Incantevole Toscana
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GIORNO 1: SI PARTE!
Iniziamo il nostro mini-viaggio alla scoperta della Toscana, partendo da Lecco. Percorriamo l’autostrada per accorciare i tempi, ma usciamo ad Aulla per poter goderci un po’ le Alpi Apuane. Per sgranchirci le gambe per le 3 ore di autostrada, decidiamo di seguire i cartelli che indicano le Grotte di Equi, a Equi Terme, nel comune di Fivizzano. Il paesino è formato da casette in pietre e viuzze strette che conducono alle grotte(ingresso a pagamento). Essendo fuori stagione la visita all’interno delle grotte è possibile solo al pomeriggio, noi quindi esploriamo solo un tratto chiamato solco di Equi, una sorta di esaltante canyon formato da fenomeni di erosione. La visita alle grotte sarebbe costata meno di 5 euro per un percorso di 50 minuti tra stalattiti, stalagmiti, sale e laghetti. Dopo un’oretta circa procediamo con la nostra tabella di marcia, avanzando verso Vagli Sotto, incuriositi dalla storia del suo lago. Navigando nel web infatti ho scoperto che nel XIII secolo venne costruito il paese Fabbriche di Carregine, ma nel 1946 gli abitanti furono trasferiti, perché appunto, lì dove sorgeva il paese,venne costruita una diga. Il lago artificiale delizia i nostri occhi, spaziando tra tutte le tonalità dell’azzurro e del verde. Per manutenzione, ogni circa 10 anni il lago viene svuotato, riportando così alla luce il paese fantasma, questo però non è l’anno giusto! Pazienza, già solo pensando alla sua storia restiamo impressionati. Ci fermiamo a pranzare in un’osteria a Vagli Sotto, dove iniziamo a capire cosa vuole dire turismo enogastromico! La Toscana, oltre ai paesaggi davvero incantevoli, può vantare tante succulente specialità! Unico inconveniente per arrivare a Vagli Sotto: il navigatore ci indica una strada sterrata, impraticabile se non con un fuoristrada! Al paese ci spiegano che quella che abbiamo faticosamente percorso è una strada nuova non ancora terminata… Risaliamo in auto per raggiungere Castelnuovo di Garfagnana, uno dei centri più famosi della Garfagnana. Qui scopriamo molti negozi caratteristici, il Duomo di San Pietro e la Rocca Ariostesca. Come un po’ tutti i paesi della zona, anche Castelnuovo è un romantico borgo caratterizzato da strette vie e casette in stile medievale. Prossima tappa: Isola santa. Già costeggiando il lago verde smeraldo, restiamo a bocca aperta, ma dopo aver parcheggiato l’auto… restiamo davvero stupiti dalla bellezza di questo paese. Ci sembra di essere andati indietro nel tempo con tutte queste casette in pietra. A parte il parlare di qualche turista come noi, gli altri unici rumori che si sentono sono quelli dei tuffi delle trote fario. Ormai il sole ci sta lasciando…. sarà meglio cercare il bed & breakfast che abbiamo prenotato, a Gallicano. Arriviamo al B&B il Melograno,scoperto quasi per caso girovagando su Internet cercando informazioni sulla zona della Garfagnana. Che spettacolo di posto! La struttura è circondata da un giardino con gli alberi da frutto, piscina a area relax. Le camere e la sala colazione sono curate in ogni dettaglio, dalla tazza per il caffè al tappetino del bagno. I proprietari sono disponibili, gentili e simpaticissimi ed il prezzo è buono. La posizione di questo b&b offre numerosi spunti per varie gite, per esempio per le Grotte del vento, che noi questa volta non siamo riusciti a vistare. Il proprietario ci consiglia un ristorantino per la cena, l’osteria “Al ritrovo del Platano”, a 5 minuti in auto da Gallicano. Solo a pensare alla tagliata, al filetto avvolto nel lardo croccante,ai salumi,…hmmm…mi viene l’acquolina in bocca! Qui potete trovare un menù di degustazioni a circa 20 euro a testa escluso il vino, oppure il menù alla carta e spendere qualcosa in più,ma ne vale la pena!
GIORNO 2: LUCCA
Da Gallicano ci avviamo verso Lucca, passando da Borgo a Mozzano, per ammirare il Ponte della Maddalena, meglio conosciuto come Ponte del Diavolo. Il ponte, dall’aspetto medievale, unisce le due sponde del fiume Serchio all’altezza del paese di Borgo a Mozzano. La particolarità di questo ponte è dovuta alle arcate asimmetriche e a quella centrale, che è talmente alta e ampia che sfida la legge della forza di gravità. Dopo aver attraversato a piedi il ponte, torniamo in macchina per procedere verso Lucca, in circa un’oretta. I paesaggi sono davvero affascinanti. Arriviamo a Lucca, parcheggiamo fuori dalle mura, in una via dove non si paga nemmeno! Da porta Jacopo iniziamo la nostra passeggiata sulle mura perimetrali(sono circa 4.5km), volendo si possono noleggiare anche le biciclette. Le mura posso definirle come un lungo viale pieno di alberi e giardinetti, da dove poter vedere tutti gli scorci della città. Scendiamo dalle mura verso la via principale,Via Fillungo, dove si concentra la maggior parte dei negozi e pasticcerie, nelle quali poter acquistare specialità come il castagnaccio. Girando per le vie, raggiungiamo la famosa Piazza dell’Anfitetaro, animata da un mercato di piante e fiori. Non posso dire con precisione quante persone ci sono… ma possiamo anche non camminare e farci trasportare dalla folla! In pochi passi raggiungiamo la basilica di San Frediano, col suo maestoso mosaico. Visitiamo anche piazza San Michele, il duomo di San Martino con dei bassorilievi scolpiti nel portico che non si possono saltare durante una visita a Lucca. Per vedere la città ancora più dall’alto rispetto alle mura, saliamo sulla Torre Guinigi, classico esempio dell’architettura romano-gotica della zona. Per salire 44 metri di altezza paghiamo 4 euro… non sono tanti per la vista favolosa che ci regala… certo è però, che è proprio una torre trasandata! Almeno una scopata agli scalini la potrebbero dare… e magari togliere anche qualche ricordino dei piccioni! Gira e rigira si è fatto tardi e quindi tralasciamo la visita all’orto botanico, ricco di specie rare. Non contenti di tutto il nostro sgambettare, nel rientrate a Gallicano, ci fermiamo per una rapida occhiata a Barga, uno dei borghi più belli d’Italia. Anche qui vagabondiamo tra le stradine strette e acquistiamo qualche souvenir gastronomico. Attirati dal suono penetrante di un organo, giungiamo al Duomo romanico, nella parte più alta del paese. Da qui si possono ammirare le montagne delle Alpi Apuane, io presto particolare attenzione al Monte Forato, che, per l’orario, regala giochi di luce spettacolari.
GIORNO 3: SIENA
Dopo una buona colazione al b&b, impostiamo il navigatore verso Siena, escludendo l’autostrada. Le strade infatti offrono paesaggi straordinari, colline verdi e prati invasi da piccoli fiori gialli, perché privarcene?? Siamo in ferie,niente fretta! Arriviamo a Siena, c’è tanto traffico e pochi parcheggi. A forza di girare con l’auto, decidiamo di parcheggiare verso la stazione, in un centro commerciale. Con grande stupore, scopriamo che ,proprio dal centro commerciale, partono delle scale mobili che portano fino all’entrata del centro della città! Che comodità! Siena è armoniosa, ricca di vicoli nascosti (quindi pochi affollatii!) che sboccano nei punti principali della città. Passeggiamo tra i vari vicoli e proprio lì davanti a noi… ecco Piazza del Campo! Una delle più belle piazze del mondo, ve lo posso confermare. Tutto intorno ci sono bar,ristoranti e negozi di souvenir. Qui si può ammirare il Palazzo Pubblico con la Torre del Mangia di ben 88 metri! Dicono che da lassù la vista sia mozzafiato, noi però non saliamo,causa coda di circa 2 ore! Non possiamo perdere 2 ore in fila ad attendere, Siena ha troppe cose da scoprire! Vista la Piazza e il Palazzo non ci aspettiamo di rimanere ancora colpiti così tanto, invece ecco davanti a noi il Duomo! Davvero bellissimo. Noi non siamo amanti dall’arte ma vi garantisco che merita una visita. Dietro al Duomo troviamo il Battistero, che guardiamo solo dall’esterno, perché anche qui l’attesa per entrare è troppa. All’ora di pranzo cerchiamo un ristorante… girovaghiamo per un’ora prima di trovare due posti in una pizzeria! Ci sediamo verso le 13 e ci portano le pizze verso le 15…non per colpa loro, ma per tutta la gente che c’è! Non immaginavamo di trovare così tanti turisti, nonostante sia un lenedì “comodo” per fare ponte con marted’ 1°maggio. Per ritornare alla macchina passiamo per le vie del centro, dove dalla pasticceria Nannini esce un profumo invitante, dicono sia la migliore. Acquistiamo qualcosa al consorzio agrario, un vero e proprio negozio di succulente specialità toscane. Per la notte abbiamo prenotato a Volterra, alle 17.00 lasciamo Siena. Percorriamo la splendida Via Volterrana, passando da Colle di Val D’Elsa e San Giminiano, è una strada che ci fa rimpiangere di essere venuti qui in auto e non in moto, full immersion nel verde, complice una splendida giornata di sole. Ad un certo punto della strada vediamo in mezzo ad un prato un anello di colore rosso, sembra una cornice con all’interno il dolce panorama collinare toscano! Col proseguire ci accorgiamo che ci sono altre tondi nei prati ma non sappiamo il significato… Anche per oggi il cielo azzurro sta lasciando il posto al buoi, quindi ceniamo e ci riposiamo.
GIORNO 4: VOLTERRA E LITORALE
Questa mattina visitiamo Volterra. Voto: 10 con bacio accademico! Per assaporare tutta la città, servirebbe un’intera giornata, noi, non immaginando così tante bellezze, le dedichiamo solo una mattina. Parcheggiamo in un sotterraneo a pagamento all’entrata del borgo, perché tutti i vari cartelli di divieti ci impauriscono! Quindi, il primo parcheggio che troviamo va benissimo. Scopriremo poi che di parcheggi ce ne sono molti,anche non a pagamento. Come forse la maggior parte delle città etrusche, anche Volterra si trova su un altopiano, quindi da qui è possibile godere di un panorama incantevole sulle colline. Il cuore della città è Piazza dei Priori, dove si erge il Palazzo dei Priori. Da qui partono vicoli pieni di negozi che vendono manufatti in alabastro, che si estrae nella zona. Poco prima di mezzogiorno rotta verso la litoranea, precisamente Rosignano Solvey. Nonostante il meteo, le spiagge bianchissime e il mare blu, sembrano veramente caraibiche, come ce le avevano descritte! Addirittura si dice che molti film vengono girati qui, fingendo di trovarsi ai Caraibi o in Sardegna! Purtroppo il tempo diventa piovoso e non ci permette di fare una bella passeggiata sulla spiaggia come ci sarebbe piaciuto fare, ma comunque un paio di km, anche se con l’ombrello aperto, li facciamo! Questa zona è un angolo della Toscana pieno zeppo di polemiche e lodi dal 1941, anno in cui sorge la fabbrica di bicarbonato Solvey. Lascio a voi andare a cercare altre notizie sul web, non saprei davvero da che parte stare, perché non sono sufficientemente documentata. Indubbiamente sapere che tutta questa zona che non ha nulla che invidiare ai Caraibi come paesaggio, è creata dagli scarichi di una fabbrica, non mi rende poi così serena. Le opinioni sul se questi scarichi facciano danni alla salute o meno, sono divergenti. Torniamo in auto e in un’oretta raggiungiamo Pisa. Che delusione! Oltre alla famosa torre che pende e che pende e che mai cadrà giù… niente di che! Proseguiamo verso Forte dei Marmi, dove ritroviamo il cielo limpido. Giretto in una fiera di piante e fiori e poi due passi sulla spiaggia.
GIORNO 5: FORTE DEI MARMI E RIENTRO
Dedichiamo la mattina al mare a Marina di Pietrasanta, e anche se alcuni turisti stranieri si gettano in acqua, noi ci bagniamo solo dal ginocchio in giù! Il sole è davvero caldo, la tentazione c’è… Poco prima dell’ora di pranzo ci tuffiamo… nel famoso mercato di Forte dei Marmi, che non ha nulla a che vedere coi mercatini di solo vestiti cinesi a poco prezzo che conosco. Qui ci sono bancarelle con maglioncini in cachemire, coperte in lana mohair, e tutti i commercianti parlano con l’accento toscano.
Pranziamo e poi via… navigatore puntanto verso l’autostrada.