India del Nord 2

Viaggio tra Delhi, il Rajasthan, Agra e Varanasi
Scritto da: Daniele1972
india del nord 2
Partenza il: 12/08/2014
Ritorno il: 27/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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This is India…Incredibile India! E’ cosi’ che la nostra guida ci rassicurava ogni volta che leggeva sul nostro viso un susseguirsi di innumerevoli emozioni… impossibile descrivervele tutte: l’India è magia allo stato puro! Se pensate di intraprendere un viaggio verso questa meravigliosa meta chiedetevi se siete disposti a lasciarvi travolgere dalle situazioni piu’ disparate, dagli odori peggiori, dal caos piu’ intenso, dalle immagini piu’ crude, dalla piu’ bassa povertà, dagli sguardi piu’ dolci, dalle melodie piu’ delicate, dai sorrisi piu’ veri, dall’amore per la vita. Se la risposta è SI allora correte a conoscere questo grande paese e ben presto vi accorgerete che non ha vie di mezzo: o è odio o è amore!

India è calda umidità, è suono di campanelli che le donne portano alle caviglie, è palazzi sontuosi, è clacson suonati all’impazzata per avvertire che si stà superando, è piedi perennemente nudi, è la fresca dolcezza del lassi che spegne l’incendio nella bocca dopo un infuocato samosa, è il colore sgargiante che colpisce gli occhi al passare delle donne avvolte nei sari, è il doloroso colpo di reni che deve dare ad ogni pedalata il conducente di riscio’, è frotte di bambini in divisa all’uscita della scuola, è spazzatura ovunque, è intenso profumo d’incenso, è amore e profondo rispetto per gli animali, è corpi spietatamente mutilati dalla lebbra, è lucenti capelli neri, è moccio al naso di ogni bimbo vestito di stracci,

Siamo partiti il 12 agosto mattina con un volo aereo targato Lufthansa acquistato in marzo (largo anticipo) a 635 euro a persona, da Bergamo, con scalo a Monaco di Baviera. Siamo arrivati a New Delhi la sera vero le 23 dove ci aspettava l’autista che ci avrebbe accompagnato al nostro Hotel City Star in zona Paharganj. Lo abbiamo prenotato online dall’Italia e devo dire che il rapporto qualità prezzo è assolutamente buono. E’ in un quartiere molto caotico della città, in posizione strategica rispetto alla stazione ferroviaria, la città nuova e quella vecchia. I dintorni sono assolutamente caratteristici e danno subito un assaggio concreto di ciò che aspetta il viaggiatore in India. Abbiamo prenotato 3 notti in modo da avere due giorni pieni per la visita della città.

L’unico vero problema che abbiamo avuto in tutto il nostro viaggio si è presentato subito. Il 15 agosto in India è la festa più importante, quella dell’Indipendenza. Da due giorni prima, fino a due giorni dopo, la capitale vive una situazione surreale. Il caos è amplificato dai prepartativi relativi alla festa, in particolar modo, per questioni di sicurezza, molti monumenti vengono chiusi. Noi non siamo riusciti a visitare il Red Fort (poco male, quello di Agra è molto più bello) e la moschea Jama Masjid. Ma il problema maggiore è stata l’assenza di treni. La nostra intenzione era di viaggiare, come prima tappa, da Delhi ad Agra. I treni, a causa delle festività, erano tutti prenotati ed era possibile soltanto aderire alla lista di attesa. In mancanza di posto avremmo potuto viaggiare sui vagoni popolari ma ve li raccomando… Abbiamo tentato di prenotare i biglietti dall’Italia ma per farlo è necessario avere un numero di cellulare indiano (sito internet delle ferrovie indiane). Vi avvertiamo che noi abbiamo cercato per una mattina intera di entrare nella biglietteria turistica situata all’interno della stazione ma i cancelli sono presidiati da persone che faranno di tutto per impedirvi di raggiungerlo. Vi diranno che è chiuso, bruciato e vi inviteranno a seguirli o a salire su tuc-tuc che vi porteranno verso una agenzia privata da cui riceveranno provvigioni. Noi in particolare abbiamo avuto a che fare con un personaggio molto aggressivo che esibendo un fantomatico tesserino (falso) urlandomi in faccia, mi ha impedito di entrare in stazione, ci ha caricato su un tuc-tuc che ci ha portato davanti all’ennesima agenzia privata. Questa volta, esasperato, mi sono proprio arrabbiato e mi sono rifiutato di pagare la corsa inveendo verso “l’autista”. Non sapendo cosa fare e frastornati dal caldo e dal caos decidiamo di rivolgerci all’ufficio del turismo indiano (quello vero!) per chiedere aiuto. Loro ci confermano che si, è un problema quello di non poter entrare in stazione, loro lo sanno ma non si sono minimamente offerti di aiutarci. Di contro ci hanno confermato che i treni erano tutti al completo e ci hanno consigliato di rivolgerci ad una delle poche agenzie viaggi della città autorizzate dal governo. Una di queste era a 50 m dall’ufficio e non avendo alternative ci siamo andati. Per comodità vi lascio il nome e l’indirizzo esatto perchè è stata la nostra fortuna: Saga World Travels, Scindia House, Janpath, New Delhi- 110001 (www.sagaworldtravels.com). Anche qui, il nostro simpaticissimo interlocutore che si chiama Viru (perdonatemi ma non so come si scrive esattamente) ci ha confermato che sarebbe stato impossibile utilizzare treni decenti per almeno qualche giorno. Non sapendo come organizzarci abbiamo accettato che ci facesse un preventivo di un tour del Rajasthan con autista e macchina privata e gli alberghi tutti prenotati per ogni tappa comprensivi di prima colazione. A dire la verità abbiamo accettato di ascoltarlo solo per cortesia in quanto pervasi da robusto pregiudizio ma non era nostra intenzione aderire ad alcuna proposta fatta da un’agenzia locale. Durante la spiegazione però, sarà stata la professionalità, la chiarezza di esposizione in cui ci elencava il percorso, i monumenti che avremmo visto e gli alberghi in cui avremmo soggiornato, le nostre barriere sono pian piano scese, fino a crollare del tutto nel momento in cui ci ha svelato il prezzo. Per correttezza nei confronti dell’agenzia non voglio riportarlo ma vi posso assicurare che avremmo speso gli stessi soldi e forse di più, viaggiando per nostro conto con tutte le difficoltà di cui vi ho parlato sopra. Non sottovalutate il caldo in India, vi dimezza le energie e l’altra metà le assorbe in caos costante. Per chi non ha almeno 3 settimane o un mese da dedicare all’India, per quello che abbiamo visto noi, sconsigliamo un viaggio in autonomia. E noi ne abbiamo fatti diversi di viaggi simili.

Quello che ci ha convinto ad affidarci a questa agenzia è stata la chiarezza di esposizione ma in particolare il dettaglio maniacale nell’indicarci ciò che era compreso e non. A mio avviso indice di serietà e correttezza difficile da trovare anche in Italia. Il tour è disponibile in tre livelli di prezzo. Base, medio e alto a seconda del livello degli alberghi. Noi abbiamo scelto il medio e ci siamo trovati benissimo. Una volta firmato il contratto e sbrigate le formalità, Viru, ci ha presentato il nostro autista, un signore di 55 anni dall’atteggiamento molto signorile quasi da lord inglese che da quel momento è diventata la nostra ombra e con il quale abbiamo instaurato un rapporto molto profondo. Mi sono raccomandato che parlasse in glese in maniera lenta in modo che riuscissi a capire al meglio. In tutto il viaggio non ha mai smesso di scandire perfettamente ogni parola. La mia compagna, nel momento del congedo, si è messa a piangere e nei giorni successivi abbiamo sentito molto la sua mancanza. Chi volesse può contattarlo direttamente per ogni tipo di esigenza. Chiedete a me e vi darò i suoi recapiti.

Con l’agenzia abbiamo prenotato anche il viaggio in treno notturno che da Agra (termine del tour) ci avrebbe portato a Varanasi e il volo aereo che dopo due giorni ci avrebbe riportato a Delhi per la coincidenza con l’Italia. In sostanza con la bellissima compagnia della nostra guida abbiamo visto i seguenti posti:

Delhi (in particolare poco turistico ma sensazionale, il tempio sikh con le relative cucine e la gestione fatta da volontari), Fatephur e le bellissime Aveli semi abbandonate, Bikaner (forte rosso e Tempio dei Topi), Jaisalmer con il suo forte e notte nel deserto del Tahr a Kuri (passata su un letto sotto le stelle oltre a una bellissima escursione in dromedario in villaggi dove le strade non esistono, Jodhpur (la città blu), il fantastico tempio di Ranakpur e le sue scimmie, Udaipur e il suo lago, Pushkar (luogo molto sacro e incredibile intorno ad un piccolo lago), Jaipur con l’Amber Fort, i suoi palazzi e il tempio delle scimmie, Abhaneri e il suo incredibile pozzo monumentale a gradini. Alla fine, prima di arrivare ad Agra con il suo Taj Mahal e il suo Red Fort, abbiamo fatto tappa a Fatephur Sikri e ai suoi fenomenali palazzi.

La guida, oltre a portarci spesso in luoghi poco battuti dai normali tour, ha scoperto la nostra predilezione per la cucina vera indiana per cui ci portava a cena insieme a lui e lasciavamo perdere i soliti ristoranti in cui si concentrano gli occidentali. Esperienze fenomenali e cibo superlativo. Unica accortezza: sempre cose cotte e acqua dalle bottiglie sigillate. Inoltre era un piacere discorrere con lui delle caratteristiche del popolo indiano e delle sue abitudini, molte delle quali, non si trovano sulle guide.

Non posso dettagliarvi tutto il viaggio e ogni singola tappa perchè ne nascerebbe un romanzo, ma vi posso assicurare che è stato uno dei più bei viaggi della mia vita. Per chi fosse interessato a farlo, raccomandiamo soltanto di lasciare alla fine Varanasi. Qui vedrerte cose talmente forti che la prima parte del viaggio servirà a vaccinarvi.

Lascio la parola ad alcune foto perchè si sa, una immagine vale più di mille parole.

PS: per chi fosse ossessionato dal budget, segnalo che tutto compreso (volo, tour acquistato in loco, visti, albergo a Delhi, ingressi ai siti di interesse, pranzi e cene , treno notturno e volo interno da Delhi a Varanasi, medicine acquistate in Italia e qualche souvenir….) abbiamo speso circa 1600 euro a testa.



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