Intesamente Budapest

Partenza ore 2:40 a.m da Fiumicino con volo WIZZ Air e arrivo all’aeroporto di Ferihegyi, intorno alle 4:00 a.m. In realtà saremmo dovuti arrivare il giorno prima, ma a causa della chiusura dell’aeroporto di Ciampino, per i funerali del Papà, il volo è stato spostato e dirottato all’aeroporto di Fiumicino. Una volta arrivati prelevo un...
Scritto da: Giampiero Nicola
intesamente budapest
Partenza il: 09/04/2005
Ritorno il: 11/04/2005
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Partenza ore 2:40 a.M da Fiumicino con volo WIZZ Air e arrivo all’aeroporto di Ferihegyi, intorno alle 4:00 a.M. In realtà saremmo dovuti arrivare il giorno prima, ma a causa della chiusura dell’aeroporto di Ciampino, per i funerali del Papà, il volo è stato spostato e dirottato all’aeroporto di Fiumicino.

Una volta arrivati prelevo un po’ di soldi da un bancomat e, insieme alla mia ragazza, prendiamo un taxi che ci porta fino a Buda dove si trova il nostro residence ( Budapest è divisa in Buda, la zona alta e Pest, la parte bassa).

Durante il percorso in auto vedo ben poco della città, ma quel po’ che riesco a vedere mi piace e non vedo l’ora di recuperare la stanchezza per dare inizio al mio tour nella capitale magiara.

Verso le 10:30 siamo già in piedi e pronti per uscire; trovandoci già nella zona della Fortezza di Buda non dobbiamo fare altro che cominciare la nostra passeggiata! Il primo monumento che visitiamo è il Bastione dei Pescatori, da cui è possibile godere un bellissimo panorama. L’architettura è molto bella, caratterizzata da archi e torri, inoltre acquistando il biglietto, è possibile salire sui camminatoi che collegano le torri ed ammirare ancor di più la città sotto di noi. Di fronte al Bastione dei pescatori si trova una piazza nella quale si possono ammirare la statua di Santo Stefano, raffigurato in sella ad un cavallo e poco più in là, la chiesa di San Mattia, in stile gotico e la colonna barocca, detta “della peste”o “della Trinità”, che ricorda l’epidemia del 1691.

Il tempo di fare qualche foto e continuiamo la nostra passeggiata per raggiungere il palazzo reale; volendo ci si può spostare anche usufruendo di un mini bus che collega l’intera zona della fortezza, ma lo sconsiglio, dato che la zona non è così grande e merita di essere visitato a piedi.

Arrivati al palazzo reale (Budavari Palota) facciamo un giro per i cortili ricchi di statue, giardini e fontane; il palazzo ospita inoltre la Galleria Nazionale Ungherese, il Museo della Storia di Budapest, la Biblioteca Nazionale Szechenyi e il Museo d’Arte Contemporanea ma avendo poco tempo a disposizione, evitiamo di soffermarci preferendo scendere verso la zona Pest .

Per raggiungere Pest attraversiamo il Ponte delle Catene che collega le due sponde del Danubio, fiume immenso rispetto al biondo Tevere che sono abituato a vedere giornalmente; agli ingressi del ponte sono presenti le statue di due leoni che sembrano posti a guardia di questa bellissima opera. Arrivati sulla sponda opposta, ci dirigiamo all’interno di Pest per recarci in un pub e pranzare, si coglie così l’occasione per assaggiare il gulasch (che a me è piaciuto moltissimo specialmente per il suo sapore piccante!) Con lo stomaco pieno proseguiamo attraverso Pest e arriviamo alla basilica di Santo Stefano al cui interno è custodita la reliquia del santo. Uscendo facciamo una passeggiata lungo il fiume e visto che cominciavamo ad essere stanchi siamo tornati nel nostro alloggio.

La sera decidiamo di cenare in una trattoria della Fortezza di Buda poiché vogliamo rivisitare i luoghi visti poche ore prima non più illuminati dal sole ma dalla tenue luce dei lampioni che si oppone al buio che ormai circonda la città. L’atmosfera sembra quasi irreale, durante la nostra passeggiata ci imbattiamo in pochissime persone, il silenzio ci circonda e l’unica cosa percettibile è il vento ed una leggera pioggerellina che comincia a scendere e che rende il tutto ancora più piacevole. Ci dirigiamo verso il bastione dei Pescatori, le arcate sono illuminate e attraverso di esse comincia ad intravedersi uno spettacolo bellissimo, non ci basta! Saliamo sopra (questa volta gli ingressi sono liberi) e ripercorrendo i camminatoi assistiamo ad un panorama incantevole e dolce, la città, vista da quell’altezza assomiglia ad un piccolo presepe le cui sponde non sembrano essere collegate da ponti, bensì da catene d’oro. Continuiamo la nostra passeggiata fino al palazzo reale ed io ho sempre più la sensazione che il tempo si sia fermato.

Il giorno seguente ritroviamo la stessa pioggerellina della sera prima, ma questa volta non è affatto piacevole, anzi ho iniziato a odiarla, ma decidiamo comunque di recarci alla Citadella. Questo luogo è ancora più alto della fortezza e da li si vede tutta città, per arrivarci si prende il tram n° 18 presso Moskva ter e si scende nei pressi dell’hotel Gelert, famoso per i suoi bagni termali. Man mano che si sale e si lascia la città alle spalle, la vegetazione comincia a circondarci completamente e l’unica cosa percettibile è il cinguettio degli uccelli. Dopo una lunga e faticosa camminata arriviamo sulla strada che porta fino in cima, dove è collocato il monumento alla liberazione e da dove si può ammirare l’intera città di Budapest, i ponti che lungo il Danubio collegano le varie sponde, su tutti ovviamente primeggia il Ponte delle Catene, ma anche il Ponte Elisabetta e quello della Libertà, il Palazzo reale, il Parlamento, etc.

Mentre ci riposiamo a causa della stanchezza accumulata per la camminata (non è assolutamente proibitiva, ma camminare con ombrelli aperti a causa della pioggia e il forte vento non è stato assolutamente piacevole) ammiriamo il paesaggio; riprendiamo il tram n° 18, ripercorrendo la stessa strada in direzione opposta e una volta arrivati a Moskva ter prendiamo la metropolitana per raggiungere Varosliget, (il parco civico); le linee metropolitane da prendere sono due: la linea rossa fino a Deak ter e poi quella gialla fino a Hosok tere; le fermate della linea gialla sono davvero originali, le pareti sono di fatte di mattoncini bianchi ed il nome di ogni fermata è scritto su piastrelle decorate, al centro poi è collocata una panchina in legno che rende il tutto ancora più delizioso.

Uscendo dalla metro si vede, in tutta la sua estensione, Piazza degli Eroi; al centro è collocata una colonna molto alta, sulla cui cima è posta la statua dell’arcangelo Gabriele, mentre alle sua spalle si aprono due semi archi colonnati, i cui intercolumni sono arricchiti dalle statue dei maggiori esponenti della storia, cultura e religione ungherese, tra cui ovviamente Santo Stefano. Attraversando la piazza entriamo dentro il parco per dirigerci verso il castello di Vajdahunyad Vara, in stile barocco; all’interno del parco è possibile vedere anche una piccola chiesa in stile gotico, di cui non ricordo il nome, ed il Monumento ad Anonymus, una statua che raffigura uno scrittore senza nome il cui viso è coperto da un cappuccio, poiché si credeva fosse un monaco, personalmente, ne sono rimasto affascinato.

Torniamo al nostro residence sapendo che ormai la vacanza è quasi terminata e questo ci rattrista molto, ma ci consoliamo un po’ uscendo di sera, sempre accompagnati dalla nostra pioggerellina; è ormai ora di fare le valigie, ma prima di lasciare Budapest decidiamo di recarci al grande mercato coperto raggiungibile tramite la linea metropolitana blu, scendendo alla fermata di Kalvin ter. Il mercato è bello e caratteristico, si trova davvero di tutto: dai prodotti alimentari, la paprika e il salame su tutti, ma anche il famoso amaro ungherese Unicum e il vino Tokai, ai regalini più simpatici; consiglio a tutti le “scatole segrete”, davvero simpatiche. I commercianti accettano anche l’euro, ma bisogna fare attenzione al cambio, ognuno lo fissa a proprio vantaggio, bisogna anche dire, comunque, che i commercianti sono disposti a contrattare i prezzi.

Avremmo voluto passare più giorni in questa bellissima capitale, non è stato possibile pertanto non si è potuto vedere tutto. Sarebbe stato bello passeggiare sull’isola Margherita, ma sfortunatamente non è stato così,… arrivederci Budapest!



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