Incontro a Londra
statua dedicata all’ammiraglio Nelson, la National Gallery, e la chiesa di St. Martin in the Fields. Purtroppo il tempo corre.. E anche noi. Così continuiamo la nostra visita fino a Covent Garden. Questa è una delle zone di Londra che preferisco: sempre caotico, con il suo mercatino dell’usato, gli artisti di strada e i numerosi negozi nei dintorni. Bellissime anche le stradine piene di ristorantini che circondano la zona. Ormai si è fatto tardi e cogliamo l’occasione per fermarci qualche minuto a mangiare qualcosa e a riposare le gambe. Dopo pranzo prendiamo la Metro e raggiungiamo St. Paul Cathedral. Veramente bella.. Ed enorme. Gironzoliamo intorno per qualche minuto e poi con uno degli autobus rossi ci dirigiamo verso due dei simboli di Londra: il Tower Bridge e la Tower of London. Che dire a riguardo.. Semplicemente bellissimi. Ci siamo innamorati del più famoso ponte di Londra. Con il cielo azzurro che gli fa da cornice scattiamo decine di foto. Rimaniamo incantati davanti a tanta magnificenza. Anche la Torre di Londra ha il suo fascino, ma purtroppo non possiamo visitare l’interno e i gioielli della corona visto che chiude alle 17.00, e noi arriviamo in ritardo. Per curiosità diamo un’occhiata ai prezzi e rimaniamo a bocca aperta nel scoprire che il biglietto intero costa 17 sterline. Dopo questo piccolo shock economico ci dirigiamo verso la metropolitana, prossima tappa Natural History Museum. Il museo è semplicemente gigantesco, e l’edificio, in stile neogotico, che lo ospita è bellissimo. All’interno sono custoditi numerosi reperti, tra cui scheletri di dinosauri e i più svariati esemplari di insetti. Inoltre, l’entrata è gratuita, ma è gradita una piccola offerta per il mantenimento museo. Visto che è poco distante, ci dirigiamo verso i magazzini Harrods, ovviamente solo per curiosare un po’. Ci perdiamo (o meglio, mi perdo) tra vestiti elegantissimi che mi fanno sognare per un attimo. Ma la parte più divertente si trova all’ultimo piano: il reparto animali. Ci sono i più svariati prodotti per gli amici a quattro zampe, e che prezzi! Ma tra tutti gli articoli esposti non potrò mai dimenticare il vestito da Elvis per cani. Credo che il produttore di quell’orrore dovrebbe essere denunciato al WWF. Usciti da Harrods ci rendiamo conto che ormai è tardi e torniamo verso Victoria Station, dove prendiamo il treno per tornare verso Croydon. Ci fermiamo in un grazioso ristorantino e poi andiamo in albergo a riposarci dopo una lunghissima ma interessante giornata. La mattina del secondo giorno guardo fuori dalla finestra fiduciosa nel vedere ancora il sole, ma purtroppo non siamo così fortunati. Anzi fa anche piuttosto freddo. Comunque il programma della giornata prevede la visita a Greenwich, e dopo colazione andiamo alla stazione per prendere il treno per Londra. Purtroppo durante il week-end non tutte le linee della metropolitana funzionano quindi ci impieghiamo quasi un’ora prima di arrivare a destinazione. Scesi dal treno ci dirigiamo verso la Queen’s House e il National Maritime Museum. I prati intorno sono così verdi e sembra di stare a migliaia di chilometri da Londra. Si respira un’aria diversa, più rilassata e meno caotica rispetto la city. Scattiamo qualche foto e poi iniziamo la scalata per arrivare al Royal Observatory. La vista da quassù è fantastica. Il verde di Greenwich contrasta con i modernissimi palazzi di Londra all’orizzonte. Iniziamo la visita dell’osservatorio che risulta essere più interessante del previsto. L’entrata è gratuita e si possono visitare oltre alla casa dove vivano gli astronomi, il Peter Harrison Planetarium e l’Astronomy Centre. Prima di uscire passiamo dal negozietto dell’osservatorio e ovviamente facciamo la foto sul primo meridiano, con un piede nell’emisfero occidentale e un piede in quello orientale. Soddisfatti della mattinata, ci concediamo una pausa pranzo (visto che sono già le 14.30), e decidiamo per un ristorantino poco distante dal parco. Con la pancia piena riprendiamo il treno per ritornare in centro e accontentare Juri: andare a visitare l’Imperial War Museum, dedicato alla seconda guerra mondiale. L’entrata è gratuita, ma noi lasciamo comunque un’offerta al museo. Juri, da appassionato di storia contemporanea, si perde tra carri armati, aerei e sottomarini. Il museo è a tratti interessante, a tratti agghiacciante. Decidiamo di
visitare la parte riservata alla guerra dei bambini e quella dell’olocausto,anche se un cartello all’ingresso avvisa i visitatori che alcune immagini esposte sono piuttosto crude,come purtroppo la storia ci ha raccontato.
Rimaniamo nel museo fino alla chiusura e poi torniamo verso Trafalgar Square, dove compriamo qualche regalino da portare a casa. Per cena scegliamo un ristorante, proprio dietro la piazza, in stile messicano. Quando sono all’estero mi piace provare i cibi del luogo, ma dopo un mese in Inghilterra ho deciso che la cucina inglese non è assolutamente di mio gusto. Dopo cena rientriamo in hotel stanchissimi e dopo una bella doccia bollente cadiamo nelle braccia di Morfeo. Ultimo giorno a Londra. Domani ognuno ritornerà alle sue abitudini, Juri in Italia, io a Bournemouth. Però manca qualche ora alla fine della nostra breve vacanza, così dopo aver preparato la valigia e fatto colazione torniamo a Londra, e la nostra destinazione è Camden. Purtroppo oggi piove quindi cerchiamo di visitare i mercatini coperti. In questa parte di Londra si possono trovare gli articoli più particolari a prezzi stiacciatissimi. Abbiamo anche l’occasione di vedere in funzione le chiuse, e veder passare le coloratissime barchette per i canali del quartiere. Per pranzo torniamo in centro, ma prima visitiamo la Somerset House. Il palazzo è bellissimo, e il cortile interno è caratterizzato da 55 fontane. Ad un tratto un gruppo di bambini attrae la nostra attenzione. Stanno allegramente giocando in costume con l’acqua delle fontane, mentre io e Juri li osserviamo infreddoliti nei nostri giacconi pesanti. Ultima tappa prima del ritorno a casa è in un tipico Pub inglese, dove mangiamo un ottimo hamburger e finalmente Juri può soddisfare la sua voglia di birra. Ormai la nostra vacanza è arrivata alla fine. Dobbiamo vedere ancora tante cose. Beh.. Io ho ancora un altro mese a disposizione..