Indimenticabile New York City
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Durata: 7 giorni effettivi in città (8 e mezzo con il viaggio)
Spesa: 1000 aereo + 900 hotel + 1300 in loco (totale per 2 persone)
Periodo: dal 6 al 14 Marzo 2012
Guida utilizzata: Routard
Premessa: “…stay hungry and stay foolish…” come diceva Steve Jobs… per visitare questa città bisogna essere affamati e curiosi e allo stesso tempo un po’ pazzi per andarle a scovare tutte le sue piccole sfaccettature! Si cammina tantissimo! Ma scoprirete una città pulitissima, organizzata come noi italiani non possiamo neanche immaginare e soprattutto scoprirete una città che vi fa sentire “sicuri”. Ogni luogo vi darà l’impressione di esserci già stato, ma la maestosità di trovarvici dentro è spettacolare! E sembra impossibile ma in una città del genere non avrete paura di niente, complice la polizia ad ogni angolo! Con una cartina stradale, una guida e una cartina delle metro la visitate senza freni!
Quello che trovate di seguito è una specie di diario dove trovate un itinerario, senza particolari spiegazioni sul contenuto, sulle opere e sui luoghi da noi visitati, perché ovviamente ognuno ha una sua chiave di lettura.
E se potete evitate i troppi musei… noi non abbiamo fatto il Moma per scelta… abbiamo preferito stare in mezzo alla gente del posto, vedere le loro abitudini e come affrontano la vita. Se riuscite scambiate qualche parola con qualche newyorkese medio. Vi farà scoprire che noi siamo indietro di parecchio… soprattutto socialmente. Ovviamente lasciate mance, se non già incluse nel conto (“gratuity” o “tip”) e siate gentili perché lì sono tutti gentili. Dunque:
I giorno (06/03/2012)
Partiamo da Venezia alle 12.15, scalo a Madrid e arriviamo alle 19.30 locali a New York al JFK, passaggio alla dogana e ritiro bagagli velocissimo e in mezz’ora più o meno siamo fuori dall’aeroporto. Taxi fino in hotel. Alle 21 circa arriviamo al Wellington Hotel, che si trova sulla 7th Avenue all’angolo con la 55th Street. La receptionist ci informa che a causa dell’arrivo di un gruppo numeroso, hanno le stanze tutte occupate e che per la prima notte ci avrebbero sistemato in un altro hotel sulla 57th St. Per scusarsi dell’inconveniente ci regalano la colazione per il giorno successivo e una stanza “king” per il resto della permanenza. Alle 23.00 circa scendiamo sulla 7th Ave e arriviamo a Time Square per la prima volta! Giretto sulla piazza, foto e caffè da Strabucks. È tardi e siamo provati dal viaggio quindi torniamo in hotel.
II giorno
Ore 8 sveglia, portiamo le valigie al Wellington e facciamo colazione al loro coffee shop. Poi andiamo subito a ritirare i nostri “New York Pass” al Planet Hollywood (ci sono varie tipologie di pass: noi facciamo quello da 7 giorni con 40 ingressi alle varie attrazioni della città. Lo troveremo utilissimo e quasi indispensabile per chi va a NYC per la prima volta!). Vogliamo andare subito alla statua della Libertà, quindi scendiamo nella metro e facciamo la “Metro Card” per 7 giorni. Saliamo sul primo treno verso downtown in direzione Battery Park. Con il pass saltiamo la fila della biglietteria e ritiriamo subito i biglietti per fare la vera e propria fila per l’imbarco nel ferry. Per salire sul battello ci sono controlli “Airport – style”, ma con l’organizzazione americana la coda dura molto poco! Saliamo sul ferry e facciamo la prima tappa a Liberty Island, sotto la splendida Statua della libertà! La giriamo per bene con foto sia alla signora verde che alla città di NY che si vede in lontananza grazie alla bellissima giornata. Risaliamo sul battello per la seconda tappa a Ellis Island per il museo sugll’immigrazione, con documenti del 1550 e la famosa stanza dei registri. Ritorno a NY e pranzo mediocre a “Bon Au Pain” un fast food trovato per caso risalendo su una laterale di Broadway. Quindi tappa da Starbucks per il caffè e il wifi gratuito per le chiamate a casa grazie a Skype sui cellulari. Alle 16.00 risaliamo Broadway fino alla Trinity Church, all’angolo con la famosa Wall Street, giriamo quindi a destra sulla strada della borsa con foto e visita alla statua di Washington. Torniamo indietro su Wall Street, giriamo letteralmente intorno a Trinity Church per arrivare alla coda + controlli “Airport – style” per Ground Zero. Visita al sito più suggestivo del mondo, raccolto in un silenzio surreale e di profondo rispetto. Di fianco alle ormai famose fontane sorge il nuovo palazzo che sostituirà le torri gemelle… è ancora in costruzione, ma fa davvero effetto. Da una parte il dolore e il rispetto per i defunti e dall’altra la voglia di andare avanti a testa alta con ancora più forza di prima! Alle 17.30 circa riprendiamo la metro gialla fino alla 34th St. per l’Empire State Building. Coda e controlli “airport – style” e poi su con l’ascensore fino all’80 piano, per poi proseguire fino all’86 con un altro ascensore. Arriviamo in cima alla terrazza alle 18 e 30… il colore della notte e le luci della città che non dorme mai ci offre un panorama mozzafiato e naturalmente delle foto spettacolari. Scendiamo e torniamo a piedi all’hotel, ci cambiamo e poi cena al Redeye (caro e sconsigliato) di fronte all’hotel. Dopo cena andiamo verso Time Square all’M & M’s Store, foto al negozio più improbabile che abbiamo mai visto, caffè da Starbucks consumato poi a Time Square e torniamo in hotel verso l’una.
III giorno
Ore 8 sveglia e colazione “americana” al Planet Hollywood (nel pass sono compresi 10€ di sconto per una colazione, 10€ per un pranzo o una cena e 10€ per acquisti al loro store). Usciamo e davanti a Starbucks approfittiamo del wifi senza entrare! Prendiamo la metro sulla 42th in direzione Brookling e scendiamo ad High Street (Brookling), quindi attraversiamo il ponte a piedi verso Manhattan fino ad arrivare al City Hall, sosta in una panchina da dove ci gustiamo la vista del Municipio e del Tribunale. Proseguiamo per Chinatown (niente di speciale), Canal Street e infine Little Italy (ridotta ad una strada con alcuni ristoranti e negozi di prodotti italiani), pranziamo in un locale molto accogliente “La Grotta Azzurra”. Proseguiamo a piedi su Lafayette Street a Nolita e Prince Street a Soho, quartiere molto vivo, colorato, giovane e alla moda), dove compriamo il nuovo album di Bruce Springsteen! Attraverso Broadway arriviamo al quartiere universitario e facciamo una pausa molto piacevole al Washington Square Park, parco famosissimo per avere un arco di trionfo dal quale nasce la 5th Ave. A piedi proseguiamo sulla 5th Ave appunto, e facciamo una tappa da Victoria Secrets. Risaliamo fino alla 20th St. tra la 6th e la 7th Ave dove troviamo Kleinfeld, famoso negozio di abiti da sposa. Dalla 23th St. prendiamo la metro fino all’hotel. Cena mediocre da Sbarro, gifts all’Hard Rock Caffè con visita al locale (ci aspettavamo molto di più) e passeggiata sulla 42th St. L’Hard Rock di NY ha come sede quella di un vecchissimo teatro dove aveva iniziato a suonare Elvis Presley e dentro non fanno nessun tipo di riferimento al re, quindi restiamo abbastanza delusi. Caffè take away da Starbucks e rientro in hotel passando su Broadway dove troviamo il teatro dal quale trasmettono in David Letterman Show!
IV giorno
Sveglia ore 8 e mezzo e subito la metro gialla (appena fuori dell’hotel) verso il Caffè Doma, locale reso famoso da Fabio Volo in un suo libro. Colazione molto buona e poi visita al quartiere di Greenwich, quartiere in stile british molto carino! Dopo qualche foto ci dirigiamo a piedi verso Union Square, parco molto ben curato, con addirittura il wifi gratuito, spazi adibiti ai bambini e spazzi per i cani, il tutto mentre gli scoiattoli “zampettano” molto vicini alle persone. Terminata la prima visita ci siamo diretti allo Stuyvesant Square, parco molto più piccolo ma carino. Il terzo parco della zona, Gramercy Park, è anche il più piccolo, ma da qui inizia la Lexington Avenue. Prendiamo la metro alla 23th St. e scendiamo a Grand Central Terminal, posto che ci ha molto colpiti per la sua grandezza… arriva infatti a 117 binari! All’interno della stazione troviamo un Apple Store grande quanto mezzo campo da calcio. Usciti dalla stazione, attraversando la strada siamo entrati nella hall del Chrysler Building, infatti non si può visitare nient’altro del famoso palazzo. Dalla Lexington a piedi ci siamo diretti sulla 1st Ave per visitare il palazzo dell’Onu. La visita alle stanze, senza guida, costa 16$… nel periodo in cui siamo andati noi alcune stanze erano chiuse “per restauro” hanno detto (ma era il periodo dei Marò in India e della forte crisi sociale in Afganistan quindi credo fossero semplicemente “occupate”), ad ogni modo noi decidiamo di non fare il tuor e quindi usciamo per pranzare in uno dei tanti fast food tipici. Torniamo quindi verso il centro e sulla Park Avenue troviamo il Waldof Astoria, l’albergo più lussuoso e costoso della città! Bello per gli amanti del lusso, ma inutile per “l’uomo della strada”. Due “blocks” più in là sulla 5th Ave visitiamo la cattedrale di Saint Patrick (patrono della città celebrato il 16 Marzo – evitate di capitare a NY quel giorno perché è uno dei pochi giorni in cui la città si ferma letterlamente). La cattedrale è immensa e bellissima! Quando usciamo, proprio dall’altra parte della strada entriamo al Top of the Rocks del Rockefeller Center. Saliamo in cima al palazzo per la terrazza e anche lì scopriamo una vista magnifica! Si vede tutta la città, compreso l’enorme Central Park che da lì rivela la sua vera grandezza! Tornando all’hotel decidiamo di fare una tappa da Madame Tussauds, il museo delle cere che merita di essere visto! Anche se per grosso dispiacere di Valeria non c’è la cera di Audrey Hepburn! Senza tornare in hotel ceniamo al Planet Hollywood per sfruttare gli sconti, giro a Time Square, Starbucks e nanne!
V giorno
Svelgia ore 8 e colazione allo Starbucks di fronte all’hotel. Subito dopo prendiamo la metro dall’hotel e andiamo al Met, il Metropolitan Museum! Lì abbiamo trascorso buona parte della giornata e ne usciamo alle 15.00 (dentro si pranza). Terminata la visita decidiamo di passeggiare a Central Park, fino ad uscire nell’Upper East Side, dove non c’è niente di speciale da vedere, se non la netta ricchezza dei residenti che passeggiano con cani orribili, ma coperti da cappottini costosissimi e girano con auto più vicine ad astronavi. Con la metro torniamo all’inizio di Central Park, sulla 5th Ave, dove troviamo il “cubo” della Apple che indica l’ingresso allo store situato sotto la pizza! Però era talmente pieno da farci demordere ad entrare! Facciamo un salto al famoso Macy’s, centro commerciale enorme, dal quale usciamo praticamente subito, primo per il casino, secondo per la qualità dei prodotti (costano poco e durano poco, ma per gli americani è così che deve essere perché annualmente rifanno il guardaroba), quindi torniamo in hotel prestino. Ci prepariamo e decidiamo di andare a mangiare in un ristorante visto la mattina stessa e quindi andiamo al “Pazza Notte”. Locale ottimo! Bello e cucina italiana di ottimo livello! Si spende il giusto per essere a NY. Lo consiglio proprio e quindi lo trovate sulla 6th Ave, ovvero la Avenue of the Americas, tra la 56th e la 57th St. Passeggiata e poi torniamo in hotel.
VI giorno
Sveglia alle 8 e mezzo (con il cambio dell’ora che gli americani fanno la prima settimana di marzo erano le 7 e mezzo), quindi colazione da Sturbucks e metro fino ad Harlem! Era domenica ed è imperdibile la messa Gospel! Il quartiere “nero” è meno sviluppato del resto della città, ma riserva comunque le sue attrazioni. La chiesa che ci eravamo preposti come meta non la troviamo, ma arrivati ad Harlem vi trovate immersi in una moltitudine di chiese e basta decidere dove entrare! Noi entriamo nella “Memorial Baptist Church” sulla West 115th St tra la St. Nicholas e Lenox Avenue. L’emozione che si prova in un gospel è unica e merita di essere visto! Peccato non si possa filmare o fotografare perché dopotutto è sempre e comunque una funzione religiosa e loro ci tengono molto! Altri turisti infatti hanno iniziato a filmare e sono stati intimati a smettere e godersi lo spettacolo… forse il ricordo più bello da portare è proprio quello che entra nel cuore! Usciti dalla messa ci dirigiamo verso l’Apollo Theatre che però troviamo chiuso e quindi prendiamo la metro verso il West Side per il pranzo. Nel pomeriggio passeggiata a Central Park e visita al Museo di Storia Naturale, che sinceramente non merita tanto quanto la sua fama dovuta al film “una notte al museo”. Tornando in hotel con la metro decidiamo di allungarci fino a dopo Time Square e camminando ci imbattiamo in un negozietto dove compriamo alcune cose simpatiche che ovviamente da noi non arrivano! Indecisi e stanchi per la giornata decidiamo di cenare al Planet Hollywood, dove si mangia una buona carne alla griglia.
VII giorno
Giornata relax. Sveglia alle 9 e mezzo e colazione da Starbucks di fronte all’hotel. Con la metro gialla ci dirigiamo al Madison Square Garden, ma scopriamo che da 7 anni non si visita più l’arena e quindi fotografiamo l’atrio e a questo punto quello che ci interessava l’avevamo già visto. Prendiamo la metro e andiamo a Downtown al Battery Park, dove il primo giorno abbiamo preso il ferry per Liberty Island. Questa volta però ci accomodiamo sulla famosa seduta che guarda appunto la statua della libertà! Ci godiamo lo spettacolo e il sole caldissimo da maglietta a maniche corte. Pranziamo con il classico cheeseburger e hotdog e li smaltiamo in una passeggiata tra Broadway e Wall Street, e infine entriamo al 21th Century (altro famoso centro commerciale) ma anche qui c’è troppo casino per i nostri gusti e quindi torniamo a Central Park in metro. Arriviamo fino alla grande piazza con la fontana nel suo interno e ci sediamo per goderci il semi-silenzio e il sole. Torniamo in hotel e poi torniamo a cenare al “Pazza Notte”. Dopo cena tuor di vetrine sulla 5th Ave e Time Square per salutare la città. Torniamo in hotel e prepariamo le valigie incastrando tutti i regali.
VIII giorno
Ci limitiamo a una bella passeggiata tra le vie della città e scopriamo che proprio di fianco all’hotel c’è un Ristorante di Gordon Ramsay, il Gordon Ramsay at the London, personaggio reso famoso da una trasmissione sui ristoranti, ma che ha qualche ristorante in giro per il mondo molto rinomati. Alle 15 d’accordo con il concierge dell’albergo troviamo una Lincoln nera che ci porta al JFK, dove ci imbarchiamo alle 19 per tornare a Madrid e poi in Italia, dove arriviamo il 14 Marzo alle 11 e mezza, sballotolati dal jet lag.