Innsbruck vitale!

Meta suggestiva sul versante austriaco delle Alpi
Scritto da: michaelvan
innsbruck vitale!
Partenza il: 03/01/2010
Ritorno il: 06/01/2010
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Abbiamo soggiornato per 3 notti a Innsbruck in hotel 3 stelle in via herzog-friedrich-strasse proprio nel cuore del centro storico o meglio nella via che conduce al celeberrimo “golden dachl” (il tettuccio d’oro) il monumento simbolo della città, un perfetto punto di partenza per le nostre escursioni.

Premetto, per vedere bene la città con tutte le sue bellezze ci vogliono almeno tre giorni pieni, non ci si lasci ingannare dalle piccole dimensioni perché Innsbruck rappresenta un centro vivace e ricco di attrattive. Indovinata si è rivelata la scelta di attivare per la cifra di €35 la “Innsbruck card” per 72 ore, un passpartout che permette di usufruire illimitatamente di tutti i trasporti pubblici, di utilizzare un viaggio di andata/ritorno con gli impianti di salita verso le regioni alpine attorno la Innsbruck, e la possibilità di accedere a tutti i musei della zona e dei paesi vicino.

Nel pomeriggio del primo giorno dopo l’arrivo, abbiamo visitato il golden dachl con visita del museo annesso, dove sono conservate alcune opere famose della residenza; vista la stanchezza del post-viaggio abbiamo continuato per un giro attorno al centro storico, alla visita del duomo di St. Jacob e per una bella passeggiata lungo la riva del fiume Inn dove si possono ammirare dei bei palazzi colorati. Secondo giorno, alzataccia alle prime luci del giorno (alla faccia delle ferie…) visitato dapprima il palazzo imperiale “Hofburg” ,di grande interesse, bellissima la “sala dei giganti” la più sfarzosa elegante del palazzo dove io e la mia ragazza (eravamo gli unici visitatori in quel momento) abbiamo tentato un improbabile passo di valzer imitando un po’ i notabili d’un tempo, infatti questa era adibita a sala delle feste e dei balli.

Successivamente si è fatto tappa alla celebre chiesa “hofkirche” la chiesa di corte costruita come mausoleo per l’imperatore Massimilano I, notevole per le 28 statue di bronzo a grandezza naturale collocate in fila attorno la tomba dell’imperatore, questi rappresentano parenti, avi, personaggi leggendari (vedi re artu!) riconducibili secondo la storia e fantasia alla figura del famoso imperatore. Davvero particolare è stato visitare il museo “tiroler volkskunstmuseum” con una raccolta di arte popolare tirolese dove memorabile per le belle collezioni di presepi, costumi, oggetti tipici del folclore tirolese con tocco quel tocco di esoterismo che rende la visita anche un pò misteriosa. L’interesse maggiore sono comunque le innumerevoli “stube” collocate al suo interno, queste ambienti erano assai comuni nelle vecchie case tirolesi ed equivalenti alle nostro sale da pranzo, tutte rivestite in legno erano anche le uniche stanza riscaldate da enormi stufe.

Prima della sosta a pranzo siamo saliti sullo “Stadtturn” la torre civica della cittadina con viste mozzafiato sul centro e alle bianche montagne circostanti.. Dopo un buon panino e una fetta “originale” sacher (deliziosa appunto al caffè sacher) abbiam preso il tram “the sightseer” dove ci ha condotto in un giro panoramico per i tesori della città (bus sempre compreso nella innsbruck card). In ordine, abbiamo raggiunto il trampolino olimpico nella zona di “Bergisel”; tappa assolutamente imperdibile, qua con una teleferica si sale in questa torre (da poco rimodernato da un famoso architetto iraniano)dove in cima si trova un ristorante panoramico e un terrazzo al piano ultimo dove possibile scattare delle superbe forte sulla città sotto e ai magnifici panorami di cui protagoniste sono le alpi.

Continuando con il bus di prima, abbiamo visto il castello di “Ambras” poco fuori città e immerso in una valle verde (ancor più spettacolare deve essere la visita in estate per il suo bosco attorno), al suo interno è interessante visitare le sale delle armature e delle armi provenienti dalle collezioni del duca Leopoldo; la “sala spagnola” un’enorme stanza con soffitto a cassettoni con tutto attorno una ciclo di affreschi dei notabili del tempo. Nel ritornare verso città ci siamo soffermati per un breve visita alla bella chiesa barocca di Wilten.

Al terzo giorno, dalla stazione di nordkettenbahnen (davanti l’hofburg) siamo saliti verso la zona alpina in soli 20 minuti, con la funivia sino l’alpenzoo e poi con la teleferica sino alla stazione del seegrube prima e alla cima del “Hafelekar” poi, dove abbiamo trascorso alcuni momenti di pieno relax lontano dal ritmo caotico della città. Molto bello vedere da lassù il contrasto del capoluogo tirolese in basso e le imponenti cime delle silenziose montagne del Karwendel tutte attorno.

Nel scendere verso al città con la teleferica, non potevamo tralasciare una visita al famoso alpenzoo “una dei più grandi d’Europa e quello collocato all’altitudine più alta a 670 metri. All’interno si trovano tantissime specie di piante, animali appunto delle zone alpine, quest’ultimi ben inseriti in grandi aree dove possono vivere liberamente in un contesto ambientale a loro familiare. Molto interessante davvero, in particolare siamo rimasti stupiti dai lupi e dall’orso.

Nel pomeriggio col tram ci siamo diretti verso “Hall in Tirol”, paese famoso per la torre con la zecca, l’omonimo “Munze Hall”, luogo dove in passato venivano coniate le monete dell’impero Asburgico e centro invidiato in tutta Europa. Qui, si può visitare un piccolo museo e salire sulla torre. Più tardi ci siamo diretti per una passeggiata per il bel centro storico, dove ci si può perdere allegramente per il dedalo di viuzze di stampo medievale ed essere attirati dall’odore di qualche succulento dolce in uno degli affollati café di Hall.

Ebbene, tristemente, siamo arrivati all’ultimo giorno, ma questa vacanza non sarebbe stata ancor più bella senza aver visitato il particolare museo “Swaroski Kristallwelten” a Wattens centro industriale poco lontano, sempre raggiungibile da Innsbruck con un bus navetta, convezionato anch’esso con la innsbruck card. Bello.. Particolare.. un vero trionfo di luci, colori, effetti sensoriali, un museo che in realtà è una bella mostra di arte contemporanea incentrato sul mondo del cristalli, tra cui spiccano opere di artisti del calibro di Salvador Dalì, Brian eEno, Niki de Saint Phalle solo per citarne alcuni.. Alla fine del percorso si giunge alla visita del negozio swaroski ( a proposito ci sono swaroski anche nei bagni..!!) il più grande al mondo, dove per gli amanti del celebre cristallo sarà una vera e propria gioia agli occhi e dolori al portafoglio.

Un breve giudizio finale nel dire che Innsbruck merita.. Eccome merita! Vale la pena visitarla sia per coloro che amano gli sport invernali, sia per coloro in cerca di arte… e perché no… anche di gastronomia. Alla prossima.



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