India in solitaria e in libertà!
Queste le tappe:
Jaipur: città molto interessante, piena di scimmie, e caotici bazar.
Agra e fathpur sikri: Il taj mahal è un opera d’arte che ti lascia a bocca aperta e camminare e avventurarsi per i palazzi abbandonati di fatehpur sikri e divertentissimo.
Orchha: paesino gradevolissimo pieno di bestiame e di gente cordiale.
Khajuraho: visita dei templi ispirati al kamasutra e giro nei dintorni. Qui consiglio di affittare una bicicletta e arrivare fino alla riserva ken gharial(20km) attraversando minuscoli villaggi pieni di bambini che ti salutano e rincorrono e donne che portano acqua su secchi portati in testa.
Bhandhavgarh tiger reserve: é il parco nazionale con la più alta densità di tigri in india ed io ho la fortuna di avvistarne ben 4!!! bellissima esperienza.
Varanasi: è il posto che più mi ha scoraggiato ed entusiasmato allo stesso tempo. Caotico è dir poco, ma una passeggiata tra i suoi ghat e i suoi vicoli vale da sola il viaggio.
Goa: Ho fatto 5 giorni a Goa(con volo prenotato su internet dall’italia) per staccare un pò dalla confusione e fare un po’ di mare. Qui la cosa migliore da fare è affittare uno scooter e partire all’esplorazione della costa e delle sue spiagge, ma nulla a che vedere con la vera india.
Delhi: La città che meno mi ha colpito, forse perchè visitata alla fine del viaggio.
SICUREZZA: Io che ho viaggiato da solo su mezzi pubblici non mi sono mai sentito in pericolo a causa della gente. Mi son sentito in pericolo per la guida indiana, in cui rischi un incidente al secondo,ma per fortuna mi è andata bene. I mendicanti sono una realtà in india. A varanasi son piuttosto insistenti e numerosi così come i truffatori.
HOTEL: Sempre pernottato in alberghi economici(più o meno belli)trovati sul posto.
CIBO: c’è molta scelta, dalle bancarelle di strada ai ristoranti, tutto molto economico e buonissimo. Magari evitate le bancarelle con troppi animali in giro, e provate il favoloso chai e il thali.
TRASPORTI: viaggiare su autobus e treni richiede spirito di adattamento e mi è capitato di fare 6 ore di bus pigiati l’uno contro l’altro in cui ero l’unico non-indiano, il che suscita curiosità tra di loro, ma anche questo è stato interessante.
GENERALE: Ciò che più ti rimane dell’india, soprattutto alla fine di un viaggio in solitaria, sono le persone che incontri. Pranzare a “casa” di una famiglia indiana, farsi trascinare a piedi scalzi in un tempio di varanasi da dei ragazzi venuti in pellegrinaggio, bere chai insieme a persone diverse anni luce da te e nonostante ciò sentirsi uguali. Bambini che ti salutano e ti guardano con curiosità. Questa è l’india…e molto altro!!!!! Per qualsiasi domanda vito.bel@hotmail.it