In treno, tra templi e modernità: la Thailandia così è tutto un altro modo di viaggiare
Sofia ci racconta il suo viaggio di 14 giorni (2 settimane) a Bangkok e nelle altre principali località della Thailandia. Un diario di viaggio che è anche una guida utile per chi vuole conoscere la terra dei Templi e del Sorriso, con tante informazioni utili da seguire e, perché no, imitare come nell’autentico spirito dei Turisti per Caso.
Indice dei contenuti
Considerazioni utili
- Viaggiatori: 2
- Periodo di viaggio: 28 luglio – 12 agosto 2023
- Macro piano:
- 3 giorni Bangkok parte antica
- 3 giorni a Chiang Mai
- 6 giorni isola di Koh Samui
- 2 giorni Bangkok parte moderna
- Costi a persona: in totale 2300 euro, di cui le spese maggiori sono:
- Volo da Malpensa a Bangkok (con scalo in Arabia Saudita) con compagnia aerea Saudia: 1000€ in economy (se andate in altri periodi riuscite sicuramente a volare con meno)
- Trasporti interni (volo bangkok-samui e ritorno, volo Chiang Mai-Bankok, treno Bangkok Chiang Mai): circa 200 €
- Hotel: circa 500 € (sempre a testa)
- Gite: tra i 40 e i 60 euro a gita
- Cibo: attorno ai 3-4 euro a cena
- Vestiti: i vestiti da portare sono leggeri e traspiranti ma coprenti in caso di visita di un tempio, quindi ottimi vestiti, gonne lunghe, pantaloni in lino, e se andate nella stagione delle piogge degli impermeabili leggeri
- Stagione delle piogge: se, come nel nostro caso, viaggerete in agosto e siete spaventati, non c’è davvero ragione di esserlo ne di rinunciare a questo viaggio per via del periodo. È vero che è la stagione delle piogge, ma non dovete immaginarvelo come un continuo piovere 24/7: semplicemente è probabile che nel corso della giornata butterà giù una mezzoretta/un oretta di pioggia (che noi non abbiamo mai beccato in pieno ad esempio), qualcosa di assolutamente tollerabile. A Ko samui ha piovuto solo un giorno per mezz’ora, tutto il resto sole pieno. Attenzione che però Koh Samui è all’interno del golfo, mentre le isole esterne sono più soggette alle pioggia
- Cambiare soldi: il bancomat non viene quasi mai accettato se non nei grandi albergoni, quindi portatevi soldi da cambiare. Sono comunque ovunque distribuiti atm per prelevare e exchange, attenzione che le banconote devono essere immacolate, anche solo un buchino o una piega potrebbe fare si che non ve le accettino.
- Spostamenti a Bangkok: a seconda delle vostre esigenze e del vostro punto di partenza arrivo, potete scegliere un mezzo di trasporto pubblico o privato.
- Mezzi privati: che prendiate un tuk-tuk o un taxi, concordate sempre prima ilprezzo. I tuk-tuk sono molto tipici ma i taxi più confortevoli e, contro ogni aspettativa, generalmente li ho trovati anche più economici!
- Mezzi pubblici: si può prendere lo sky train o la metro (ma sono due biglietti diversi e servono zone diverse), è molto comodo, sicuro ed economico come mezzo di spostamento. Per collegarci con l’aeroporto noi abbiamo sempre usato l’airport link, eventualmente abbinato ad un taxi e lo consiglierei.
Viaggio di andata (day 1)
Day 1: in viaggio verso Bangkok
Partiamo da Milano Malpensa con la compagnia Saudia. La nostra scelta è ricaduta su questa compagnia semplicemente per una questione di costi (era la più economica) ma devo dire che ci siamo trovati bene. Circa 6 ore il primo volo, scalo di 5 ore a Riyahd e poi si riparte per Bangkok, circa 7 ore di viaggio.
Bangkok – parte antica (day 2-3-4)
Bangkok è la capitale della Thailandia e possiede due volti: uno più tradizionale ed uno più moderno. Vi anticipo già che noi passeremo altri 2 giorni a Bangkok all fine di questo viaggio e abbiamo quindi deciso di dividere la nostra esperienza vedendo prima la sua anima più antica. Soggiorniamo quindi nella zona di Rattanakosin, dove sarete molto vicini ai templi e monumenti principali ma dove non arriva la metro. Noi scegliamo “The Lol Elephant Hostel”, e ci siamo trovati benissimo. Abbiamo preso una camera privata, posizione ottima, pulizia eccellente e personale cortesissimo.
Day 2: movida di Bangkok
Arriviamo a Bangkok nel tardo pomeriggio, prendiamo l’Airport link (il treno) per avvicinarci al centro: è comodo, economico e veloce quindi, anche se come nel nostro caso vi servirà comunque un taxi per raggiungere l’hotel, è comunque un buon modo per portarsi al centro della città.
Siamo vicini a Khao San Road, la via della movida turistica, che decidiamo di percorrere per la prima sera. Li ci sono bancarelle, ristorantini, massaggi e molto altro, noi essendo stanchi scegliamo un ristorante e ci godiamo il primo pad Thai, poi a letto a riposarci.
Day 3: Ayutthaya
Oggi visitiamo la antica capitale, a circa 1/1.30 h da Bangkok. Ci spostiamo in van (mezzo che vi consigliamo, 8 euro a testa andata e ritorno con servizio efficiente, prenotato su 12go) partendo da Mochit Van New Terminal e arriviamo verso le 11 ad Ayutthaya.
Noi non prendiamo nessun tour guidato, nessun tuk tuk in affitto per la giornata e nessuna bici ma sono alternative tra cui potete scegliere. Noi partiamo a piedi per visitare i templi nel centro della città antica, nell’ordine:
- Wat Ratchaburana, forse il meglio conservato del centro
- Wat Mahathat, con la sua affascinante testa di Buddha intricata nei rami
- Wat Phra Mongkhon Bophit, un tempio restaurato ed ancora oggi in uso
- Wat Phra Si Sanphet con i suoi 3 chedi
Apro una parentesi su quanto tempo stare ad Ayutthaya visto che ho visto informazioni diverse sul web. Chiaramente dipende da quanto vi appassionano i tempi, dal vostro tempo di visita, dal giro che fate. Ma se lo chiedete a me, una mattinata è stata più che soddisfacente.
Per le 15 siamo indietro al terminal dei bus, appena dietro il famoso mercato di Chatuchak, che visitiamo perdendoci nei suoi intricati vicoli ricchi di vestiti, borse, profumi e molto molto altro. Questo mercato è aperto solo nel weekend.
Alla sera ritorniamo in Khao San, che ci aveva conquistato dalla sera prima, e questa volta mangiamo cibo di strada: ottimo ed economico.
Day 4: i templi di Bangkok
Partiamo con più calma questa mattina per girare a piedi l’intero centro antico, è un giro ad anello che prende circa 6 ore (visite comprese).
Arrivando dall’hotel, percorriamo la via Ratchadamnoen Klang, che la mia guida (la fidata Lonely Planet) definisce “le champs elisees di Bangkok”. Io non ho trovato ne Laduree ne Dior ma c’è il monumento alla democrazia che, se arrivate dalla stessa direzione, vale la pena osservare.
Percorrendo il marciapiede al fianco del Campo Reale, dove si tengono diverse cerimonie, arriverete al complesso che contiene il Palazzo Reale e il Wat Phra Kaew.
L’ingresso costa 500 thb a testa e attenti perché non bastano sciarpe, scialli o altro per coprirsi, devi per forza indossare pantaloni lunghi o t shirt, altrimenti ve la faranno comprare. A me è sembrata solo una scusa per spillare soldi ai turisti, visto che con lo stesso scialle ho visitato tutti gli altri templi e le maglie sono tutte brandizzate ma ve lo dico almeno non ripetere lo stesso errore.
Visitiamo prima il tempio, un complesso decorato magnificamente che conserva questo spettacolare Buddha di smeraldo (che in realtà è composto da Giada probabilmente) e poi il palazzo reale. Nel palazzo abbiamo visto solo il cortile, non abbiamo capito se non sono proprio accessibili alcune zone o semplicemente erano chiuse temporaneamente, e il museo della regina Sirikit.
Ci spostiamo poi al Wat Pho, il tempio con un enorme Buddha sdraiato.
Attraversiamo il fiume al Tha Tian Pier, per farlo cercate una struttura il legno, da li dentro partono dei battellini che vi porteranno dall’altra parte del fiume per 5 thb. Giungiamo quindi al Wat Arun, che tra tutti è stato per il mio preferito (nessun motivo in particolare, solo gusto personale). Ritorniamo indietro e ci dirigiamo all’hotel passando per il mercato degli amuleti.
È ora di salutare Bangkok per dirigerci a nord.
Apro una parentesi su questo spostamento. Ci sono tre principali modi per raggiungere Chiang Mai: l’aereo, il modo più veloce ma meno economico, il bus notturno, più veloce del treno ma sarete comunque su un sedile (anche se molto confortevole dalle foto che ho visto), ed il treno notturno, che ha il vantaggio di avere delle cuccette in cui potrete dormire. Bus e treno hanno lo stesso range di prezzo (con variazioni che dipendono da classe/compagnia scelta). Noi scegliamo il treno per provare questa esperienza, la seconda classe nonostante puntassimo alla prima perché abbiamo prenotato poche ore dopo l’apertura ed era già esaurita (quindi nel caso vi interessi vi consiglio di mettervi una sveglia per essere pronti). In prima classe avrete una stanzina privata mentre in seconda troverete un lungo corridoio con delle cuccette laterali. Per prenotare potete usare dei provider esterni ma noi siamo passati direttamente dal sito ufficiale delle ferrovie thailandesi. Le prenotazioni aprono 1 mese prima della data del viaggio.
Considerazioni sul viaggio: tutto sommato è stata un’esperienza positiva, è stato un modo comodo per viaggiare, siamo arrivati riposati avendo dormito in un letto e abbiamo risparmiato il costo di una notte e di un volo, uniche due pecche erano il freddo (portate felpe e pantaloni lunghi) e il casino, perché abbiamo trovato un gruppo di turisti che ha continuato a parlare fino a tarda notte nonostante le continue richieste di silenzio. Forse siamo stati sfortunati noi ma il punto è che in seconda classe può capitare, fate voi le vostre valutazioni in base alle vostre esigenze.
Chiang Mai (day 5-6-7)
Day 5: Chiang Mai
Arriviamo intorno alle 11 di mattina a Chiang Mai. Prendiamo uno dei tipici taxi rossi e arriviamo in hotel, noi abbiamo soggiornato all’Anumat Premium Budget Hotel e ci siamo trovati benissimo: economico, appena rinnovato all’interno, all’interno della città vecchia quindi vicinissimo a tutte le attrazioni principali, anche se non è così necessario soggiornare all’interno delle mura, specie se come noi farete le gite organizzate dove vi verranno a prendere.
Il primo giorno lo dedichiamo alla visita della città: partiamo subito per il Wat Prathat Doi Suthep, concordando con un taxista una tariffa (650 bath) che comprenda andata e ritorno, ci aspetterà 1 h ora affinché possiamo terminare la visita. Il tempio per me è stato il più bello visitato, con questa cupola dorata in cima alla montagna, se la giornata è bella c’è anche un bellissimo panorama su Chiang Mai.
Torniamo in città e la visitiamo, i punti principali di interesse sono:
- Wat Phra Sing
- Wat Chedi Luang
- Monumento ai 3 re
Sono tutti a breve distanza tra di loro, e terminiamo la giornata con un massaggio tipico Thailandese da Lila Thai, una struttura che offre lavoro ad ex detenute. Ci sono vari distaccamenti nella città e non c’è bisogno di prenotare, ma siate preparati: il loro massaggio tipico non è come quelli occidentali rilassanti, è più simile ad una fisioterapia!
Per la cena andiamo al Night Bazaar, un mercato notturno che ospita anche una food court stupenda in cui potrete scegliere di provare i cibi più tipici della zona. Noi abbiamo provato il Kao Soy, tipico della zona, ma occhio al piccante, dei gyoza, un mango sticky rice e il gelato al cocco.
Day 6: Chiang Rai e Golden Triangle
Oggi parte la prima gita. Noi le gite le abbiamo prenotare in anticipo per vari motivi: non volevamo perdere tempo a cercarle a Chiang Mai, avevamo alcune attività che volevamo strettamente fare e non fare, volevamo leggerne le recensioni ma non è assolutamente obbligatorio farlo in anticipo, potete arrivare lì e scegliere o provare a sentire l’hotel, molti di questi (tra cui il nostro, come ho scoperto a posteriori) le offrono a prezzi vantaggiosi per i clienti. Io comunque mi sento di consigliarvi i tour a cui ci siamo affidati perché ci siamo trovati molto bene.
Noi ci siamo rivolti a Sabai tour e ci siamo trovati benissimo, abbiamo scelto il tour n. 14.
Partiamo di buon mattino (7.10 siamo stati prelevati al nostro hotel) e ci dirigiamo verso il White Temple, con uno stop a metà strada a delle Hot Spring. Questa per me è una tappa imperdibile se venite nel nord, sia per la bellezza che caratterizza questa struttura tutta bianca decorata con specchi, ma anche perché è sicuramente qualcosa di diverso rispetto agli altri templi visti in precedenza: questo infatti è molto recente (1997) e le decorazioni interne rispecchiano la sua modernità, con rappresentazioni di supereroi e personaggi di film famosi come Matrix e pirati dei Caraibi.
Dopo è il turno del Blue Temple, un tempio, indovinate un po’, tutto blu, contenente una statua in un grande Buddha tutto bianco.
L’ultimo tempio, che tempio non è, è il Black Temple, una casa museo dell’artista Thawan Duchanee.
Ora ci spingiamo ancora più a nord, al triangolo d’oro, così chiamato perché luogo di incontro e di commercio di tre paesi: Thailandia, Myanmar, Laos. Poco più avanti si trova anche la Cina. Qui ammiriamo il meraviglioso panorama e facciamo un giro in barca sulle sponde del Mae Khong.
Per il ritorno ci aspettano 4 ore di viaggio, la camera la rivedremo verso le 9-10 di sera. Non poco, ma sicuramente ne è valsa la pena.
Per questa gita abbiamo speso 1500 bath che comprendevano tutto, guida, trasporti, pranzo, ingressi ed esperienze varie.
Day 7: trekking nella foresta
Per questa seconda gita ci affidiamo a Trekking with Piroon, di cui avevo letto ottime (a ragione) recensioni.
Anche oggi si parte prima delle 7.30, per arrivare per primi alle cascate Mok Fa, dove facciamo il bagno sotto alla cascata. Poi iniziamo il trekking nella foresta per un paio d’ore, all’interno di questa giungla fitta e verde, qualcosa di spettacolare. Arriviamo in un villaggio sul fiume molto rustico ma affascinante dove ci aspetta un sontuoso pranzo: riso con curry, verdure, involtini primavera, frutta. Ripartiamo per fare bamboo rafting lungo le sponde del fiume ma sempre all’interno della foresta per tornare alla base di partenza.
Ritorniamo in hotel verso le 5-6 di sera, una bella doccia e ceniamo con bel Pad Thai in un ristorantino del centro. La gita è costata 2000 thb.
Koh samui (day 8-9-10-11-12-13)
Dopo i km macinati a piedi tra città e foreste, ci concediamo un po’ di relax su una delle isole, spostandoci in aereo con la Bangkok Airways. Scegliamo di stare all’interno del golfo per essere più al riparo dalle piogge, e tra le tre isole principali scegliamo Koh Samui, in quanto è comoda e divertente visto che offre davvero tante attivita: sport acquatici, shopping, relax e beauty, divertimento serale. Ci posizioniamo sulla spiaggia di Chaweng, è vero che è la più turistica ma lo è per un motivo: è davvero bella e secondo me vale la pena. Scegliamo il Chaweng Garden Beach resort e ci siamo trovati benissimo, la camera non era nuovissima ma comunque confortevole e con balconcino personale (abbiamo scelto vista piscina) e la struttura fantastica, ricca di piante e in una posizione strategica sulla spiaggia: in quel punto alla propria sinistra si trovano delle rocce (quindi più bello per lo snorkeling) mentre a destra un mare con spiaggia cristallina simile ad una piscina, da quel punto avrete facile scelta.
Questi giorni passano in fretta tra mega colazioni continentali, pesciolini, relax, piscina, e decidiamo di fare anche una gita all’Ang Thong National Park, dove facciamo attività come snorkeling, kayak, vista della green lagoon e relax. La facciamo con la compagnia 5 Kings utilizzando la speed boat e qui è opportuna una precisazione: la gita è stata stupenda e i ragazzi bravi e preparati ma io che soffro la barca, anche con le pastiglie contro la nausea, ho avuto parecchie difficoltà, il mio partner invece è stato benissimo. Se siete sensibili alla barca, prenotate con barche più grandi.
Bangkok parte moderna (day 14-15)
Day 14: Icon Siam e long tail boat
Sempre con la Bangkok Airways, torniamo in mattinata a Bangkok. In questi due giorni ci aspetta una Bangkok molto diversa, ma sempre affascinante: i templi colorati e bassi lasciano spazio ad enormi grattacieli e modernissimi centri commerciali. Soggiorniamo al Siam@Siam, un hotel moderno in cui avevo già soggiornato diversi anni prima appena a fianco a Siam Square: la posizione, a fianco alla fermata della metro e a pochi passi da alcuni dei più grandi centri commerciali, il design interno, la piscina all’undicesimo piano hanno confermato la mia predilezione verso questo hotel.
Facciamo una card giornaliera per lo skytrain e, spostandoci dall’altra parte del fiume, partiamo con il primo centro commerciale: l’Icon Siam. Questo centro, raggiungibile con la golden Line, ospita per lo più brand di lusso e una bellissima food court molto simile ad un tipico mercato, con tanto di floating market al coperto. Da lì, prendiamo una long tail boat per fare un giro sul Chao Praya e nei canali. Alcuni tips per questa attività: di solito si paga a barca, non a persona, quindi è conveniente unirsi a gruppi di turisti per abbassare il prezzo. Inoltre questo specifico giro, preso proprio davanti al centro, non mi ha particolarmente entusiasmato ma anni prima ne avevo fatto uno sui canali che invece era stato davvero interessante.
Torniamo in hotel e ci rilassiamo in piscina, alla sera ceniamo sul rooftop dell’hotel: ok non è economico come i mercati di Bangkok ma il panorama è davvero bellissimo, ne vale la pena.
Day 15: Jim Thomson House e gli altri centri commerciali
Appena dietro il nostro hotel, si trova la Jim Thomson House, la casa-museo di un mercante statunitense stabilitosi in Thailandia. Per quanto magari non risulti come attività prioritaria se avete solo poche ore a Bangkok, se avete un po di tempo in più questa visita risulta davvero interessante per osservare questa dimora perfettamente conservata.
Prendiamo lo skytrain e ci dirigiamo al Terminal 21: se pensate di fare un unico centro commerciale, per questioni di tempo/interesse, vi consiglio assolutamente di fare questo. È ambientato in un terminal aeroportuale, ogni piano rappresenta una destinazione (Istanbul, Londra, San Francisco etc) e ci sono negozi di tutti i tipi: brand di lusso, fast fashion, tipici thai, e ovviamente non può mancare la food court.
Con la metro ci spostiamo al parco Lumphini, con lo scopo di vedere i varani, grossi lucertoloni che camminano liberi per il parco, e la missione riesce in pieno.
È poi la volta del Siam Paragon, questo ci ha entusiasmato meno perché, per quanto bello e gigantesco, è esattemente identico ad una Rinascente. All’interno ha un acquario che potrebbe interessarvi, specie se avete bambini o siete appassionati.
Concludiamo con l’MBK, dove troverete merce sicuramente diversa da quella trovata nei centri precedenti: è il regno dei falsi, che a quanto pare vanno forte in Thailandia, e al suo interno c’è anche un DonDonDonki, un tipico supermercato giapponese che vende di tutto, ovviamente targato Japan.
È tempo di tornare a prendere le valigie e recarci in aeroporto: la nostra vacanze volge al termine.
Viaggio di ritorno (day 16)
Voliamo ancora con la Saudia, con cui confermiamo di esserci trovati bene, facendo scalo a Jeddah. Ci lasciamo indietro un paese a cui siamo rimasti molto affezionati, per la bellezza e varietà dei paesaggi ma soprattutto per la calorosità del suo popolo, e speriamo di poterci tornare tra qualche anno.