Indimenticabile scarpinata a New York
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Partiamo giovedì sera alle 9.30 con un volo diretto della Jetblue (200 $ a testa, tasse comprese) e atterriamo al JFK verso le 10.45.
Siamo emozionati, già dall’alto dell’aereo si può avere una vista spettacolare di Manhattan e delle sue mille e mille luci, riconoscendo molto facilmente l’Empire State Building e l’incredibile Times Square.
In aeroporto impieghiamo 5 minuti per capire la direzione da seguire poi troviamo l’assistente Airporter, il servizio di navetta in bus per il centro città: 16$ a testa. Saliamo e nell’arco di circa 1 ora siamo davanti al Grand Central Terminal dove scendiamo e proseguiamo a piedi per il nostro Hotel.
Una precisazione: il servizio Airporter dall’aeroporto al centro città parte da ciascun terminal ed effettua tre fermate: Grand Central Terminal, Port Authority Bus Terminal e Penn Station e vista l’ora tarda ci è sembrata una buona e comoda soluzione, nemmeno troppo dispendiosa. Attenzione però, se lo si prende durante il giorno i tempi di percorrenza per arrivare a Manhattan possono essere più lunghi causa traffico (dai 90 minuti a 2 ore).
Ok, percorriamo Lexington Avenue, fa molto caldo e ciò che notiamo nell’immediato, oltre ai tombini che fumano, è il cattivo odore e lo sporco, decine di sacchi di immondizia ammontonati ai lati sui marciapiedi. Ma notiamo anche la bellissima punta del Crysler Buiding illuminata nonché l’affascinante Empire.
Dopo circa 10 minuti arriviamo all’incrocio con la 30 Street dove ci attende una confortevole camera al 10° piano del Ramada Hotel. Prenotato tramite Booking è stata un’ottima scelta, buona posizione centrale, metro a breve distanza, economico e con la colazione inclusa. (860 $ totale per 5 nts, tasse comprese) Siamo stati benissimo! Dopo una doccia veloce ci infiliamo a letto per una bella dormita.
VENERDì 3 LUGLIO 2015
La sveglia suona alle 7.00, colazione e poi via, si parte alla scoperta della Big Apple!
Prima tappa è l’Empire State Building. Sono le 8.20, ha aperto da poco e siamo fortunati non c’è gente, nessuna coda, superiamo i controlli e arriviamo alla biglietteria dove cambiamo il nostro voucher con il carnet City Pass che ci da diritto all’ingresso in ben 6 attrazioni (prenotato in Internet a 114 $ a testa). Ritiriamo l’audioguida e saliamo all’80 piano da dove parte il tour che illustra la storia della costruzione di questo famoso grattacielo. Dopo aver percorso foto e immagini risaliamo sull’ascensore che ci porta alla cima da dove si gode un panorama spettacolare su tutta la città! Abbiamo fatto benissimo ad iniziare da qui, poi il cielo è limpidissimo e la vista è davvero molto ampia, rimaniamo meravigliati di fronte alla grandiosità di questa città. Foto di rito e poi scendiamo, procediamo sulla Fifth Avenue fino alla Public Library che però non possiamo visitare perché è chiusa per vacanza. Ci dirigiamo allora verso la Grand Central Terminal, la stazione da set con quel bellissimo e romantico atrio. Facciamo un giro al suo interno e attraversiamo anche il Grand Central Market – acquolina in bocca – poi usciamo e ci ritroviamo al Crysler Building in due minuti. Non è visitabile ma ammiriamo la sua sommità dall’esterno, da diversi punti della 42 Street.
Camminiamo tra diversi grattacieli finchè arriviamo al Palazzo di Vetro sede dell’ONU. Purtroppo oggi nessuna bandiera sventola fuori dal Palazzo così ritorniamo indietro sempre percorrendo la 42 e giungiamo al Bryant Park, una piccola oasi di pace nel traffico della città. Ma non ci fermiamo, poco più avanti arriviamo al crocevia più celebre del mondo: Times Square. E’ davvero incredibile, un fiume di persone, una miriade di gente, indescrivibile. Ci sediamo sulla scala rossa ad osservare questo inarrestabile via vai e dopo un po’ decidiamo di fare un salto allo store delle famose noccioline M&M’s. Molto simpatico, colorato, con diversissimi gadget. Qualche foto per i nipoti e usciamo alla ricerca di un posto per pranzo. Cediamo ad un banalissimo Mc Donald’s in zona per poi proseguire attraversando il Diamond District e arrivando al Rockfeller Center. Qui stacchiamo il secondo biglietto del nostro carnet per salire sul Top of the Rock. Anche qui azzecchiamo l’orario, tanti sono a pranzo e quindi niente fila. Saliamo con un ascensore flash dal tetto trasparente e quando poi usciamo, anche qui la vista è spettacolare, forse più che dall’Empire perché si può vedere proprio “lui” e il polmone verde della città, Central Park. Anche qui sostiamo per un po’, foto di rito e poi scendiamo, passiamo per il Radio City Music Hall e ci infiliamo nello store della Lego, anche qui per la gioia dei nostri nipoti (5 tutti maschi). All’uscita ci attende la St. Patrick Cathedral, un’architettura in stile gotico davvero molto bella, tutta bianca, con splendide vetrate colorate e un grandissimo rosone sopra l’organo di 70000 canne. Meravigliosa. Peccato non si riuscisse ad ammirare l’altare a causa delle impalcature per lavori in corso. Sono quasi le 3 del pomeriggio e come da nostro programma ci avviamo verso il MOMA. Questo museo è gratuito ogni venerdì pomeriggio dalle 16 e aspettandoci parecchia coda abbiamo deciso di prepararci nelle vicinanze. Ottima scelta perché stanno già preparando la fila quindi ci accodiamo – siamo tra i primi – e dopo circa 20 minuti, verso le 3.30 pm arriva una ragazza che distribuisce i biglietti e iniziano a farci entrare. Contenti, ritiriamo l’audioguida e partiamo con i piani superiori, il 5° e il 4° piano dove ci sono dipinti che ci interessano come “La notte stellata” di Van Gogh (imperdibile, semplicemente stupenda). I piani bassi li scorriamo velocemente. All’uscita la coda per l’ingresso gratuito percorreva tutto l’isolato. Uhau, decisamente fortunati. Riprendiamo la Fifth Avenue camminando verso nord e scorriamo diversi celebri ed eleganti negozi, anche di marchi famosi, Armani, Tiffany, Louis Vuitton e tanti altri. Non possiamo però non entrare da FAO Swartz, il negozio di giocattoli conosciuto per il soldatino con la divisa rossa e la grande pianola a terra che i bambini suonano con i piedi. A metà luglio questo store chiuderà i battenti in attesa di una nuova location. All’uscita poi troviamo il cubo trasparente della Apple e oltre il nostro sguardo cade sull’elegante Plaza Hotel. Siamo all’ingresso sud di Central Park ma prima di addentrarci decidiamo di andare in Columbus Circle e fare merenda da Grom. Una volta riprese le forze con un bel gelato fresco, ci incamminiamo in Central Park. Immenso, bellissimo, da film. Passeggiamo per i suoi sentieri fino alla grande fontana dove ci sediamo e riposiamo un po’. Quindi decidiamo di prendere la metro (TKT settimanale 31$ a testa) in direzione UpDown fermandoci alla 23 Street dove ammiriamo il FlatIron Buinding e dove entriamo da Eataly per un panino. Per concludere la serata saliamo di nuovo sull’Empire (con il city pass lo stesso tkt della mattina consente la salita anche la sera stessa). La vista meravigliosa e le luci della città ci augurano la buona notte.
SABATO 4 LUGLIO 2015
Oggi è l’Indipendence Day, la città è stranamente calma e vuota, i newyorkesi si sono allontanati per qualche giorno di vacanza. Noi invece ci godiamo una passeggiata mattutina in Central Park e alle 10 entriamo al MET. Il Metropolitan Museum è compreso nel city pass e merita davvero una visita. Noi decidiamo di dedicargli l’intera giornata perché è davvero molto ampio, bello e interessante con le sue diverse arti provenienti da tutto il mondo! Usciamo che sono le 5 quindi un salto veloce in htl per rinfrescarci e cambiarci e poi la prossima meta è il Lincoln Center: stasera andiamo al balletto dell’American Ballet Theatre, Cinderella (40$ a testa). Semplicemente bellissimo ed emozionante! Al termine poi ci spostiamo e ammiriamo i grandiosi fuochi d’artificio che celebrano il 4 luglio. Ceniamo al Brazil Grill con due piatti a base di pesce (60$ in due) e anche oggi auguriamo la buona notte alla città attraversando l’illuminata Times Square.
DOMENICA 5 LUGLIO 2015
Oggi è domenica si va a messa… ad Harlem. La nostra meta per assistere alla messa gospel è la First Corinthian Baptist Church che tiene una funzione alle 9.30. Niente coda, ci accolgono dei fedeli a braccia aperte e con un gran sorriso. Hanno un’accoglienza e una cortesia che scalda il cuore, ci fanno accomodare al piano di sopra e… sembra un teatro più che una chiesa. Comunque quando iniziano a cantare è emozionante. Iniziano tre solisti e poi arriva il coro. Da pelle d’oca. Poi arriva il Reverendo che propone la lettura della settimana e di conseguenza il sermone, la riflessione. Dopo un’ora circa usciamo, riflettendo su questa esperienza diversa dalle nostre funzioni. Prendiamo la metro per recarci al Pier 81 all’imbarco della Circle Line Landmarks Cruise (City pass). Scivoliamo piacevolmente sulle acque dell’Hudson River e dell’East River per circa due ore ammirando la città da un diverso punto di vista, altrettanto affascinante. Ammiriamo la Freedom Tower, ci avviciniamo alla Statua della Libertà, passiamo sotto il ponte di Brooklyn… poi si ritorna al molo e da lì raggiungiamo la High Line, la vecchia ferrovia adibita a percorso pedonale. La percorriamo sino al Chelsea Market dove ci fermiamo a curiosare e ad assaggiare. Da qui poi raggiungiamo una metro per ritornare in htl. Stasera ci attende il musical a Broadway: Mamma Mia. Grandioso e vivacissimo! Un po’ costoso (131 $ a testa) ma ne è valsa la pena! All’uscita ci rechiamo a cena in un ristorante italiano un po’ nascosto: Da Rosina. Mangiato benissimo: Mauro salmone con contorno di verdure io pasta al pesce persico con pomodorini, due tiramisù, bere, mancia 75$. Sulla via del rientro in htl ci fermiamo per l’acquisto di qualche cartolina e concludiamo così la nostra terza serata.
LUNEDì 6 LUGLIO 2015
Che emozione, oggi si visita il celebre simbolo dell’America: La Statua della Libertà. Accediamo all’isola con il primo battello della mattina e diamo uno sguardo alla Grande Signora facendo foto da tutte le angolazioni possibili. Purtroppo non abbiamo potuto accedere ne al piedistallo ne alla corona perché i biglietti erano già esauriti (sono da prenotare con largo anticipo dai 6 ai 3 mesi prima). A seguire ci trasferiamo a Ellis Island dove ripercorriamo la storia dei tanti immigrati che arrivavano in cerca di lavoro, famiglia e una vita migliore.
Torniamo a Manhattan per il pranzo, verso le 13 ci fermiamo in un locale self service a peso davanti al famoso Toro di Wall Street – mangiato bene e a prezzi accessibilissimi. Proseguiamo la nostra camminata alla scoperta del Financial District, passando per la Borsa Americana e la Federal Hall nonché visitando la Trinity Church e il suo cimitero. E poi eccoci di fronte al 9/11 Memorial… nessuna parola… solo tanta commozione. Che diventa ancora più forte all’interno del museo che ripercorre i tragici eventi di quella giornata, le storie delle persone e poi oggetti, macerie, foto e immagini, video. Terminiamo la visita passando anche dalla St. Paul Chapel, allora adibita a centro di aiuto e sostegno per tutti i volontari. Facciamo una pausa per un the da Starbucks e poi ci incamminiamo lungo il ponte di Brooklyn per una passeggiata. Lo percorriamo tutto e ci sediamo al Bridge Park a riposare un po e ad ammirare lo skyline della città al tramonto. Ceniamo da Shake Shack e poi decidiamo di prendere la metro per ritornare a Battery Park e prendere lo Staten Island Ferry per ammirare la città vestita di luci e la Statua della Libertà illuminata. E buona notte New York.
MARTEDì: 7 LUGLIO 2015
Ultimo giorno nella Grande Mela: nonostante il caldo il tempo non promette bene, per cui decidiamo di utilizzare il nostro ultimo biglietto del carnet city pass: il Museo di Storia Naturale. Ma è ancora presto quindi ci dirigiamo in Central Park per un’ultima passeggiata: attraversiamo Strawberry Fields, l’oasi a memoria di John Lennon e arriviamo sino al Castel Belvedere. Alle 10 entriamo per la visita all’ultimo museo in programma – fortuna perché inizia a piovere. Questo museo è davvero adorato dai bambini che rimangono affascinati dagli animali e dinosauri esposti, ai nostri nipoti poi sarebbe piaciuto moltissimo visto sono fans de “Una notte al museo”. Noi l’abbiamo scorso abbastanza velocemente, non entusiasmandoci particolarmente, così dopo un paio d’ore siamo di nuovo per le vie di questa grandiosa città. Ha finito di piovere e sta uscendo il sole per cui con la metro ci dirigiamo a sud, a Chelsea. Pranziamo in un take away cinese con una cifra davvero irrisoria e ci incamminiamo per il Greenwich Village sino a giungere in Washington Square. Da qui prendiamo di nuovo la metro, vogliamo dare uno sguardo anche a Chinatown e a Little Italy, dove passeggiando lungo Mulberry Street ci imbattiamo in un negozietto di quadri e dipinti della città e facciamo il nostro acquisto ricordo. Riprendiamo la metro e scendiamo in Union Square, prendiamo la Fifth Avenue sino a raggiungere il FlatIron Building, quindi prendiamo un ultimo caffè a Eataly.
La nostra vacanza è giunta al termine, ci dirigiamo in hotel per prendere i nostri bagagli e poi in aeroporto per il volo di rientro a Buffalo. Nel mentre ammiriamo un’ultima volta questa immensa città dalle infinite possibilità: abbiamo scarpinato molto e abbiamo visto molto, abbiamo provato forti emozioni e ne siamo molto felici. Una città da film, una città da vedere, una città da vivere, una città da amare o… da odiare, New York è e sarà sempre New York.