Indimenticabile tour fra i colori e i sapori del Marocco
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MARRAKESH
Sembra di essere in un labirinto di viuzze, ma finalmente riusciamo a raggiungere il Riad Bamaga. Appena entrati scopriamo di essere in un posticino davvero molto accogliente, in perfetto stile marocchino. Dopo aver sorseggiato un caldo the alla menta offerto dal personale del nostro Riad, decidiamo di raggiungere la famosa piazza Jamaa el Fna, passeggiando tra i meravigliosi e coloratissimi suq dove è possibile trovare ceramiche, spezi, gioielli, tappeti, legno, ferro battuto e tant’altro. Una festa per gli occhi, una irresistibile tentazione per gli amanti dello shopping. Meglio guardarsi attorno senza fretta e negoziare fino all’ultimo dirham. Ci immergiamo tra viottoli, stradine e passaggi segreti dove fabbri e falegnami, tessitori e tintori, sarti e ricamatori, ceramisti e intagliatori sembrano voler invitar alla loro festa. All’interno dei suq ci facciamo strada tra la folla, superando carriole piene di futta secca, motorini rombanti a tutto gas che sfrecciano da ogni lato. All’improvviso la strada si allarga e si apre sulla Piazza patrimonio dell’umanità: Djemaa el Fna
Nella piazza si respira da subito un atmosfera magica; non si po’ non rimanere incantati, storditi dalla sua vitalità, tra musica, odori, profumi e colori. Al calar del sole, il profumo delle spremute d’arancia vendute sui variopinti carretti di ferro, delle spezie che colorano le bancarelle, fanno spazio agli arrosti e il fumo e il profumo si alza fin sopra i caffè. La piazza si riempie di incantatori di serpenti e giocolieri di ogni tipo.
Qui diventa poi impossibile non sedersi e mangiare nei banchetti le specialità del posto, gustando la storia e le tradizioni del paese.
ESSAOUIRA
Andiamo alla scoperta di questa città, prendendo l’autobus Soupratours da Marrakesh. Durante il tragitto vediamo come il territorio inizia a cambiare, diventa più verde, si comincia ad avvertire il profumo di oceano. Arrivati, la differenza di temperatura tra il caldo dell’entroterra e il litorale si percepisce all’istante. Essaouira, infatti, è costantemente battuta dei venti che rinfrescano i suoi vicoli storici ed esaltano gli appassionati di sport.
Ci lasciamo trasportare dal vento che soffia impetuoso e ci concediamo una passeggiata sul tratto di costa sabbioso. Poi raggiungiamo il porticciolo, dove c’è una vista incredibile: le onde che sbattono sulle rocce, le casette bianche e blu della cittadella ed i pescatori intenti a ritirare le reti e vendere il pescato sulla strada. Il tutto, circondati, da un milione di gabbiani che si alzano lungo la battigia, che si cibano dei resti del pesce buttato. “Braccati” dai tanti venditori, decidiamo di fermarci ad assaggiare il pesce appena pescato in uno dei tanti banchetti per strada dove i fanno a gara per chi riesce ad accaparrarsi i turisti per cucinare la grigliata.
Dopo, non potevamo non concederci un giro tra i Suk dove ci sono anche gli abitanti di Essaouira che si recano per l’acquisto di frutta, verdura e abbigliamento, Numerosi i negozietti di spezie e botteghe di olio di Argan. Grandi carretti carichi di menta e di prezzemolo stazionano in mezzo alla strada. Qu non ci sono motorini da evitare al volo. Abituati al caos di Marrakesh sembra quasi incredibile riuscite a vedere i negozi senza rischiare la vita!
TOUR NEL DESERTO DI MERZOUGA
Decidiamo di fare un tour di 3 giorni, nel cuore del Marocco, quello vero. Ci affidiamo ai ragazzi di “Tours in Marrakesh” l’agenzia gestita da Mohamed. Contattata ancor prima di partire, è risultata essere professionale, affidabile, con ragazzi competenti e simpatici che ci hanno accompagnato in jeep 4×4 in questo avventuroso tour. Sono venuti a prelevarci direttamente dal nostro riad a Marrakesh e siamo partiti alla scoperta della terra rossa… Ci incamminiamo verso l’alto Atlante, Il viaggio su queste montagne ci permette di scoprire luoghi quasi misteriosi con forti contrasti come le ampie vallate verdi interrotte da profonde gole rocciose, simili a canyon americani, erose dal vento caldo del Sahara. La strada prosegue tra le rocce per poi arrivare nel villaggio di Aït Benhaddou, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità. E’ un labirinto di viuzze strette tra case di paglia e fango. L’antico ksar (villaggio fortificato) regala una fortezza di sabbia rossa con vista sul deserto. E’ un luogo davvero magico che ha ispirato registi e scrittori: qui sono stati girati film famosi come Lawrence d’Arabia, Il Gladiatore, un tè nel deserto.
Riprendiamo il viaggio verso la città di Ouarzazate, incastonata tra la valle del Dra, circondata da montagne bellissime e palmeti verdeggianti lungo il corso del fiume Draa.
Il giorno successivo, percorriamo ancora chilometri di strade, per arrivare ai piedi del deserto, tra sterrati e fuori pista, intorno a noi il paesaggio cambia incredibilmente, c’è solo terra secca, sabbia nera, in lontananza si intravedono le dune dove inizia il Sahara marocchino. Questa è Merzouga una distesa desertica nel Sahara.
Da qui finisce il nostro percorso in jeep e inizia quello a dorso del dromedario. Il sole sta tramontando, è uno spettacolo vederlo scendere, ammirarlo sopra le gobbe di quell’animale così tanto buono quanto scomodo, circondati da un incredibile silenzio. L’esperienza di una cavalcata in cammello non può essere pienamente descritta ma va vissuta direttamente e assaporata con tutti i sensi. La cosa positiva è che l’emozione del deserto è talmente grande da farci ben presto dimenticare di quanto siano scomodi. Superate le prime dune il rumore del silenzio aumenta, ci sembra di essere fuori dal mondo, avventurieri in una realtà parallela.
La distesa di sabbia si tinge di colori infuocati, uno spettacolo emozionante, un gioco di luci e ombre che rendono il tutto surreale e incredibile.
Dopo quasi 2 ore di cammellata, è notte oramai, raggiungiamo il nostro bivacco. Qui siamo ospiti dei berberi che ci preparano una cena con le loro specialità. Sarà l’atmosfera incantata che si respira, sarà la magia dell’Erg Chebbi, ma mangiamo tutto quello che ci hanno preparato. E poi al via con le loro canzoni, i loro tamburi che animano la serata. La notte diventa magica, abbiamo dormito sotto le stelle, in letti che comparivano per magia, con tanto di materasso, cuscino e coperte.
Ma quando dico sotto le stelle, intendo delle stelle che non ho mai visto altrove… uno spettacolo formidabile, un cielo incrostato di stelle, apparentemente migliaia in più di quelle che siamo abitati a vedere. La notte la passiamo ad osservare il cielo, distesi tra le soffici dune di sabbia. E’ un peccato dover chiudere gli occhi e rinunciare a vedere anche l’arrivo della luna che illumina il cielo. Alle prime luci dell’alba siamo di nuovo ad occhi spalancati, per vedere il sole che sorge e purtroppo è giunta anche l’ora di ripartire. Una breve colazione lì in tenda e pronti a salire sul nostro dromedario che ci aspetta. Le dune cambiano colore ancora una volta, un tripudio di colori dall’alba al tramonto, la sabbia cambia dall’oro al rosso: uno spettacolo per gli amanti delle foto. Vedere il tramonto, l’alba ed il cielo stellato, farsi accarezzare dal vento caldo nel deserto di Merzouga è poesia allo stato puro, il silenzio e il solo rumore dei propri passi sulla sabbia, ti fanno sentire in un vero e proprio paradiso. Esperienza assolutamente da provare, difficili solo da raccontare, che ti rimane nel cuore e nell’anima. “Inshallah!!!”