Informazioni pratiche – India e Rajasthan
Inoltre l’India è ricchissima di luoghi (palazzi, templi, parchi naturali) poco conosciuti, ma, per la bellezza dei luoghi e l’importanza storica, a livello delle maggiori mete turistiche mondiali.
In più un viaggio in India è alla portata di qualsiasi budget, tenendo conto del basso costo della vita in questa nazione e della buona rete dei trasporti interni, inoltre il livello di microcriminalità è molto basso e si può quindi considerare un viaggio relativamente “sicuro”.
Da ciò si deduce che, con un minimo di organizzazione preventiva, un po’ di spirito di adattamento e un budget adeguato alle proprie esigenze, è un viaggio fattibile da CHIUNQUE!! Anche da persone non più giovanissime (magari tarando in modo adeguato il percorso) e anche da famiglie con ragazzini, che si entusiasmeranno dei luoghi magici che potranno vedere ed avranno l’opportunità di un confronto estremamente proficuo con una realtà in rapida evoluzione e che sta cercando di bilanciare al meglio la sua millenaria cultura con gli standard tecnologici occidentali.
Alla fine di un viaggio in Rajasthan lo scorso Natale 2008, ho scritto un diario di viaggio che ho inserito in questo sito (Il “mio” Rajasthan – da sola nella terra dei Marahaja). Il mio intento era di raccontare la mia esperienza personale in India, ma anche di dare informazioni utili ad altre persone che volevano organizzarsi un viaggio in India per conto proprio. Io avevo avuto numerose utilissime informazioni leggendo i racconti o i forum su internet, quindi volevo contraccambiare, dando anche il mio contributo.
In seguito alla pubblicazione del diario ho ricevuto numerose mail da persone che mi chiedevano altre informazioni e mi sono accorta che nel mio racconto avevo privilegiato tante “sensazioni”, ma avevo tralasciato molti aspetti più “pratici”.
Questo ulteriore intervento ha quindi lo scopo di raccogliere, in modo più sistematico, alcune informazioni utili per pianificare ed organizzare un viaggio in India e, più in particolare, nella regione del Rajasthan, con la speranza che possa contribuire a facilitare ed invogliare molti amici “internauti” a lanciarsi in questa meravigliosa avventura!
QUALE TIPO DI VIAGGIO Volendo scartare a priori il viaggio di gruppo, ci sono almeno tre modalità per organizzare un viaggio individuale in India: 1) appoggiarsi ad un tour operator italiano: tutti i TO danno la possibilità di prenotare anche viaggi individuali, in cui il TO italiano “appalta” la gestione del tour ad una agenzia sua corrispondente locale in India. Vantaggi: si prenota tutto il viaggio con una agenzia turistica in Italia e si ha un supporto dall’Italia (si spera!) in caso di problemi riscontrati durante il viaggio. Svantaggi: l’itinerario dei tour sono già predisposti, si paga tutto il viaggio in anticipo, è molto più caro perché l’intermediazione del TO italiano fa lievitare il costo almeno del 30%. 2) utilizzare una agenzia indiana: ormai l’offerta su internet è molto vasta ed esistono molte referenze di viaggiatori italiani (o di atri paesi) che hanno già viaggiato con le stesse agenzie. I servizi offerti sono esattamente gli stessi dei TO italiani per i viaggi individuali (macchina con autista, prenotazione di hotel, prenotazioni di voli o treni in India, guide locali). Vantaggi: i tour si possono organizzare in modo flessibile secondo le proprie esigenze ed i propri interessi, oppure seguire i percorsi standard che ogni agenzia è in grado di offrire; in caso di problemi durante il viaggio c’è comunque un buon supporto locale (le agenzie indiane devono la loro sopravvivenza al “passa parola” su internet e sono molto attenti a non scontentare i clienti); il prezzo è decisamente più vantaggioso rispetto ai TO italiani; alla prenotazione si invia solo una caparra (di solito il 25% della somma pattuita); si può decidere di prenotare anche solo l’auto con autista e prenotare, o reperire in loco, per conto proprio gli hotel. Svantaggi: bisogna avere un minimo di dimestichezza con la lingua inglese. Alcune di queste agenzie hanno qualche impiegato o qualche guida che parla italiano, ma l’uso dell’inglese (scritto) in fase di trattativa è secondo me indispensabile. Alcune agenzie usano scrivere in una specie di italiano che è quello dei traduttori automatici, ma credo che in fase di definizione del contratto essere chiari nei termini sia fondamentale. Non serve un inglese oxfordiano, ma solo un decente inglese scolastico.
3) gestirsi tutto il viaggio per conto proprio, usando anche per gli spostamenti interni solo taxi noleggiati al momento e mezzi pubblici, cercando quindi di minimizzare i costi. Vantaggi: un costo del viaggio molto contenuto (in India si può vivere e muoversi spendendo davvero poco). Svantaggi: un viaggio molto più “stressante” secondo molti aspetti: scarse comodità e tempi molto lunghi degli spostamenti, possibili problemi di igiene negli hotel e nei ristoranti a basso costo, minore “sicurezza” (anche se l’India, per i nostri standard, è un paese MOLTO sicuro!!). Una buona via di mezzo tra la tipologia 2 e la 3 è quella di “assoldare” un autista che lavora anche in proprio (che ha delle buone referenze, ovviamente!) e usare la macchina per gli spostamenti a medio raggio. Il costo è certamente più alto che non usando i mezzi pubblici (ma più basso che rivolgendosi ad una agenzia), ma il livello del confort del viaggio sale esponenzialmente, tenendo conto che gli hotel possono essere reperiti in modo autonomo in loco (magari con l’aiuto dell’autista stesso, che può aiutare nelle contrattazioni dei prezzi) e che i voli o i treni interni possono essere acquistati direttamente su Internet.
QUANDO PARTIRE L’India ha genericamente 3 stagioni: l’inverno (da ottobre a febbraio), l’estate (da marzo a giugno), la stagione dei monsoni (da luglio a settembre/ottobre); però alcune regioni hanno una stagionalità dei monsoni diversa (ad esempio il Tamil Nadu) e l’intensità dei monsoni è molto diversa nelle varie aree geografiche.
Dato per scontato che il periodo migliore per un viaggio in Rajasthan è l’inverno (da ottobre a febbraio), si può tranquillamente affrontare un viaggio anche nei nostri mesi estivi tenendo conto che la temperatura è più alta, ma non è periodo di monsoni particolarmente intensi per quella regione.
I mesi in cui sembra davvero sconsigliato andare, per il troppo caldo, sono quelli di aprile a maggio.
Le città dove comunque il caldo si sente maggiormente sono quelle nel deserto del Thar, come Bikaner o Jaisalmer.
Per avere maggiori informazioni si può far riferimento a questa pagina del sito del Turismo Indiano a Milano: http://www.Indiatourismmilan.Com/93.0.Html Qui sono elencate alcune delle località turistiche più note, con le temperature min e max dei vari mesi e il livello giornaliero della pioggia in pollici (RiD = Rain inch day), utile per capire quando è la stagione dei monsoni.
Un altro specchietto molto utile per capire l’andamento dei monsoni e delle temperature nei vari stati indiani è questa tabella, tratta dal sito www.Indianmike.Com (un utilissimo forum internazionale sul turismo indiano): http://www.Indiamike.Com/photopost/showphoto.Php?photo=2785&size=big&sort=2&cat=500
IL TOUR: Per farvi un’idea delle località più importanti e dei principali monumenti da visitare potete far riferimento ai cataloghi dei maggiori tour operator italiani.
In Rajasthan le località turistiche sono ormai “codificate”: Madawa, Bikaner, Jaisalmer, Jodhpur, Udaipur, Pushkar, Jaipur. Alcune località si possono aggiungere o togliere a seconda del tempo a disposizione e della stagione. Molti aggiungono anche Kajuraho e Varanasi, oltre ad Agra naturalmente, che, se non avete mai visto il Taj Mahal, è un must! Anche tutte le agenzie indiane (o i piccoli tour operator italiani) hanno sui loro siti dei percorsi standard pre-codificati. Alla fine vi renderete conto che le tappe sono sempre le stesse.
Per avere informazioni più approfondite sui luoghi da visitare le guide migliori sono, secondo me, quella Touring Club “India del Nord” e “Rajasthan” della Lonely Planet. Anche la Routard pare sia buona, ma non ne ho esperienza diretta.
Personalmente ho trovato quella del Touring più valida dal punto di vista culturale ed artistico e la Lonely Planet utile per l’elenco degli hotel ed i consigli pratici (attenzione, la Lonely Planet si indirizza verso i viaggiatori “low budget” e molti consigli si riferiscono a viaggi “estremi” in termini di confort; alcuni mi sono sembrati davvero eccessivi per viaggiatori che potevano permettersi un po’ di comodità in più!).
QUANTO COSTA (In questa nota ho considerato un cambio medio di circa 60 Rupie per 1 Euro. I prezzi li ho desunti sia dalla mia esperienza personale che da quella di altri amici, oppure visitando siti di agenzie indiane.) I biglietti aerei dall’Europa hanno prezzi molto diversificati durante l’anno: io ho speso circa 1200 Euro per un biglietto (acquistato a ottobre) Milano-Delhi, Mumbai-Milano via Parigi con AirFrance nel periodo di punta tra il 26 dicembre e il 6 gennaio.
Altre amiche hanno speso circa 600 Euro nel periodo di febbraio-marzo. Altri hanno trovato dei biglietti sui 700/800 euro per il mese d’agosto.
Attenzione quando acquistate i biglietti a verificare se questi sono rimborsabili in caso di annullamento del viaggio ed a quanto ammonta la penale per la cancellazione del biglietto, con Air France era di 200 Euro, altre compagnie applicano 150 Euro.
Trasporti – la macchina con autista (comprensiva di vitto e alloggio per l’autista, carburante, tasse e spese varie) costa dai 35/40 Euro al giorno per una Ambassador con aria condizionata (la Ambassador è una piccola berlina simpaticamente “old stile”) utilizzabile per due persone, ai 55/65 Euro al giorno per una Toyota Innova (un mini van ottimo anche per 3/4 persone).
Voli interni: stimate circa 100/120 Euro a tratta a persona, questo è un prezzo puramente indicativo per un volo di media distanza con compagnie di linea come Air India. I low cost indiani costano meno, ma hanno la fama di essere poco puntuali. I prezzi sono comunque verificabili sui siti delle singole compagnie.
Non so darvi indicazioni sui prezzi dei treni, però potete far riferimento al sito di prenotazione on-line: www.Irctc.Co.In Hotel: i prezzi variano notevolmente in base alla stagione ed alle città, le grandi città sono ovviamente molto più care, vanno dai 35/45 Euro al giorno per dei dignitosi 3 stelle con bagno all’occidentale e aria condizionata per una camera doppia con prima colazione, ai 60/80 Euro per dei 4 stelle con piscina, ristorante e servizi vari, sempre per camera doppia con prima colazione. Gli hotel 5 stelle e lusso sono ovviamente ancora più cari.
Molti hotel hanno inoltre grosse differenze di prezzo tra camere di categoria standard e suite, molto più ampie, magari con balcone e vista particolare.
Per avere un’idea dei prezzi e dei migliori alberghi di ciascuna località si può far riferimento a siti internazionali specializzati in recensioni di hotel, tipo Tripadvisor. Tenete conto che i prezzi che trovate su questi siti e sui siti internet degli hotel sono quelli “pubblici”, le agenzie indiane possono spuntare prezzi più bassi.
In Rajasthan sono ormai molto diffusi gli “heritage hotel”, ovvero antichi palazzi di Marahaja o case di ricchi commercianti (le haveli) trasformati in hotel. Sono davvero molto suggestivi e garantiscono un ottimo livello di confort, se i loro costi rientrano nel vostro budget non fateveli mancare! Ingressi nei siti turistici (palazzi, forti, templi): i prezzi si differenziano se chi acquista il biglietto è indiano o straniero (ovviamente costano molto di più per gli stranieri!) e aumentano di molto in funzione che si abbia o meno una macchina fotografica o una cinepresa. Il prezzo più alto in assoluto è quello del Taj Mahal ad Agra, 750 rupie per una persona con macchina fotografica (però è compresa nel prezzo anche una bottiglietta d’acqua e le soprascarpe e, se non sbaglio, anche la visita del Forte fatta nello stesso giorno). Di solito gli altri luoghi turisti hanno prezzi che variano dalle 100 alle 300 rupie sempre con macchina fotografica.
Nei templi più piccoli chiedono molto meno: 30-50 rupie e questo vale solo per i turisti stranieri.
Vitto: una buona cena in un ristorante di un hotel di lusso può costare dalle 600 alle 1200 (dai 10 ai 20 Euro), alcuni hotel hanno degli ottimi buffet per la cena ad un prezzo sulle 450/500 rupie a testa (a cui vanno aggiunte le bevande). Quasi tutti hanno in menù anche piatti della cucina internazionale.
In Rajasthan il pranzo di solito si consuma nei “punti di ristoro” lungo le strade principali. Sono dei resort esclusivamente per turisti con ampio parcheggio, giardino, ristorante, negozietto di souvenir e bagni (di solito tenuti ben puliti). Hanno un menù abbastanza limitato, ma con 200/300 rupie si mangia un sostanzioso piatto unico con le bevande. Sono dei posti affidabili, con un buon livello di igiene.
Negli hotel di buon livello la colazione è a buffet e comprende una abbondanza sia di piatti della cucina indiana che di cibi occidentali.
Guide: si possono richiedere all’agenzia delle guide locali, per le singole città, con licenza del governo, che parlano a volte oltre che in inglese anche in italiano. Il loro costo può essere già compreso nel costo del pacchetto che offre l’agenzia (verificate), oppure possono essere richieste a parte.
Il loro costo è di circa 600/800 rupie al giorno. Ma possono essere “assoldate” delle guide anche all’ingresso dei singoli luoghi turistici al prezzo di circa 100 rupie per la singola visita.
Le guide sono molto utili nel caso si voglia evitare qualsiasi attività di preparazione in proprio degli itinerari di visita, danno una buona opportunità di venire a contatto con la realtà e la cultura indiana, ma possono essere delle vere “palle al piede” per visitatori più “autonomi”.
Attenzione: l’autista non è una guida, di solito è una persona di media scolarità, che non sempre ha una ottima padronanza della lingua inglese e che può darvi informazioni di natura pratica. Vi accompagnerà nei luoghi da visitare, ma resterà a guardia dell’auto. E’ a vostra disposizione durante tutto il viaggio e può accompagnarvi, previo accordo, anche a cena fuori la sera.
Mance: nota dolente, perché dopo un po’ si ha l’impressione di essere diventati un “distributore automatico” di rupie. Io mi sono regolata dando le mance solo alle persone che svolgevano un “reale servizio”, per cui le ho date ai facchini degli alberghi, a qualche cameriere, ad alcune guide che erano state davvero “un valore aggiunto” ed all’autista.
Di solito vanno dalle 10 rupie per i facchini di hotel di buon livello (circa 17 centesimi di Euro), alle 100/200 rupie per le guide (tenete conto che le guide prendono anche una commissione dai negozi dove vi accompagnano, per cui una buona guida che non vi costringe a comprare da qualche parte merita una ottima mancia!). Per l’autista io ho calcolato circa 10 Euro di mancia al giorno, ma ero particolarmente contenta del suo servizio. Altri si sono regolati sui 5/6 Euro al giorno, la Lonely Planet parla di 100 rupie al giorno (1,5 Euro, che sinceramente mi sembra poco se si è ricevuto un buon servizio).
Ai “custodi delle scarpe” davanti ai templi si può dare anche meno di 10 rupie, ma vi guarderanno un po’ male… A volte la mancia vi verrà richiesta da qualche cameriere di ristorante o da qualche portiere di albergo in modo molto plateale. Il mio consiglio è di essere cortesi, ma di darle solo a chi ci ha fatto davvero un buon servizio altrimenti diventa davvero una regalia senza senso.
Elemosine: nei siti più turistici verrete avvicinati da molte persone che cercano di vendervi di tutto o da persone che chiedono l’elemosina.
Se volete davvero toglierveli di torno non dovete MAI rispondere o parlare con loro!! Se cominciate a dire “no, grazie” avete firmato la vostra condanna… non vi molleranno più, oppure appena vi molla uno, verrete “beccati” da un altro.
Il mio approccio è stato quello di cercare di non dare elemosine, per non incrementare soprattutto lo sfruttamento dei bambini (ho visto con i miei occhi le 10 rupie che avevo dato ad un bimbo venire rapinate subito dopo da una vecchia che era la sua “sfruttatrice”).
Piuttosto, quando dei ragazzini avevano qualcosa di carino da vendere, ho preferito “comprare” loro qualcosa, mi sembra molto più etico.
Attenzione: i mendicanti non sono l’indicatore della povertà dell’India; molti indiani vivono al limite dell’indigenza, ma non per questo fanno i mendicanti, anzi lavorano duramente facendo le cose più umili!! Se volete mettervi in pace la coscienza da “occidentali ricchi”e fare davvero qualcosa di utile per i bambini, date dei contributi ad associazioni serie che aiutano i ragazzi a studiare, o fate delle adozioni a distanza. Souvenir: nel Rajasthan potete trovare un po’ di tutto, ma le cose migliori sono i gioielli a Jaipur (soprattutto pietre dure) ed i tessuti a Jodhpur (sari, copriletti, tovaglie, copri cuscini, ecc,), le pashmine si trovano ovunque, quelle davvero molto belle hanno prezzi comunque alti, dai 50 Euro in su (fatevi un’idea di quanto costano in Italia se avete intenzione di comprarle, comunque scordatevi il grande affare!).
Sempre ovunque troverete gioielli “etnici” in argento, attenzione sono fatti in serie e spesso di tutt’altro metallo. Ad Agra inoltre lavorano il marmo, ad Udaipur fanno delle belle miniature su carta o stoffa.
Le guide e l’autista vi suggeriranno dei negozi “molto convenienti, di loro fratelli/cugini/parenti vari”; nessun rapporto di parentela, sono negozi dove loro hanno una commissione e niente più.
Alcuni sono davvero ben forniti, enormi, ben tenuti e con commessi che parlano anche un po’ di italiano. Ovviamente i prezzi sono molto gonfiati e la contrattazione deve essere strenua, comunque non saprete mai chi ha fatto l’affare… o meglio, l’hanno fatto sempre loro! Se volete comprare qualcosa di particolare valore e volete farvi un’idea dei prezzi, passate prima a fare un giro nei negozi “non convenzionati”, come ad esempio nella via dei gioiellieri a Jaipur o la zona dei tessuti del mercato di Jodhpur .
Contrattazione: il negoziare i prezzi è, ahimè, obbligatorio e su tutto! A qualcuno può sembrare una cosa divertente, a me personalmente non piace… alla fine la mia tattica era cercare di ottenere la metà del primo prezzo richiesto, cominciando la contrattazione offrendo un quarto del prezzo che veniva proposto per primo ed inscenando l’uscita del negozio quando il venditore non cedeva… ogni tanto funzionava, non sempre!! Assicurazione: visto che viaggiate “fai da te”, una assicurazione di tipo sanitario (rimborso spese, mediche, assistenza ed eventuale rimpatrio) la ritengo obbligatoria; può essere utile anche quella sullo smarrimento del bagaglio o sull’annullamento viaggio.
Io ho stipulato quella di Europe Assistance ad un costo di circa 60 euro a testa (ma il prezzo cambia in funzione del numero giorni di copertura assicurativa), altri amici hanno usato quella di Expedia, o altre acquistabili on-line.
COME PRENOTARE I voli internazionali si possono selezionare usando i più comuni siti on-line tipo Edreans o Expedia, utile è anche Kelkoo Viaggi che propone la sintesi di tutti i siti on-line di acquisto voli (attenzione alle differenti condizioni che i vari siti applicano).
Io personalmente preferisco, una volta scelto il volo, acquistare direttamente il biglietto sul sito della compagnia aerea, dove si può anche, per i voli dall’Europa all’India, selezionare il proprio posto sull’aereo. Inoltre molte compagnie hanno la possibilità di mostrare sul proprio sito i prezzi per diverse combinazioni di date e questo, a volte, si può rivelare molto utile per selezionare il prezzo migliore. La selezione dell’agenzia indiana, una volta definito il proprio tour di massima, si comincia richiedendo la quotazione di un preventivo, specificando: – il periodo del viaggio; – le singole località che si vogliono visitare e il numero dei soggiorni nelle varie località; – le categorie di hotel per i quali si vuole la quotazione (è utile farsela fare per almeno due tipologie di hotel in modo da rendersi conto della differenza di prezzo), in caso si abbia già l’idea di quali sono gli hotel dove si vuole soggiornare indicare il nome dell’hotel; – la tipologia di auto (Ambassador o auto più grande tipo Toyota Innova); – i voli interni o i treni richiesti; – l’uso o meno delle guide locali.
La prima mail di richiesta può essere fatta in italiano, ma non appena capito il livello linguistico dell’interlocutore è meglio passare all’inglese (se si ha una sufficiente padronanza della lingua).
In fondo si sta configurando un vero e proprio contratto e la chiarezza nei termini è indispensabile! Io ho inviato le richieste ad una serie di agenzie trovate tra quelle segnalate da altri viaggiatori, alcune italiane, altre con base in India. Quelle italiane o non mi hanno mai risposto (!) o mi hanno risposto dopo molti giorni e i loro prezzi erano decisamente non competitivi.
xxx Attenzione, per quanto detto sopra rispetto ai costi, è ovvio che la componente che fa la vera differenza nei preventivi è, oltre la categoria dell’auto, la tipologia degli hotel. Quindi per poter confrontare veramente i preventivi sarebbe opportuno che gli hotel offerti siano gli stessi o almeno si possa verificare che il livello di confort sia analogo, anche qui sono utili i siti tipo tripadvisor o asiaroom.
Potete provare anche a contrattare un po’ sul prezzo, ma attenzione che ad una diminuzione del costo totale non corrisponda una sostanziale minore qualità dei servizi offerti.
Tutte le agenzie offrono anche delle “escursioni” comprese nel pacchetto: – la salita in elefante all’Amber Fort di Jaipur (non ve la consiglio a meno che non amiate particolarmente gli elefanti, le code per la salita sono lunghe, gli elefanti sono lenti e vengono trattati malissimo dai loro driver; si può comunque salire al Forte in auto), – l’escursione in cammello nel deserto a Jaisalmer al tramonto (fatela, merita anche se è una tappa molto turistica, il tramonto è molto bello e se non volete andare in groppa al cammello, vi possono portare con una specie di carretto. Se potete fate quella nel villaggio di Khuri, dove potrete vedere anche la vita del villaggio e l’immagine delle donne che tornano dal pozzo, in sari coloratissimi con le brocche in testa, è un pezzo di pura poesia…) – la gita in battello nel lago Pikhola a Udaipur (purtroppo il lago in alcuni mesi dell’anno è asciutto e il soggiorno a Udaipur è meno suggestivo, ma la gita quando si può fare è davvero bella!) – la gite in barca su Gange all’alba e al tramonto a Varanasi.
Una volta fatta la selezione dell’agenzia e definito il prezzo di solito vi chiederanno per conferma una caparra del 25% dell’importo da fare con un bonifico bancario. Attenzione, le spese bancarie del bonifico estero, tutte le spese, dovete prendervele a vostro carico, a meno di rischiare lunghe discussioni sull’importo che l’agenzia ha realmente ricevuto. Se mancano molti mesi alla partenza potete accordarvi nel fissare solo il prezzo e versare la caparra un po’ più a ridosso della partenza.
Per la mia esperienza il resto della cifra a saldo mi è stato chiesto di versarla in contanti in Euro una volta arrivata in India. Io non ho avuto problemi a farlo, ma comunque verificate bene anche questo aspetto.
Se volete contattare direttamente un autista potete trovare alcuni riferimenti sui forum specializzati.
VISTO Tutte le informazioni su come richiedere il visto ed il modulo di richiesta da scaricare si trovano, per l’ambasciata indiana di Roma su: www.Indianembassy.It/index_i.Htm Per la richiesta del visto a Milano il sito è www.Indianvisamilan.Com. Il visto costa circa 60 Euro, attualmente a Milano (dicembre 2008) emettono visti turistici solo per 3 mesi e per un solo ingresso in India.
Attenzione: è stato recentemente aperto a Milano un apposito ufficio per l’emissione del visti (non si va più al Consolato in via Larga), è aperto il mattino per il ricevimento delle richieste ed il pomeriggio per la consegna del visto.
In periodi normali occorrono 3/4 giorni, ma può essere richiesta una procedura d’urgenza pagando un supplemento.
VACCINAZIONI Sul sito della Farnesina www.Viaggiaresicuri.It trovate nella scheda paese dell’India tutte le informazioni di tipo sanitario. Per quanto riguarda in particolare il Rajasthan, essendo una regione molto secca e con poche piogge monsoniche, il rischio zanzare è limitato (durante il mio soggiorno non ne ho vista nemmeno una, ma era inverno!). Personalmente non ho fatto nessuna profilassi anti-malarica e nemmeno nessuna profilassi contro tifo ed epatite, visto che i ristoranti dove prevedevo di mangiare erano di buon livello.
Durante il viaggio ho seguito scrupolosamente le solite raccomandazioni: bere solo acqua in bottiglie chiuse, niente ghiaccio nelle bibite, non mangiare verdure crude e frutta già tagliata e non ho avuto nessun problema.
SICUREZZA A seguito degli attentati del 2008, in tutte le strutture aperte al turismo i controlli di sicurezza sono stati molto rafforzati, per cui troverete metal detector e controllo dei bagagli, oltre che negli aeroporti, anche all’ingresso di molti hotel e nei siti turistici.
Dal punto di vista della microcriminalità invece, l’India è, a detta di tutti, un paese molto tranquillo per un turista che si reca nelle zone più frequentate.
Ci sono delle regioni con problemi particolari che potete verificare sempre sul sito del Ministero degli Esteri: www.Viaggiaresicuri.
Per maggiore sicurezza potete registrare il vostro viaggio sul sito www.Dovesiamonelmondo.It Anche per le donne sole non esistono problemi, si è trattate con molto rispetto ovunque, mantenendo comunque un contegno di “dignitoso buon senso” (l’India è un paese molto puritano, sono mal viste le effusioni in pubblico e le donne devono avere le spalle e le ginocchia coperte, almeno nell’accesso ai luoghi sacri).
CELLULARI Vi stupirete da quanto sono diffusi i cellulari in India. Ci sono negozietti che vendono schede telefoniche ad ogni angolo di strada e anche in mezzo al deserto del Thar vedrete i piloni dei ripetitori. In Rajasthan tutte le zone che ho visitato avevano una buona copertura e gli operatori dei servizi telefonici sono almeno 4 o 5. Quindi non avrete nessuna difficoltà ad usare il vostro cellulare italiano. Un discorso a parte sono i costi: se avete necessità di telefonare molto e soprattutto avete bisogno di fare telefonate all’interno dell’India è estremamente più conveniente acquistare una scheda con un numero indiano.
Per farlo dovete disporre di una copia del passaporto (la pagina dei dati anagrafici e la pagina del visto) e di due foto tessera. Vi conviene acquistare la scheda in un negozio “serio” e salvaguardarvi dalle fregature avendo la possibilità di ritornare nel negozio dopo qualche ora, se ci sono ritardi nella attivazione del servizio.
Le tariffe disponibili sono molte e complicate, tenete conto che gli operatori di servizi telefonici sono di solito a base regionale e così pure le tariffe, per cui se comprate una scheda ad Agra, e poi la usate dal Rajasthan, le telefonate vi costeranno un po’ di più. Comunque i prezzi delle telefonate e degli sms sono molto bassi raffrontati ai nostri.
Spero questa volta di non essermi dimenticata nulla. Comunque sono sempre a vostra disposizione e… Buona India a tutti! Namastè Giuliana