Incantevole Francia

Tra i sapori dell'ottima cucina del Perigord, il gusto e il colore unico del vino di Saint-Emilion, il verde della Dordogna e dei filari di vite
Scritto da: rossanacasartel
incantevole francia
Partenza il: 29/07/2017
Ritorno il: 05/08/2017
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
RITORNO IN PERIGORD E SAINT-EMILION

SABATO 29 LUGLIO

Partiamo con calma sabato mattina verso le 9.00 da Uggiate-Trevano direzione Francia. Il Perigord ci attende! Passiamo attraverso il tunnel del Frejous e appena “sbucati” in Francia ci fermiamo a pranzo nel primo villaggio che troviamo all’uscita del tunnel. Ripartiamo e dopo aver perso un po’ di tempo per girare intorno a Lione a causa di una deviazione per lavori che ha mandato in tilt il navigatore, giungiamo a Thiers. Abbiamo prenotato il pernottamento presso l’ Ibis Hotel tramite Booking, due camere a € 127. Scarichiamo i bagagli e raggiungiamo il centro storico di Thiers, cittadella medioevale abbarbicata sulla collina. Qui purtroppo si verifica uno spiacevole contrattempo. La nostra auto non parte più! Purtroppo sono le 19.00 del sabato sera e nessun garage risponde alle chiamate. L’assicurazione provvede a mandarci un carro attrezzi che recupera tempestivamente l’auto ma purtroppo ci spiega che fino a lunedì/martedì non potremo riaverla. Questo imprevisto sconvolge purtroppo i nostri piani. Veniamo riaccompagnati in albergo e per prima cosa ci preoccupiamo di poter prorogare il soggiorno per una notte in più e poi usciamo a cena al vicino Buffalo Bill Grill, una catena di locali dove servono un’ottima carne alla griglia. Spendiamo in quattro € 65.

DOMENICA 30 LUGLIO

Ci svegliamo sotto un cielo che non promette nulla di buono e noi siamo appiedati a circa 4 km dal centro storico di Thiers che come spiegato si trova arroccato su una collina. Presto scopriamo che la domenica i mezzi pubblici non fanno servizio e così ci incamminiamo evitando per un soffio un paio di acquazzoni. Abbastanza stanchi raggiungiamo la meta e finalmente ci godiamo la visita del pittoresco centro storico di Thiers. Questa, scopriamo essere la patria della coltelleria sia industriale che artigianale e così percorriamo le viuzze del centro ammirando le vetrine dei negozi di coltelli. Ce ne sono proprio di tutti i prezzi ma comunque abbastanza cari e ciò ci fa desistere dal fare acquisti. Le ragazze entrano al Museo della Coltelleria (€ 6,50 in due) e al termine della prima parte ci fermiamo a pranzo. Alle 14 le ragazze riprendono la visita del museo in un’ala distaccata, praticamente un laboratorio, riservata alle dimostrazioni pratiche. Terminata la visita siamo pronti per rientrare alla base. Purtroppo il sole, che ora splende a picco sopra di noi, rende tutto molto più faticoso ma per fortuna ora dobbiamo solo scendere. La prima parte della passeggiata è veramente piacevole perché costeggiamo il fiume su cui si affacciano vecchi opifici ormai in rovina ma veramente begli esempi di archeologia industriale. Alcuni di questi sono stati recuperati e sono sede di mostre ed eventi. Tralascio la seconda parte. Arriviamo in hotel accaldati e stremati! Dopo un breve riposo usciamo a cena in un self-service vicino dove con circa € 36 ceniamo in quattro. Ora non ci resta che sperare nella riparazione della nostra auto.

LUNEDI’ 31 LUGLIO

Era la batteria! Alle 10 partiamo diretti a Chapelle Aubereil pittoresco villaggio in cima ad una collina a circa 15 minuti da Montignac. Alloggiamo presso L’Oustralac, chambres d’Hotes dove eravamo già stati tre anni fa. I gentilissimi gestori si ricordano di noi e ci assegnano lo stesso appartamento della scorsa volta. Due ampie camere più servizi. ( € 89 a notte comprensivo di colazione) Lasciati i bagagli raggiungiamo il Centro Internazionale di Arte Parietale scavato proprio sotto le colline dove si trovano le celebri grotte di Lascaux ormai da anni chiuse al pubblico per preservarne il mantenimento. Facciamo un pranzo veloce al bistrò del museo e poi aspettiamo il nostro turno per la visita. Il biglietto costa € 16 che non è poco ma comunque ripagato da quello che vedremo. La prima parte prevede una visita guidata di circa un’ora non disponibile in italiano ma comunque supportata da un tablet che viene consegnato a tutti e che consente di avere la traduzione nella propria lingua. Si comincia dal belvedere e ho veramente provato un brivido pensando che l’entrata della vera grotta di Lascaux era a circa 400 metri da noi. Si entra poi in una fedelissima ricostruzione della grotta definita, a ragione, la cappella Sistina della preistoria. Si resta incantati ammirando i colori delle splendide pitture realizzate dai nostri antenati. Veramente bello! Terminata la parte guidata si è liberi di approfondire vari aspetti legati alla storia delle grotte e alle pitture rupestri. Tutto grazie a ricostruzioni e pannelli interattivi che interagiscono con il tablet in dotazione ai visitatori. Usciamo dal museo dopo circa tre ora e si è fatta così l’ora di cena.

Raggiungiamo il lungofiume dove ricordiamo esserci graziosi locali dove si possono gustare piatti a base di anatra ma poi scegliamo di fermarci presso gli stand di una fiera all’aperto dove con € 38 ceniamo gustando un ottimo piatto a base di anatra e patate. Facciamo due passi in centro, un drink e facciamo ritorno alla base.

MARTEDI’ 1 AGOSTO

Dopo una buona colazione siamo pronti per partire diretti ai giardini di Marqueyssac (€ 27 in quattro) detti anche i giardini sospesi. Qui trascorriamo piacevolmente un paio d’ore passeggiando tra i sentieri di questi splendidi giardini che tra le altre cose regalano una splendida vista sulla valle della Dordogna che scorre placida ai suoi piedi. Verso l’una raggiungiamo Sarlat dove ci fermiamo a pranzo in un locale già provato nella nostra precedente vacanza. Menù a a base d’anatra. Facciamo poi due passi nell’affollato centro, veramente bello e caratteristico con le sue case di colore ocra. Una foto con la statua delle oche che si trova in una delle piazzette più caratteristiche e rientriamo. Ci riposiamo un po’ e poi usciamo a cena in un locale sul lungofiume di Montignac.

MERCOLEDI’ 2 AGOSTO

Partiamo diretti a Bergerac dove è nostra intenzione fare tappa per pranzo. Costeggiamo per un tratto la Dordogna punteggiata di canoe colorate che placide navigano sulle sue acque. Passiamo da Beynac pittoresco villaggio affacciato sul fiume e sovrastato da un imponente castello. Come da programma verso le 12 arriviamo a Bergerac. Gironzoliamo per le stradine del centro storico, scattiamo le foto di rito ai piedi della statua di Cyrano e ci fermiamo a pranzo in un locale affacciato proprio sulla piazza con la sua statua. Terminata la nostra sosta siamo pronti per ripartire diretti a Saint-Emilion. Percorriamo una strada secondaria immersa nella campagna e circondata dai filari di vite da cui si ricava il famoso e squisito rosso di Bergerac. In prossimità di Saint-Emilion la strada sale dolcemente fra le colline, anche queste completamente ricoperte di viti. Siamo arrivati nella patria del Bordeaux! Raggiungiamo il nostro alloggio, una casa colonica alla periferia del paese circondata dai vigneti. Sistemazione trovata tramite Booking. € 432 due camere per tre notti. Soluzione un po’ cara rispetto al Perigord ma capiamo subito che in questa zona tutti i prezzi sono un po’ più alti della media. Lasciamo i bagagli e andiamo a scoprire il paese. Quasi tutti i negozi sono vinerie ed enoteche dove degustare ed acquistare vini di tutti i prezzi. Bottiglie a partire da € 5,70 a salire fino a raggiungere prezzi veramente esorbitanti. Rientriamo per rinfrescarci e torniamo poi in centro per cenare in un locale proprio nella piazza sotto la caratteristica chiesa famosa per essere parzialmente scavata nella roccia. Cibo buono, vino ottimo. Ci concediamo 3 calici degustazione di rosso per € 15. In totale spendiamo € 77. Rinunciamo al dolce a causa del servizio troppo lento e rientriamo alla base.

GIOVEDI’ 3 AGOSTO

8.30 colazione e partenza per Bordeaux. Parcheggiamo proprio in centro in Place de la Bourse (€ 27,40 per circa otto ore) e subito scattiamo qualche foto nella famosa fontana proprio davanti alla piazza chiamata Miroir d’eau. Questa superficie resta coperta da due centimetri di acqua che crea un effetto specchio dove si riflettono gli splendidi palazzi di fronte, poi la medesima superficie nebulizza per qualche minuto avvolgendo i presenti in una rinfrescante nebbiolina ed infine si svuota lasciando comunque un filo d’acqua che mantiene l’effetto specchio. Raggiungiamo l’ufficio del turismo ammirando gli splendidi palazzi di pietra chiara che ricordano Parigi con i loro tetti di ardesia. Caratteristici sono i mascheroni, volti di pietra scolpiti sopra il primo piano. Recuperiamo una mappa della città e proprio davanti l’ufficio del turismo notiamo che partono le visite sui bus turistici scoperti. € 80 in quattro, durata 70′. Non avendo nemmeno una guida con noi ci è parsa una comoda e valida soluzione che ci ha portato a scoprire i luoghi più caratteristici e famosi di Bordeaux raccontandoci anche la storia di questa affascinante città. Il bus attraversa la Garonna grazie ad un moderno ponte che si solleva due volte al giorno bloccando il traffico per due ore e far passare le grandi nave da crociera che attraccano poi proprio a due passi dalla centralissima Place de la Bourse. Si attraversa una zona industriale di stampo ecologico per tornare in centro questa volta attraversando il ponte più antico, pont de Pierre. Questo ponte con le sue 17 arcate, ricorda il numero di lettere che compongono il nome ci colui che lo commissionò, Napoleone Bonaparte. Il tour è interessante ed esaustivo. Al termine veniamo omaggiati di un Canelé Bordelais a testa, il tipico dolcetto di Bordeaux che non conoscevamo e che scopriamo essere veramente delizioso. Ci fermiamo in un bistrot per un pranzo veloce dopo aver percorso le vie dello shopping e poi prendiamo il tram per raggiungere la periferia dove si trovano la Città della Scienza dove si fermano le ragazze e la Citè du vin dove andiamo io ed Emanuele. L’ingresso comprensivo della degustazione di un bicchiere di vino a scelta è piuttosto caro € 20 cad. Già l’edificio del museo è di per sé molto particolare, sembra riprodurre un decanter. L’interno è molto ampio e la visita è agevolata da un tablet che consente di accedere a tutte le spiegazioni riguardo il vino e la sua storia nella propria lingua. Una visita accurata richiederebbe come minimo mezza giornata per cui dovendo raggiungere le ragazze ci limitiamo a quello che ci interessa maggiormente e ci gustiamo la degustazione finale che avviene al belvedere dell’ultimo piano dove abbiamo modo di ammirare lo splendido panorama. Torniamo in centro in tram, acquistiamo una bottiglia di Bordeaux e torniamo allo specchio d’acqua di cui vi ho parlato all’inizio …. che dire sono circa le 18 e sembra di essere a Rimini con tanto di bambini in costume e intere famiglie sdraiate ai bordi della piazza intente a far merenda. Per fortuna le foto “artistiche” le avevamo fatte al mattino. Dopo una rinfrescata siamo pronti per tornare a Saint-Emilion. Cena e a nanna.

VENERDI’ 4 AGOSTO

Sveglia presto e dopo una ricca colazione partenza direzione Dune de Pylat, circa 100 km. Lasciamo l’auto in un ampio parcheggio sotto la duna e iniziamo a calpestare la prima sabbia, percorriamo qualche centinaio di metri e la duna appare dinanzi a noi in tutta la sua maestosità. Decidiamo di “scalarla” senza sfruttare la scala messa a disposizione per agevolare la salita. Affondando e ansimando raggiungiamo presto la cima e qui ci godiamo lo splendido panorama. Foresta alle nostre spalle e la baia di Arcachon dinanzi a noi. La duna è lunga 3 km ma ne percorriamo solo pochi metri perché il caldo inizia a farsi sentire e preferiamo rilassarci un attimo ammirando l’oceano. Dopo un po’ scendiamo, mi svuoto le scarpe dalla sabbia raccolta e decidiamo di raggiungere Arcachon per pranzo. All’ufficio turistico ci consigliano di fermarci in periferia perché essendo alta stagione rischieremmo di restare intrappolati nel traffico. Seguiamo il consiglio e facciamo bene. Ci fermiamo a pranzo proprio sul molo con vista oceano e gustiamo delle deliziose cozze con patatine. Poi prendiamo il biglietto per il battello e in dieci minuti raggiungiamo Cap Ferret che si trova proprio di fronte a noi. Raggiungerlo in auto ci hanno spiegato che avrebbe richiesto più di due ora sempre a causa del traffico. Cap Ferret è molto bello anche se qui si respira un’aria un po’ esclusiva. La baia è punteggiata di pali che delimitano gli allevamenti di ostriche e proprio di fronte si può ammirare la duna che abbiamo scalato al mattino. Fa molto caldo ma raggiungiamo comunque il faro, scattiamo qualche foto e anche qui ci godiamo per qualche momento il panorama e il luccichio del mare. Riprendiamo il battello, l’auto e rientriamo a Saint-Emilion per l’ultima cena di questa intensa vacanza.

SABATO 5 AGOSTO

Oggi sarà solo viaggio di rientro. Ci aspettano 981 km che percorriamo in circa undici ore facendo anche una ventina di km di coda.

Costi di autostrada comprensivi di tunnel: € 265

Carburante: € 160

Musei, parcheggi, visite: € 243

Pranzi e cene: € 1.050

Km percorsi: 2.500

Un’altra bella vacanza “on the road” si è conclusa dopo circa 2.400 km percorsi. A chi sostiene che Bordeaux sia più bella di Parigi dico…. naaaa. Bordeaux è molto bella ma Parigi è un’altra storia.

Ci restano i sapori dell’ottima cucina del Perigord, il gusto e il colore unico del vino di Saint-Emilion, il verde della Dordogna e dei filari di vite. Ancora una volta la Francia ci ha regalato tanti bei ricordi. Abbiamo ancora qualche angolino da scoprire … sarà per la prossima volta.

Rossana, Emanuele, Erica e Linda.

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