Innsbruck, città incantevole e piena di sorprese
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PRIMA DI PARTIRE
Per farmi un’idea migliore su quanto avrei dovuto spendere e su come organizzare al meglio le mie giornate austriache, a febbraio ho ordinato i depliants informativi sul sito http://www.innsbruck.info/it/servizio/richiesta-depliant.html, la procedura è semplice: occorre selezionare quelli che interessano, inserire i propri dati e in una decina di giorni arrivano comodamente e gratuitamente a casa. Successivamente, ho richiesto anche i depliants di Wattens e Hall in Tirol dato che volevo visitare un po’ anche i dintorni, disponibili su http://www.hall-wattens.at/de/prospektbestellung.html (ho dovuto utilizzare la versione in tedesco perché quella italiana non funzionava, ma i depliants mi sono arrivati comunque in italiano). Intanto ho continuato a cercare qualche offerta conveniente per il pernottamento, finché un bel giorno di aprile, su Expedia, ho trovato una promozione dell’hotel Hilton Innsbruck, che con 198 € totali ci permette di dormire 3 notti in questo bellissimo albergo 4 stelle centrale, camera 30 mq, vista panoramica sulle montagne.Una volta giunti in loco, abbiamo saputo che anche la colazione era compresa (l’offerta si chiama “soggiorna 3 notti e l’ultima è gratuita”). A giugno ho prenotato anche i biglietti del treno dal sito http://www.obb-italia.com/, da Verona Porta Nuova ad Innsbruck Hauptbahnhof a/r per due abbiamo speso 128 € totali (il biglietto a tratta costerebbe 29 €, ma ne occorrono altri 3 € se si vuole prenotare il posto, cosa che io consiglio vivamente). Come guida ho utilizzato la Lonely Planet: purtroppo non ne esiste una specifica sulla città, così ho scaricato e poi stampato a casa il capitolo del Tirolo al costo di 3 € (al posto di 25 € per l’intera guida che, a meno che non vogliate visitare più luoghi in Austria, sarebbe in gran parte inutile) dal sito ufficiale http://shop.lonelyplanetitalia.it/austria/austria/tirolo-capitolo-11. Come ultimissimo consiglio, se siete come me appassionati di Swarovski e volete trarre proprio il massimo da questa vacanza, iscrivetevi alla Swarovski Crystal Society al costo di 33 € per un anno, riceverete un trattamento esclusivo da Swarovski Kristallwelten!
GIORNO 1: SABATO 28 LUGLIO 2012
La nostra avventura comincia in un caldo sabato di fine luglio alla stazione Porta Nuova di Verona; il treno Eurocity della compagnia austriaca OBB ci porterà in 3 ore e 30 minuti ad Innsbruck. Alle 14.30 siamo già giunti a destinazione. Dopo 200 m a piedi con trolley super-pesanti al seguito (eh sì, questa volta che non avevo nessun vincolo da parte di compagnie aeree a basso costo, ho davvero esagerato con il peso del bagaglio!) giungiamo al nostro hotel Hilton, una struttura di 14 piani, camere ampie (la nostra aveva due letti matrimoniali, così uno lo usavamo per appoggiare le cose), pulite, efficienti, sicuramente da consigliare (per chi fosse interessato c’è anche il Casinò annesso all’hotel); il parcheggio è comunicante ma si paga 15 € al giorno. Posati i bagagli, finalmente possiamo inoltrarci tra le vie dell’Altstadt, la città vecchia, e vi posso assicurare che la sensazione di passeggiare tra quelle strade è esattamente quello di entrare in una di quelle sfere con la neve che vendono nei negozi di souvenir, è davvero un paesaggio da cartolina. Ci dirigiamo verso l’ufficio turistico in Burggraben, 3 dove acquistiamo le nostre preziosissime Innsbruck Card da 72 h (esiste in diversi tagli, 24/48/72 h per 31/39/45 €) poi, per non perdere tempo, andiamo subito alla fermata Anichstrasse/Rathausgaleries del bus turistico The Sightseer (gratuito con la card, altrimenti 6,30 €); un consiglio: studiate bene l’itinerario di questo bus, perché da alcune fermate di altri mezzi pubblici passa ma non si ferma, infatti noi inizialmente abbiamo sbagliato fermata e siamo dovuti correre verso quella effettiva, in quanto quello successivo sarebbe passato dopo 40 minuti. Scendiamo alla fermata Tirol Panorama (da non confondere con la fermata Bergisel!).
La nostra prima tappa della giornata è, appunto, il complesso museale Das Tirol Panorama con il Kaiserjagermuseum (Museo dei Cacciatori dell’Imperatore) che costerebbe 10 € ma è gratuito con l’IC e viene fornita anche l’audioguida gratuitamente. La struttura è nuova, con le pareti quasi completamente in vetro, che quindi permette di godere di un bellissimo panorama, ma la cosa che più colpisce è il gigantesco dipinto circolare di 1000 mq (Das Riesenrundgemalde) che rappresenta la battaglia di Bergisel del 13 agosto 1809. L’effetto alla vista è davvero sorprendente, si ha la sensazione che ciò che si ha davanti sia il panorama esterno, e non un quadro! La nostra seconda ed ultima attrazione di oggi è il Bergisel-Sprungstadion (trampolino di salto del Bergisel) costruito dall’architetto Zaha Hadid, alto 50 m, con ristorante e piattaforma panoramica; il costo è di 9 € oppure gratuito con l’IC (l’ultima salita è alle ore 16.30). Per salire si può utilizzare la funicolare e poi l’ascensore, oppure andare semplicemente a piedi: giunti in cima alla piattaforma panoramica si ha una visuale bellissima della città, ideale per scattare fotografie. Scendendo di un piano si arriva al Cafe im Turm e accedendo alla terrazza si può vedere bene la pista di lancio, e poi andando giù ancora è possibile quasi sporgersi dal trampolino: ma come fanno a lanciarsi da tale altezza gli atleti? Sembrerà proprio di volare! Facciamo un giro tra le tribune, le postazioni dei telecronisti, scattiamo qualche foto con i famosi 5 cerchi delle Olimpiadi e poi ci fermiamo al self-service del museo Tirol Panorama (il locale si chiama Bergisel Betriebsgesellschaft) per bere qualcosa. Riprendiamo il bus The Sightseer alle 18.00 (l’autista si è raccomandato, questo è l’ultimo orario utile per scendere, altrimenti tocca fare una bella passeggiata a piedi fino in città) e scendiamo alla fermata Triumphpforte per poi tornare in albergo. Il tempo di una doccia e siamo di nuovo in marcia, finalmente possiamo ammirare il famoso Goldenes Dachl (Tettuccio d’oro), simbolo di Innsbruck e tutti i meravigliosi edifici che circondano la piazza. Per la cena optiamo per un ristorante consigliato dalla Guida per Caso di Innsbruck a un’altra TPC, la Gasthaus Elferhaus, che si trova in Herzog-Friedrich-Strasse,11 il locale è grazioso e con la bella stagione si può cenare all’aperto proprio sulla piazza del Tettuccio d’oro. Il menù era tradotto anche in italiano e la cameriera gentile, peccato per la cenere di sigaretta presente sul nostro tavolo, che abbiamo provveduto a scrollare da soli. Io ho preso la classica austriaca Wiener Schnitzel con patatine fritte, Matteo un piatto con diversi tipi di wurstel e salsicce con patatine fritte e da bere 2 Coca Cola alla spina da 0,3 l. Conto totale 24,90 €. Dopo una breve passeggiata per le vie del centro, avendo una certa sete, acquistiamo una bottiglietta d’acqua da mezzo litro al “Magic Pizza Kebab” per ben 2 € e poi torniamo in hotel. È solo il primo giorno, ma Innsbruck ci ha già incantati.
GIORNO 2: DOMENICA 29 LUGLIO 2012
Sveglia alle 7.00 e, dopo un’abbondante colazione internazionale all’hotel, ci incamminiamo verso Museumstrasse per prendere lo Swarovski Kristallwelten Shuttle alle ore 9.00, la navetta (compresa nell’IC) che ci porterà allo Swarovski Kristallwelten (Mondi di Cristallo Swarovski). L’entrata è gratuita con la card, ed io presento alla cassa l’e-mail stampata nella quale mi confermano che sono effettivamente socia della Swarovski Crystal Society e ricevo un adesivo che mi darà accesso alla Vip- Lounge. Dopo aver fatto mille foto con il Gigante dagli occhi di cristallo in tutte le angolazioni, possiamo varcare l’entrata riservata ai soci ed essere catapultati in un mondo meraviglioso, luccicante, magico, incantato. Ci accoglie un lampadario enorme tutto di cristalli, il “Mediterraneo” di Gaetano Pesce e, spostando lo sguardo, mi colpisce il Centenario, con i suoi 310.000 carati, il più grande cristallo mai prodotto al mondo… e poi la parete di cristallo, alta 11 m e lunga 42 m che ci accompagnerà per tutto il percorso. Un stanza dopo l’altra è tutto un bagliore, fino ad arrivare al meraviglioso Duomo di Cristallo, dove sembra di entrare dentro ad un gigantesco cristallo, e poi il “Silent Light” di Alexander McQueen che assomiglia ad un albero di Natale ghiacciato, e dopo ancora le Piramidi d’Egitto, l’Empire State Building… tutto di cristallo! Le meraviglie non finiscono con il terminare delle sale d’esposizione: la sorpresa finale la riserva il più grande negozio di Swarovski al mondo e, udite udite, in mezzo a milioni di luccicantissimi oggetti super-costosi e quindi inaccessibili (ma guardarli non costa nulla!), si trovano anche bellissimi gioielli da qualche decina di euro da portare a casa come ricordo di questa fantastica esperienza. La mia avventura al Kristallwelten non finisce qui: nel negozio avvisto una porticina che brilla con la scritta “SCS Vip-Lounge” e io, con il mio adesivo sulla maglia, posso accedervi, e anche il mio ragazzo è il benvenuto! Sono stati gentilissimi, ci hanno mostrato dal vivo tutta la collezione riservata ai soci e ci hanno pure offerto l’aperitivo, facendoci scegliere tra le bibite che più gradivamo accompagnate da gustosi salatini serviti in poltrone comode e brillanti, in un’atmosfera davvero unica. All’uscita, se avete l’Innsbruck Card, fermatevi al Foto Point per scattarvi una foto con i vostri cari, poi potrete scaricarla dal sito di Innsbruck registrandovi gratuitamente. Purtroppo sono le 11.30 e noi dobbiamo prendere di nuovo lo Swarovski Kristallwelten Shuttle; scendiamo alla fermata Museumstrasse. Nonostante l’aperitivo, non vogliamo perdere tempo e decidiamo di fermarci al McDonald’s in Herzog-Friedrich-Strasse per il pranzo, spendendo € 9,38. Sazi, ci dirigiamo verso la fermata della Norkette “Congress” per dirigerci all’Alpenzoo (gratuito con l’IC, altrimenti 8 €) che è lo zoo più alto d’Europa. Non ero mai stata in un zoo e l’esperienza mi è piaciuta, anche perché gli animali, nonostante non fossero liberi, mi sembravano abbastanza situati nei loro habitat naturali avendo molto spazio a disposizione, tanto che a volte alcune specie non si riuscivano a vedere perché nascoste in punti non visibili dallo spazio concesso ai visitatori. Lo consiglio specialmente se si hanno dei bambini perché potrebbe essere divertente per loro vedere animali non proprio comuni (es: lupi, linci, stambecchi, civette…). Usciti dallo zoo, abbiamo continuato la risalita con lo stesso impianto fino alla stazione Hungerburg (dovrebbe esserci anche qui il Foto Point, ma non funzionava). Poi abbiamo preso un altro impianto di risalita e siamo arrivati a Seegrube (1905 m) dove c’è un ristorante con una bellissima terrazza panoramica (e via a scattare foto!); da qui abbiamo preso un terzo impianto di risalita per arrivare fin lassù a Hafelekar (2256 m), ma purtroppo le nuvole ci hanno impedito di vedere il favoloso panorama che tale altezza offrirebbe e inoltre faceva davvero freddo! Riprendendo i tre impianti (l’ultimo si era rotto e abbiamo dovuto aspettare una buona mezz’ora perché lo riparassero!), arriviamo di nuovo alla stazione Congress e, da lì, decidiamo di visitare il Museum Golenes Dachl (Museo del Tettuccio d’oro, gratuito con l’IC e audioguida compresa, altrimenti 4 €) ma abbiamo solo 30 minuti a disposizione dato che il museo chiude alle 17.00. Sinceramente non mi ha entusiasmato molto, non è possibile sporgersi dal tettuccio ma solo guardare da una finestra che c’è dietro di esso, e ha davvero poche stanze: mi è sembrato piuttosto organizzato per accogliere piccoli visitatori, con varie aree di gioco e intrattenimento…insomma, è molto più bello dall’esterno. Come ultima attrazione, optiamo per la Stadtturm (Torre Civica, gratuita con l’IC, altrimenti 3 €) dato che chiude alle 20.00 e, nonostante la stanchezza, i nostri piedi affrontano gli ultimi 143 gradini della giornata e la vista da lassù vale ogni sacrificio. Non dimenticate del Foto Point che c’è in cima alla torre, vi permetterà di scattare una foto con il Tettuccio d’oro sullo sfondo! Tornando verso l’hotel, non ho proprio resistito, e sono entrata allo Swarovski Innsbruck in Herzog-Friedrich-Strasse per ammirare altre meraviglie in quel mondo magico che non è solo negozio, ma anche museo e bar. Tutti i possessori di Innsbruck Card hanno un omaggio presentando la carta in questo negozio: noi abbiamo ricevuto due campioncini del profumo Aura di Swarovski. Assetati, ci siamo diretti al vicino McDonald’s pensando che fosse meno caro del locale precedente in cui abbiamo acquistato l’acqua, invece una bottiglietta di naturale ci è costata 2,19 €. Questa volta è proprio l’ora di tornare in albergo a riposare un po’. Per cena scegliamo un ristorante consigliato da molti TPC, lo Stiftskeller, con menù in italiano (che è consultabile anche su internet per farsi un’idea, sul loro sito ufficiale) e la cameriera che parla italiano: l’atmosfera è molto bella e si mangia all’aperto. Noi abbiamo preso due piatti a base di wurstel: io ho preso un tris di wurstel accompagnato da un brezel (devo dire che era strano come piatto, mi hanno portato una specie di scodella piena di acqua bollente con dentro i wurstel, che alla fine per fortuna erano abbastanza normali come gusto, a parte uno con le erbe), Matteo un wurstel grande con patatine fritte e 2 Coca Cola alla spina per € 22,10. Dopo cena torniamo in albergo per dormire, siamo stanchi, ma quello che abbiamo visto vale ogni fatica.
GIORNO 3: LUNEDÌ 30 LUGLIO 2012
Questa mattina sveglia sempre alle 7.00. Abbiamo ancora molte cose da vedere quindi, dopo la colazione in hotel, ci mettiamo subito in marcia. Ci fermiamo allo Spar in Marktgraben, 16 e finalmente troviamo una bottiglietta d’acqua ad un prezzo accettabile: 0,49 € (consiglio di acquistare sempre l’acqua nei supermercati come Spar o Billa, sono sparsi ovunque nella città, nei locali vi rovinano!). Finalmente giungiamo al Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum, dato che è una delle poche attrazioni che apre alle 9.00 ma purtroppo ci accorgiamo, leggendo la guida in dotazione con la Innsbruck Card, che il lunedì è chiuso, quindi non perdiamo tempo e ci dirigiamo verso il Kaiserliche Hofburg, il Palazzo Imperiale, gratuito con la Innsbruck Card oppure 8 €. Non ci hanno dato l’audioguida, quindi abbiamo letto le spiegazioni scritte sui pannelli in ogni stanza (che erano anche in italiano) e sono state per noi sufficienti. Il palazzo è molto bello, composto da 25 sfarzose sale imperiali; quella che mi ha colpito di più è stata la Sala dei Giganti, ma anche l’appartamento dell’imperatrice Sissi. La cosa peggiore di questa visita è stata che, non potendo scattare fotografie ed essendo solo quattro turisti in quel momento, le guardie ci inseguivano personalmente man mano che avanzavamo per le stanze e la cosa dava un po’ fastidio; l’unica guardia che ha osato scomporsi è stata quella della sala della tavola di corte imbandita che, guardando le mie scarpe da ginnastica con gli Swarovski, ha esclamato “what beautiful shoes!”. Terminata la visita alle 25 sale, è possibile accedere all’Alpenverein-Museum (Museo del Club Alpino), allestito all’interno dello stesso Palazzo Imperiale, gratuito con l’IC oppure pagando 4 €. Noi abbiamo fatto un giro veloce perché non siamo più di tanto interessati a questo genere di musei. Usciti dal Palazzo Imperiale ci siamo recati al vicino Tiroler Volkskunstmuseum (Museo dell’Arte Popolare Tirolese) gratuito con l’IC oppure € 10 il biglietto cumulativo che comprende anche l’Hofkirche, e ci hanno fornito gratuitamente una guida che, leggendo il codice a barre di ciò che interessava con il laser, compariva sul video del lettore la spiegazione. È davvero enorme e occorrerebbe una giornata intera per vederlo, c’è di tutto: presepi natalizi, maschere, costumi tradizionali, stube, cimeli… noi abbiamo fatto un giro abbastanza veloce, e ci siamo soffermati solo sulle cose che più ci incuriosivano. Conclusa la visita del museo siamo andati nella confinante Hofkirche (Chiesa di Corte) compresa nell’ IC oppure 5 €, monumento funebre dell’Imperatore Massimiliano I (che in realtà non è sepolto qui) affiancato da 28 statue di bronzo di grandezza superiore al naturale, custodisce anche la tomba di Andreas Hofer, l’organo Ebert e la Cappella d’argento (che noi non abbiamo visitato). Tramite il Museo dell’Arte Popolare Tirolese è possibile ammirare questa chiesa dall’alto. Dopo tutte queste visite siamo davvero affamati, così, su consiglio della nostra Guida per Caso, ci fermiamo al Kroll Cafè & Strudel per assaggiare questa specialità austriaca. Io ordino uno strudel ai funghi molto buono (€ 4,90), Matteo uno con prosciutto e formaggio (€ 5,20) e in più, avendo ancora fame, ne prendiamo uno da dividere con patate e carne, che era praticamente tutto con patate e pochissima carne(€ 5,20); come bibite due bottigliette in vetro da 0,33 l di Coca Cola. Conto totale 21,70 €. Dopo esserci riposati un po’, alle 13.47 siamo alla fermata Anichstrasse/Rathausgaleries del bus The Sightseer, direzione Schloss Ambras. Arriviamo allo Schloss Ambras (Museo di Storia dell’Arte al Castello di Ambras) gratuito con l’IC, altrimenti 10 € e cominciamo subito la visita delle armerie (sinceramente non mi appassionano più di tanto questo genere di cose) e della Sala Spagnola, ma la cosa che più mi piace è la location stessa, un bellissimo castello bianco contornato da giardini all’inglese curatissimi, terrazzi panoramici, balconcini, e tanto tanto verde intorno. Finita la visita, riprendiamo il bus The Sightseer fino alla fermata Bergisel/Basilika Wilten, la nostra prossima tappa è il Glockenmuseum & Glockengiesserei Grassmayr (Museo delle Campane e Fonderia delle Campane Grassmayr) gratuito con l’IC oppure 6 €. Entrando si ha un’esposizione di campane che si possono anche suonare, poi si entra nella fonderia, ma solo se accompagnati da una guida. Noi siamo stati fortunati perché durante la nostra visita c’era un gruppo di turisti tedeschi e ne abbiamo approfittato per entrare, purtroppo la spiegazione era solo in tedesco e non abbiamo capito niente, la guida ha saputo solo dirmi che alcune campane andavano a Bergamo e altre a Vicenza. In realtà, entrando nella fonderia, si vedono solo campane ancora grezze, oppure gli stampi e i macchinari, ma non gli operai lavorare. Usciti dalla fonderia ci rechiamo nel museo e c’è una bella varietà di campane, anche sezionate. Facciamo un salto, poi, a visitare la Basilica di Wilten (l’ingresso è gratuito): santuario meta di pellegrinaggi, è la più importante chiesa rococò del Tirolo. Davvero molto bella, secondo me vale una visita. Riprendiamo il bus The Sightseer fino alla fermata Ferdinandeum, ho già l’acquolina in bocca: ora si entra al Cafè Sacher per gustare una fetta dell’originale torta Sacher guarnita con un ciuffo di panna montata; davvero buona, costa 4,90 € a fetta, ma per una volta si può fare. Con lo stomaco pieno, possiamo ora concludere le ultime tappe della giornata: la Fontana di Leopoldo, dove ci doveva essere un Foto Point ma non funzionava, così facciamo qualche foto (c’era pure un cane che faceva il bagno!) e il Dom zu St Jacob (Duomo di San Giacomo) entrata gratuita, precedentemente edificio gotico, poi ristrutturato in stile barocco, anch’esso merita sicuramente una visita. Siamo veramente esausti, e dopo aver comprato i dovuti regalini ad amici e parenti, torniamo in albergo per riposare un po’. È ora di cena, il cibo italiano ci manca troppo, così guardiamo sulla guida un ristorante italiano, ma quello segnalato non l’abbiamo trovato (c’era un altro ristorante al suo posto) così ci fermiamo a Cafè Republica in Herzog-Friedrich-Strasse e prendiamo due pizze: io prendo una Margherita, Matteo una Quattro stagioni, devo dire accettabili per essere all’estero, le abbiamo mangiate tutte! Da bere abbiamo preso due Coca Cola e in totale abbiamo speso circa 20 €. Dopo aver scattato qualche foto in notturna al Tettuccio d’oro, torniamo in hotel e poi nanna.
GIORNO 4: MARTEDÌ 31 LUGLIO 2012
Sveglia alle 7.00 con un po’ di malinconia, oggi è l’ultimo giorno qui a Innsbruck. Dopo colazione, alle 8.45 prendiamo, alla stazione centrale, l’autobus 4 (passa ogni 15 minuti) che ci porta in una ventina di minuti ad Hall in Tirol (anche questo è compreso nell’IC). Noi scendiamo alla fermata Unterer Stadtplaz. Facciamo un giro per il centro storico, davvero molto caratteristico e scattiamo molte foto alle ripide montagne che fanno da sfondo a un paesaggio bellissimo. Alle 10.00 entriamo alla Munze Halle & Munzerturm (La Vecchia Zecca e la Torre); la Munze Halle è compresa nell’IC, altrimenti 6 €, ma la Munzeturm non è compresa e bisogna pagare 4 € per accedervi. Viene fornita gratuitamente anche l’audioguida. La visita alla Zecca è stata molto piacevole, vengono spiegati tutti i processi per coniare le monete anche tramite video e, alla fine, c’è un tavolino dove i visitatori possono riprodurre su carta le monete passandovi su con la matita. Usciti dalla Zecca c’è la porta per accedere alla Torre, io non ho fatto nemmeno fatica a salirvi perché alla fine di ogni rampa c’è, incastonato nel muro, un oggetto fatto o addobbato di cristalli Swarovski, e mi perdevo ad osservarli. La vista da lassù è molto bella, c’è anche una postazione interattiva con delle informazioni (ma solo in inglese e in tedesco). Una volta scesi, si può ammirare la moneta più grande mai coniata e poi si arriva allo shop dove ogni visitatore può coniare la propria moneta del materiale che desidera (rame, rame dorato o argento). Io e Matteo l’abbiamo coniata di rame al costo di 2 € a testa. Tornati ad Innsbruck, volevamo provare un ristorante italiano consigliato da TripAdvisor, il Ristorante Pizzeria Sapori, ma i tempi di attesa erano troppo lunghi non avendo prenotato, quindi ci dirigiamo all’altro ristorante italiano consigliato dalla Lonely Planet, il Mamma Mia in Klebachgasse, 2 e prendiamo due tagliolini al salmone e due Coca Cola da 0,33 l spendendo 21,20 €. I primi non erano male, ma secondo me non era proprio italiano. Dopo una visita e foto di rito con le casette colorate che sorgono sull’altra riva del fiume Inn, è la volta del Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum (Museo Regionale Tirolese Ferdinandeum) compreso nell’IC, altrimenti 10 €. È ricco di mostre temporanee ed è molto grande e difficile da girare, in quanto non hanno le mappe del museo e quindi non è sempre facile orientarsi. Noi non lo abbiamo visitato tutto, io sono entrata in particolare perché avevo letto che c’era un quadro di Gustav Klimt, che a me piace molto come artista. Se si ha qualche giorno in più, comunque contiene un patrimonio artistico non indifferente da vedere, seppur non si può paragonare a musei come il Louvre, il Prado o la National Gallery. Per salutare Innsbruck, ci dirigiamo nel polmone verde della città: l’Hofgarten, il giardino del Palazzo Imperiale, molto bello e curato nei dettagli, nel quale abbiamo assistito ad una partita di scacchi in formato gigante tra due austriaci, che sembravano entrambi molto impegnati per vincere. Purtroppo ce ne siamo dovuti andare e non abbiamo mai saputo chi ha vinto. Ritiriamo i bagagli in hotel e, in men che non si dica, siamo già sul treno di ritorno. Alle 21 siamo a Verona, la nostra vacanza è finita, ma mi porterò dentro tantissimi ricordi di questa incantevole città.
Grazie per aver letto il mio lungo racconto, ho cercato di mettere più dettagli possibile per facilitare l’organizzazione a chi visiterà questo gioiello delle Alpi in futuro, il fatto che sia piccola inganna, un paio di giorni non sono sufficienti per vederla a fondo (a meno che non si voglia fare un giro per il centro storico e basta) perché offre moltissime attrattive che vale la pena di visitare con i giusti tempi. E non dimenticate la Innsbruck Card, io ho risparmiato circa 100 €. Sono sicura che, se le concederete un’opportunità, Innsbruck non vi deluderà.
Spero di esservi stata utile. Buon viaggio a tutti quelli che decideranno di visitare la capitale delle Alpi.
Nicole