In viaggio tra la Grecia centrale e Lefkada
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Mercoledì 10/08/2016: Malpensa – Atene
Come l’anno scorso arriviamo ad Atene nel tardo pomeriggio con un volo Air Serbia. Anche l’“Oscar Hotel“ è quello dello scorso anno, davanti alla fermata Larissa: la posizione è comodissima e il prezzo ottimo, questa volta siamo anche fortunati con la camera : ultimo piano con un balcone enorme vista città! Usciamo subito, la città ci attende! Scendiamo a piazza Syntagma, il caldo è ancora opprimente ma facciamo una lunga passeggiata per il centro prima di passare alla zona di Psiri dove ceneremo. Scegliamo un po’ a caso il ristorante Maiandros, (che poi scopriremo gestito da italo-greci) direttamente sulla strada, con musica dal vivo, che si rivela una buona scelta.
Giovedì 11/08/2016: Atene
Avendo già visitato tutta la parte archeologica della città lo scorso anno, decidiamo di dedicare la giornata a ciò che avevamo tralasciato. Dopo l’immancabile cambio della guardia in piazza Syntagma (molto più affollato quest’anno, soprattutto di turisti italiani, che lo scorso anno avevano evitato la Grecia a causa della campagna mediatica sulla crisi e sugli immigrati) ci dirigiamo ai giardini nazionali, un’oasi fresca nella calura della città, e li attraversiamo tutti (all’interno c’è anche un minuscolo zoo) ed arriviamo alla stadio, bellissimo e molto imponente, tutto in marmo bianco, ma decidiamo di non entrare perché si vede tutto benissimo da fuori.
Poi ci dirigiamo verso la zona di Anafiotika, proprio sotto l’Acropoli… qui ci sente catapultati in una dimensione diversa. Lontani dal caos del centro pur essendo nel centro di Atene… casette bianche, gatti sonnolenti, murales e fiori colorati… un paesaggio che ricorda le Cicladi dove è carino passeggiare senza meta.
Rientrando poi verso piazza Syntagma decidiamo di visitare il Museo Benaki (tra l’altro il giovedì l’ingresso è gratuito), una collezione privata di reperti archeologici, gioielli antichi, icone, arredi storici e costumi tradizionali greci, in una villa molto bella. Soddisfatti rientriamo per una doccia e riusciremo in serata dove ripercorreremo un tragitto simile a quello di ieri sera, fermandoci a cena sempre da Maiandros.
Domani lasceremo Atene, anche se questa volta ci siamo fermati poco più di un giorno ci lascia comunque un ottimo ricordo. Molti la considerano una città sporca, caotica e addirittura brutta…noi non ci troviamo d’accordo … passeggiare tra le vie del centro, seppur turistiche, è sempre molto bello, soprattutto quando il sole tramonta…alcune zone, come Psiri o Anafiotika, hanno un fascino molto particolare, la vista poi dell’Acropoli sullo sfondo la rende una città unica che sarebbe davvero un peccato non visitare.
Venerdì 12/08/2016: Atene – Ossios Loukas – Delfi
Ritorniamo verso l’aeroporto per ritirare la macchina prenotata tramite Europcar: una Nissan Micra che con assicurazione che esclude la franchigia ci costerà circa 700 euro per 15 giorni…non troppo economica, ma avendo aspettato forse troppo a prenotare i prezzi sono molto saliti.
Partiamo subito verso Delfi, ma prima decidiamo di fermarci al Monastero di Ossios Loukas, che nonostante sia stato dichiarato Patrimonio Unesco non è molto visitato, certamente non come la vicina Delfi. Il monastero vale certamente una sosta, è ben conservato ed inserito in un panorama splendido e rilassante. Il fatto che non ci sia folla lo rende ancora più bello.
Dopo la visita riprendiamo l’auto e passando per il paesino montano di Arachova raggiungiamo Delfi. Soggiorneremo all’Hermes Hotel, che consigliamo, perché è davvero vicinissimo al sito, si può arrivarci facilmente a piedi. La nostra camera ha una fantastica vista sulla valle che declina verso il mare!
Volendo potremmo anche visitare il sito (oppure il museo) immediatamente, perché la chiusura è alle 20 e il biglietto vale due giorni, ma decidiamo di prendercela comoda e rimandare il tutto al giorno dopo.
La cittadina di Delfi si compone praticamente di due strade, disseminate di hotel, ristoranti e negozi di souvenir di dubbio gusto, quindi a parte il panorama non c’è molto altro da vedere… per cena scegliamo il ristorante to Patriko Mas (l’ultimo della via del nostro hotel), affascinati dalla sua terrazza fiorita con vista mare, oltretutto mangeremo davvero bene …
Sabato 13/08/2016: Delfi – Termopili – Meteore
Poco dopo le 8 siamo già all’inizio della salita per evitare caldo ed affollamento.
In realtà la giornata è piuttosto fresca e il caldo non lo soffriremo proprio… Iniziamo lentamente la salita sulle pendici della collina. Il sito è davvero bello, soprattutto il teatro e lo stadio, che si trova proprio in cima: da qui si gode la vista miglior ! La salita se fatta al fresco non è poi così faticosa, servono comunque almeno scarpe da ginnastica (soprattutto per la discesa ).
Visitiamo quindi il museo: molto ricco ed interessante come guide e recensioni raccontano (bellissima l’enorme statua della sfinge alata e il famoso Auriga in bronzo).
Salutiamo Delfi e ci muoviamo in direzione Meteore. Lungo la strada, faremo una breve sosta nella zona che una volta era il passo delle Termopili: in ricordo della celebre battaglia che inspirò il film “300” resta un cartello che indica quello che fu il campo di battaglia; poco distante scende una cascata di acqua calda sulfurea che forma un piccolo laghetto dove qualcuno fa il bagno. La tentazione di immergersi è forte (anche perché il cielo è coperto e non fa caldo) ma l’idea di restare avvolti in nel “profumo” di zolfo fino a Kalambaka ci fa desistere.
Il tragitto attraversa il centro della Grecia ed è piuttosto monotono….finalmente arriviamo alle agognate Meteore, il paesaggio lunare che ci si presenta davanti è davvero straordinario!
Abbiamo deciso di dormire a Kastraki, il paesino vicino a Kalambaka, soggiorneremo alla Guesthouse Papastathis , praticamente l’ultima struttura prima del monastero di Agios Nikolaos .
I monasteri chiudono abbastanza presto (massimo alle 17) quindi per stasera ci accontentiamo di fare in auto parte del tragitto tra i pinnacoli di roccia, osservando il panorama da diversi punti di vista: inutile dire che le foto si sprecano e che l’ora del tramonto aggiunge ancora qualcosa ad un paesaggio già di per sé spettacolare !
Domenica 14/08/2016: Meteore
Dopo una colazione nel fresco del giardino con vista Meteore partiamo un po’ preoccupati dallo sforzo fisico che attende : i monasteri sembrano davvero appollaiati su altissime rocce, quindi ci aspettiamo scale infinite…nella realtà non sarà proprio così, per fortuna!
Partiamo subito dal monastero più grande e più visitato che è quindi consigliabile vedere all’apertura : Megalo Meteora . La salita è meno dura di quello che ci aspettavamo ! Molto scenografico, all’interno oltre alla chiesa ortodossa è possibile visitare un paio di piccoli musei, la cucina, la cantina e c’è anche un piccolo ossario dei monaci che hanno abitato il monastero.
Poi visiteremo il monastero di Agios Stefanos (l’unico che chiude nella pausa pranzo). Qui l’accesso è facilitato, niente scale, solo un ponte che porta direttamente all’ingresso ! Forse è per questo che ci troviamo circondati da diverse comitive di turisti. Questo monastero è gestito unicamente da monache, e all’interno il giardino è curatissimo. Anche qui la chiesa è piena di bellissime icone.
La salita al terzo monastero Holy Trinity – Agia Tiada è abbastanza lunga : c’è prima di tutto una discesa per avvicinarsi alla base, poi inizia la salita dalle scale scavate nella roccia. Da sopra il panorama è stupendo in tutte le direzioni : è qui che hanno girato alcune scene di un vecchio 007 “Solo per i tuoi occhi” ed infatti è quello secondo noi con la posizione migliore.
Dopo una pausa pranzo a Kalambaka al ristorante Meteora (buono e con bella vista, ci torneremo anche per cena) ci dirigiamo all’ultimo monastero che vedremo, Agios Nikolaos: pur essendo piccolo ci ha colpito molto proprio per la sua intima tranquillità . C’è anche un bel terrazzo sul tetto.
Avremmo tempo di visitare anche un altro monastero prima della chiusura (quelli visitabili sono 6 in totale), ma ci riteniamo soddisfatti e rientriamo. La giornata si chiuderà in bellezza con vista del tramonto lungo la strada panoramica. Visitare l’interno dei monasteri è certamente interessante (almeno un paio vanno visti ), ma pensiamo che il vero spettacolo sia la meravigliosa natura che li circonda… questo posto ci rimarrà certamente nel cuore e le (alte) aspettative che avevamo non sono state deluse.
Lunedì 15/08/2016: Metsovo – Ioannina – Monodendri
Salutiamo un po’ tristi Kastraki, e ci dirigiamo verso Monodendri, che raggiungeremo in serata dopo due tappe intermedie.
La prima è Metsovo, piccolo ed ordinato paesino di montagna : sembra quasi di stare in Tirolo ! Dal momento che è Ferragosto la piazza è piena di gente e tutti sono molto eleganti ! Noi in pantaloncini e scarpe da ginnastica siamo probabilmente gli unici turisti stranieri…riusciamo per miracolo a trovare posto in un caffè sulla piazza per osservare il via vai…. Dal prezzo del caffè ci accorgiamo che questa è forse la Cervinia della Grecia….
Visitiamo la chiesa ortodossa dove ci sono anziani con costumi tradizionali e riprendiamo la strada verso la vicina Ioannina. La città è grande e moderna, ma essendo festa è deserta, tutti sono sulle rive del piccolo lago Pamvotida. Decidiamo di prendere il battellino che porta all’isola di Nissi, una delle poche isole lacustri della Grecia.Il tragitto dura poco più di 10 minuti. L’isoletta è certamente molto turistica (oggi poi !) ma carina, anzi le sue vie sarebbero davvero belle senza i tanti negozi di souvenir. Riusciamo a visitare una chiesetta e uno dei monasteri, anzi troviamo anche una signora che ci spiega alcuni dipinti. Volendo si potrebbe anche fare il giro perimetrale dell’isola, ma il caldo è opprimente, così scegliamo un ristorantino per il nostro pranzo di Ferragosto (pare che il piatto tipico siano le rane e gli scampi che vediamo in vari acquari, ma optiamo per la solita insalata greca e pesciolini fritti) .
Rientrati poi sulla terraferma facciamo un rapido giro nel Kastro e nella cittadella fortificata, poi ci avviamo un po’ accaldati alla nostra destinazione finale : Monodendri, in Zagoria . Soggiorneremo per tre notti all’hotel Ladias, molto carino, tutto in pietra.
Anche la cittadina di Monodendri è un piccolo gioiello, tutte le strade e le case sono in pietra grigia, sembra veramente di essere in un altro mondo. Si rivelerà inoltre un’ottima scelta per visitare la meravigliosa zona intorno alle gole di Vikos, uno dei più grandi canyon al mondo (secondo il Guinness dei Primati, come indicano i cartelli stradali della zona).
Martedì 16/08/2016 Monodendri – Gole di Vikos – Papingo
Dopo una buonaa colazione il proprietario dell’hotel ci suggerisce il percorso migliore per vedere le gole senza fare il famoso percorso che le attraversa totalmente (ci piacerebbe molto ma sono più di 6 ore di trekking ) .
La prima tappa è Oxia, che si raggiunge in auto passando da una zona chiamata “Stone Forest”, con stratificazioni di pietra che ricordano alberi. Dal parcheggio dopo un centinaio di metri c’è il primo bellissimo punto di vista sulle gole. Arriviamo poi al piccolo paesino di Vikos, dove percorreremo l’inizio del tratto di discesa alle gole, fino allo “Spring Monastery “, piccolo monastero a fianco di un laghetto dall’acqua trasparente.Il tragitto permette di raggiungere il fondo del canyon. Volendo poi si può anche proseguire per un tratto lungo la strada che raggiunge Monodendri. Noi ci accontentiamo di arrivare al laghetto, anche perché la strada del ritorno è ovviamente tutta in salita e fatta nelle ore centrali della giornata è piuttosto impegnativa. L’escursione è comunque molto bella, la vista ripaga della fatica.
Dopo aver pranzato in una simpatica taverna sulla piazzetta di Vikos, in circa mezz’ora di auto raggiungiamo Papingo, altro paesino curatissimo inserito in un paesaggio mozzafiato.
Dopo aver girovagato un po’ per le vie ci dirigiamo a Mikro Papingo (2 minuti in macchina) , per vedere le piscine naturali dove pensavamo di poter fare il bagno. Il posto è davvero particolare ed effettivamente ci sono ampie vasche di roccia dove rinfrescarsi…il problema è che in tanti hanno avuto la stessa idea (nel parcheggio c’è addirittura un pullman), quindi facciamo un giro ma niente bagno… è consigliabile quindi venire in mattinata, quando ci hanno detto che l’acqua è anche più pulita.
Per cena andremo a Vitsa, minuscolo paese a 2 km da Monodendri nel ristorante “Kanela e Garyfallo“, trovato con Trip Advisor, specializzato in funghi ma non solo: ottima cena a prezzi più che onesti (meno di 40 € in due per due piatti a testa , vino e dolce offerto) …
Mercoledì 17/08/2016 Zagoria Centrale
Questa mattina dopo colazione la nostra “guida personale” ci suggerisce il secondo percorso: vedremo tutta la zona dei ponti in pietra e i paesini della Zagoria centrale intorno a Monodendri.
Partiamo da Tsepelovo, uno dei paesi più grandi della zona (l’unico ad avere una scuola !) poi ci dirigeremo a Vradeto. Lungo la strada si può vedere una singolare e tortuosa “scala” in pietra che un tempo era l’unico collegamento con la vicina Kapesovo. Volendo la si può percorrere anche a piedi (ma è tutta sotto il sole), noi invece ci dirigiamo al punto di vista di Beloi.
Dal parcheggio in circa 20 – 25 minuti di facile camminata si raggiunge un vertiginoso balcone sulle gole di Vikos, che da questo punto si mostra in una prospettiva addirittura migliore rispetto a quella di Oxia !
Pranzeremo poi nella bella piazzetta ombreggiata di Kapesovo , e durante la giornata visiteremo ancora Dilofo, Elati, Koukouli e Kipi con il suo famoso ponte a tre arcate. A proposito di ponti, durante la giornata ne vedremo altri, tutti diversi e ben conservati, alcuni lungo la strada, altri immersi nella vegetazione… davvero belli, come i paesini in pietra che sembrano fermi nel tempo ed il paesaggio mozzafiato nel quale sono inseriti …
È davvero un peccato che una zona così sia quasi del tutto sconosciuta al turismo, almeno a quello italiano….
Rientriamo davvero felici della giornata trascorsa e per concludere degnamente la prima parte della nostra vacanza ci concediamo un’altra buona cenetta da Kanela e Garyfallo… domani mattina partiremo per Lefkada… dopo una settimana in giro per la Grecia continentale abbiamo un’incontenibile voglia di mare, ma qualcosa ci dice che la pace di questi luoghi già da domani ci mancherà…
Giovedì 18/08/2016 – Giovedi 25/08/16: Lefkada
Prima di lasciare Monodendri, dalla piazzetta centrale con 10 minuti di facile camminata raggiungiamo il monastero di Agia Paraskevi. Il monastero è piuttosto piccolo, ma proseguendo per poche decine di metri c’è un punto di vista da brivido (almeno per me che soffro di vertigini) sulle gole di Vikos …. Dicono che il momento migliore per la luce sia il tramonto, ma non avremo modo di verificarlo.
Partiamo quindi alla volta di Lefkada, dove resteremo per una settimana…Abbiamo scelto quest’isola perché ne cercavamo una logisticamente comoda provenendo dalla Grecia centrale.. poi il fatto che si potesse raggiungere senza dover traghettare (ma con un ponte mobile) ha fatto il resto. Ci siamo un po’ illusi che siccome non la conoscevamo noi fino a qualche mese fa, sarebbe stata sconosciuta a molti italiani …invece abbiamo trovato l’isola molto più turistica del previsto (e ovviamente gran parte dei turisti, essendo agosto, erano italiani)… questo non toglie nulla alla bellezza del posto, diciamo che è stato necessario organizzarsi per riuscire a godere al meglio di ciò che l’isola ha da offrire. Come base abbiamo scelto Kalamitsi, sulle colline, a 4 km dalla caotica Agios Nikitas ed in posizione comoda per visitare le belle spiagge dell’ovest. Abbiamo scelto la pensione Nontas Home, dove staremo in un grazioso monolocale con fantastico terrazzo panoramico). Il paesino non offre nulla a parte 3 o 4 taverne e qualche negozio che vende un po’ di tutto, ma per chi cerca la tranquillità è l’ideale … i tramonti da qui poi sono spettacolari …
Delle famose spiagge abbiamo visto:
Porto Katsiki : certamente scenografica dall’alto, si parcheggia e si scende in spiaggia tramite una scala.. non semplicissimo fare il bagno a causa dei sassi e del mare mosso …avevamo letto in diverse recensioni che c’era una parte di spiaggia libera e una parte attrezzata.. invece di spiaggia attrezzata non c’era traccia, ci hanno spiegato che il giorno precedente trattandosi di attività abusive è stato tutto rimosso… chi ha guadagnato molto è il chiosco prima delle scale che essendo l’unico a vendere ombrelloni ha pensato bene di triplicare il prezzo … anche noi ci siamo nostro malgrado dovuti adattare, non essendoci attrezzati prima.. Onesti invece i prezzi del ristorante Bilvi, con servizio direttamente in spiaggia… Per chiudere bene la giornata, proseguendo verso sud, siamo andati a vedere il faro di Capo Doukato, a strapiombo sul mare, con una vista meravigliosa che spazia da Itaca alle isole vicine. Rientrando verso Kalamitsi ci siamo fermati al Monastero di San Nicola, dove simpatiche suore mostrano ai turisti la chiesetta e gestiscono un negozietto con miele, tisane e vari altri prodotti …
Kathisma beach : molti dicono sia simile a Riccione ma a noi è piaciuta, ci siamo tornati due volte … il mare è bello e pulito come in spiagge più blasonate, se si arriva entro le 10 si può parcheggiare (gratis) davanti alla spiaggia, ci sono sia stabilimenti modaioli con musica alta dal pomeriggio, sia stabilimenti più tranquilli (noi stavamo da Libre, lettini gratuiti con consumazione di minimo 3 euro servita direttamente in spiaggia, docce e piscina gratuita, prezzi del ristobar più che onesti) … insomma, se non si ha voglia di zampettare tra gli scogli è un’ottima soluzione
Milos beach : la nostra preferita ….ci si arriva con una camminata di 20 minuti in parte in salita ( e carichi di ombrellone, acqua e cibo, qui non c’è spiaggia attrezzata ne chioschi vari) , ma il mare ci è sembrato più bello e limpido che da altre parti…un giorno ci siamo stati con mare molto mosso ed è stato veramente bello… dovrebbe passare anche un taxi-boat ma entrambe le volte in cui ci siamo stati non l’abbiamo visto…
Mikros Gialos: nell’estremo sud, piccola e tranquilla, acqua spettacolare, quasi verde… consigliato affittare lettini e ombrellone causa spiaggia di grossi ciottoli
Spiagge di Kalamitsi (Avali, Megali Petra, Kevalikefta) : molto nominate ma non ci hanno convinto…ci siamo stati come sempre di mattina presto, non c’era folla ma in una (la più particolare, con grossi scogli) i posti sembravano davvero limitati, e le altre non ci sono sembrate molto diverse da Kathisma (dove poi siamo tornati), ma con meno servizi…
In una settimana abbiamo girato quasi tutta l’isola, tranne la costa a est (zona di Nidri) che ci è stata descritta come caotica e con mare non bellissimo. Per il resto l’isola è molto verde, soprattutto la parte centrale, più montuosa, è disseminata di olivi e pini. Abbiamo visitato il paesino di Karya, dove purtroppo si vedono ancora i segni del terremoto del 2015, a fianco di case ristrutturate ce ne sono altre completamente crollate. Molto bello anche il minuscolo paesino sul mare di Sivota, mentre Vassiliki ci ha un po’ deluso, forse perché ci siamo passati nel tardo pomeriggio ed era completamente in ombra e spazzata dal vento…
Lefkada Town è certamente una bella cittadina turistica con negozi eleganti ed ottimi alberghi … a noi però è piaciuto di più camminare senza meta al di fuori della via centrale, magari al mattino presto, tra le casette colorate piene di fiori e gatti sonnecchianti.. alcuni angoli ricordano un po’ le strade del Sudamerica… Prima di entrare in città consigliamo di visitare il monastero di Faneromeni, un’oasi di tranquillità, con belle icone nella piccola chiesa ed un piccolo zoo molto curato con cervi, oche, pavoni ed altri piccoli animali.
Se dovessimo mai tornare forse sceglieremmo di soggiornare a Agios Nikitas, che è in ottima posizione e c’è un po’ di movimento la sera…Kalamitsi è certamente un paese tranquillo ma anche per cenare offre davvero poco. Noi siamo ci siamo trovati bene nella taverna “Panoramic View” , proprio sulla curva all’ingresso del paese: il pesce era ottimo, i prezzi onesti e i tramonti strepitosi! Indimenticabile poi il tonno fresco che abbiamo mangiato a Lefkada town nel ristorante in centro “la Vinaria”… anche se dove abbiamo mangiato meglio è nell’entroterra a ”T’Aloni”, a pochi km da Kalamitsi: il servizio e il menu sono da ristorante con prezzi da taverna … L’unico problema è che ha tavoli solo all’esterno, e la sera in cui ci siamo stati noi c’era un vento gelido che ci ha fatto desistere dal tornare una seconda volta sebbene il menu lo meritasse….Non siamo invece proprio riusciti a mangiare dal famoso “Rachi” a Exanthia: non accettano prenotazioni, ci siamo presentati una sera prima delle 19 e c’era da aspettare almeno due ore…
Giovedì 25/08/16: Lefkada – Nafpaktos (Lepanto) – Psathopyrgos
La settimana a Lefkada è volata… avremmo voluto fare un giro alle isole vicine e magari vedere qualche altra spiaggia ma sarà un buon motivo per ritornare… Lasciamo l’isola dopo un giro mattutino nella città di Lefkada che ancora sonnecchia, e ci avviamo verso Atene. Il tragitto è di meno di 400 km ma il tipo di strada richiede quasi 6 ore di macchina. Decidiamo quindi di inserire una tappa vicino a Patrasso. Prima ci fermiamo a vedere la città di Lepanto (Nafpaktos in greco) .Se si riesce a parcheggiare certamente merita una sosta per la bella zona intorno al piccolo porto fortificato. Tentiamo anche una salita a piedi al castello ma ci fermiamo a metà a causa del caldo … anche da lì si può comunque godere di una bella vista sul golfo di Corinto e sul ponte di Patrasso, che attraverseremo dopo un buon pranzetto da Papoulis nel centro storico. Arriviamo quindi al minuscolo paese di Psathopyrgos, dall’altra parte del ponte, a metà pomeriggio: l’idea di visitare la vicina Patrasso ci abbandona subito ed attenderemo l’ora di cena in relax tra mare e piscina dell’hotel “Florida Blu Bay” dove dormiremo per la nostra ultima notte in Grecia…
Venerdi 26/08/16: Psathopyrgos – Atene – Malpensa
Lasciamo l’hotel con molta calma dopo un’ottima colazione. Purtroppo la strada Patrasso-Corinto si rivela molto più lenta del previsto: è praticamente ad una sola corsia con perenni lavori in corso e mezzi pesanti in transito…Saremo quindi costretti a saltare la sosta sul canale di Corinto per non arrivare tardi in aeroporto. Riconsegniamo la non troppo comoda Micra, che ci ha accompagnato per i quasi 2.000 km percorsi e mentre ci avviciniamo alla lunga fila per il check-in di Air Serbia già iniziamo a metabolizzare che anche questo ritorno in Grecia , molto movimentato nella prima parte, e più rilassante alla fine, ci resterà nel cuore…