India… l’inferno incontra il paradiso
Durante il percorso del viaggio, i miei occhi vedono l’inimmaginabile, è una sensazione che però non sconvolge, ma entra pian piano, ti trasforma e cambia le tue prospettive. Tutto diventa una corsa ad ostacoli, perfino quello che per noi è semplicissimo e così banale, come camminare per strada, diventa speciale e avventuroso. Lungo le strade si trova di tutto, e su tutto il loro perimetro vedi rifiuti, escrementi, fango (lasciato chissà da qualche monsone passato lì); Le donne fasciate dai loro magnifici e colorati sari, moto con 4 persone a bordo, che scaricano un rumoraccio di marmitta e clacson! Pasticcerie, fruttivendoli, spezie vendute a poche rupie e te di ogni genere e tipo. L’india è una vera e propria “lotta” con i venditori che ti fermano per la strada, mai stanchi e mai rassegnati, nel volerti proporre la cosa più bella e speciale che tu abbia mai potuto comprare. La cosa più interessante e allo stesso tempo strana, è quando passando per le strade desolate, per campi coperti dal fango e dall’acqua, fai caso agli enormi cartelloni pubblicitari sempre puliti e pronti a far conoscere un mondo troppo diverso, quasi un gioco di follia in mezzo a quel nulla così affascinante. Non lontano da Bikaner, si trova il tempio dei topi. Entrare in un posto del genere non è stato sicuramente convenzionale, ma la mente umana può arrivare a fare cose che neanche immaginiamo. Rigorosamente scalzi, varchiamo la soglia dell’adorato tempio! Una struttura non troppo appariscente, al suo interno un cortile dove migliaia di topi corrono avanti e indietro. Non riesco a descrivere le sensazioni provate e sono rimasta sorpresa dalla mia inaspettata resistenza, a degli essere viventi, che in realtà non fanno niente di male. Nell’altare del tempio tantissimo cibo, dato in pasto ai piccoli roditori, una ciottola di latte e intorno sporco, escrementi e un odore che ti entra con poca difficoltà nelle narici. La guida fa presente che ti potrà baciare la fortuna solo se un topo ti passa sopra i piedi o se riesci a vedere il piccolo e bellissimo topo bianco! A me sono successe entrambe le cose, quindi al mio rientro mi aspetta una sacco pieno di fortuna. Dopo tantissimi km e tantissime città, arrivati ad Agra, saliamo sul bus elettrico per arrivare al famoso e irraggiungibile Taj Mahal. E’ proprio come lo descrivono nelle guide e nei film, un lussureggiante palazzo che splende alla luce del sole. Foto di rito e lacrime sul cuore, per quel viaggio che di lì a poco finirà. Un esperienza di vita e di crescita mentale, ogni persona dovrebbe riuscire a viaggiare con il corpo e la mente. Il mio racconto finisce qui…ma la voglia di conoscere continua e soprattutto il mio viaggio.