controllare alla guardia.
A tal proposito vorrei fare un appunto su quanto mi sia sentita sicura in Russia: controlli per entrare al centro commerciale, controlli per salire sui treni, certo si deve mettere in conto qualche perdita di tempo, ma davvero non sono mai stata in un paese così controllato. Forse un po’ troppo: lo sapevate che la Piazza Rossa dopo le 23:00 viene chiusa?!? E nessuno ha voluto (o saputo?) darmi una spiegazione esauriente sul perché. Questioni di sicurezza.
Stanchi? La terrazza del GUM (Caffè Bosco) aveva sempre parecchi posti liberi, forse perché i drink non sono granché, ma i prezzi non sono certo esosi (€ 13 per un cocktail e un gelato) e il contesto è impareggiabile!
Al di fuori della Piazza Rossa, Mosca offre ancora interessanti passeggiate lungo la Tverskaya – in ricostruzione al momento della nostra visita in vista delle Olimpiadi – grande arteria trafficata lungo cui sorgono importanti monumenti della storia moscovita, anche perché questa era in origine la strada che gli zar percorrevano quando da San Pietroburgo arrivavano al Cremlino di Mosca per farsi incoronare.
O il più tranquillo Arbat (il Vecchio Arbat – il Nuovo non è per nulla interessante!), strada pedonale ideale se siete alla ricerca di souvenir.
Se non riuscite ad accaparrarvi un biglietto per un balletto al Bolshoj (io non ci sono riuscita nemmeno con un mese di anticipo) potete sempre visitarlo di giorno (lunedì, martedì e mercoledì, dalle 11 circa, su prenotazione), anche se il biglietto costa quasi 20€!!!
E se cercate un po’ di relax in un luogo che sia anche stimolante non perdetevi il Parco Gorkij, che offre una vasta scelta di divertimenti, esposizioni e attività culturali, fontane e giochi d’acqua (o piste di pattinaggio, a seconda della stagione) e, ovviamente, spazi dove riposare in mezzo al verde.
SAN PIETROBURGO
Rapidissimi i collegamenti fra Mosca e San Pietroburgo col treno SAPSAN, che dalla stazione Leningradskij di Mosca ci permette di raggiungere la Mosckovskij a San Pietroburgo in meno di 4 ore per 40€ a persona; ancora una volta i treni sono puliti e comodi, il posto Economy equivale ad un posto nelle nostre Frecce.
All’arrivo a San Pietroburgo alle 21:00 il sole è ancora alto! Però la temperatura si è sensibilmente abbassata: a Mosca c’erano 30° qui siamo sui 17° e solo nei giorni più caldi raggiungiamo i 25°.
Il nostro hotel è vicino alla stazione e quindi alla Prospettiva Nevskij, ma “vicino” a San Pietroburgo è un termine ancora più relativo che a Mosca: ci colpisce subito la maestosità di tutto quello che ci circonda, strade, palazzi, vetrine dei negozi, ci si sente microscopici in questa città dove tutto è grandioso!
L’importante è scegliere un alloggio che stia vicino ad una stazione metro, e meglio ancora imparare ad usare i bus, dato che le stazioni metro risultano comunque abbastanza lontane tra di loro e dai vari punti d’interesse. Noi abbiamo scelto un piccolo hotel a gestione russa sulla Marata, e abbiamo trovato la posizione molto confortevole: siamo arrivati a piedi dalla stazione, per il taxi per l’aeroporto ci sono voluti una decina di euro e in 5 minuti eravamo sulla prospettiva Nevskij. In più avevamo idromassaggio e addirittura sauna privati in camera per un centinaio di euro a notte!
Le notti bianche sono qualcosa da sperimentare: alle 10 della sera c’è ancora luce come in pieno giorno e solo a mezzanotte fa un po’ più scuro, il cielo non è mai nero, sembra più che altro nuvoloso, e ve ne renderete conto se vi allontanate dal centro e dalle sue luci; verso le 2 del mattino inizia di nuovo a schiarire. Il 21 giugno segna l’apice di questo fenomeno, con ben 18 ore di sole dall’alba al tramonto (che poi non è un vero tramonto perché il sole non si abbassa mai del tutto). E’ così singolare uscire dal ristorante con gli occhiali da sole e rendersi conto che si sta facendo tardi solo perché anche gli ultimi negozi chiudono – all’incirca a mezzanotte!
Un ottimo modo per godere di queste strane notti è fare una crociera sulla Neva, preferibilmente in coincidenza con lo spettacolo dei ponti che si alzano, all’una della notte. Non ho una vera e propria indicazione da darvi al riguardo, noi ci siamo affidati ad uno dei tanti ragazzi che propongono questi giri sulla Prospettiva, all’altezza del ponte Anichkov, la crociera è durata un’ora e mezza al prezzo di circa 12€ a testa (con spiegazioni in russo che tanto nemmeno i russi stavano ad ascoltare).
Di giorno invece non ci si può ovviamente perdere l’Hermitage: il museo è immenso e per lo più è consigliato di scegliere le stanze che vi interessano per poterle visitare al meglio. Noi abbiamo deciso di distruggerci le gambe e l’abbiamo percorso tutto, qualunque sia la vostra decisione, non perdetevi le sale del primo piano, che sono un’opera di per sé!
I biglietti sono disponibili on-line ma ad un costo esagerato e quando arrivate lì le file da ambo i lati saranno immense e non mi è ancora chiaro il perché: appena varcata la soglia del giardino, prima delle file, ci sono le macchinette automatiche; senza attesa alcuna abbiamo acquistato i nostri biglietti per poco più di € 8 a testa e siamo entrati senza ulteriori file (le macchinette però accettano solo banconote di taglio fino a 1000 rubli).
All’interno invece: IL CAOS! Senza aspettarvi un ordine preciso, cercate di recuperare qualche mappa del museo e poi avviatevi al controllo. E non pensate che il caos nelle sale sia minore, almeno non a giugno!
Con la testa e le gambe dolenti il nostro giudizio finale è comunque assolutamente positivo: un museo grandioso e un palazzo fra i più belli al mondo.
Altra perla di San Pietroburgo è la Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato, stesso stile di quella di San Basilio ma a mio parere molto più bella all’interno (7 €, audioguida in italiano a meno di € 1.50 e se avete le cuffiette potete condividerla).
Per una qualche ragione la traduzione in italiano non corrisponde in realtà all’originale russo, per cui dovrebbe essere la Cattedrale della Resurrezione di Cristo, e infatti chiedere informazioni su come raggiungerla ci ha fatto pensare di essere finiti in una candid camera perché nessuno sembrava conoscerla! D’altra parte può succedere di dover chiedere informazioni, data la sua posizione un po’ infelice, lungo un canale minore invece che su una delle arterie principali della città come sarebbe giusto aspettarsi per un luogo così importante. Posizione che è comprensibile alla luce del fatto che la Chiesa sorge nel punto dove lo zar Alessandro II fu assassinato nel 1831 in una curiosa successione di eventi. Il restauro della Chiesa risale al 2005, per cui è un momento propizio per godersela in tutto lo splendore dei suoi colori!
Di stile totalmente diverso, la Cattedrale di Sant’Isacco è infatti oggi un esempio di architettura neoclassica (oggi, perché nella storia ha cambiato faccia e addirittura localizzazione), dedicata allo zar Pietro I – nato proprio il giorno di Sant’Isacco e che vanta una delle cupole più grandi al mondo, da cui si gode di un bellissimo panorama sulla città (entrata alla cattedrale € 7, salita alla cupola € 4).
Ma San Pietroburgo offre molto di più del suo centro: con un’escursione guidata, contrattata con la compagnia HeyRussia Tours, noi siamo riusciti a visitare sia la Reggia di Caterina, sia Peterhof nella stessa giornata (€ 120 a testa). E’ una compagnia che consigliamo ad occhi chiusi, prima di tutto perché i contatti già dall’Italia con Denis sono stati rapidi e in italiano, così come in un italiano perfetto parlava la nostra guida Olga, che dell’Italia è una visitatrice frequente ed appassionata. Lei e il nostro autista Sergej sono venuti a prenderci in hotel e hanno trascorso con noi l’intera giornata, abbiamo parlato di tutto, le informazioni che ci ha dato sono state esaustive (non dimenticate che io ero preparata!), interessanti e intrise di quella passione che Olga evidentemente nutre anche verso il suo lavoro e verso l’arte russa, ci siamo divertiti nei parchi delle residenze e abbiamo pranzato assieme in un angolo di Russia un po’ meno turistico, che altrimenti non avremmo visto (in un mercatino dove le signore russe si sono affrettate ad intervenire sulla camicia del mio ragazzo, quando si è macchiato col caffè, approntando così su due piedi una riunione d’urgenza su quale fosse il miglior metodo per togliere la macchia subito e per sempre).
Le residenze sono meravigliose e poi dal parco del Peterhof si riescono a vedere le coste finlandesi, se per caso pensate che il prezzo sia caro, avrete modo di ricredervi!
E visto che non eravamo riusciti ad assistere ad un balletto a Mosca, anche a San Pietroburgo ci sono vari teatri, noi abbiamo preso un biglietto per il balletto de La bella addormentata al Mikhajlovskij (i biglietti partono da meno di 20€).
Tre emozionanti ore completate da una cena al vicino ristorante Luce, con vista sulla Cattedrale del Salvatore hanno coronato in maniera impeccabile la nostra prima (e spero non ultima) esperienza in questo meraviglioso Paese, e una vacanza che, seppur breve, ci è rimasta nel cuore.
A presto Russia!