Incanto in Bretagna e Normandia
5 giorni intensi per assaporare il più possibile della Francia
Ascolta i podcast
Normandia e Bretagna Si parte da Orio con Ryanair il 19.08.2009 con destinazione Nantes, capoluogo del Pays de la Loire, Francia centro occidentale,molto vicina alla Bretagna. Abbiamo scelto questa meta come punto di partenza x visitare la Normandia e la Bretagna, abbiamo 5 giorni a disposizione, sappiamo che son pochi ma cercheremo di organizzarci al meglio x vedere ciò che abbiamo programmato. Usciti dall’aeroporto andiamo a ritirare l’auto da Europecar, che dall’Italia avevamo prenotato per tutta la durata della vacanzina, e iniziamo il nostro viaggio: cartina alla mano, purtroppo ci manca il navigatore, raggiungiamo l’hotel Chateaubriand, una struttura gestita da un gruppo di giovani cordiali e disponibilissimi. Stanze pulite e accoglienti. L’hotel è in centro per cui dopo aver lasciato i bagagli in camera usciamo x cominciare ad esplorare la città che si presenta in tutta la sua bellezza; non è una sorpresa xkè avendo raccolto un po’ di informazioni sapevamo di aver scelto bene. Ceniamo in un locale del centro e facciamo ritorno in hotel, preferiamo non fare tardi xkè pensiamo di partire l’indomani all’alba o quasi in quanto ci aspettano circa 500 km come da nostro programma. Infatti visiteremo Angers, le Mans, Rouen e ci fermeremo a Le Havre. 2° giorno – partiamo alle 6 da Nantes e decidiamo di percorrere la strada statale così da poter vedere i castelli della Loira. Arriviamo ad Angers, castello fiabesco dal quale e col quale facciamo tante foto bellissime; cattedrale di S. Maurice alla quale si accede da una lunga scalinata. Alla fine della scalinata una bella fontana che si affaccia sulla Loira. Ci fermiamo x fare colazione e poi ci rimettiamo in macchina. Mentre raggiungiamo Le Mans ci fermiamo ad ammirare, e xkè no, fotografare il castello di Durtal, arriviamo dopo un’ora circa. Le Mans conserva il fascino di un tempo nel centro storico, che è situato sulla parte più alta della città, protetta da mura gallo-romane, alla base delle quali ci sono nicchie che ospitano ora statue ora dei veri e propri piccoli prati fioriti. Dall’alto si gode un panorama eccezionale e la macchina fotografica la fa da padrona; ci perdiamo un po’ nella città vecchia tra le viuzze, visitiamo la cattedrale di St. Jacques illuminata da belle vetrate dai colori vivi. Ripresa l’auto andiamo verso Rouen, la strada è lunga, saranno più di 200 km e già pomeriggio, decidiamo quindi di prendere l’autostrada, dato che sulla statale il limite è di 70 km/h. Eccola finalmente la capitale della Normandia: strette vie incorniciate da case a graticcio nobili edifici in pietra. Nel cuore antico della città incontriamo la magica cattedrale de Notre Dame, rimanendo estasiata capisco xkè Monet l’ha rappresentata più e più volte nei suoi dipinti; e ancora la chiesa di St-Ouen, Palais de Justice, Gros Horloge e le Vieux-Marché. Non andrei più via da Rouen, ma purtroppo dobbiamo rimetterci in cammino. Dopo un’oretta raggiungiamo Le Havre dove pernotteremo x una sola notte (x fortuna!); Le Havre è una vera delusione, brutta brutta, non vediamo l’ora di andar via. Città moderna x via della ricostruzione seguita alla distruzione del 1944, una ricostruzione di dubbio gusto, a partire dalla cattedrale di Notre Dame; onestamente non si capisce il motivo x cui l’Unesco nel 2005 abbia inserito il centro della città nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Secondo l’Unesco Le Havre rappresenta “un esempio eccezionale d’architettura e d’urbanistica del dopo guerra”. Mah! 3° giorno – Ci allontaniamo da Le Havre che comincia a piovere, il che non ci piace molto, per fortuna dopo poco smette. Con una serie di rotatorie, che ben presto diventano il nostro incubo in quante presenti ad ogni incrocio, raggiungiamo Etetrat, che ci ripaga dalla delusione ricevuta il giorno prima. Etetrat ci riserva uno spettacolo senza eguali, distesa infinita di azzurro incorniciata dalle bianche falesie che precipitano nel mare; ci concediamo una romantica passeggiata e va da se che la macchina fotografica lavori a più non posso. Salutiamo con dispiacere Etetrat e ci dirigiamo verso Honfleur, villaggio di pescatori, bello con le sue viuzze dove si susseguono case strette e alte; qui visitiamo la chiesa di Ste-Catherine costruita completamente in legno. Perdiamo il conto delle barchette presenti in porto. Sono ansiosa di riprendere il viaggio xkè lasciata Honfleur andiamo a Mont Saint Michel, e non ne vedo l’ora! Dopo un pochino di strada cominciamo a scorgere in lontananza la collinetta sormontata dal santuario. Al nostro arrivo tutto intorno è asciutto, si perché x nostra fortuna arriviamo verso le 16, quando ancora c’è bassa marea; ci apprestiamo a prendere i biglietti scegliendo la visita serale così possiamo vedere anche il tramonto. Passeggiamo, giriamo, osserviamo incantati la meraviglia in cui ci troviamo, e mentre attraversiamo le varie stanze il percorso è reso ancor più piacevole dalle dolci note ora di un piano, ora di contrabbasso, ora di flauto. Completiamo il giro all’interno dell’abbazia, e passeggiamo un po’ qua e un po’ là prima di andar via. Salutato il santuario, ci apprestiamo ad uscire dalla stessa parte da cui siamo entrati … ma non si può, oramai l’acqua si è fatta alta, la collinetta è circondata, e proviamo x qualche istante una strana sensazione, quasi di non avere via di scampo … il tutto dura un istante, è chiaro che dobbiamo percorrere un’altra strada x tornare alla macchina. Purtroppo è ora di andar via, xkè è già buio e ci separano 400 km da Nantes. Infatti in hotel arriviamo che è notte fonda e ci fiondiamo sul letto stanchi x l’intensa giornata trascorsa. Il 4° giorno lo dedichiamo alla visita di Nantes, e ci rendiamo conto di quanto sia bella e ricca dal punto di vista artistico. Passeggiando su strade di ciottoli ci immergiamo nella città col suo imponente castello dei duchi di Bretagna, la cattedrale di Saint Pierre e Saint Paul, il museo delle belle arti e tanti giovani che si ritrovano nei locali e movimentano le stradine. Attratti da un’indicazione vista in città, incuriositi la seguiamo e ci porta in una zona di attrazione turistica dove con nostra grande sorpresa troviamo un enorme elefante meccanico su cui si può salire e farsi il giro della zona. Davvero geniale! Nel pomeriggio ci organizziamo x andare a Josselin, x visitarne il castello uno dei più famosi della Bretagna, noto anche come Château Rohan, antica fortezza dalle imponenti torri rotonde, un monumento fiabesco! Davvero sembra di essere capitati in un mondo magico, con la spettacolare facciata, unica in tutta la Bretagna per il numero di sculture in granito, e che dire ancora di tutta la città, con le sue case rivestite in legno e le strette strade. Questa parte della Francia non smette di meravigliarci! Serata tranquilla a Nantes, con dolce passeggiata. L’ultimo giorno lo sfruttiamo alla grande; avendo il volo nel pomeriggio decidiamo di fare ancora dei bei giretti. Ci dirigiamo verso Carnac x vedere e fotografare i monumenti megalitici. Infatti in questa zona sono concentrati alcuni tra i più importanti siti preistorici della regione; riusciamo a trovarli e ci rendiamo conto di quanto numerosi siano i dolmen in questa zona. Ci spostiamo verso la penisola del Quiberon, che si allunga nell’oceano x 14 km, e non potete immaginare quale scenario suggestivo offra questo posto; c’è anche un po’ di mare mosso,lo spettacolo è ancor più affascinante e la gioia è ancor più forte. Si, perché la mia mente va ai mesi in cui x le mareggiate, gli scogli sono schiaffeggiati dalle onde, con schizzi d’acqua che arrivano chissà a quale altezza; l’aria è fredda ma non ci spostiamo di lì x molto molto tempo. Che meraviglia è la natura!!!! Costretti a tornare verso Nantes, ci fermiamo a Saint Nazaire, un giro veloce in città, con una puntatina sulla spiaggia x un bagno prima di fare ritorno in Italia e un giro in macchina sul lungomare. Dopodiché puntiamo dritto verso l’aeroporto xkè si sta facendo tardi; passiamo dall’agenzia di autonoleggio x consegnare la mitica Kia Rio che ci ha accompagnati in tutto il viaggio e che ringraziamo vivamente, e a questo punto non ci resta che salutare la Francia, x il momento, ripromettendo di tornare x visitare zone non ancora esplorate. À bientot!!!!!