Indimenticabile India

Tour intorno a Rajasthan, Uttarakhand e Varanasi
Scritto da: rosanna80
indimenticabile india
Partenza il: 27/08/2011
Ritorno il: 18/09/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Il nostro viaggio inizia il 28 agosto… le vacanze sono sempre attese con ansia. Non sarà facile descrivere questo viaggio con poche parole e non è facile descrivere le emozioni, ma ci proveremo.

Viaggio organizzato tramite un agenzia indiana “Viaggio in India con Karni” (se mai deciderete di andare in India prendete in considerazione che è veramente ottima). Arrivo a Delhi stremati dal viaggio ma ansiosi di scoprire e di vedere. Il tragitto dall’areoporto in Hotel ci mette subito alla prova… ci sentiamo catapultati in un’altro mondo, dalla guida spericolata senza regole, alle persone distese sul ciglio della strada; per non parlare degli animali che puoi trovarli ovunque e dell’immondizia… Insomma, l’impatto non è stato dei migliori. Decidiamo subito di fare un giro nella Old Delhi… sarà stata la stanchezza ma ci è sembrato come di essere stati messi in una lavatrice in centrifuga! I primi pensieri erano scoraggianti e nonostante pensavamo di essere preparati le emozioni erano tutte nuove.

29 agosto

Prendiamo il treno per Haridwar; l’arrivo alla stazione è devastante, sulla banchina non c’e neanche un posto dove poggiare i piedi per il numero di persone sedute a terra… con difficoltà usciamo prendiamo un tuc tuc e andiamo in albergo, doccia, riordiniamo le idee e ci buttiamo tra i bellissimi viottoli pieni di bazaar e profumi di spezie, ci rechiamo tramite la funivia in un tempio e decidiamo di tornare indietro a piedi… Bhe, quella discesa ha iniziato a ricompensare la nostra scelta, nel tragitto le persone ci fermavano per salutarci ci sorridevano, ci chiedevano di stringergli la mano, ci chiedevano foto e quegli sguardi, quei sorrisi ci hanno accompagnato ed emozionato per tutto il viaggio. La sera abbiamo assistito alla cerimonia del ganga aarti: un’esperienza unica (spesso gli hotel hanno le guide che ti accompagnano ad assistere alla cerimonia).

30-31 agosto e 1 settembre

Visitiamo Rischikesh molto carina. Il giorno successivo torniamo a Delhi per poi iniziare, il primo settembre, in tour del Rajasthan. La prima tappa è a Mandawa. Le strade che uniscono le varie destinazioni sono insidiose, ma anche i vari spostamenti sono un’esperienza, guardare furi dal finestrino ci fa sentire come due bambini che stanno scoprendo il mondo, un mondo nuovo. Per stada puoi vedere macchine con 5-10-15 persone, motorini con minimo 3 persone, animali di ogni genere, persone che attraversano ovunque, bambini che giocano quasi completamente nudi. Puoi trovare dogane illegali da pagare… per fortuna che la nostra agenzia ci aveva organizzato tutto ed il nostro driver era fantastico! Mandawa è una cittadina molto piccola in cui l’assedio britannico ha lasciato numerose haveli piene di dipinti bellissimi, peccato che molte sono abbandonate. La visita alle haveli l’abbiamo fatta con la guida (sempre fornita dall’agenzia), un ragazzo molto giovane che studiava l’ italiano. Questi ragazzi hanno veramente una marcia in pù.

2 settemre Mandawa to Bikaner

Il viaggio è sempre stimolante, ci sono queste donne bellisime con gli abiti dai colori raggianti che risaltano tra il verde dei prati, vedi la loro quotidianità un formicolio di gente in movimento che se osservi bene magari è ferma a chiacchierare. Facciamo una tappa a Fatephur per visitare un’haveli privata di una donna francese che con molto coraggio ha creato un museo… ne vale davvero la pena! A Bikaner visitiamo il forte, scambiamo emozioni con alcune donne che ci chiedono delle foto, facciano una tappa da un’artista che fa miniature (Raju Swami) ve lo consiglio!

Il 3 settembre Bikaner to Jalsalmer, giorno 4 Jalsalmer

Per strada incontriamo tantissimi pellegrini che camminano per giorni per andare a visitare un tempio, pensate la forza d’animo e pensate quanto credono in tutto ciò che fanno nonostante spesso non hanno niente. Per strada si vedono cumuli di ciabatte, il driver ormai nostro amico Gajju ci spiega che nel tragitto lasciano le scarpe come segno di liberazione, purificazione per avvicinarsi ancora di piu alla preghiera! Jialsalmer è chiamata anche la città d’oro e sorge su una collina nel deserto. Purtroppo rischia di scomparire. La città vecchia in realtà è circondata dalla parte nuova della città estremamente caotica, ma se ci si ferma un attimo e si persa che quando fu costruita sorgeva nel deserto beh, è veramente fantastica. Il forte è bellissimo ed il tour all’interno con tanta di guida vale proprio la pena. Se avete tempo visitate anche i due templi giainisti appena fuori la citta e godetevi il tramonto dai cenotafi da cui si ha una visione splendida della città. Se avete anora tempo non perdetevi la romantica passeggiata in cammello.

5-6 settembre Jalsalmer to Jodphur

Jodphur è chiamata anche la città blu è molto carina ma caotica. Nella piazza centrale c’e la torre dell’orologio che può essere un riferimento, intorno è pieno di bazaar dove poter fare acquisti di ogni genere. A Jodphur il forte è molto bello ed è dotato di audio guida fantastico, dall’alto c’e una vista sulle case blu molto deliziosa e riposante. Passeggiando tra i vicoli della citta blu ci facciamo travolgere da una musica fino ad arrivare ad una scuola dove delle donne pregavano, ci invitano a sederci con loro, ci danno i loro strumenti alla fine di questa preghiera ci regalano un bracciale e ci donano del cibo… Qesta è l’India… tutto il resto, il caldo, la sporcizia, sembra scomparire!

7-8-9 settembre Ranakpur – Ranakpur to Udaipur

E’ una località di passaggio molto bella, il paesaggio è molto collinare ci sono ruscelli, prati verdi..rilassante.

Nel tragitto tappa a Kumbalgarh, il viaggio è piacevole ed il paesaggio meraviglioso. Incontriamo diversi villaggi. I vari ruscelli sono pieni di persone che si lavano, lavano i panni e di bambini che giocano. Arrivo a Adaipur, che loro chiamano città di lago. Una città molto carina, romantica anche se molto turistica e qui i negozianti sono un pò antipatici. Ci imbattiamo in una festa al dio Ganesch; c’è musica, ballano per strada, si lanciano polvere colorata. E’ veramente divertente. Anche qui passiamo due giorni.

10 settembre

Partiamo per Bundi. La strada è qualcosa di allucinante, una strada sterrata piena di buche, il viaggio sembra infinito. Arrivati a destinazione il paesaggio è molto bello. Il forte sorge su una collina e domina queste casette blu vicino ad un lago. Andiamo a visitare il forte, ma che dispiacere… un palazzo molto bello con dei dipinti pazzeschi completamente invaso di piccioni e sopratutto di scimmie tanto che per la puzza e per le scimmie decidiamo di andare via. Facciamo un giro in paese dove regaliamo un po di penne e colori hai bambini. Ah, gli piacciono molto sopratutto le penne quindi se potete portatevene un po’. Poi andiamo a cena e veniamo colti dal diluvio tanto che torniamo in hotel con una piccola torcia che avevamo portato dato che le strade erano allagate e buie.

11 settembre Bundi to Puskar

Anche questo tragitto sembra interminabile. Arrivati in Puskar ci facciamo subito un giro. Scesi dalla macchina due ragazzi ci regalano un fiore e ci dicono che è in onore di Ganesc. In realtà è una truffa. Poco più avanti un altro uomo ci aspettava ci dice di seguirlo perché il fiore va buttato nel lago per pregare, arrivati al lago due ragazzi che dicevano di essere brahamini iniziano a farti fare tutto un rito ma lo scopo finale è che ti chiedono un sacco di soldi. Noi arrabbiati, ovviamente, non abbiamo dato niente anche perché avevamo chiesto e ci avevano detto che non chiedevano soldi invece poi iniziano a dire che devi pregare per la tua famiglia e piu soldi dai più andrà bene, Quindi, attenzione, se vi regalano un fiore buttatelo subito! Continuiamo il nostro giro per le strade di questa cittadina, ci sono molti baazar ed anche qui incontriamo una festa religiosa.

12 e 13 settembre Joipur

E’ chiamata anche città rosa. Joipur è una città molto grande e abbastanza caotica, la città vecchia rispecchia proprio il caos, ma nel contempo è piena di fascino, di monumenti bellissimi da visitare. C’e un sito di astronomia veramente interessante e a pochi chilometri c’e il forte di Amber, veramente bello. Per non parlare dei monumenti all’interno della città e dei bazaar in cui io mi sarei comperata di tutto. Inoltre, c’è la sede dell’agenzia con cui abbiamo riservato e una sera Karni ci ha invitato a cena nella sua abitazione, una cena ottima in più sono persone veramente speciali.

14 e 15 Joipur to Agra

Nel tragitto facciamo una tappa in un parco nazionale Koleodeo, dove vediamo molte specie di uccelli, ma anche antilopi Forse le ore migliori sono al mattino presto e la sera, noi siamo capitati ad ora di pranzo ma era veramente caldo anche se comunque bello. La seconda tappa è a Fathepur Sigri, città abbandonata. Anche questo sito è molto carino da visitare. Agra, invece, è la città del Taj Mahal… cosa dire di più. Questo mausoleo ti toglie il fiato per la bellezza. Se riuscite andate a visitarlo anche dall’altra parte del fiume, lontano dalla folla. Prima di entrare nel Taj vi dicono che non fanno entrare i libri e quindi le guide ma non è vero, forse è solo un modo per poi proporvi la guida. Il biglietto del Taj ha un prezzo superiore agli altri biglietti che troverete in giro. Se visitate prima questo e lo conservate avrete lo sconto per gli altri monumenti di Agra e su Fatepur Sigri. In Agra c’e da visitare anche il forte ed il Baby Taj, anche’esso molto grazioso.

16 e 17 Agra to Varanasi

Il viaggio lo facciamo in treno di notte (in cuccetta). Inizialmente eravamo un po’ timorosi, invece, le nostre cuccette erano di gran lusso, cuccette da 4 persone, con aria condizionata, la porta ch si chiudeva; ti forniscono anche le lenzuola. Il biglietto l’aveva prenotato l’agenzia e, vi ripeto, non essendo molto facile capire le varie classi di sistemazione, c’erano turisti che avevano riservato in seconda classe ed erano in difficoltà. Quindi se dovete viaggiare in treno di più di notte assicuratevi di prenotare il treno giusto e soprattutto la I classe. In più vi consiglio per tranquillità portatevi sempre tante lenzuola. Arrivati in Varanasi con molte aspettative, il primo giorno facciamo un giro per la città, dove tutti cercano di fermarti per chiederti soldi e farti massaggi. Io credo che fare l’elemosina ai bambini, ma anche agli adulti, non sia una buona azione perché loro in questo modo vedono il turista solo come uno sciocco a cui togliere soldi ed in più non si impegnano nella società soprattutto i bambini perché vedono che avere i soldi è facile. Ma questo è solo un mio pensiero. Però vi accorgerete quando siete lì, che addirittura alcuni negozi fanno i prezzi in euro (strano!), oppure una cosa che a loro costa 3 rupie magari tu la paghi 60. Per non parlare dei monumenti che hanno prezzi differenti. Io credo che il turista deve anche aiutare la popolazione. Torniamo a Varanasi. La sera dovevamo andare a vedere le cremazioni e avevamo il giro in barca sul gange per assistere al ganga aarti, ma purtroppo piove, tanto che per strada c’era quasi un metro di acqua, e siamo riusciti solo a vedere il ganga aarti, ma non dalla barchetta. E’ stato bello comunque. Questi momenti sono sempre di misticismo e di un atmosfera magica… e poi camminare in quelle strade allagate, dove per strada c’era di tutto macchina, rischow, tuc tuc, persone a piedi… E’ stata un ‘esperienza unica, erano scene viste solo in Tv. La mattina seguente alzataccia all’alba per andare a vedere le abluzioni e le cremazioni. Anche qui avevamo il giro in barca, ma quando il Gange è in piena è pericoloso. Le cremazioni sono molto toccanti, soprattutto se vi fermate a riflettere ché momento intenso è per loro. La cosa che più ci ha sconvolto è l’atteggiamento di alcuni turisti che facevano smorfie, indicavano il cadavere nel rogo, altri che pagavano per fare le foto… no commento! Purtroppo il nostro viaggio finisce qui . Da Varanasi siamo tornati a Delhi. L’ultimo giorno a Delhi ci ha fatto vedere una città diversa. Ci sembrava tutto più ordinato rispetto all’impressione del primo giorno, come se fosse la prima volta che la vedevamo… pazzesco. Poi Roma.

Abbiamo cercato di descrivere le cose salienti anche se le parole non basteranno mai per descrivere tante emozioni.



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