India, Nepal e Turchia… consigli e suggerimenti per un viaggio fai da te 2

Viaggio attraverso il Rajasthan, Agra e Varanasi, la valle di Kathmandu, Istanbul, la Cappadocia, Efeso e Pammukale
Scritto da: tetoida_
india, nepal e turchia... consigli e suggerimenti per un viaggio fai da te 2
Partenza il: 09/08/2012
Ritorno il: 03/09/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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INDIA – NEPAL – TURCHIA 2012 CONSIGLI E SUGGERIMENTI PER UN VIAGGIO FAI DA TE in INDIA

L´India è un viaggio pensato da tanto tempo e rimasto nel cassetto per anni. Questo é stato l´anno giusto per riprendere in mano l´organizzazione e dare corpo all´ idea iniziale. L´input é stato il nuovo collegamento Genova-Istanbul che Turkish Airlines dava ad un prezzo promozionale. Da Istanbul a Delhi il passo é stato breve e alla prima offerta di Turkish abbiamo bloccato il volo, costo finale 537 Euro con stop-over ad Istanbul sulla via del ritorno. Non eravamo mai stati ad Istambul e la sosta obbligata in Turchia ci ha spinti a prolungarla di sette giorni

COSTI DEL VIAGGIO

VOLI Il risparmio sul costo del viaggio parte sempre da un prezzo competitivo sul volo, spesso abbiamo scoperto viaggiatori che risparmiavano su hotel, pranzi o cene in India con risultati modesti. Gli hotel costano pochissimo ed il vitto é una spesa marginale. Che senso ha risparmiare un euro sulla cena o cinque sulla camera se poi si é speso piu´ di 900 euro per il volo? Avendo optato per muoverci spesso in aereo oltre al volo intercontinentale abbiamo valutato anche alcuni voli interni, abbiamo volato con Jetair, Spiceair e Pegasus con un ottimo servizio, ottimi prezzi e mai ritardi significativi. Come sempre per strappare i prezzi migliori ci siamo mossi per tempo ed a febbraio avevamo giá bloccato il volo intercontinentale.

SPOSTAMENTI Altro capitolo importante per un viaggio in India é l´organizzazione logistica sul posto. E´assolutamente impensabile credere di poter affittare un auto e guidarla direttamente. Quindi bisogna appoggiarsi ad una agenzia italiana oppure indiana sul posto. Il costo di un´agenzia italiana é proibitivo, con una indiana si risparmia almeno il 30%. In rete circolano un´infinitá di agenzie piú o meno valide che potrebbero fare al caso nostro, ma quello che noi volevamo era muoversi in grande autonomia, gestendoci noi i movimenti e gli hotels, praticamente cercavamo un driver privato a cui appoggiarsi, senza intermediari. Vi assicuro che in questo caso la scelta si restringe notevolmente, dopo giorni di ricerche in rete sono riuscito a rimediare 4/5 nomi ed a questi ho inviato il mio itinerario. La crisi deve mordere anche in India se nel giro di pochi giorni ho velocemente ricevuto i preventivi di tutti. Per undici giorni di viaggio in Rajastan +Agra le richieste variavano da 400 a 450 euro. La scelta é caduta su Baba, un driver di Jaipur, per il prezzo e per i feedbacks positivi degli altri viaggiatori. Ottima scelta. Baba 00919829361156 baba.jaipur@yahoo.com baba.jaipur@yahoo.in

I costi fissi della parentesi indiana del nostro viaggio possono riassumersi cosí: volo intercontinentale 537 € x2 driver tutto compreso per 11 giorni 400 € voli interni 149 € x2 (Jetstar) + 44 € x2 (Spiceair) hotels 394 € In Nepal invece abbiamo speso: pacchetto Planet Bhaktapur 4 notti + 3 escursioni giornaliere 400 € guida parlante italiano per le 3 escursioni 90 € volo interno 40 € x 2 (Spiceair) Infine in Turchia: voli interni 129 € x 2 (Pegasus) noleggio auto 3gg 110 € hotels 306 €

PROGRAMMA Il viaggio é durato 25 giorni, siamo partiti il 9 Agosto 2012 per tornare il 3 Settembre. Dal 9 al 22 Agosto India, dal 22 al 26 Nepal, dal 27 al 3 settembre Turchia. In India volevamo fare il classico Tour del Rajastan con Agra e Varanasi. I giorni a disposizione non erano tantissimi anche perché il viaggio doveva proseguire in Nepal ed in Turchia. Gli spostamenti in auto sono problematici, per il caos del traffico, per le strade fatiscenti e per il clima che influisce non poco sui movimenti. Quindi le distanze si misurano in ore e non in chilometri. Ad esempio, arrivati a Delhi alle quattro del mattino bisognava raggiungere Agra, distanza circa 200 Km, tempo presunto 3-4 ore ( alle quattro del mattino…) tempo effettivo 5 ore.

Perció dopo numerose simulazioni siamo arrivati a proporre al driver un viaggio che ci portasse nella cittá piú distante alla fine del viaggio ( Udaipur) e da qui raggiungere Delhi in aereo, scelta ottima che ci ha permesso di evitare 700 km di strade indiane.

Ugualmente a Varanasi ci siamo arrivati in aereo da Delhi, veloce ed economico, abbiamo conosciuto altri turisti che hanno optato per il treno arrivando sconvolti dopo un´odissea di oltre 15 ore + ritardi vari. Quindi Delhi – Agra – Jaipur – Bikaner – Jaisalmer – Jodhpur – Udaipur rientro a Delhi in aereo, quindi volo per Varanasi ed al rientro due giorni per visitare Delhi.

HOTEL Dopo ricerche accurate in rete e valutazioni seguendo le indicazioni degli altri viaggiatori, la scelta é caduta su alberghi di media categoria ed alcuni 4 stelle per rendere piú piacevole il viaggio. Noi come al solito pianifichiamo tutto dall´Italia, scegliamo gli hotel e li blocchiamo da qui, troviamo che sia la scelta migliore per non perdere troppo tempo sul posto. Le prenotazioni sono state fatte in India con Agoda ed in Turchia con Booking.

VALUTA Siamo partiti solo con qualche Euro e ci siamo appoggiati agli ATM sparsi un pó ovunque. Costi contenuti, anche se i massimali piuttosto bassi obbligano a prelievi frequenti. Le carte di credito sono poco utilizzate anche in Turchia e comunque vi obbligano ad un piccolo sovrapprezzo rispetto al contante.

SALUTE Ovviamente abbiamo stipulato un´assicurazione per il viaggio, é giá il secondo anno che ci appoggiamo a Travelguard, assicurazione inglese, estremamente economica, 117 € in due per 25 giorni di viaggio. Per quanto riguarda le vaccinazioni, su consiglio del nostro medico di base, non ne abbiamo fatta nessuna, in effetti le zone toccate sono le piú turistiche dell´India e del Nepal oltre che quelle piú sviluppate. Discorso diverso se vi avvicinate ad aree a rischio o se vi preparate a trekking in zone sperdute.

Per quanto riguarda il rischio malaria, come l´anno scorso in Vietnam abbiamo costatato l’assenza totale di zanzare. Pipistrelli, gechi & co. fanno alla grande il loro dovere, non come da noi.

Importante discorso riguarda la diarrea del viaggiatore, estremamente frequente per chi viaggia in questi luoghi, ovviamente niente ghiaccio nelle bevande, niente insalate crude o frutta sbucciata, d´obbligo lavarsi i denti con acqua in bottiglia. Malgrado tutto qualche scompenso prima o poi si fará sentire, quindi sempre a disposizione disinfettanti intestinali e fermenti lattici.

VISTI Per entrare in India é necessario il visto da richiedere in Italia. Ha validitá sei mesi e viene rilasciato a Milano o a Roma. Per la nostra esperienza milanese abbiamo consegnato il form scaricato da internet e le foto all´agenzia privata. Abbiamo ritirato il tutto dopo qualche giorno (68 € p/p).

Il visto per il Nepal si ottiene in aeroporto direttamente compilando il modulo + una foto ( 22,5 € p/p).

In Turchia é sufficiente la carta d´identitá.

DIARIO DI VIAGGIO

Nella descrizione dei luoghi non ci soffermeremo piú di tanto sui particolari artistici che potrete trovare in qualsiasi guida, quanto su indicazioni pratiche. La prima parte del viaggio la trovate nella sezione dedicata all´India.

MARTEDI 22 AGOSTO 2012 Delhi – Kathmandu

Dopo la buona colazione in hotel cominciamo un minitour di Delhi che avevamo giá trattato ieri con il gestore. Purtroppo il prezzo é molto alto ed il servizio piuttosto scadente. Praticamente abbiamo mezza giornata da dedicare a Delhi e il percorso ci porta verso l´aeroporto visitando praticamente la zona sud della cittá. Carichiamo quindi giá i bagagli in macchina e facciamo il check-out. Prima tappa é la Tomba di Humayun (250R), indicata dalla Lonely come l´attrattiva piú spettacolare della cittá, in realtá ci delude. Belli i giardini, mentre l´edificio principale non ci entusiasma piú di tanto.Tanto é spettacolare da fuori, quando é deludente all´interno. Oltretutto la stanza dove riposa l´imperatore é attualmente in restauro e non é visitabile. E´ora la volta del Lotus Temple, un grande tempio induista a forma di fiore di loto, carino per qualche foto dall´esterno e poco piú. La struttura é moderna, inaugurata nel 1986, é comunque presa d´assalto dai fedeli e la coda per l´ingresso é lunghissima. Ultima sosta al Qutb Minar, il tempo stringe e facciamo solo qualche foto alla struttura.

Intorno all´una raggiungiamo l´aeroporto con il nostro indisponente autista che ci ha portato al terminal 1 anziché al 3. Quindi, altro taxi e con questo terminiamo l´infelice parentesi a Delhi. La cittá non ci ha entusiasmato ed i problemi con hotel,taxi e festivitá indiane non ci hanno sicuramente favorito. Il volo per Kathmandu é previsto per le 15.40 con Spiceair. Abbiamo il tempo per pranzare nel bellissimo aeroporto, stanchi di cucina indiana vogliamo provare un McD indiano, quindi senza carne bovina. Devo dire che non é male, la scelta é abbastanza ampia e al posto della carne di mucca spesso compare pollo o fettine di formaggio fritto (paneer), ugualmente gustosi. Siamo pochissimi occidentali sul volo, ed i nepalesi danno l´assalto al carrello-bar dell´aereo. Scopriremo solo dopo che le bevande alcoliche sono estremamente piú care in Nepal…

Intorno alle 17.00 arriviamo a Kathmandu, sbrigate le formalitá doganali andiamo alla ricerca del nostro pulmino ma senza fortuna. Impariamo subito che i nepalesi sono piuttosto refrattari agli orari, comunque, dopo circa un quarto d´ora eccoli arrivare. Un sorriso e tutto va subito a posto. Raggiungiamo in circa un´oretta di viaggio il Planet Bhaktapur il nostro alloggio per la parentesi nepalese del viaggio. Per il nostro breve soggiorno in nepal ci siamo affidati all´esperienza di Francesco, milanese trapiantato in Nepal, proprietario del Planet. Abbiamo solo quattro giorni per visitare la valle di Kathmandu e sicuramente non abbiamo tempo da perdere con mezzi pubblici o taxisti intraprendenti. Abbiamo speso circa 400 € per quattro notti in mezza pensione e tre escursioni giornaliere, prezzo interessante anche perché il pulmino con autista era a nostra completa disposizione per eventuali variazioni di programma. Il Planet é una struttura appena rinnovata, si trova a circa venti minuti a piedi dalla porta d´ingresso dell´incredibile cittá vecchia di Bhaktapur. Le camere si snodano intorno ad un curatissimo prato centrale. Sono pulitissime ed arredate con semplicitá. Molto grandi, ci permettono finalmente di disfare le nostre valige, oltretutto ne approfittiamo per un lavaggio di biancheria dopo quattordici giorni di India.

Lavaggio impeccabile fatto tutto a mano dalle ragazze del Planet, hanno la lavatrice ma preferiscono cosí. Dopo un´ora avevamo giá fatto amicizia con Yam e gli altri ragazzi, purtroppo Francesco era in Italia per motivi familiari. La clientela é prevalentemente italiana ed é quasi naturale trovarsi dopo cena per scambiarsi consigli ed esperienze. La prima cena é a base di tagliatelle al pesto, pollo fritto con patatine e dessert al cioccolato. Tutto ottimo ed in quantitá industriali, iniziamo qui la lunga serie di Everest, l´ottima birra nepalese che ci accompagnerá per tutto il soggiorno.

MERCOLEDì 23 AGOSTO 2012: Valle di Kathmandu

Dopo un´abbondante colazione ci mettiamo in moto per la prima uscita nepalina… In Nepal vanno a dormire prestissimo e si svegliano all´alba. L´accordo con il Francesco prevedeva anche una guida in italiano che ci dovrá accompagnare nelle nostra uscite. La scelta cade su Carlo, simpatico e preparatissimo ragazzo che troviamo ad aspettarci giá sul pulmino. La valle di Kathmandu comprende oltre la capitale anche Bakhtapur e Patan, tutte cittá imperiali, che noi visiteremo nei tre giorni previsti dai tours. L´espansione della capitale sta fagocitando le altre cittá e praticamente sono tutte collegate tra loro, con evidenti problemi di traffico ed inquinamento.

La prima tappa del giorno é il Swayambhunath, il Tempio dei 300 scalini, destinazione snobbata dal turismo di massa che merita invece una visita attenta. Il tempio si trova su un´altura di Kathmandu che domina la cittá e per raggiungerlo, traffico permettendo sono necessarie un paio d´ore. Oltre al tempio sorge un villaggio e lungo la scalinata troviamo moltissimi studenti che per raggiungere la scuola si fanno i 300 scalini, loro sono molto piú allenati di noi che raggiungiamo la vetta con il fiatone… Come spesso accade in Nepal il tempio é sia Indú che Buddista ed il simpatico monaco che lo presenzia fa a gara per comparire in tutte le foto dei turisti… Il tempio non é una meta molto turistica me gode di molto seguito tra i locali che lo affollano. Riprendiamo l´auto e la discesa é sicuramente piú agevole, raggiungiamo ancora il centro della cittá e visitiamo un tempio ligneo molto bello. Ci muoviamo in centro Kathmandu e visitiamo il Bodnath Stupa il piú grande stupa del mondo, centro dei rifugiati tibetani in Nepal e circondato da negozi e scuole di pittura. Ci muoviamo piacevolmente tra le varie botteghe e ci fermiamo a pranzo sempre sulla piazza in un locale indicato dalla nostra guida. Mangiamo all´”italiana” ma soprattutto godiamo di una vista splendida sulla piazza sottostante.

Passeggiamo ancora in centro e raggiungiamo un nuovo tempio e qui accade che Sandra mette male un piede a causa della piastrellatura sconnessa e si sloga una caviglia, grande spavento ed immediati soccorsi di Carlo. Fortunatamente siamo ad un passo dall´auto e riprendiamo velocemente la via dell´ hotel. Traffico permettendo rientriamo intorno alle 16.30 dopo un viaggio di circa un´ora e mezza per fare pochi chilometri. In hotel subito una valanga di ghiaccio sulla caviglia e qui i ragazzi del Planet sono stati superbi, si sono fatti in quattro per aiutare Sandra che verso sera era giá in grado di “saltellare” verso la sala per la cena. Qui abbiamo chiesto se avevano una fasciatura rigida per la caviglia, piccolo consulto e dopo dieci minuti era di ritorno un ragazzo con la fascia, era andato in cittá, aveva fatto aprire la farmacia ed era rientrato in hotel. Straordinari, quasi commoventi!

Ceniamo splendidamente con lasagne, pollo ed il loro indimenticabile yogurt alla frutta. Facciamo conoscenza con altri italiani, la struttura é un “covo” di connazionali, la cosa di solito mi infastidisce ma devo dire che qui risultava piacevole forse anche perché, viste le dimensioni non possono essere ospitati gruppi numerosi e caciaroni.

Al termine della cena Yom compare con un bastone professionale da trekking per Sandra, si muove con difficoltá e il bastone la aiuta non poco nei movimenti, grazie ancora ai ragazzi.

GIOVEDì 24 AGOSTO 2012: Valle di Kathmandu

Chiediamo alla nostra guida di anticipare un pó i tempi, i ragazzi si svegliano prestissimo ma tra una cosa e l´altra ieri siamo partiti per le nove per essere poi costretti a galoppare per tutto il giorno. Il concetto di orario non é nelle loro corde ma forse vivono bene anche per questo… Inoltre il tempo tende a rompersi nel pomeriggio e quindi preferiamo uscire prima ed anticipare le visite. Se in piú aggiungete che la vita notturna nepalina é piuttosto carente, alle sette siamo giá in sala colazione. La fasciatura rigida di Sandra funziona alla perfezione e partiamo per la nostra seconda gionata in Nepal. La prima tappa é il Budhanilkantha, il tempio di Vishnu dormiente, importante centro di culto preso d´ assalto dai locali. Un enorme monolite scolpito é posto al centro di un laghetto, molto bello e di effetto. Visitiamo il tempio in compagnia di scolaresche festanti e di santoni che offrono benedizioni… Il Nepal ci sta conquistando… Mentre in India viaggiavamo piuttosto guardinghi, troppo spesso presi d´assalto da venditori e mendicanti qui invece é tutto piú rilassato, possiamo passeggiare in tranquillitá e goderci questo meraviglioso Paese. Carlo, preciso e preparato non ci fa perdere nulla delle bellezze del luogo ed in tre giorni non ci ha mai proposto il negozio di un fratello o cugino… solo su nostra richiesta ci ha fatto acquistare alcune splendide campane tibetane.

La seconda tappa di oggi é il Swayambhunath, il tempio delle scimmie, bello il tempio ma soprattutto bellissima la posizione in un´altura che domina la cittá. Visti i miei precedenti con le scimmie sto ben attento a nascondere tutto. Lo scorso anno a Bali una simpatica scimmietta mi ha rubato gli occhiali, un attimo!! cose da non credere! I fedeli portano offerte ad un branco di scimmie sacre appollaiate sugli alberi del giardino del tempio. Familiarizzano molto con fedeli e turisti prestandosi molto a farsi fotografare.

Per l´ora di pranzo raggiungiamo Durbar Square a Kathmandu. I tre centri storici delle capitali si assomigliano molto e sono tutti bellissimi, quello di Kathmandu é sicuramente il piú famoso, legato al movimento hippy che qui era di casa. Passaggio d´obbligo a Freak St., i fricchettoni sono nati ovviamente qui. Ormai é una strada come tutte le altre e i punti di riferimento della beat generation sono tutti scomparsi, ma noi siamo un pó stagionati ed un pellegrinaggio é quasi d´ obbligo. Ci fermiamo per il pranzo in un ristorante affacciato sul Palazzo Reale, i prezzi sono ragionevoli ma molto piú alti che in India anche se penso che questo sia uno dei posti piú turistici della cittá Dopopranzo visitiamo con Carlo, la nostra preziosa guida, il Palazzo Reale ed il Palazzo della Kumari, la dea bambina, l´atmosfera in questa zona é magica e Carlo ci fa apprezzare ogni sfumatura del posto. Riprendiamo l´auto e raggiungiamo Bakthapur, a nostro parere la cittá piú bella tra le tre capitali. Il centro storico é bellissimo ma soprattutto il resto della cittá é rimasto a misura d´uomo, non si é strangolati dal traffico come a Kathmandu. Purtroppo comincia a piovere e dobbiamo scappare velocemente alla macchina. Raggiungiamo il Planet nel tardo pomeriggio, ci rilassiamo un pó in camera prima di cenare, questa sera Pizza “nepalitana” e parmigiana!! Infine sorseggiamo una Everest in compagnia di altri connazionali, la vita notturna é tutta qui ma a noi piace cosí !

SABATO 25 AGOSTO 2012: Valle di Kathmandu

La caviglia di Sandra migliora a vista d´occhio ed ormai riesce a fare quasi tutto normalmente, comunque con l´aiuto della fasciatura e del bastone. Facciamo una ricca colazione, dal passaggio in India ho cominciato ad apprezzare la masala omelette e un pó tutti i piatti a base di curry. I ragazzi sono bravissimi anche con la cucina indiana e non mi fanno mai mancare la frittatina nel menú. Ma a chiudere ogni colazione, pranzo e cena é sempre il loro incredibile yogurt che giá ci manca tantissimo, da solo o con la frutta….

Oggi partiamo presto, la prima destinazione é il Dakshinkali, tempio dei sacrifici intitolato a Shiva. Oggi é il sabato, giornata dedicata ai sacrifici. Abbiamo sempre trovato un grande seguito di fedeli nei vari templi visitati ma questa deve essere una tappa obbligata per i credenti del luogo, visti i numeri. All´area del tempio si arriva lungo un viale di bancarelle che vendono soprattutto offerte o animali da sacrificare. La coda é lunghissima per raggiungere l´area dove avvengono i sacrifici e dove vengono puliti gli animali, il tutto appare a noi occidentali un pó inquietante ma per la cultura nepalese é probabilmente normale. L´ingresso al Tempio vero e proprio é riservato ai credenti ma non toglie nulla alla sacralitá del posto. A fianco a noi una troupe televisiva locale sta riprendendo i fedeli in coda e notiamo che gli occidentali sono pochissimi, raggiungiamo la zona dei brahmini e prendiamo la benedizione. Carlo intanto ci spiega il significato delle varie attivitá con tempismo e precisione, senza di lui non avremmo probabilmente apprezzato il posto.

Lasciato il Tempio visitiamo un monastero tibetano, entriamo e rimaniamo per qualche minuto in compagnia dei monaci durante la preghiera, tutto molto particolare… Proseguiamo per un villaggio Mewari e veniamo a contatto con la realtá agricola del Nepal, lontana anni luce da Kathmandu.

Le donne puliscono il granturco e fanno essiccare al sole lunghissime collane di peperoncini, orgogliosamente esposte fuori dalle case come simbolo di benessere.

Raggiungiamo quindi Patan, la cittá imperiale che visiteremo oggi. Bellissimo centro storico, forse piú pittoresco di Kathmandu e apprezziamo ogni angolo grazie alla nostra preparatissima guida. A mezzogiorno pranziamo affacciati sulla piazza centrale, “carbonara” nepalina per Sandra e Carlo, pranzo tipico nepalino per me. Si é mangiato discretamente ma a prezzi europei. Ci perdiamo dei vicoli e nelle stradine di Patan ed acquistiamo su consiglio di Carlo delle bellissime campane tibetane in un negozio specializzato. Ci avviamo verso casa ma a differenza dei due giorni precedenti non piove e continua a splendere il sole. Mentre Sandra si rilassa in hotel io vado a piedi a visitare la splendida Bhaktapur. Dal Planet in venti minuti raggiungo la porta d´ingresso alla cittá vecchia. Bhaktapur é un sogno, é la tipica cittá tibetana che noi occidentali immaginiamo, templi, casette in mattoni rossi, strade lastricate e abitanti in costume tipico. Ovviamente le foto si sprecano, ogni negozietto tradizionale, ogni angolo merita una sosta, semplicemente fantastico! Rientro in hotel e per la nostra ultima cena i ragazzi offrono un bellissimo menú nepalino tipico. Ovviamente identico a quello che ho mangiato a mezzogiorno a Patan! La cena tipica é una ciotola di riso centrale con una ciotolina con la pietanza principale al curry (carne, pesce o vegetariana), una ciotolina con le lenticchie, un´ altra con verdurine miste, una con degli spinaci ed infine una con del peperoncino con cui condire tutto il piatto. In abbinamento un pane delizioso cotto alla piastra da intingere dei vari ingredienti. Poco male, abbiamo fatto volentieri il bis, era ottimo !!

DOMENICA 26 AGOSTO 2013 Bhaktapur

Ultimo giorno in Nepal ed il tempo ci regala una sorpresa inattesa. Una vista mozzafiato sull´Himalaya, dalla terrazza dell´hotel godiamo l´imponenza delle montagne, in questa stagione spesso coperte di nubi o dalla foschia della valle in cui ci troviamo. Oggi ci muoviamo senza guida a Bhaktapur, sicuramente la piú bella delle tre cittá imperiali. Facciamo qualche acquisto, i prezzi sono buoni ma non paragonabili a quelli indiani. Qui molte volte gli oggetti hanno anche il prezzo in euro e spesso i negozianti accettano anche la nostra moneta. Ci perdiamo tra i vicoletti della cittá e siamo tristi, sapendo che questo é il nostro ultimo giorno in terra nepalese.

Il mondo é piccolo e casualmente incontriamo il nostro autista a passeggio in cittá, vede Sandra ancora zoppicante e a tutti costi ci vuole riportare in auto in hotel. Pranziamo semplicemente son spaghetti cacio e pepe, mamma che buoni! Anche se al posto del cacio usano il formaggio di yak il risultato é strepitoso! Ci fermiamo per l´ultima volta a chiacchierare con i ragazzi del Planet, saldiamo il conto e ci salutiamo, quasi ci scappa la lacrimuccia, sono stati semplicemente fantastici! Ultima foto di gruppo davanti all’ingresso e poi via per il volo che ci riporterá a Delhi.

Raggiungiamo il fatiscente aeroporto di Kathmandu, in assoluto il peggiore del viaggio, tra un inutile controllo e l´altro trascorriamo un paio d´ore prima della partenza con Spice jet. Raggiungiamo Delhi, viaggio tranquillo e coda chilometrica al controllo passaporti. Questa notte la trascorreremo in aeroporto, il volo per Istanbul partirá alle sei, non avrebbe senso dormire in hotel. Trascorreremo qualche ora nelle aree attrezzate dell’aeroporto internazionale. Interessante che siano a disposizione dei viaggiatori parecchie sdraio imbottite che permettono di passare decentemente l´attesa.

La terza parte del viaggio la troverete nella sezione dedicata alla Turchia. tetoida@virgilio.it



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