Insolita Venezia… per la Salute

In laguna... per una festa veneziana
Scritto da: battirena
insolita venezia... per la salute
Partenza il: 21/11/2013
Ritorno il: 23/11/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Venezia insolita… per la Salute (21-23/11/2013)

La peste. Nera o bubbonica, insieme con altri flagelli, nei secoli scorsi, calava a ondate su città, villaggi e campagne lasciando una scia di morte e desolazione. Quando si attenuava spesso si costruivano monumenti o chiese per ringraziamento e questa era l’unica cosa positiva. A Venezia per l’epidemia del 1575 si eresse la bella chiesa del Redentore alla Giudecca e per quella del 1630, la più feroce degli ultimi secoli, il Senato fece costruire, su progetto del Longhena, la grandiosa Basilica della Salute dedicata alla Madonna. La chiesa fu eretta sulla punta della Dogana, dove il canal Grande inizia il suo corso dividendosi da quello della Giudecca. La posizione è magnifica! Da allora, ogni anno, il 21 novembre, il Patriarca si reca in processione da S. Marco alla Basilica attraversando il canal Grande sul ponte di barche, appositamente gettato, per rendere omaggio alla Madonna seguito da un gran numero di veneziani. Intorno alla Basilica sorgono banchetti di dolciumi e giocattoli per i bambini e di candele (la candeleta per la Madona benedeta) che per tutto il giorno i fedeli accendono in chiesa. Questa è una festa popolare autentica veneziana, anche se ci sono infiltrati e merita di essere vissuta almeno una volta !

Noterelle

Noi conosciamo abbastanza bene Venezia (ho parenti in zona), ma non ci stanchiamo mai, quando possibile, di fare una visita a questa città, complessa, difficile, bellissima e unica. Scendere dal treno e trovarsi davanti, non il rumoroso via-vai di auto e bus, ma il canal Grande solcato da vaporetti e gondole e contornato da splendidi palazzi non è spettacolo di sempre! E poi è sufficiente girovagare senza meta tra calli, ponti, terrà, campi e campielli anche e soprattutto lontano dai luoghi conosciuti, per trovare angoli e scorci indimenticabili. Insomma Venezia è un grande museo, un museo che vive ! A proposito: portatevi una buona mappa, perché, tra il dedalo delle calli, è possibile anche perdersi e se siete a Venezia in questo periodo, tenete presente che potreste trovare l’acqua alta, com’è accaduto a noi anche questa volta e che per i visitatori è un fenomeno spettacolare. Un po’ meno per i veneziani! Altro consiglio scontato: ci vuole un portafoglio a organino! I prezzi sono alti e variabilissimi. Una stanza in un albergo medio può costare 80 E e il giorno dopo anche 900 E! I ristoranti sono piuttosto cari e purtroppo si deve pagare una tassa di soggiorno (3 E) e si deve pagare anche per visitare molte chiese. Una corsa in vaporetto (qua i bus si chiamano così…) costa solo 7 E; Venezia si gira benissimo a piedi, ma se pensate di usare i mezzi pubblici magari per raggiungere le isole, fate un abbonamento. Purtroppo spesso i servizi non sono adeguati ai prezzi e questo è il grosso difetto della città, a parer mio, più bella del mondo!

Il nostro viaggio (sono con la moglie…)

Giovedì 21/11

Partiamo molto presto da casa per essere a Firenze in tempo per salire su Italo (usufruiamo di un buono sconto Coop !) delle ore 08 che poco dopo le 10 ci scarica in laguna. Troviamo sole e acqua alta. Facciamo l’abbonamento per il vaporetto (tre giorni) e dopo aver percorso lentamente, ma è sempre un divertimento e uno spettacolo, il canal Grande con il numero 1 raggiungiamo l’hotel Mercurio (176 E per due notti, passabile) a due passi dalla Fenice. Da qui per il ponte di barche gettato tra campo S. Maria del Giglio e la Dogana raggiungiamo la Basilica della Salute dove si sta svolgendo la messa di mezzogiorno (oggi se ne celebra una ogni ora). C’è molta gente, la chiesa è illuminata da centinaia di candelette: clima festoso, ma anche mistico e coinvolgente. Pranziamo a castradina, piatto tradizionale a base di carne di montone e cavolo che viene preparato solo in questo giorno, servito da amatori su un bragozzo ancorato alla Dogana e pagando una modestissima cifra. Buono! Per smaltire la castradina facciamo una bella passeggiata per le fondamenta delle Zattere in vista della Giudecca fino a S. Basilio. Ci inoltriamo tra le calli di Dorsoduro visitando qualche chiesa (a Venezia ce ne sono a centinaia) e sostando ad ammirare lo squero di S.Trovaso uno dei pochissimi cantieri rimasti, dove si fabbricano e riparano le gondole. Da non perdere assolutamente. Da S. Basilio saliamo sul vaporetto 2 con il quale facciamo il giro esterno della città lato est fino alle Fondamenta Nuove davanti all’isola cimitero di S. Michele. Se non ci siete mai stati, andateci! A piedi torniamo in albergo passando da SS. Giovanni e Paolo e S. Marco. Ceniamo presso l’Osteria “ La Campana”, già nota, in calle dei Fabbri con “sarde in saor” (in sapore), “bacalà mantecato” e “bigoi in salsa” a 50 E (ci possiamo stare !). Pioviggina, ma andiamo ugualmente alla Salute per assistere alla Compieta (preghiera della sera). Non siamo particolarmente religiosi, ma la breve cerimonia, semplice e cantata è molto suggestiva: ci facciamo coinvolgere. Poi subito a letto, la giornata è stata piuttosto lunghetta!

Venerdì 22/11

C’è un bel sole, merita una passeggiata. Da S.Marco-Giardini saliamo sul battello 1 e sbarchiamo a S. Elena, ultima fermata prima del Lido, quartiere moderno con bel parco. Da qui, percorrendo le rive sul bacino torniamo verso S.Marco. Troviamo dopo poco i Giardini Pubblici e la Biennale. Dopo aver gironzolato per la popolare via Garibaldi, ci addentriamo nel rione Castello verso l’Arsenale solo in parte visitabile. Percorrendo ancora calli e ponti lontano dalla ressa dei turisti rientriamo sulla Riva degli Schiavoni a S. Zaccaria. Ci imbarchiamo ancora sul battello 2 che attraversando la Giudecca ci riporta a S. Basilio da dove continuiamo l’esplorazione del rione Dorsoduro fino alla chiesa del Carmelo e alla Scuola Grande dei Carmini che visitiamo. Pranzo presso l’osteria dei Carmini con un’ottima frittura di pesce e poi ancora a spasso fino all’incompiuto palazzo Venier dei Leoni acquistato da Peggy Guggenheim che ne fece la propria abitazione e poi la sede della famosa Collezione di arte moderna. Visitiamo la collezione (11 E per “anziani”), ma nonostante la presenza di alcuni nomi piuttosto famosi (Picasso….) la rassegna ci è sembrata molto …ermetica! Ci siamo rifatti con l’esposizione temporanea di espressionisti francesi. Siamo stanchi: torniamo in albergo per riposino! Ottima cena presso l’osteria “ Ai Cugnai” (67 E) e quindi, per terminare, passeggiata notturna fino a Rialto.

Sabato 23/11

Piove e c’è l’acqua alta. La città è invasa da turisti. Molti gli stranieri in particolare francesi e giapponesi: saranno sbarcati dai mastodontici hotel galleggianti che abbiamo visto circolare in questi giorni nel bacino di S. Marco. Incuranti dell’acqua sopra e sotto e inforcando colorate soprascarpe alte di plastica (10 E) passeggiamo per il centro. Piazza S. Marco è stupenda anche così. Poiché continua a piovere decidiamo di rivisitare il Palazzo Ducale con i suoi grandiosi saloni e le magnifiche pitture (8 E per anziani).

Ormai la mattinata è abbondantemente trascorsa; compriamo qualche piccolo ricordo per i nipoti, un po’ di farina bianca per polenta (sempre presente nella cucina veneziana), i baicoli (biscotti secchi tradizionali), ritiriamo il bagaglio e con il solito vaporetto 1 raggiungiamo la stazione. In attesa di salire su Italo mangiamo presso il self Brek, frequentato da studenti e lavoratori: si mangia discretamente e si spende poco! Partenza alle 16; alle 20,30 siamo nuovamente a casa. Abbiamo trascorso tre giorni intensi in una città indimenticabile. Arrivederci!



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