Innamorarsi della Grecia continentale

Alla scoperta di un Paese che ti entra nel cuore grazie a spiagge meravigliose, cibo incredibile, persone adorabili e alla cultura
Scritto da: marimila
innamorarsi della grecia continentale
Partenza il: 27/07/2018
Ritorno il: 13/08/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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3800 km in auto alla scoperta della Grecia continentale, un Paese che ti entra nel cuore con spiagge meravigliose, cibo incredibile, persone adorabili e ricco di cultura. Andare in Grecia vuol dire portarsi a casa una nostalgia che non ti abbandona mai del tutto e tanta voglia di tornare

Abbiamo fatto un giro lunghissimo delle Grecia continentale dal 27 luglio al 13 agosto. Non sono certo state vacanze riposanti, ma ci siamo completamente innamorati di questo paese che non avevamo mai visto. È un paese meraviglioso, popolato da persone accoglienti, gentili, sempre sorridenti e disponibili. I pregiudizi che avevo sentito prima di partire (è sporca, si nota la crisi, ecc..) sono assolutamente infondati: abbiamo trovato un livello di pulizia eccellente e la crisi si vede solo nelle periferie delle grandi città, nelle zone industriali.

Giorno 1

Siamo partiti con 2 ore di ritardo la sera alle 23,30 da Brindisi e arrivati a Igoumenitsa alle 7.30. Il viaggio è stato comodo nonostante la scelta del passaggio ponte: eravamo attrezzati con materassino e copertine.

Arrivati in Grecia ci siamo incamminati verso le Meteore. Lo spettacolo che ci si trova davanti all’arrivo è impressionante. 24 monasteri costruiti in cima a pinnacoli di roccia altissimi. Un panorama che sembra di un altro pianeta. Arrivare presto la mattina è sicuramente la scelta migliore, perché nell’arco della giornata la zona si riempie di pullman e di turisti, perdendo un po’ la sua magia. Li abbiamo visti tutti dall’esterno: ci vogliono un paio d’ore per muoversi in tutta l’area, fermandosi nei punti panoramici per le foto e per vedere i singoli monasteri. Abbiamo scelto di visitare l’interno di Aghia Triada, probabilmente non il più bello dal punto di vista estetico, ma molto intimo e raccolto perché non è molto frequentato dai turisti: la salita al monastero e la visita diventano un percorso mistico se fatti nel silenzio e nella solitudine. Il più bello è probabilmente Megalo Meteoro, ma c’era troppa gente per i nostri gusti e abbiamo tirato dritto.

Molto soddisfatti della visita, ci siamo rimessi in viaggio verso la penisola Calcidica, nostra prima tappa. Sulla strada abbiamo fatto una piccolissima deviazione per passare all’interno di Salonicco, che è una città carina, molto viva, piena di localini e con un’iconica torre sul mare. Vale un passaggio per un caffè o un pranzo e una passeggiata.

A quel punto, decisamente stanchi, ci siamo rimessi in viaggio verso Sithonia e abbiamo raggiunto il nostro albergo, leggermente nell’entroterra di Neos Marmaras.

Giorno da 2 a 4

Sithonia è una penisola meravigliosa. La vegetazione è verde e rigogliosa, il traffico non esiste, il mare è cristallino, le cittadine sono carine e i locali molto caratteristici.

Noi alloggiavamo fuori da Neos Marmaras, in un bellissimo albergo immerso nel verde di fronte all’isola di Kelyfos: se volete girare per le spiagge, l’ideale è evitare di dormire all’interno dei paesi perché sono gli unici posti in Grecia dove potreste far fatica a trovare posto per la macchina.

Neos Marmaras è la cittadina più grande di Sithonia, molto viva, piena di locali e negozietti. Merita una visita, ma per i nostri gusti è un po’ troppo caotica e rumorosa. Le altre sere invece siamo stati a Sarti e a Nikiti: entrambe sono carine, Nikiti è la mia preferita. Ovviamente (come in tutta la Grecia) non mancano numerose taverne in cui cenare e negozietti carini, entrambe hanno un bel lungomare per la passeggiata serale. La zona di Sarti è quella in cui cercherei alloggio se dovessi tornare.

Per quanto riguarda le spiagge, le più belle e famose sono Karidi e Orange Beach. Sono meravigliose, assolutamente da vedere, ma un po’ affollate. Se cercate qualcosa di più tranquillo, ci sono numerosi beach bar sia nella costa est a nord di Karidi che a Ovest subito a nord di Neos Marmaras che possono fare al caso vostro: solitamente non si pagano ombrellone e lettini, ma solo la consumazione, quindi avventuratevi in una delle tante strade sterrate, lasciate la macchina e passate qualche ora in una caletta coccolati dai camerieri.

Molto molto bella, a parer nostro, è la costa ovest sotto Neos Marmaras: la strada che costeggia il mare è tutta sterrata, ma è molto bella da percorrere. Se avete spirito di avventura proseguite sulla strada e troverete tanti posticini semideserti con spiagge di sabbia molto belle.

Molto particolare anche Kalamitzi beach, a sud-est.

Infine abbiamo amato molto il fiordo di Porto Koufo: ci siamo stati più volte per mangiare nel borghetto di pescatori, con le barche che portavano il pesce e i ristorantini in riva al mare che ce lo servivano.

Insomma, lasciare Sithonia ci è dispiaciuto molto per i profumi, i colori e i sapori che ci hanno circondato, ma era solo l’inizio della nostra vacanza e abbiamo proseguito con entusiasmo verso Delfi.

Giorno 5

Il viaggio verso Delfi è il più lungo del nostro tour (6 ore), quindi siamo arrivati a Delfi dopo pranzo. La cittadina è piccola e piena di negozi di souvenir. Gli scavi si trovano poco fuori al paese e sono molto beli, ampi e un po’ faticosi perché si estendono sulle pendici di un monte. Molto affascinante la storia dell’oracolo e di Apollo: consiglio di vedere prima il museo e poi gli scavi. (P.s. in generale in Grecia gli studenti universitari dell’UE non pagano i biglietti di ingresso ai siti archeologici. Se siete universitari portatevi dietro il tesserino perché è un bel risparmio)

La notte abbiamo deciso di dormire ad Arachova, piccolo paesino montano a 15 minuti da Delfi. È un posto adorabile, rimasto fermo ad altri tempi, con venditori di pellame, tessitori di tappeti, falegnami che lavorano il legno e tanti posticini in cui cenare. Decisamente meglio della turistica Delfi.

Giorno 6 e 7

La mattina successiva, dopo un breve tragitto, siamo arrivati ad Atene. Abbiamo alloggiato in un appartamento bellissimo leggermente a sud di Anafiotika, a 5 minuti a piedi dall’Acropoli. La zona ci è piaciuta tantissimo perché era tranquilla, abbiamo sempre parcheggiato la macchina sotto casa, ma avevamo il vantaggio di poter raggiungere tutte le attrazioni a piedi. L’appartamento aveva una meravigliosa vista sull’acropoli.

Atene è bellissima. Abbiamo ovviamente visitato l’Acropoli (comprando i biglietti online su etickets.tap.gr per saltare la lunga coda), la Plaka, Monastiraki, lo Stadio, la collina di Filopappo, piazza Syntagma con il suo bellissimo cambio della guardia (ogni ora esatta), i giardini nazionali, il Lycabetto. La sera siamo andati a vedere i tramonto a Capo Sounion, dal tempio di Poseidone (ingresso a pagamento): un tramonto fantastico, anche se c’è davvero molta gente che rovina un po’ l’atmosfera romantica.

Per cenare ad Atene abbiamo scelto, su suggerimento dei proprietari di casa, di evitare la Plaka che è piena di turisti e di andare nella zona in cui cenano i greci: il viale si chiama Drakou ed è pieno di localini caratteristici a buon mercato e di ottima qualità.

Giorno 8

Lasciamo Atene con dispiacere dato che ci è piaciuta tantissimo, alla volta di una giornata intensa di turismo culturale. La prima tappa è sulla strada verso Micene: l’autostrada passa per Corinto, quindi siamo usciti per vedere il canale (è a 5 minuti esatti dall’uscita autostradale). È un luogo impressionante e abbiamo avuto la fortuna di vedere una barca attraversare il canale. Merita una pausa.

Ripreso il viaggio siamo arrivati a Micene. Il sito turistico è grande, sulla cima di una collina con la vista sulla valle sottostante che arriva fino al mare. È impressionante pensare di essere circondati dai resti di costruzioni del 1300 a.C. Sicuramente le due perle sono la Porta dei Leoni, che è l’ingresso della città, e la Tomba di Agamennone (o Tesoro di Atreo) che è in un’area che si discosta leggermente rispetto al sito principale. Molto bello anche il museo dove si trova la maschera di Agamennone, icona di un’epoca.

Partiamo da Micene alla volta di Epidauro, attraversando un’area semi deserta (non abbiamo trovato una taverna in cui fermarci a pranzo!). Il sito archeologico di Epidauro è stato un po’ deludente. Dopo tante meraviglie, diciamo che i resti non dicono molto. Vale la visita solo per il teatro, che è molto bello e ha un’acustica eccezionale: è molto famosa la prova con la monetina, il cui tintinnare al centro del palco si sente dall’ultimo posto in alto sulle gradinate. Forse i 12 euro del biglietto di ingresso (gli stessi di Micene) sono un po’ sproporzionati.

Per trascorrere la notte abbiamo scelto Nauplia. Piccolo porto della zona, è stata la prima capitale della Grecia libera. È una cittadina deliziosa, con vicoletti antichi pieni di negozietti, artigianato e taverne. Noi abbiamo dormito in centro, ma è molto scomodo perché non è possibile parcheggiare l’auto: vi conviene alloggiare nei pressi del centro storico ma non all’interno. Merita sicuramente una serata.

Giorno da 9 a 11

Stanchi dei giorni di turismo, ci siamo diretti verso la regione di Monenvasia, la parte più a Est del Peloponneso. Delle 3 “dita” a sud della Grecia, questa regione è sicuramente quella meno affollata e meno battuta dal turismo. Abbiamo alloggiato a Monenvasia, non sull’isoletta ma sulla terraferma in una bellissima camera con vista sullo scoglio. Monenvasia è un gioiellino: un paese da fiaba, nascosto alla vista dalla terraferma, protetto da mura. Passeggiare per i suoi vicoli, soprattutto quando è sera tardi e i negozi chiudono, nel silenzio e sentendo le onde del mare infrangersi alla base delle mura, ha qualcosa di magico.

La regione è bellissima e ci ha consentito di vedere la spiaggia più bella della vacanza: Simos Beach sull’isola di Elafonissos. L’isola dista 10 minuti di navigazione da Pounta, si raggiunge con un traghetto che parte ogni 30 minuti e ci si può portare l’auto (sull’isola conviene averla per raggiungere la spiaggia). Simos Beach è una spiaggia caraibica spostata nel Mediterraneo: ha dei colori meravigliosi, l’acqua è bassa e calda. La spiaggia non è particolarmente affollata considerando quanto è bella. Il paesino è carino e ha molte tavernette vista mare in cui cenare prima di tornare sulla terraferma.

Anche la spiaggia di Pounta è molto bella, meno difficile da raggiungere e quasi deserta.

Neapolis è un’alternativa a Monenvasia, ma offre decisamente di meno: si può saltare senza remore.

Giorno da 12 a 14

I giorni successivi sono dedicati alla scoperta di un’altra regione del Peloponneso, quella del Mani. La zona è molto curata, buona parte delle case sono state ristrutturate mantenendo l’architettura tipica con le pietre a vista. Noi abbiamo alloggiato in un albergo vicino ad Areopoli, antico ma completamente ristrutturato, davvero bello.

Areopoli è un paesino molto carino, tutto in pietra e con un’area pedonale molto grande che si riempie di locali in cui cenare e tra cui passeggiare. L’alternativa è Ghitio molto carina, sul mare e molto viva.

A pranzo merita una visita Limeni: non è perfetta per un bagno per chi come me ama le spiagge di sabbia, ma il mare ha dei colori meravigliosi e le taverne sul mare sono un posto perfetto per il pranzo di una giornata di mare.

Assolutamente da non perdere la visita alle grotte di Diros. Sono grotte sotterranee con stalattiti e stalagmiti, ma la particolarità è che sono quasi completamente allagate e per percorrerle ci sono dei barcaioli che vi portano in delle piccole canoe da 8 posti, nel silenzio delle grotte rotto solo dal rumore dei remi. Se riuscite mettetevi nei primi due posti della canoa, per non avere nessuno davanti. Nell’attesa potete sfruttare la spiaggia delle grotte, che è una spiaggia di ciottoli ma comunque attrezzata (ci sono docce e spogliatoi): potete farvi un bagno, cambiarvi e poi andare a vedere le grotte.

Sicuramente vale la pena farsi un giro in auto nella zona sud dell’isola, fino alla spiaggia di Marmari dal cui si vede un bellissimo tramonto. Avremmo voluto anche arrivare fino al faro di capo Matapan, ma purtroppo necessita di 30 minuti di camminata a piedi su un sentiero sterrato e non eravamo attrezzati: se volete andare (è il punto più a Sud dell’Europa Continentale) portate scarpe da ginnastica e prendetevi il tempo necessario.

Una spiaggia molto particolare è la spiaggia a Nord di Ghitio, Valtaki beach, su cui si è arenato un relitto nel 1981. Alternative sono la spiaggia di Skoutari e Delfinia Beach, entrambe sabbiose e belle.

Giorno 15

Per l’ultimo notte abbiamo scelto di dormire nella zona di Pylos, per poter vedere la spiaggia di Voidokilia Beach. È una meravigliosa riserva naturale, con una spiaggia fatta a semicerchio chiusa da due scogli. La strada per raggiungerla non è molto agevole, ma vale davvero la pena. Anche la zona è molto bella, con panorami bellissimi.

Per cena Pylos è molto viva e offre numerose opportunità per cenare.

Giorno 16

L’ultimo giorno, in partenza da Pylos verso Igoumenitsa abbiamo scelto di fermarci a vedere il sito archeologico di Olympia. È un sito molto ricco e grande, molto ben conservato e con tanti spunti interessanti. Ancora oggi la torcia olimpica viene accesa qui ogni 4 anni, nel braciere olimpico. Vale la pena di fermarsi a visitarlo e di vedere anche i musei.

Purtroppo usciti da Olympia ci siamo dovuti dirigere verso Igoumenitsa, passando per il nuovo maestoso ponte di Patrasso, per prendere il traghetto verso l’Italia.

La Grecia ci resterà nel cuore per sempre e torneremo presto: è un Paese eccezionale con persone eccezionali, ti fa sentire accolto e amato e non vorresti più andar via.



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