Innamorati di Barbados
Alcuni piccoli consigli prima di partire: – per il volo cercate con British, Virgin, Lufthansa oppure su Condor.it – la moneta è il dollaro di Barbados, ma i dollari americani sono accettati ovunque – il clima è 30°/27° tutto l’anno, novembre-aprile sono secchi, gli altri umidi. Agosto-Ottobre è il periodo delle piogge ma sono solamente temporali di 10 minuti, poi torna il sole – l’acqua del rubinetto è potabile su tutta l’isola – non servono vaccinazioni particolari – affittatevi un auto (le mini moke sono molto economiche) ma procuratevi una cartina dettagliata; quelle che troverete nei ristoranti o hotel non lo sono affatto. La soluzione migliore se avete un iPhone è scaricarvi un app con la mappa offline da utilizzare in loco senza spendere in roaming. Le strade non sono segnalate è ci si perde facilmente. Ah, la guida è a sinistra! – pericoli: i frutti (sembrano mele) di un albero che comunque viene sempre segnalato con una fascia rossa (evitate di ripararvici sotto quando piove!); in mare possono capirete delle meduse (rare); ci sono anche gli squali, ma stanno attorno alla barriera corallina e comunque non attaccano l’uomo perché i pescatori li tengono costantemente sfamati. – in loco troverete la guida “Barbados Nutshell”, da portare sempre dietro per avere indirizzi utili
Bene, una volta atterrati rilassatevi e godetevi i ritmi lenti di Barbados. Noi siamo stati dal 8 al 22 agosto 2010, il clima in questo periodo è molto umido, è piovuto spesso ma come dicevo solo per brevi periodi. Agosto è bassa stagione, questo vuol dire pochi turisti e tariffe più basse per hotel e appartamenti. I prezzi nei supermarket e ristoranti sono fissi tutto l’anno invece.
L’isola: le coste sono molto diverse tra loro: ad ovest il mare è molto tranquillo, ci sono alberghi di lusso e ristoranti per chilometri (la zona più ricca dell’isola); la zona sud è ideale per chi cerca vento e onde (medie) oltre alla vita notturna (St. Lawrence Gap); ad est è molto più selvaggia ed è ideale per surfisti avanzati; a nord ci sono delle bellissime rocce a picco sul mare, ma niente spiaggia.
I Bajan sono un popolo fantastico, solare e simpatico, per strada chiunque ti saluta o sorride, sono molto gentili e disponibili. Certo c’è una minoranza di Bajan che vede nel turista un’occasione solo per vendere mariuana/cocaina/cocco o altro, ma basta non considerarli e loro vi lasceranno stare. In generale la criminalità è bassissima, l’unica accortezza è non dare nell’occhio magari maneggiando soldi in pubblico, ma sono accorgimenti da tenere in qualsiasi luogo della terra. Perl’abbigliamento in molti ristorante c’è un dress code: fondamentalmente è per evitare che arrivino persone a cena in infradito e costume bagnato; basta un jeans e una t-shirt, nulla di più (in alcuni posti evitare i pantaloncini corti). In tutta l’isola è vietato vestire con colori militari o mimetici. Il topless è vietato, il perizoma no, ma per rispetto dei Bajan vi consiglio vivamente di non portarlo (sono molto religiosi); è imbarazzante quando un Bajan ti chiede perché solo le italiane lo indossino in spiaggia…
Trasporti: il mio consiglio è quello di noleggiare un auto (occhio alla guida a sinistra); in alternativa potete utilizzare i pullman locali (minivan con impianti stereo da migliaia di watt!) che però non sono consigliabili dopo il tramonto; i taxi invece funzionano molto bene, non hanno tassametro ma tariffa fissa, meglio concordare il prezzo prima di salire.
Le spiagge: diciamo che la spiaggia più brutta di Barbados è bellissima! Quindi semplicemente prendetevi un auto e visitatele tutte! A noi sono piaciute in particolare Rockley beach, Miami (enterprise) beach, Mullins, botton bay e Crane beach (che è una delle 10 spiagge più belle al mondo!). Se andate in agosto tenete conto che quando piove l’acqua si riversa in mare, soprattutto sulla costa ovest, quindi l’acqua non è così cristallina (in quei giorni meglio andare a Botton bay o Crane). Basheba è molto bella ma è difficilmente balneabile a causa delle onde alte, della corrente e dei ricci presenti sul fondo roccioso.
Dove dormire: da questo punti di vista l’isola è divisa in due: la costa ovest con alberghi di lusso, e la costa sud con alberghi e appartamenti molto più accessibili. A nord ci sono pochissime strutture turistiche, come sulla costa est, dove si trovano per lo più ville in affitto e poco altro. Noi siamo stati all’Ocean Bliss a Silver Sand (300 metri dalla spiaggia per fare kit e windsurf con Brian Talma): sono 8 appartamenti vista mare, molto puliti e spaziosi; la proprietaria Suzanne è sempre disponibilissima a darvi informazioni turistiche o aiutarvi in qualsiasi modo (prezzo: 60 € al giorno in bassa stagione). Se volete mangiare in appartamento tenete presente che i supermarket sono cari (80% della merce è importata da US o altri paesi limitrofi). Il pesce invece costa davvero poco ed è sempre freschissimo (pescano a qualsiasi ora del giorno): al mercato di Oistins (aperto fino alle 8 di sera) troverete tonni, dentici, spada, flying fish e dolphin (no, non è il delfino! in italiano è la lampuga) a prezzi incredibili: per esempio mezzo chilo di spada (da mangiare crudo con olio e limone!) più un dentice rosso (pescato mezz’ora prima) da 2 kili l’abbiamo pagato 7 euro.
Dove mangiare: se state in appartamente il pesce preso ad Oistins è la soluzione migliore, se no ci sono molti ristoranti sulla costa da Oistins fino a Holetown. Sulle guide locali (Barbados Nutshell) troverete l’elenco dei migliori ristoranti. Personalmente consiglio il Tides (ad Holetown, in riva al mare, cibo e servizio di altissimo livello, prezzo attorno a 60€ a testa con vino), il Cafe Luna (a Miami beach, molto romantico affacciato sulla baia di Freight, prezzi attorno a 60€ con vino), il Pisces (a St. Lawrence Gap, cucina banana molto buona, situato nel cuore della movida notturna, vista mare, prezzi attorno a 50€ con vino); sconsiglio invece il Joseph (sempre a St Lawrence gap), il cibo è buono ma il locale in se è squallido, caratterizzato da neon azzurri sul soffitto… Sulla spiaggia di Mullins c’è un ristorante molto buono anche a pranzo; a Crane beach c’è il Cutters (sulla strada arrivando alla spiaggia), un locale molto carino dove servono il miglior rum punch dell’isola. Ci sono poi piccoli bar e ristoranti in giro per l’isola, come per esempio il Chicken Rita (Silver Sand) oppure il camper situato sulla spiaggia di Miami. Non perdetevi poi il venerdì e sabato notte la festa al mercato del pesce di Oistin, in cui si mangia pesce alla brace e si balla fino a tardi bevendo rum-coke e rum punch. Per quanto riguarda gli alcolici, se vi piace il rum non potrete che amare il Mount Gay, il più antico rum della terra (300 anni)! Anche la birra locale (Banks) è degna di nota, oltre a quello che penso sia il miglior cocktail per l’aperitivo, il rum punch (rum, zucchero di canna e lime, angostura e noce moscata), molto leggero e rinfrescante.
Locali notturni: sicuramente la zona più divertente è St Lawrence Gap, dove potete trovare locali caraibici dove bere un drink e tirare tardi. Anche ad Holetown ci sono 4-5 locali carini. Poi ci sono molti altri piccoli localinii in giro per l’isola come il Surfer’s Bar a Silver Sand, il ritrovo si surfisti (quello che si vede davanti al supermarket di Oistins invece è il Surfer’s cafe, ristorante e locale per bere qualcosa godendovi il tramonto). Come già detto nel weekend c’è il mercato del pesce ad Oistins in cui si balla fino al mattino. Altre info: www.aldopizzi.com/i12/Public/bb_Svaghi.asp e barbadostravel.squarespace.com/barbados-nightclubs/
Sport: beh, essendo un surfista quest’isola offre tutto quello si può sognare: spiagge per fare kitesurf, windsurf, surf, paddle surf, skim board, wake board, etc etc.. (elenco degli spot: www.aldopizzi.com/i12/Public/bb_Spots.asp) Gli sport locali sono anche il cricket, il golf ed il polo (molto british…)
Escursioni: sicuramente quelle più belle sono sulla barriera corallina per vedere tartarughe e altri pesci. Altri punti di interesse sono le Harrison cave, la St. Nicholas Abbey (antica casa colonica), i parchi naturali, il mulino di Morgan Lewis e la fabbrica del rum Mount Gay.
Shopping: i negozi sono quasi tutti duty ree (basta aver un documento con se). A Bridgetown trovate molti outlet, negozi di gioielli e di occhiali. In generale però ho notato poca differenza con l’Italia, nonostante non ci siano le tasse.
Non mi rimane che augurarvi buon viaggio, un solo consiglio: cercate di perdervi in quest’isola, è il miglior modo per entrare in contatto con la bellissima cultura Bajan.
Altre info su Barbados: http://www.barbados4u.com http://www.cre-ole.com/
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