Insolita Marrakech

Qualche giorno tra i souq e la cultura marocchina
Scritto da: emmark
insolita marrakech
Partenza il: 29/05/2011
Ritorno il: 01/06/2011
Viaggiatori: 4 (2 coppie)
Spesa: 500 €
Decisione dell’ultimo minuto…. Partiamo per Marrakech.

4 amici, 2 coppie, appuntamento ore 05.30 all’aeroporto di Ciampino dove alle 06.35 partirà il volo Ryanair per la città marocchina. I biglietti erano stati acquistati qualche giorno prima al costo di circa 80 Euro a coppia andata e ritorno.

Dopo circa 3 ore di volo alle 09.05 locali (c’è un ora di differenza con il fuso orario italiano) atterriamo all’aeroporto internazionale Menara. L’aeroporto dista circa 6Km dal centro della città ma andare a piedi è una scelta poco consigliabile, le alternative sono a questo punto 2, il bus linea 19 o il grand taxi che permette di trasportare quattro o più persone. Decidiamo per quest’ultimo e contrattando riusciamo a strappare un prezzo di 180 Dirham (18 Euro) per tutti e quattro fino al nostro albergo. (Abbiamo poi scoperto che avremmo potuto tirare di più).

La scelta dell’albergo è ricaduta sul Moroccan House Hotel, un alloggio veramente in stile marocchino con tappeti, cuscini e fontane con fiori profumati. L’albergo è costato 120 Euro per 3 notti con colazione inclusa prenotando con olotels.com. La struttura è veramente bella e ben curata, l’unico problema la lontananza dalla città antica. Infatti, sebbene il sito dal quale abbiamo prenotato parlasse di centro, abbiamo poi scoperto che il centro della città è orami considerato nella città nuova (Gueliz) e quindi a circa 3Km dalla Piazza principale.

Effettuato il check-in ci immergiamo subito nella realtà marocchina e il nostro primo pensiero è prenotare una Hammam. Quindi partiamo subito per la kasbah dove si trova la spa “ Le Bains de Marrakech”. Fortunatamente riusciamo a trovare e prenotare un hammam con massaggio di un ora per il martedì pomeriggio, costo 550 Dirham (circa 55 Euro) a persona che rispetto al costo della vita marocchina è un po’ caro ma ne vale sicuramente la pena.

Fatto un giro per la Kasbah decidiamo di fermarci a mangiare al “Nid’cigogne” un ristorante che si trova su una terrazza posizionata direttamente sulla piazza della Kasbah e davanti ad un bellissimo nido di cicogne. Mangiamo Cous Cous e verdure miste spendendo circa 9 euro a persona. Dopo pranzo, un po’ stanchi del viaggio, decidiamo di riposarci mentre con una carrozza facciamo un giro della città. Il giro in carrozza trattando, ha un costo di 100 Dirham (10 Euro) e per un ora ci porta nelle zone più turistiche della città (Palazzo reale incluso, che non è possibile visitare).

Tornati alla piazza Djemaa el-Fna ci intratteniamo con gli incantatori di serpenti e con i mille personaggi buffi e fiabeschi che popolano questa piazza cercando in ogni modo di attirare la tua attenzione. Dopo essersi ristorati con una bibita fresca sulla terrazza del cafè “Les Premices” decidiamo di avventurarci tra i Souq. Veniamo catturati da un marocchino che si offre di farci fare un giro per la conceria dove i berberi producono i pellami. Percorriamo l’intero souq seguendo la nostra guida fino a quando, prima di entrare attraverso una porticina ci offre dei rametti di menta. Varcata la soglia scopriamo che la menta serve per essere messa sotto il naso per mitigare il nauseabondo odore prodotto dalla lavorazione della pelle. Il giro finisce ovviamente in un negozio di pellami dove si è invogliati in ogni modo a comprare qualcosa. Travolti dalla folla e storditi dal richiamo dei venditori, dopo aver visto qualche negozio di spezie, decidiamo di tornare nella piazza principale dove nel mentre erano stati allestiti i banchi per la cena. Infatti verso le 18.00 la piazza Djemaa el-Fna cambia volto, al centro si riempie di tantissimi banchi ambulanti che cucinano tipiche ricette marocchine. Incuriositi veniamo letteralmente travolti da coloro che lavorano per i singoli banchi cercando di attrarti presso il loro stand piuttosto che gli altri. Non si riesce a fare neppure un passo senza sentirsi chiamare. Decidiamo di cenare in uno di questi banchi (cosa che faremo poi per il resto della nostra vacanza). Con circa 50 Dirham a persona (5 Euro) si mangia tranquillamente un pasto completo. Finita la cena ed effettuato un ultimo sopralluogo sui negozietti che sono sulla piazza, torniamo in albergo.

Il secondo giorno inizia verso le 8.30 con la colazione marocchina compresa nel nostro albergo per poi proseguire verso i “Jardin Majorelle” una vera e propria foresta recintata e adornata da coloratissimi vasi e una costruzione di Ives Saint Laurent. Al riparo dai raggi solari si può apprezzare il fresco della vegetazione e passeggiare tranquillamente in questo favoloso giardino. Finita la visita decidiamo di tornare in albergo per fare un tuffo in piscina e prendere un po’ di sole. Verso le 14.00 ripartiamo dall’albergo alla ricerca di un posto per pranzare, ci facciamo consigliare un posto per mangiare e ci indirizzano presso un venditore di Kebab che si trova nelle vicinanze.**

Il posto non è bellissimo ma il Kebab di pollo che abbiamo preso è buonissimo e appetitoso. Dopo essersi rifocillati decidiamo di andare a vedere una Marrakech insolita e, dopo aver preso un calesse per arrivarci, ci addentriamo per la medina. Questa zona della città non è per niente turistica e si può veramente apprezzare lo stile di vita dei marocchini, i loro lavori, i loro mercati. Non è difficile perdersi in questo dedalo intricato di viette e viuzze apparentemente senza uscita.

Lo sguardo della gente sembra chiedersi cosa facessimo in quel luogo. Alle 18.30 avevamo dato appuntamento al conducente del calesse per farci portare in piazza, ma prima abbiamo optato per fare un altro giro in carrozza per questo lato della città prima di giungere nuovamente a piazza Djemaa el-Fna. La piazza era già gremita dei banchi per mangiare e i profumi e gli odori di cucinato si sentivano nell’aria.

Il terzo giorno comincia alle 8.30 con la consueta colazione marocchina, per poi proseguire con la visita del “Palais Bahia”, palazzo eretto nel 19° secolo come residenza del sultano. Bahia significa brillante, infatti nel 19° secolo i Marocchini pensarono di aver costruito il più grandioso palazzo di tutti i tempi. Ha una serie di giardini stupendi con dei soffitti intarsiati in legno di una bellezza disarmante. Il costo del biglietto è di 10 Dirham a persona (1 Euro) purtroppo però in questo periodo la corte principale del palazzo non è visitabile per restauri. Tuttavia la visita è quasi d’obbligo. Finito il giro del palazzo ci avviciniamo alla Kasbah dove decidiamo di pranzare presto prima di recarsi all’hammam che abbiamo prenotato. Decidiamo di pranzare nuovamente al “Nid’cigogne”.

Dopo il pranzo breve passeggiata per poi recarsi alle 15.00 all’appuntamento alle “Le Bains de Marrakech”. Una volta arrivati veniamo diretti in uno spogliatoio dove ci vengono dati accappatoio e ciabatte. Veniamo successivamente accompagnati in una stanza piccola dove sdraiati su dei lettini con base in marmo riscaldato ci godiamo un caldo hammam intervallato da gommage con sapone nero all’eucaliptus, e fanghi. Dopo 45 minuti ci facciamo una bella doccia e ci accomodiamo in una sala relax dove ci viene offerto del the alla menta in attesa che si liberino le stanze per il massaggio. Dopo una decina di minuti veniamo accompagnati in delle stanze dove un massaggiatore effettua dei massaggi rilassanti o drenanti, il tutto accompagnato da luci soffuse e musica soft di sottofondo. Ci ritroviamo tutti dopo un’ora in un’altra sala relax a bere altro the alla menta e dolci biscotti. In tutto sono state 2 ore e mezza di coccole. Usciti dalla SPA ancora un po’ frastornati ci rigettiamo nella mischia dei souq della piazza Djemaa el-Fna, dove facciamo i nostri ultimi acquisti: babbucce in pelle berbera, magliette, caftani. Ormai il sole è tramontato ma i souq sono ancora affollatissimi di gente che compra e persone che cercano di attirare l’attenzione dei passanti.

Torniamo in piazza per la nostra ultima cena marocchina sui banchetti di Djemaa el-Fna.

Una volta aver mangiato contrattiamo il prezzo con una marocchina in piazza per un tatuaggio all’hennè: con 20 Dirham (2 Euro) riusciamo ad ottenere due tatuaggi sui piedi bellissimi. L’ultimo giorno comincia presto, alle 07.00 colazione, dopo trenta minuti il taxi ci aspetta sotto l’albergo per portarci all’aeroporto (questa volta otteniamo un prezzo di 150 Dirham). Arrivati in aeroporto e svolte tutte le “attente” formalità doganali marocchine, torniamo a Roma alle ore 14.00 circa. A distanza da qualche giorno dal nostro viaggio, ci sembra ancora di sentire il magico frastuono della piazza Djemaa el-Fna e delle sue pittoresche bancarelle.

Marocco, a presto.

Emanuele Luana Alessandro Matilde

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