India…tour tra il Rajasthan, il deserto e Varanasi

Rajasthan, deserto e Varanasi
Scritto da: Nando75
india...tour tra il rajasthan, il deserto e varanasi
Partenza il: 05/10/2019
Ritorno il: 20/10/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Viaggio in India di Antonino e Renata: Rajasthan, Agra e Varanasi

05-Ott/20-Ott

Il 2019 è un anno molto importante per mia moglie Renata: compirà i suoi primi 40 anni… e allora come festeggiare? Noi che siamo amanti dei viaggi, in particolare quelli fai da te, non potevamo che organizzare un bel viaggio degno di un bel 40esimo compleanno.

Le mete prese in considerazione erano 3, ma alla fine, spinti anche da racconti letti in internet e feedback di alcuni amici, abbiamo deciso che saremmo partiti per visitare una parte dell’India. Dopo la lettura di vari itinerari in internet, abbiamo deciso che avremmo effettuato un tour del Rajasthan con estensione ad Agra e Varanasi.

Solitamente amiamo viaggiare in maniera autonoma prenotando tutti gli alberghi tramite un famoso sito internet e spostandoci in loco con mezzi pubblici o tramite noleggio di un’autovettura. Per quanto riguarda l’India, invece, avendo letto della difficoltà per noi europei di poter guidare un’autovettura nel caos indiano e della non perfetta efficienza dei mezzi pubblici, abbiamo preferito organizzare i vari spostamenti interni con qualche agenzia.

Abbiamo buttato giù un itinerario di 2 settimane ed abbiamo inviato richiesta di preventivi a circa 5 agenzie italiane (sia della nostra città che trovate in internet…tutte specializzate in viaggi in India). Dopo un paio di giorni abbiamo ricevuto i vari preventivi ed il costo, come da nostre intuizioni, era abbastanza impegnativo. Abbiamo, quindi, contattato delle agenzie indiane ed alcuni drivers locali i cui commenti di viaggiatori precedenti a noi, erano molto positivi.

Le città, da noi visitate, sono state nell’ordine: New Delhi, Udaipur, Jodhpur, Jaisalmer, Bikaner, Jaipur, Agra, Orchha, Khajuraho, Allahabad, Varanasi.

In tutti gli hotels abbiamo scelto la formula della mezza pensione (colazione e cena); per quanto riguarda il pranzo ci siamo fermati in ristoranti locali avendo così avuto la possibilità di calarci nella vera cucina indiana.

Per andare in India sono consigliati alcuni vaccini; noi abbiamo preferito non fare alcun vaccino e cercare di essere i più attenti possibili nel consumo di alimenti e bevande locali. Ovviamente abbiamo portato con noi una serie di medicinali che, per fortuna, non abbiamo utilizzato.

Il 05-Ottobre siamo partiti dall’aeroporto di Roma con volo Emirates e dopo uno scalo a Dubai di circa 3 ore, siamo giunti all’aeroporto di Delhi alle 03:30 AM del 06-ottobre.

All’uscita dell’aeroporto ci attendeva il proprietario dell’agenzia indiana che ci ha dato il benvenuto in India e ci ha accompagnato al nostro hotel di Delhi. Giusto il tempo di fare il check in, riposarci un paio di ore, fare colazione e si riparte per la visita alla capitale dell’India. Con noi c’è la guida italiana che ci condurrà alla visita dei vari monumenti della città.

Visitiamo la città vecchia (Old Delhi) chiamata “Shajahanabad” dal nome dell’Imperatore Moghul Shah Jahan (colui che realizzò il Taj Mahal) che la costruì nel XVII° secolo e che sarebbe diventata il più importante centro dell’India Islamica.

Visitiamo il complesso del Qutub Minar (UNESCO). Proseguiamo il nostro tour di Delhi con la visita della Jama Masjid, una delle più imponenti moschee indiane. La moschea è in arenaria rossa e vi si accede con una lunga e larga scalinata che conduce al cortile che può contenere fino al 25 mila persone. Infine, visita del Tempio Sikh Bangla Sahib, il più importante luogo di culto dei Sikh a Delhi; il tempio ospita una grande sala di cucina comune chiamata “langar”, dove tutte le persone di qualsiasi religione o caste possono mangiare insieme. Il cibo è preparato e servito dai volontari che amano dare una mano.

Delhi è un contrasto tra zone moderne e nuove (in particolare la zona delle ambasciate e dei palazzi governativi) e zone più degradate. Ad ogni semaforo ed ad ogni angolo della strada si trovano parecchi homeless che vivono in condizioni di assoluta povertà.

Alle 16, dopo il tour in città, veniamo riaccompaganti in hotel in modo da riposarci; ne approfittiamo per un paio di ore di relax a bordo piscina prima di gustarci la cena all’interno del nostro hotel.

Il giorno successivo, 07-ottobre, dopo un’abbondante colazione, un taxi organizzato dall’agenzia indiana, ci viene a prelevare in hotel per portarci all’aeroporto di Delhi; da li, un volo interno ci conduce all’aeroporto di Udaipur dove ad attenderci c’è il titolare dell’agenzia Indiana che ci farà da driver per il resto della nostra vacanza. Arriviamo al nostro hotel dove trascorriamo due notti.

Giorno 08-ottobre: ad Udaipur, dopo l’incontro con la nostra guida italiana, visitiamo il City Palace, una cittadella composta da vari palazzi e che è la reggia più grande del Rajasthan. Visita del tempio Jagdish situato nel complesso del City Palace, che fu costruito dal Maharana Jagat Singh nel 1651, in stile indo-ariano. Il tempio è dedicato al Dio Vishnu, secondo gli induisti il conservatore dell’universo. Visita dei gardini Saheliyo Ki Bari, con le loro raffinate fontane e fiori di loto, costruiti nel XVII° secolo per le donne della corte. Per pranzo ci fermiamo in un tipico ristorante locale e proviamo, per la prima volta, il thali un grande piatto di acciaio diviso in scomparti con all’interno tante ciotoline, colme di porzioni di cibi differenti e una dose di riso e pane indiano…buonissimo. Nel tardo pomeriggio, dopo aver effettuato un’escursione in barca sul lago rientriamo in hotel per la cena con spettacolo tipico

Giorno 09-ottobre: dopo la prima colazione partenza per Jodhpur, durante il viaggio effettuiamo una sosta a Ranakpur che ospita il più grande complesso di templi Jain di tutta l’India. Il tempio è decorato con eleganti sculture mitologiche, 1444 colonne di marmo, ognuna diversa dalle altre.

Proseguiamo per Jodhpur, ad una estremità del deserto del Thar, definita la “città Blu”.

All’arrivo, prima di cena, effettuiamo una passeggiata nel mercato di Jodhpur ricco di bancarelle che vendono di tutto. Cena e pernottamento in Hotel.

Giorno 10-ottobre: Colazione e visita del forte di Mehrangarh. Dalla collina su cui si erge si gode di un panorama mozzafiato di tutta Jodhpur con le sue case blu. Già sorprendente dall’esterno, il suo interno è altrettanto affascinante. Oltre al forte, visita del Jaswant Thada, un imponente cenotafio della famiglia reale. Successivamente, partenza per Jaisalmer, la “città d’oro”. Arrivo in hotel, relax in piscina e cena.

Giorno 11-ottobre: Dopo la prima colazione visita di Jaisalmer: nel cuore del deserto del Thar, che sorge su un costone di arenaria giallastra, sovrastata da una fortezza che ospita il palazzo e numerosi templi Jainisti. Il contesto in cui si trova la città è caratterizzato da interminabili colline di sabbia. Caratterizzata da antichi vicoli, splendidi templi e “haveli”, Jaisalmer fu fondata nel 1156 dal Rajput Rawal Jaisal. Fu chiamata “l’isola del deserto” perché luogo di sosta e passaggio di carovane che percorrevano la Via della Seta; sono proprio di quel tempo i bellissimi palazzi scolpiti nell’arenaria gialla costruiti da principi e mercanti e che attribuirono alla città il nome di “città d’oro”.

Visita di due templi jainisti risalenti al 1100. Passeggiata nel bazaar per vedere gli Haveli più belli di Jaisalmer. Nel pomeriggio partenza per un’escursione a Khuri Village, a 50 km/1 hrs di distanza da Jaisalmer per ammirare il tramonto sulle dune. All’arrivo veniamo accolti con un welcome drink prima di effettuare una escursione sui cammelli e raggiungere le dune di sabbia dalle quali ammirare uno splendido tramonto. Successivamente alla passeggiata con i cammelli rientriamo al Kuri Village dove degustiamo una tipica cena ed assistiamo ad uno spettacolo di musiche e danze locali. Questa escursione è assolutamente da consigliare; si ha la possibilità di vivere una emozionante serata nel deserto del Thar. Oltre a noi sono presenti tanti altri turisti per lo più cileni e spagnoli.

Vi è la possibilità di fermarsi per la notte e dormire in bungalow, campo tendato o, per i più avventurosi, a cielo aperto sulle dune in ottimi letti con sulla testa un cielo di stelle.

Noi scegliamo di rientrare in hotel subito dopo la cena e gli spettacoli. Tornando indietro avremmo eliminato la seconda notte in hotel per dormire all’aperto nel deserto.

Giorno 12-ottobre: Dopo la prima colazione partenza per Bikaner. Lungo il tragitto sosta per un ottimo masala chai, il tipico the indiano che si lascia apprezzare per il suo profumo intenso e ricco di note diverse.

Giorno 13-ottobre: Dopo la prima colazione partenza con direzione Jaipur, capitale del Rajasthan. Lungo la strada, a circa 1 ora da Bikaner, ci fermiamo al Karni Mata Temple il famoso tempio dei ratti. La scelta di inserire Bikaner nel nostro tour è stata fatta proprio per consentirci di visitare questo tempio dei topi. Un luogo unico al mondo dove ad essere venerati sono ratti. Migliaia e migliaia di topi scuri adorati e nutriti dai fedeli come divinità.

L’esperienza è molto particolare: si entra a piedi scalzi come in tutti I templi induisti (noi siamo entrati con I calzini).

All’ingresso del tempio vi è una fila di innumerevoli pellegrini che ogni giorno vengono a portare cibo (latte, dolci, frutta) a queste “simpatiche” creature. All’interno del tempio sono presenti circa 20000 topi.

Si narra che Karni Mata, una divinità indù, perse il nipote annegato. Disperata, chiese al dio della morte di riportarlo in vita. Questi si rifiutò dicendo che era troppo tardi perché ormai l’anima del ragazzo si era già reincarnata. Karni Mata alla notizia andò su tutte le furie e sentenziò che da da quel momento tutti i membri della sua famiglia, dopo la morte, si sarebbero temporaneamente reincarnati in topi, sottraendo così le anime al dio della morte. Oltre alla leggenda di Karni Mata, c’è un’altra credenza legata a questo tempio. Pare che tra i 20.000 topi del tempio viva anche il rarissimo topo bianco. Vederlo correre sui pavimenti di marmo sarebbe un segno di buon auspicio. Noi purtroppo questo incontro fortunato non l’abbiamo avuto.

La cosa che ci ha colpito positivamente è che è tutto reale; qui ci siamo ritrovati in un vero tempio indù con dei veri fedeli che rendevano omaggio addirittura baciando il pavimento. Sì, proprio lo stesso pavimento dove i topi lasciavano i loro escrementi. Un’esperienza autentica e sicuramente molto forte che però non è per tutti, ma che suggeriamo di fare.

Terminata la visita al tempio di Karni Mata proseguiamo in direzione di Jaipur, la “città rosa”. Arriviamo nel tardo pomeriggio e, dopo una visita al tempio delle scimmie, giungiamo in hotel per la cena e pernottamento.

Giorno 14-ottobre: Colazione, incontro con la guida locale italiana e partenza per la visita di Jaipur, capitale del Rajasthan, fondata nel 1727 dal Maharaja Sawai Jai Singh II. La città è chiamata “la città rosa” per il colore degli edifici che caratterizzano la città vecchia che così fu dipinta in occasione della visita, nel 1876, del principe del Galles, futuro re Edoardo VII°. Visita alla famosa fortezza Amber. Al palazzo si accede a dorso di elefante, lungo le mura del forte. Successivamente, ritorno a Jaipur per vedere dall’esterno il Palazzo dei Venti o Hawa Mahal, costituito nel 1799 e composto da cinque piani splendidamente decorati, strutturati in modo da consentire alle signore della corte di osservare, senza essere viste a loro volta, la vita quotidiana nelle strade e assistere alle processioni.

Questa sera, per quanto riguarda la cena, siamo stai invitati a casa del nostro nuovo amico indiano Prabhu (il titolare dell’agenzia indiana). Trascorriamo con lui e la sua splendida famiglia una bellissima serata degustando una cena preparata dalla moglie. Successivamente rientro in hotel per la notte.

Giorno 15-ottobre:

Colazione e partenza per Agra. Nel pomeriggio incontro con la guida locale italiana e visita del Forte Rosso, con le fastose e decorate sale all’interno dei palazzi circondati da 3 km di mura. Il forte è stato dichiarato Patrimonio Mondiale UNESCO. Visita del Taj Mahal (chiuso il Venerdì), l’incredibile attrazione di Agra. Si tratta di un imponente mausoleo in arte moghul, di marmo bianco finemente intarsiato e decorato con pietre preziose e semipreziose che richiama persone da tutto il mondo. Fu probabilmente questa l’ambizione di Shah Jahan quando lo volle realizzare, a partire dal 1631, per Mumtaz Mahal, la più amata delle sue mogli, che morì di parto donandogli il suo quattordicesimo figlio. Decorato con calligrafie e bellissimi intagli, è stato descritto come la più stravagante opera d’amore mai costruita.Il Taj Mahal assume diversi colori a seconda del momento della giornata in cui lo si ammira, senza mai perdere, neppure per un istante, il suo fascino. Cena e pernottamento in Hotel.

Giorno 16-ottobre: Colazione e partenza con treno Intercity per Jhansi (partenza da Agra alle ore 08:11 e arrivo a Jhansi alle ore 10:40). All’arrivo a Jhansi incontro con il nostro amico indiano e partenza per Khajuraho con sosta per visitare Orccha, città medievale dove il tempo si è fermato sui palazzi e templi costruiti dai suoi governanti Bundela nei secoli 16° e 17°. Visita della città di Orchha, in particolare del Jehangir Mahal, dei Royal Cenotaph e del Raja Ram Temple. Subito dopo il pranzo in un ristorantino locale di Orccha, io ed il mio nuovo amico indiano decidiamo di farci tagliare i capelli da un barbiere del luogo. Al costo di soli 40 cent/euro riesco a dare una bella sforbiciate al mio look.

Successivamente, partiamo per Khajuraho, sede di circa 25 templi raffiguranti i diversi aspetti della vita, tra cui quello erotico. Dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità è tra le mete importanti del turismo mondiale. All’arrivo cena e sistemazione in Hotel.

Per quanto riguarda il nostro giudizio su Orchha, tornando indietro la elimineremmo dal nostra tour: non ci ha lasciato nessuna particolare sensazione.

Giorno 17-ottobre: Dopo la prima colazione, visita dei magnifici templi jainisti ed induisti di Khajuraho, emblemi dell’architettura sacra indiana con le innumerevoli figure erotiche. Sito molto interessante. Dopo pranzo partenza per Allahabad nell’Uttar Pradesh, lungo la confluenza di due tra i più sacri fiumi indiani. Arrivo nel tardo pomeriggio: cena e pernottamento in hotel.

Giorno 18-ottobre: Visita della città di Allahabad….nulla di particolare. Tornando indietro la salteremmo. In tarda mattinata partenza per Varanasi città sacra per eccellenza per gli induisti ed una delle più antiche città dell’India. Siamo arrivati a Varanasi nel pomeriggio e dopo aver lasciato le valigie in hotel siamo subito usciti per raggiungere i famosi Ghat; abbiamo preso una barca per assistere alla suggestiva preghiera serale in prossimità del famoso Dashashwamedh Gath. Lo spettacolo della preghiera comincia verso le 18 e prosegue per circa un’ora; successivamente, sempre a bordo della barca, abbiamo raggiunto i gath delle cremazioni. Rientro in hotel per la cena.

Giorno 19-ottobre: Sveglia in primissima mattinata (ore 05.00). Giro in barca per assistere ai rituali di purificazione, alle offerte e alle preghiere dei pellegrini al sole che nasce, tra il profumo dell’incenso e l’atmosfera spirituale della città di Varanasi. Dopo la visita siamo rientrati in hotel per la colazione. Nel primo pomeriggio siamo andati in aeroporto per prendere il nostro aereo per Delhi. Arrivati verso le ore 20 ci attendeva un autista che ci ha portato a cena in un ristorante di Delhi. Verso le 23:30 ci siamo diretti all’aeroporto di Delhi per prendere il nostro aereo che ci ha riportato a casa dopo uno scalo a Dubai e, successivamente, a Roma.

Per quanto riguarda la nostra esperienza possiamo dire quanto segue: tornando indietro prenoteremmo nuovamente con l’efficiente agenzia indiana che ha organizzato alla perfezione la nostra vacanza. Auto sempre pulita ed efficiente, driver con guida sicura e rilassante, soste in posti tipici locali. Inoltre, mai ci è stato imposto di visitare negozietti locali o comprare qualcosa…siamo sempre stati liberi di decidere dove e quando fermarci. Il nostro nuovo amico indiano si è sempre dimostrato puntuale e disponibile a condurci anche in luoghi non inclusi nel pacchetto previsto. Con lui abbiamo avuto modo di parlare di qualsiasi aspetto della vita indiana: religione, politica, famiglia, usi e costumi, etc. Ci ha introdotto al rito del masala chai, ci ha fatto innamorare di alcuni piatti tipici come il thali ed i roti, ci ha deliziato con i suoi racconti.

L’India è un paese dalle forti contraddizioni; sono presenti forti contrasti sociali (dai ricchi ai super poveri), in molte zone non è presente l’acqua corrente, le fogne sono a cielo aperto ed a volte il bagno è in piena natura…

Gli animali popolano le strade: tra mucche, pecore, capre e bufali, guidare in India è praticamente impossibile, almeno per noi.

Namastè India…

Antonino e Renata



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